sabato 12 ottobre 2024

Tutte le strade...

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 612
Ritorno a teatro. Dopo un bel po' Liga ha deciso di regalarci e regalarsi un tour teatrale a chiudere il suo percorso del "Dedicato a noi" partito dagli stadi e passato dai palasport. Vissuto in tutti e due i passaggi precedenti, prima all'Olimpico (qui) poi al Mandela, non potevo mancare alla tappa più intimistica del Verdi, per rinverdire (eh...che fine umorista...) l'esperienza già vissuta allo stesso teatro fiorentino nel mio percorso con il mio Poeta (clicca ad esempio qui).
Arrivando dopo un anno dal precedente concerto, avevamo avuto il tempo di sedimentare le nuove canzoni ed i precedenti tour, in previsione poi dell'ennesimo festeggiamento a Campovolo previsto per l'anno prossimo, la tappa teatrale arrivava perfetta.
L'occasione è stata colta in modo proficuo da Liga per provare a "spolverare" alcuni brani tenuti sugli scaffali dell'archivio della memoria per troppo tempo, riproponendoli e dandogli nuova luce e nuovi.....arrangiamenti per farci di nuovo sentire la sua voce. Quella cantata e quella letterata, vista la lettura di alcuni pezzi della sua autobiografia ad intervallare i brani musicali del concerto, seguendo il successo della precedente edizione teatrale dei suoi tour. 
Il librettino molto teatrale consegnato all'entrata con i 45 pezzi "prescelti" per questo tour facevano sperare bene per la scelta dei pezzi della serata (la metà) ed in parte la speranza ha visto realizzazione nella scaletta sin dall'apertura con un "Leggero" perfetto per accoglierci nel migliore dei modi. "Kay è stata qui" "Questa è la mia vita" "Un colpo all'anima" "Seduto in riva al fosso" "Il mio nome è mai più" son tutti elementi che Liga mette in fila per farci dire che "TUTTE LE STRADE PORTANO A TE". La seconda parte del concerto tende invece a riproporre di più la scaletta ed i pezzi classici, anche se in qualche modo nuovi perché riarrangiati per l'ambiente. Impossibile certo  prevedere un suo concerto senza alcuni pezzi (Urlando contro il cielo, Balliamo sul mondo, Certe Notti, Tra palco e realtà, Piccola stella cielo) ma la svolta già vista lascia un po' di agrodolce in bocca.
La prestazione di Liga c'è stata. Il tono più confidenziale non gli si addice per niente male anche se lui si considera ancora più adatto a stadi ed eventi.  Nonostante qualche sbavatura su alcuni pezzi, il suo fascino immutato alla fine vince sempre e comunque. Bella l'armonia con la mini band: l'immancabile Poggipollini che musicalmente è sempre più sul pezzo, i sicuri Luisi e Pezzin che tra tastiere e basso accompagnano ed armonizzano il tutto al meglio e soprattutto l'esordio di livello nei tour di Lenny Ligabue alla batteria. Segnale del tempo che passa e del fatto che ormai davvero Luciano rappresenta l'amico di cui non sai più fare a meno: può invecchiare, essere ripetitivo, non essere esattamente come spereresti ma sentirlo e vederlo ti regala sempre qualcosa di buono. Molto buono. E speciale. Per questo la storia continua. E continuerà. 
Perché tutte le strade..... 


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