sabato 16 novembre 2024

I muscoli ed il ruolo

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 617
C'è un sottosegretario alla Giustizia che in queste ultime ore è salito alla ribalta comunicativa. Vabbè direte ci può stare. Magari la sua linea politica non è (da me) troppo condivisibile e quindi meritevole di attenzione, ma riconosco che il suo ruolo porta normalmente ad avere un po' i riflettori addosso. Avrà partecipato ad un'iniziativa legislativa innovativa vi chiederete: acqua. Avrà attivato delle importanti novità nella gestione di processi o procedimenti giudiziari direte: acqua. Si sarà interessato allo sviluppo di percorsi processuali e penali più snelli ed allineati agli standard di paesi europei o anche solo civili penserete: acqua
Andrea Delmastro, il suddetto sottosegretario, ha partecipato nei giorni scorsi all'inaugurazione di una nuova auto blindata con spazio detentivo che il Dipartimento Penitenziario potrà usare per i detenuti ai regimi di massima sicurezza. Come annunciato nella presentazione dello stesso mezzo da alcuni alti dirigenti il mezzo servirà per "accompagnamento di soggetti al 41bis e con regime di massima sicurezza con esigenza di dover visitare persone molto malate o ad esempio per effettuare una visita al cimitero". Poi ha preso la parola il nostro e tutti a chiedersi "DOV'E' CHE FINIRA'" il suo brillante eloquio?
Presto detto: "per me è un’intima gioia all’idea di far sapere ai cittadini come incalziamo e non lasciamo respirare chi sta dietro quel vetro oscurato” accentuando con espressioni di durezza e mimica facciale il suo piglio autoritario cercando di rafforzare il concetto già orribile di suo. E non poco.
Che bello no? Si parla di detenuti in visita a familiari morenti o già morti ed il sottosegretario quel che tiene a puntualizzare è la voglia del Governo di far passare il messaggio chiaro che loro sì che sanno come trattare i cattivi: che facciano pure se vogliono queste visite "ricreative" ma sappiano bene che saranno incalzati tanto da non farli respirare dentro l'auto blindata che li porta alla visita suddetta. Pugno duro. Non vi sentiti adesso tutti più tranquilli e tutelati? A me pare abbastanza lampante e mi sento totalmente rassicurato.
Il buon Andrea dopo aver partecipato ad un ultimo dell'anno esplosivo dagli sviluppi tutt'ora misteriosi ha visto bene di non perdere l'occasione per ribadire il suo piglio autoritario. Durante quei festeggiamenti mentre, pare, l'uomo della scorta di un suo collega deputato - curiosamente ed ovviamente di Fratelli d'Italia - decideva di sparare in mezzo alla gente lui purtroppo era impegnato a portare gli avanzi in macchina (......) e quindi non ha potuto partecipare ed impedire col suo fare determinato l'incidente. Che disdetta, proprio lui così incalzante e superuomo che per l'appunto nel momento clou doveva portare i vassoi di crostini in macchina. Ma tu guarda la sfortuna alle volte.
Adesso però non poteva perdere l'occasione. Duri ed incazzati. Ed anche amareggiati che non tutti abbiano apprezzato e si siano addirittura indignati per delle parole degne di carcerieri di paesi antidemocratici e dittatoriali. Non si capisce proprio di che cosa ci si possa lamentare, una volta che finalmente si mostrano muscoli e forza. E perlopiù dalla persona più adatta.
In fondo riveste appositamente il ruolo di sottosegretario alla Giustizia: lo spirito dimostrato fra sparatorie, dichiarazioni ed inaugurazioni ha totalmente confermato la sua innata e naturale predisposizione al ruolo. In fondo è bello sapere che siamo governati da persone con questo spirito e con questa naturalezza. Ed io che li ho sempre criticati. Che scemo.

domenica 10 novembre 2024

Guardiamo la classifica per quindici giorni

Campionato - 12^
FIORENTINA - VERONA = 3 - 1
GOAL:
KEAN, Serdar,
KEAN, KEAN

KAPPAPAGELLE
De Gea 6,5
Dodò 6 -
Comuzzo 7
Ranieri 7
Gosens 6,5
Adlì 5,5
Bove 6
Colpani 6 -
Beltran 7
Sottil 5,5
Kean 9
Kouamè 5,5
Richardson 6
Mandragora SV
Parisi SV
Kayode SV

All. Italiano 6,5

Dopo il Torino (clicca qui) seconda partita contro i gemellati, cercando di accantonare la parentesi Cipro (clicca qui). Per il sogno primo posto, #Kappadeca dai gradoni del Franchi.
  1. Amarcord. Stagione 2013 con una partita dai tanti gol, Borja Valero si scopre doppiettista e trascina una Fiorentina montelliana e tutta fantasia ad una vittoria importante e complicata. Due tiri da fuori ed una prestazione maiuscola lo confermano sindaco col giglio.
  2. Formazioni. Campionato e quindi titolari non infortunati in campo. Sottil, vista anche l'assenza di Ikonè, ancora tra gli undici di partenza, il resto i soliti noti.
  3. Primo tempo. Pronti via e Beltran sfrutta un vuoto gialloblu in mezzo al campo lanciando Kean che non perde la buona abitudine di questo periodo e siamo in vantaggio dopo pochi minuti. Ci addormentiamo un po' per il resto del tempo ed il Verona, sfruttando un errore di Bove, trova il pareggio col primo gol in A (#ecometesbaji) di Serdar...sì avete letto bene. Un paio di cross senza troppa profondità ed un rimpallo in area su cui Colpani arriva esimo sono le occasioni sprecate nel finale di tempo.
  4. Intervallo. "Va bene gemellati ma ora non sfruttare l'occasione di arrivare in testa alla classifica solo per non far perdere il Verona mi pare uno scrupolo eccessivo".
  5. Secondo tempo. Ricominciamo sonnecchiosi e solo il livello rivedibile degli attaccanti veronesi non ci punisce. Poi dal nulla, Kean in una mossa di kung fu degna di Ibra trova la doppietta su un cross da calcio d'angolo. Il Verona crolla e potremmo far gol con Colpani, Beltran, Sottil e Kouamè ma alla fine è di nuovo Kean (su lancio di De Gea!!!) a trovare la tripletta, il pallone della gara e la prima piazza in classifica.
  6. Commento. Vittoria più sporca di quanto dica il risultato ed il finale di gara ma decisamente tanto tanto importante. E' soprattutto il filotto che questa gara permette che è da sottolineare: sesta vittoria consecutiva in campionato, un centravanti semplicemente devastante in corsa per il ruolo di capocannoniere della Serie A, un primo posto - a pari merito - in attesa del posticipo di stasera. Godiamoci il tutto per quindici giorni vista la sosta, ce lo meritiamo proprio.
  7. Prestazioni. Non solo "LO SPUNTO DELLA PUNTA" per Kean ma la potenza, la capacità di tenere su la squadra ed il pericolo costante per gli avversari. Tre gol e praticamente vinta da solo anche questa gara, teca di vetro e sfanc***amo la convocazione, grazie. Gara sottotono di Adli e Sottil mentre Beltran sempre più in crescita nel suo nuovo ruolo "nei pressi del mostro". Centrali difensivi ancora da elogiare ed applaudire. Confidiamo nella crescita anche di Colpani perché sarebbe fondamentale.
  8. Prossime tappe. Pausa per le nazionali poi Como e tre partite al Franchi in una settimana: Inter, Coppa Italia con l'Empoli e Cagliari. Come dire......no vai meglio non dire altro. Intanto salviamo la foto della classifica in archivio.
  9. Kappa in libertà. Ma tu guarda con un centravanti come cambiano le cose?!?! Ma chi l'avrebbe mai detto?!?!
  10. TAKKO AI GIRO - Spazio teNNico Bollins gestito. "...se non si vince perché son tornato a Firenze mi organizzo per ritornare a Monaco contro l'Inter.....per ora non male subito gol......iolaeeee bada chi si fa segnare....e vaiiiii mai una pausa m'è garbata come questa, guarda la classifica ora...corri, corri 'unvorrei la levassero...bada che affollamento in testa....."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: KEAN
Il peggiore: Kouamè

sabato 9 novembre 2024

Comicità ideologica

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 616
Oggi mi sono quasi per caso imbattuto in uno spettacolo comico che mi ha davvero portato a risate convinte e sento la necessità di condividere.
Ho letto infatti di un signore dalla tonaca bianca che oggi si è scagliato sul rischio delle ideologie applicate alla scuola. 
"L'ideologia rimpiccolisce sempre, non ti permette di svilupparti".
E visto che il pubblico ha gradito ed ha cominciato a ridere a crepapelle ha insistito e raddoppiato la posta.
"L'uniformità nasconde forme di condizionamento ideologico che falsificano l'opera educativa"
E giù a ridere cercando di dare risalto al battutista per il finale da applausi scroscianti:
"L'educazione non dovrebbe essere solo ripetizione di formule ma addestramento a vedere la complessità del mondo."
Da standing ovation della comicità. 
L'autore di questo meraviglioso testo? Provate ad immaginare una realtà dove si chiede a chi partecipa alla stessa un adesione prettamente basata sulla ripetizione di formule totalmente estranee dalla complessità e dalla realtà del mondo. Bene, mischiatelo a qualcosa che va oltre il condizionamento ideologico ma che chiede solo fede legata ad un'uniformità imposta. Ed infine aggiungete l'istituzione che fa sentire da sempre piccoli e non sviluppabili se non accodandosi ad un elenco di comandamenti "SCRITTO DA ALTRI ALTRE VITE FA"
Ecco, il signore con la tonaca bianca dall'alto della posizione di casa e dei suoi anelli pastorali dispensa regole di assimilazione della complessità del mondo ed invita a non assoggettarsi ad ideologie che impediscono il ragionamento mentre la sua "società"......chiede esattamente di credere per fede alle idee previste e non apre a nessun tipo di ragionamento. Per non parlare dell'insegnamento che non deve essere legato a programmi asserviti a determinati principi previsti in base alle indicazioni appunto ideologiche.....a meno che ovviamente non si parli dell'ora di religione dove concetti e dogmi vanno benissimo.
A volte prima di parlare si dovrebbe accendere il cervello e guardarsi in casa, se non si è nascosti da condizionamenti ideologici che impediscono la crescita di un ragionamento adeguato alla complessità del mondo che è bella importante fuori dalle stanze laccate d'oro in cui certi comici vivono.

venerdì 8 novembre 2024

Mica facile in terra cipriota....

Conference League - 3^
APOEL N. - FIORENTINA = 2 - 1
GOAL: Donis, Abagna,

IKONE'

KAPPAPAGELLE
Terracciano 5,5
Kayode 5
Moreno 5
Quarta 4,5
Biraghi 5
Adli 4
Mandragora 5
Richardson 5
Ikonè 5,5
Kouamè 5
Parisi 4
Beltran 5,5
Dodò 5
Ranieri 5,5
Bove 5
Gosens 5,5

All. Palladino 5

Sembra impossibile, ma esiste il calcio anche a Cipro. Come perdersi l'evento e come non abbinarci una "trasferta" al circolo? Impossibile. Ecco quindi il mio #KappaDeca in salsa cipriota.
  1. Amarcord. Girone Champions con Arsenal, Barcellona e.....AIK Solna. Praticamente inaccessibile se non prendendo punti contro la cenerentola squadra svedese, sentita nominare la prima volta al sorteggio. Ed infatti si va in quel di Solna non cavando un ragno da un buco e non trovando neanche un tiro in porta. 0-0 che si ricorda solo per....aspetta che ci penso.
  2. Formazioni. "Occhè ha rimesso Biraghi!?!?! Ma 'unnaveva smesso?".
  3. Primo tempo. "Ikonè è più lento del lentolentolento"
  4. Intervallo. "Ha lehato Adli ora chi le perde tutte le palle a centrocampo?"
  5. Secondo tempo. "Barbetta t'hai rotto i'ca**o, armeno t'avessero rotto una tibia!!!"
  6. Commento. "Noi si prende sotto gamba e loro ce lo mettono sotto la coda"
  7. Prestazioni. "Gli tocca mettere i titolari perché le riserve 'unsonbone nemmeno per giocare al pratone di Villa Montalvo"
  8. Prossime tappe. "E mi riedano sai a 'vedelle le partite di Coppa, sì sì guarda...."
  9. Kappa in libertà. Era difficile pensare che in  una partita del genere si potesse fare così male. "FAMMI UN PO' VEDERE" se riusciamo a mantenere il filotto mi sono detto prima di andare a vedere il match. OhiOhiOhi mi son detto durante tutta la gara. Eh vabbè prima o poi si doveva anche perdere mi sono detto dopo la partita. Dopo due vittorie in Coppa ed in vista della partita di campionato, dovendo proprio accadere, meglio togliersi il dente della sconfitta subito. Anche se "perdere con l'apoelnonsochisia fa girare le balle" (cit. Andreone). Brutta partita, brutte prestazione. Trasferta da cancellare.
  10. TAKKO AI GIRO' - Spazio teNNico Bollins gestito. "....via su 0-3 nei primi venti minuti ed a casa....siamo partiti forti eh....ma essendoci i fumogeni ci sono i tifosi viola infiltrati?...Chelsea già 3-0 ho sbagliato partita....iolaeee....mi sono addormentato sullo 0-0 e svegliato sul 2-1....che figura....accidentiachihainventatoilturnovercon10giocatorisu11...."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: IKONE'
Il peggiore: Parisi

domenica 3 novembre 2024

Sei punti pesanti pesanti

Campionato - 11^
TORINO - FIORENTINA = 0 - 1 
GOAL: KEAN


KAPPAPAGELLE
De Gea 6
Dodò 6,5
Comuzzo 6,5
Ranieri 6,5
Gosens 6 -
Bove 6,5
Richardson 6 -
Colpani 5,5
Beltran 7
Sottil 5,5
Kean 7
Kouamè 5,5
Ikonè 5,5
Adli 6 +
Mandragora 6 + 
Biraghi SV

All. Palladino 6,5

Seconda trasferta consecutiva, dopo l'infrasettimanale a Genova (clicca qui) ecco la gita a Torino sponda granata. #KappaDeca in salsa gemellata quindi.
  1. Amarcord. E' l'ultima giornata del 2008. Ci giochiamo tutto a Torino: con una vittoria sarebbe finalmente Champions League, già conquistata sul campo ma poi tolta in aula. Sereni para qualsiasi cosa fino a pochi minuti dalla fine quando Osvaldo si inventa una rovesciata pazzesca che ci manda nell'Europa che conta. Ricordo ancora l'attimo in cui il mio "URLANDO CONTRO IL CIELO" in quel di Teramo dove ero per lavoro rintronò per tutto un piazzale in disallestimento stand. Tutti a guardarmi straniti tranne i fiorentini in trasferta come me che mi corsero incontro per abbracciarmi.
  2. Formazioni. Palladino rimanda il turnover all'impegno di coppa. Giocano i titolari disponibili con il solo Richardson che viene preferito ad AdliSottil fa arretrare ancora una volta Bove in mediana. Kean stringe i denti e gioca titolare.  
  3. Primo tempo. Giriamo intorno all'avversario ma non riusciamo a trovare la verticalità che servirebbe. Il Toro è bello chiuso ed anche se perde anche Adams dopo pochi minuti cerca di riproporsi, ma solo una volta ci mette in difficoltà e Comuzzo salva su un pericoloso tiro-cross. Poi a pochi minuti dalla fine del tempo su un lancio senza pretese di Ranieri dalla difesa, Kean crede nell'errore di Maripan che arriva: solo davanti a Milinkovic-Savic - uscito fuori tempo - trova il tocco giusto ed il vantaggio. Lo stesso Maripan un minuto dopo troverebbe anche il pari ma il VAR giustamente annulla per fuorigioco: di poco ma netto.
  4. Intervallo. "Ma il Torino ce lo presterà Maripan per farlo giocare fisso accanto a Kean?"
  5. Secondo tempo. Il Toro ci prova ma i rischi arrivano solo da Pedersen: prima da un suo cross Sanabria gira alto poi una sua fuga lo porta davanti a De Gea ed a cogliere il palo nell'occasione più nitida della gara. Ci arrocchiamo dietro e ripartiamo pochino, l'unica occasione è di Mandragora che su punizione appena entrato prende il palo esterno. Nel finale Dodò fa la sua prima sgroppata del tempo ma poi davanti al portiere granata gli tira addosso.
  6. Commento. Vittoria che imita quella di Genova di tre giorni fa e porta alla Fiorentina sei punti su sei in due trasferte consecutive. Continuiamo il trend positivo e continuiamo a salire in classifica. Compatti e grintosi troviamo il gol sull'unica mezza occasione creata o meglio regalata. Bravi nel crederci, un pizzico fortunati nel portare a casa per la seconda giornata consecutiva una vittoria più voluta che meritata. Avanti così viola.
  7. Prestazioni. Kean da zoppo tiene in apprensione tutta la difesa del Toro ed appena fiuta l'errore trova il gol, tu pensa se fosse stato in forma. Gosens si fa imbucare un paio di volte ma nel finale risale e fa due importanti chiusure decisive. Bove corre per due e ne sbaglia diverse ma guardando il numero di palloni giocati e km corsi la percentuale di errore è ridottissima. Beltran ha finalmente trovato un suo bel perché girando intorno ad uno che fa il mestiere per il quale era stato acquistato lui. Richardson appare ancora leggerino ma conferma di esserci tecnicamente.
  8. Prossime tappe. Adesso trasferta europea contro una squadra cipriota (no, non è una battuta) poi il Verona in casa prima di tirare il fiato per la sosta. Arriviamo al meritato riposo come abbiamo dimostrato che sappiamo fare, sù.
  9. Kappa in libertà. Abbiamo dato due colpi importanti alla nostra classifica ed a due squadre oggettivamente imbarazzanti da un passato importante. Remoto.
  10. TAKKO AI' GIRO - Spazio teNNico Bollins gestito. "...andiamo iolaeeee....guarda la classifica ora....corri corri veloce....'unsisaquanto dura.....menomale c'è il VAR vai....ci vorrebbe il secondo....ma quanto manca?!?!? Dai andata! Ed ora Verona e poi pausa...."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: BELTRAN
Il peggiore: Kouamè

sabato 2 novembre 2024

Senza parole

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 615
Ci sono davvero pochi modi giusti per raccontare quello che è successo a Valencia. "HO PERSO LE PAROLE" qualche giorno fa quando ho cominciato a vedere ed ascoltare quello che era in via di evoluzione nella città spagnola. 
Credo sia nota a tutti la tragedia che è accaduta tra martedì e mercoledì scorso nella provincia valenciana e che ha causato, ad oggi, 211 morti e (stimati) circa/oltre 2.000 dispersi. Numeri che mettono i brividi a sentirli e soprattutto ad abbinarli a vite umane. Le immagini ed i video che circolano provocano dolore e sconcerto così come i racconti dei sopravvissuti e/o delle cronache dei giornalisti sul campo.
Una vera ed infinita tragedia di cui ancora oggi, a più di tre giorni di distanza, non si ha minimamente contezza della dimensione di danni e vittime. Sconvolgono le immagini e le dichiarazioni riguardanti il parcheggio di un centro commerciale vicino Valencia che risulta al livello terra completamente distrutto dalla forza dell'alluvione ma quello che in questo momento mette ansia è il parcheggio sotterraneo. Ancora inaccessibile e con capienza di oltre cinquemila posti: sicuramente non sarà stato pieno ma il timore di un vero e proprio numero incalcolabile di vite perse è davvero elevatissimo. 
In un altro garage della regione quasi venti volontari sono rimasti intossicati dal monossido durante le azioni di intervento mentre sono infinite le immagini di strade, case, locali, distrutte e "riempite" di auto in un incastro degno di un tetris versione tristemente noir.
Trovare responsabilità e colpe adesso è complicato e forse fuori luogo ed irrispettoso per le vittime ed i danneggiati se ci si ferma all'additare qualcuno giusto per seguire la comunicazione del momento. Sembra che l'allerta meteo sia stata data in ritardo e che l'organizzazione dei soccorsi sia stata almeno "rivedibile". Ci sta e sarà giusto approfondire e valutare ogni responsabilità. 
La cosa che però è innegabile già da adesso è che la forza e le intensità delle piogge hanno toccato vette clamorose: leggevo che in un'area di Valencia si sono accumulate in otto ore le precipitazioni medie di circa un anno (oltre 490 litri per metro quadrato). Ho letto anche con interesse le analisi di meteorologi e scienziati e posso solo invitare a cercarle, leggerle e cercare di assimilarle il più possibile nel migliore dei modi perché farei sicuramente errori ed orrori nel riportarle io. Credo però che questo argomento sia clamorosamente sottovalutato da chi dalla lettura delle analisi dovrebbe passare ad un minimo di politica di intervento.
Oggi è il primo anniversario dell'alluvione di Campi e zone vicine. Nelle settimane scorse la zona emiliana di Bologna ha avuto danni e morti. Qualche settimana prima, colpiti di nuovo alcuni comuni della zona romagnola già vittime più di un anno fa. E potrei continuare a lungo con casi e similitudini. Sono eventi che restano straordinari per le intensità delle piogge ma non come frequenza/ricorrenza e danni/vittime provocate. E forse come "quasi ordinari" dovrebbero cominciare ad essere analizzati e pianificati. Negli interventi di allarme (durante l'evento) ed aiuto (subito dopo) ma anche nel cominciare a capire come intervenire prima. 
Ma qui entrano in ballo analisi che spesso sono considerate "catastrofistiche" o "iettatorie" solo per mantenere un equilibrio economico/sociale/industriale che costerebbe fatica e consensi criticare perché non più sostenibile a livello climatico ed atmosferico. Ragionamento che sarebbe poi da condividere in quelle splendide riunioni dei "potenti della Terra" che continuano a fare per farsi fotografare tutti insieme sorridenti o per illuminarci gli occhi con i menù dei loro frugali pasti e le organizzazioni di sicurezza livello estremo. Ma qui ogni speranza capisco essere molto vicina a definirsi totalmente vana.
Ed intanto gli eventi continuano a definirsi straordinari, decisamente più facile che affrontarli.
Per quanto può contare, il mio pensiero e cordoglio a tutta la popolazione del territorio della regione di Valencia. Lutto e solidarietà.

giovedì 31 ottobre 2024

Più importanti che meritati

Campionato - 10^
GENOA - FIORENTINA = 0 - 1
GOAL: GOSENS


KAPPAPAGELLE
De Gea 7,5
Dodò 6 +
Quarta 6 -
Ranieri 6,5
Gosens 7
Bove 6,5
Richardson 5,5
Colpani 5,5
Beltran 6,5
Sottil 6 +
Kouamè 5
Adli 6 +
Ikoné 6 -
Mandragora 6 -
   Rubino SV
Biraghi SV
All. Palladino 6,5
Turno infrasettimanale e tappa a Genova per un #KappaDeca al pesto.
  1. Amarcord. Seconda di campionato 2013, dopo una prima vittoria faticosa in casa all'esordio si va a Genova a testare la coppia delle meraviglie Rossi-Gomez che ci fa fantasticare. Ed al Marassi sembra concretizzarsi quel sogno. I due sono infatti praticamente imprendibili e firmano una doppietta a testa: Pepito e Marione con l'aggiunta anche di un gol di Aquilani regalano una manita a domicilio ai rossoblù. E vai con "I SOGNI DI ROCK AND ROLL".
  2. Formazioni. Un po' di infortuni portano il Mister a rivedere la squadra titolare e quindi Kouamè e Quarta prendono il posto di Kean e Comuzzo mentre Sottil e Richardson sostituiscono Cataldi e Adli modificando il ruolo di Bove che arretra in mediana.
  3. Primo tempo. Tra il poco ed il nulla a livello di emozioni. Un buon inizio aggressivo del Genoa ci mette un po' in confusione ma nulla più: De Gea è sostanzialmente spettatore non pagante e nell'occasione più pericolosa Sabelli tira fuori da buona posizione. Noi ci proviamo da fuori con due telefonate.....lente....di Sottil e Dodò ed un tiro vagamente più serio di Richardson. Sostanzialmente appunto tra il poco ed il nulla.
  4. Intervallo. "Ok adesso che li abbiamo studiati per benino proviamo anche a giocare come sappiamo".
  5. Secondo tempo. Nella ripresa prendiamo il pallino del gioco ma creiamo molto poco se non un'azione insistita di Beltran che trova un bel cross: rimpallo e palla a Gosens che "stincando" un po' il tiro ci porta in vantaggio. Potrebbe essere il colpo da k.o. per il Genoa che invece ci prova con ancora più forza e serve un super De Gea. Una bella parata, una parata sicura ed un miracolo ci portano i tre punti più importanti che meritati.
  6. Commento. Sono quelle partite che portarle a casa giocando così valgono almeno il doppio. Prestazione di carattere e grinta, che hanno fatto "pari" con il livello qualitativo e tecnico decisamente non eccelso. Abbiamo fatto gol sull'unica azione pericolosa della ripresa e mantenuto il vantaggio grazie a quel gran portiere che si sta dimostrando De Gea. Classifica sempre più affascinante e consapevolezza di squadra che sembra in continua ascesa. Godiamoci questo trend.
  7. Prestazioni. De Gea di un altro pianeta e fondamentale la zampata di Gosens che fino a quel momento aveva fatto una partita sufficiente. Kouamè non proponibile come centravanti per una squadra con ambizioni europee. Dodò ha corso tanto ma sbagliato praticamente ogni appoggio, riscattandosi però con un bel salvataggio nel finale. Prova di carattere di Sottil, ancora non decisivo ma almeno volitivo, Colpani decisamente meno stasera. Ben arrivato tra i professionisti Rubino
  8. Prossime tappe. Altra trasferta domenica a Torino e poi il Verona in casa per concludere questo terzo gruppo di partite. Alla nostra portata il mantenimento di questo filotto per poi guardare la classifica con entusiasmo.
  9. Kappa in libertà. Genoa apparso pochissima cosa e pieno soprattutto di cerotti e bende, ma andare a vincere a Marassi senza Kean, Gud, Comuzzo, Pongracic, Cataldi....e soprattutto con il rientro di Mandragora....non era affatto scontato. 
  10. TAKKO AI' GIRO - spazio teNNico Bollins gestito. "...'unmipiglia nemmeno il cellulare praticamente fuori dal mondo...Spettacolo!!! Ora a Torino dai tuoi amici poi a Cipro....ma in casa 'unsigioca più per colpa che non abbiamo più uno stadio? Si giocherà a Scandicci a quello vicino all'autostrada, basta 'ungiochi Biraghi..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: DE GEA
Il peggiore: Kouamè

mercoledì 30 ottobre 2024

Nessuna ombra

#Klibro Ottobre 2024
qui il mio intero
Katalogo
MARCO VICHI
"Ombre"
Guanda

Da un po' di tempo non mi "rapportavo" con uno degli autori più presenti nel mio personale Katalogo di lettura (clicca qui) e ne sentivo in qualche modo la mancanza. Ho scelto, per questo ritorno, di uscire dalla saga del commissario Bordelli e di buttarmi su un romanzo "unico". Anticipo il mio giudizio: scelta azzeccatissima
Si esce dalle inchieste poliziesche della fine degli anni sessanta e ci si attesta su una storia di amicizia legata all'attualità ma con una base narrativa comune: la risoluzione di un cosiddetto giallo.
Il titolare di una casa editrice fiorentina, Luigi, si ritrova catapultato nel ricordo dell'amica Marina attraverso la lettura di un libro del quale invidia il successo mediatico collettivo e l'attenzione che gli riserva la moglie. Gli bastano poche pagine per capire che quel libro nasconde qualcosa di inizialmente inspiegabile: è infatti la storia della sua più cara amica che diversi anni prima si è tolta la vita. Il libro è una sorta di diario dei percorsi di vita ed emotivi della protagonista che pagina dopo pagina Luigi capisce non poter essere stati scritti da altri se non dalla stessa Marina. Ma come è possibile se la pubblicazione del libro è successiva alla sua morte e viene scritto da una "firma spagnola" sotto pseudonimo? Chi può conoscere così nel profondo le vicende personali della sua amica che tra l'altro lo coinvolgono prepotentemente anche come co-protagonista del libro? E nel caso fosse un romanzo scritto dalla stessa Marina e pubblicato postumo, perché non farne menzione e non riconoscerne i meriti all'autrice? Queste le "TRE DOMANDE PER" Luigi  che faranno sì che lo stesso riservi alla ricerca delle risposte gran parte del suo tempo e del suo impegno. Il tutto comporterà scoprire ombre della vita dell'amica ignote anche a lui, che da sempre invece era confidente totale di Marina. Il percorso a quel punto diventerà accelerato e fonte di soprese e shock da affrontare e lì si misurerà tutta l'amicizia ed il legame speciale ancora esistente tra il protagonista e la ragazza scomparsa.
Lo stile di Vichi non perde il suo fascino anche cambiando scenari ed interpreti. Le descrizioni dettagliate ed i percorsi di ragionamento e sentimento dei protagonisti sono marchi di fabbrica immutati e di nuovo apprezzati. In questo libro emerge chiaro ed evidente il concetto di condivisione e complicità affiancato ad un naturale inno all'importanza e la profondità della "parola scritta". E' attraverso la capacità di comunicare dell'autrice del libro che sia il protagonista che il lettore si sentono partecipi di una vita diversa dalla loro. Il doppio (a volte anche triplo) piano di narrazione è un esperimento ben riuscito che cammina con passo spedito nonostante la "penna piena" dell'autore. Come sempre l'ambientazione fiorentina (ed in questo caso anche versiliana) fa acquistare maggiore fascino alla trama che rallenta davvero raramente nonostante il numero di pagine non ridottissimo.
Si riconosce bene la calligrafia dell'autore e di conseguenza anche il mio personale giudizio è "riconoscibile" perché confermato: molto consigliato.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...osservare una persona che dormiva gli aveva sempre fatto un effetto strano, gli veniva un groppo nella gola, chissà come mai..."
2 - "...con lei, una sera, era stato addirittura capace di ballare....proprio lui, che si muoveva in modo goffo e lo sapeva, che aveva sempre preferito guardar ballare gli altri, soprattutto le donne....di fronte a lei si sentiva innamorato, affascinato, ammirato, soggiogato, impaurito, meravigliato...non le aveva mai detto nulla, ma di certo lei lo sapeva, lo sentiva, aveva una sensibilità da animale della foresta..."
3 - "...di nuovo il demone della memora lo trascinò nella sua grotta, dove i ricordi evocati dal romanzo si muovevano liberamente. Se guardava solo il mare e l'orizzonte, poteva essere ancora un ragazzo che sorridendo camminava felice..."
4 - "...gli era sempre piaciuto come Marina diceva <<cazzo>>, con un tono che faceva sembrare quella parola immensamente elegante. Nulla di quello che diceva poteva diventare volgare, era come se attraverso di lei ogni cosa riuscisse a nobilitarsi..."
5 - "...era proprio vero che tutto poteva cambiare da un momento all'altro, che all'improvviso il destino poteva trascinarti sul suo imprevedibile carro e portarti dove gli pareva..."

Mia personale VALUTAZIONE: ****° - quattro stelle e mezzo su cinque

lunedì 28 ottobre 2024

Tanta roba

Campionato - 9^
FIORENTINA - ROMA = 5 - 1
GOAL:
KEAN, BELTRAN (R),
Konè, KEAN, BOVE,
Hummels (Aut).


KAPPAPAGELLE
De Gea 6,5
Dodò 7
Comuzzo 8
Ranieri 6,5
Gosens 6,5
Adli 7,5
Cataldi 7,5
Bove 8
Colpani 7
Beltran 7 +
Kean 7,5
Richardson 6,5
Sottil 6,5
Kouamè 6,5
Ikonè SV
Quarta SV

All. Palladino 7,5
Partita perfetta per vedere se le belle sensazioni dell'ultimo periodo sono confermate. Arriva la Roma e da una Ferrovia piena ben oltre la Fiesole dell'ultimo periodo arriva il #KappaDeca di giornata.
  1. Amarcord. E' una Fiorentina da metà classifica che già a fine girone di andata rischia di essere un po' fuori da tutto mentre l'avversaria di turno è la Roma che punta alle prime posizioni. La coppia Diaz-Baggio si illumina per la partita importante ed il primo trova l'assist per il giovane dieci coi riccioli che al volo dal limite dell'area decide la gara. Anno 1988 o giù di lì.
  2. Formazioni. Si sceglie la squadra titolare del campionato, cambiando praticamente tutta la squadra rispetto alla coppa (clicca qui per la trasferta svizzera). Per sostituire l'infortunato Gud viene scelto Beltran, gli altri sono confermati a dimostrazione che in questo momento c'è una squadra unica che salvo infortuni gioca sempre.
  3. Primo tempo. Venti minuti e siamo avanti due a zero con Kean che concretizza un bell'assist di Beltran e Bove che trova un calcio di rigore trasformato dallo stesso Beltran. Nel mezzo altre due occasioni con un dominio della partita assoluto. Alla mezz'ora la Roma fa due cambi per provare ad invertire la marcia e Konè sembra in qualche modo dare ragione al suo mister trovando un gran gol un po' dal nulla. Tempo zero e Bove strappa di nuovo sulla fascia e mette una palla di platino a Kean che appoggia in rete per andare al riposo con il doppio vantaggio.
  4. Intervallo. "Juric probabilmente già in questo momento non è più l'allenatore della Roma per quello ha fatto i cambi al trentesimo, gli ultimi della sua stagione".
  5. Secondo tempo. Ripartenza sprint e Bove trova il suo gol dell'ex dopo una splendida azione di Adli. La Roma con Dybala impegna De Gea in una parata super (con l'aiuto del palo) poi Dodò chiude la gara facendo espellere Hermoso. A ruota Kouamè gioca di sponda con Hummels e ci porta sul cinque a uno. Altre occasioni per Sottil, Gosens e Richardson ma cinque gol sono sufficienti.
  6. Commento. Rubo la fotografia della gara al mio amico Mario: TANTA ROBA. Ma proprio tanta. Cattivi, precisi, decisi. Ogni ripartenza ed ogni giocata in profondità dava la sensazione di portarci a creare un'occasione da gol mentre in difesa la concentrazione ci ha permesso di non rischiare davvero praticamente mai. Annientata una Roma apparsa spaesata e molto confusa. Il modulo e la formazione tipo stanno dando davvero dei grandi segnali al Mister e la squadra sta crescendo gara dopo gara. Tutta la curva in piedi ad applaudire è l'immagine perfetta per fotografare la gara.
  7. Prestazioni. Un delirio trovare i migliori. Bove con la bava alla bocca per la voglia di dimostrare, Adli padrone del pallone e della metà campo, Kean che lotta su ogni possibile occasione e da solo tiene su squadra e pericolosità, Comuzzo immenso su un avversario pericoloso come Dovbyk, Cataldi su ogni pallone vagante ed a dare ordine. Apparso utile e preciso anche l'ingresso di Sottil, tutto dire.
  8. Prossime tappe. "Sei gol al Lecce, cinque alla Roma. Ma 'unsipotrebbe giocare sempre contro squadre giallorosse?!?"
  9. Kappa in libertà. Bella, bella, bella, bella, bella gara. Cinque volte. Ma quanto sarò simpatico?
  10. TAKKO AI' GIRO - Spazio teNNico Bollins gestito. "...cacchio ma quanta gente bona ci s'ha? 'unsiamo mica abituati tutti insieme così....ma si stanno asfaltando visto il doppio cambio alla mezz'ora?....io devo rimanere qui?!!? 'unmimuovo eh....avrei finito ma guadagno tempo prendo due/tre dolci anche se non mi vanno....ohiohi guarda che classifica!!! Direi che posso andare....spettacolo....undici gol in due partite..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: BOVE
Il peggiore: Kouamè

sabato 26 ottobre 2024

Chiaro, dritto e semplice

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 614
A volte bastano poche parole ad illuminare situazioni che hanno origini antiche e che non sembrano trovare soluzioni per motivi, apparentemente, complicati o meglio irrisolvibili. Poi arrivano delle persone evidentemente speciali, "QUELLE CHE SANNO SPIEGARTI" e fotografarti realtà e vita in un solo scatto, ed il mistero svanisce d'incanto.
A rivestire questo ruolo, in questa occasione, è stato Julio Velasco. Non nuovo a frasi che nella loro brevità raccontano più di mille testi sociologici o psicologici, l'allenatore della nazionale di volley femminile (e di altre numerose squadre passate alla storia) ha diradato nei giorni scorsi una nebbia (fintamente fitta) che da sempre sembra esserci su uno specifico argomento.
A seguito della vittoria del premio Mecenate dello Sport allo stesso tecnico è stata chiesta un'opinione sulla gestione dell'argomento cittadinanza in Italia; lui, come se stesse bevendo un bicchier d'acqua, ha detto una cosa che nessuno riesce mai a dire così direttamente e chiaramente:
“Lo sport secondo me riflette un’ingiustizia, quando conviene i figli dei migranti diventano italiani, quando non conviene invece no. Se è un buon giocatore o una buona giocatrice vedrete che diventerà italiano e firmano tutti, anche i partiti contrari saranno d’accordo. Se conviene. Quando non conviene non succede, quando è una semplice figlia di migranti non diventa mai italiana e deve aspettare dieci anni” e poi ancora “Cosa si può fare? Bisogna chiedere ai politici. Io sono di questa idea, deve esistere uno Ius tutto, Ius soli, scholae, sport. Nel mondo di oggi un ragazzo che nasce, studia e lavora in Italia deve essere italiano" e per concludere "Non è possibile che non lo possa fare un ragazzo che è nato qua mentre da altre parti è possibile. Questa è una cosa vecchia, lo sapete voi da dove viene la storia....l'idea di nazione....no?"
Semplice e quasi banale ma di una potenza che nessuno riesce mai ad infilare nei propri ragionamenti: politici, persone di cultura, sportivi e (quasi sempre) cittadini. 
A volte le cose vanno semplicemente chiamate con il loro nome ed evidenziate per quelle che sono. Gianfranco Funari diceva sempre "ad uno che è st****o non puoi chiamarlo stupidino perchè si crea delle illusioni" e con lo stesso metro le cose ingiuste, turpi e fondamentalmente razziste devono essere chiamate così. L'ipocrisia e la profonda ingiustizia sociale e morale della concessione della cittadinanza italiana quando fa comodo è sotto gli occhi di tutti e va denunciata. Il succo di quanto detto da Velasco è proprio questo. L'anacronismo del nostro Paese va evidenziato e lui l'ha fatto. Le origini e le motivazioni che affiancano appunto l'ipocrisia e l'opportunismo vanno ricordate e ricordate e ricordate e lui c'ha fatto un bel promemoria. 
Banalmente ha detto "Guardate che è tutto sotto gli occhi di tutti eh! Le soluzioni impossibili sono in realtà adottate in tutto il mondo eh! Non vi meravigliate perché qui non accade perché tutti sappiamo anche il perché! ". Poche parole, chiare e dirette anche se apparentemente al limite appunto dell'ovvietà. Ma in questo caso usare parole al limite dello scontato illuminano ancora di più lo scempio di chi opera così sotto gli occhi di tutti e non viene messo in un angolo (ovviamente comunicativo e di responsabilità si intende).
I grandi maestri restituiscono la semplicità alle cose semplici ed evidenti. Velasco è uno di questi. 
Grazie per avercelo ricordato anche questa volta. 

venerdì 25 ottobre 2024

Via San Gallo

Conference L. - 2^ del girone
SAN GALLO - FIORENTINA = 2 - 4
GOAL: Mambimbi, QUARTA,
IKONE',
Gortler, IKONE', 
GOSENS


KAPPAPAGELLE
Terracciano 6
Kayode 6,5
Moreno 6 -
Quarta 6 +
Biraghi 6
Adli  5,5
Richardson 5,5
Ikonè 7 +
Bove 6 +
Sottil 7 - -
Kouamè 6 -
Comuzzo 6
Cataldi 6,5
Beltran 5,5
Gosens 6 +
Parisi SV

All. Palladino 6,5

Seconda di Conference e secondo "circolo" per la visione. #Kappadeca che si trasforma in un "takko aì giro" allargato vista la compagnia tennica alla visione.
  1. Amarcord. Siamo a Zurigo e bastano venti minuti ad Edmundo per saltare un nuvolo di avversari e mettere Bati davanti alla porta e di lì quel nove non sbagliava mai. Vantaggio confermato poi da Robbiati. La gara di andata finisce 0-2 ipotecando la qualificazione. Ma in quel 1998 strutturato "al contrario", la gara di ritorno, in teoria in casa, la giocheremo a Salerno e "GLI SFREGI SUL CUORE" sono ancora ben presenti.
  2. Formazioni. "Ma uno titolare 'unsimette? Anche per rispetto nei confronti dell'Università che fa vedere la partita e poi l'è pur sempre il derby contro la Via San Gallo. Poere copisterie".
  3. Primo tempo. "C'hanno il portiere del Ghana? Beh in effetti sono famosissimi i portieri ghanesi, come tradizione proprio, un po' come i terzini sinistri a Firenze".
  4. Intervallo. "Quando hanno fatto il sorteggio ho proprio detto, maremma che sculo proprio loro che in casa sono fortissimi".
  5. Secondo tempo. "Per arrivare al tondo del centrocampo servono quindici rimpalli vinti, 'tummaiaddì te".
  6. Commento. "Ridendo e scherzando in questo troiaio di classifica siamo secondi, te tu critichi ma secondo l'è bono...lo dice anche Pieraccioni...."
  7. Prestazioni. "Moreno mi pare bono, tu mi rammenterai. Bove fa cento ruoli, ma fanne uno bene? Dei tre davanti ikkè ti devo dire? Gl'è cent'anni son qui e ti dirò sempre le stesse cose. Ah c'era anche Richardson eh. Cataldi te tu lo criticavi ed invece guarda come gl'entrato bene, proprio come Beltran: uguale uguale".
  8. Prossime tappe. "La prossima l'è con il Pafos? T'immagini che Pathos..."
  9. La fotografia del TAKKO AI' GIRO. "Guarda che campanile!! L'era dai tempi di Renica che 'unsivedeva un campanile così. Marianella unnosà nemmeno chi l'era Renica, c'aveva du'anni quando giocava. Bada icchè t'ho tirato fori: Renica!"
  10. Kappa in libertà. Non era una partita impossibile e per un tempo l'abbiamo resa più complicata del necessario e di quanto fosse. Poi un'improvvisa accensione di Ikonè a livello realizzativo, qualche sprint di Sottil ed un citofono nella porta avversaria hanno aiutato la crescita di squadra che comunque c'è stata. Con le seconde linee in campo era fondamentale non perdere l'abitudine alla vittoria cosa che non è accaduta con anche quattro gol all'attivo. Bene così.
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: IKONE'
Il peggiore: Adlì

domenica 20 ottobre 2024

La sestupla a Lecce

Campionato - 8^
LECCE - FIORENTINA = 0 - 6
GOAL: CATALDI, COLPANI,
CATALDI, COLPANI,
BELTRAN, PARISI


KAPPAPAGELLE
De Gea 6
Dodò 6,5
Comuzzo 7
Ranieri 6
Gosens 6,5
Adli 6 +
Cataldi 7,5
Bove 7
Colpani 7 +
Kean 7
Gudmundsson SV
Beltran 7
Kouamè 6
Sottil 6 +
Richardson 6
Parisi 6,5

All. Palladino 7 +


Si riparte dopo la pausa. Prima tappa di questo terzo blocco di gare stagionali che parte dal Via del Mare di Lecce. #KappaDeca in salsa salentina.
  1. Amarcord. Annata da dimenticare e dopo la scazzottata tra Ljiac e Delio Rossi si va a Lecce con il terzo tecnico della stagione in panchina per la prima volta. Dobbiamo non perdere per evitare un finale di campionato a rischio retrocessione. Siamo rimaneggiati e soffriamo, rischiando varie volte di andare sotto. A risolverla però è "Alessio Cerci è il nostro Messi" che in contropiede ci regala addirittura la vittoria. Salvezza raggiunta con la speranza di mettere alle spalle una stagione da dimenticare.
  2. Formazioni. Viene confermata quella che allo stato attuale è la formazione titolare. In porta manco a pensarci ci va De Gea, difesa a quattro con centrali i cresciuti nel vivaio Comuzzo/Ranieri e gli esterni stranieri Dodò/Gosens. Tris di prestiti a centrocampo (Adli/Cataldi/Bove) e davanti i tre colpi del mercato (Gud/Colpani/Kean).
  3. Primo tempo. Comincia male la gara con un infortunio muscolare che toglie subito dalla partita Gud. Poi però sull'asse Gosens-Bove arriva una bella palla al limite a Cataldi che (con piccola deviazione) trova un bel gol sul palo del portiere. Si fa male anche Kean che però resta in campo con una fasciatura stile gesso. Nel frattempo Falcone va a farfalle su un cross da sinistra e Colpani ne approfitta trovando il gol che potrebbe sbloccare la sua stagione. Mentre ancora esultiamo per il raddoppio, Kean trova il modo di impegnare Falcone che si riscatta dopo aver pesanti responsabilità su entrambi i gol. Altri pochi istanti e per fallo (mah...) su Dodò lanciato a rete, Gallo viene espulso. Sulla relativa punizione dal limite Cataldi trova un gran gol per  il tre a zero con cui si va all'intervallo.
  4. Intervallo. "Visto i tre gol fatti, che come si respira se ne fa male uno, che loro sono presi a fischi ed a cartellini rossi, s'ha a chiedergli di abbozzarla qui?"
  5. Secondo tempo. Si ricomincia con Kouamè al posto dell'azzoppato Kean. Si riprende da dove ci s'era interrotti ed alla fine di una serie di tiri respinti dai difensori salentini arriva un gioiello di Colpani che trova il sette con un tiro al volo di sinistro dall'altezza del dischetto. Partita finita nei fatti ma non ci fermiamo. Sull'ennesima sbavatura del Lecce arriva anche il gol di Beltran dopo un buona giocata di Sottil ed un errore di Kouamè diventato assist. Entra in campo Parisi che, tempo zero, entra anche nel tabellino dei marcatori con un tiro dal limite deviato. Chiuso il set si chiude sostanzialmente la gara anche se Krstovic continua a provarci....ed a non riuscirci.
  6. Commenti. Bella gara. Compatti e consapevoli di essere più squadra (o forse l'unica) abbiamo dominato senza avere mai sbandamenti o altro. Importante vittoria, che con queste dimensioni di goleada può diventare una buona spinta soprattutto per il morale. Buone sensazioni per la prima vittoria in trasferta della stagione, anche se da "rivedere" (speriamo) in partite più importanti.
  7. Prestazioni. Finalmente Colpani! Doppietta dopo un inizio gara non troppo promettente, aprendosi il match - e non facendosi buttare fuori dopo averlo rischiato - ha sfruttato l'occasione nel modo migliore. Grande gara di Cataldi in regia ed in fase realizzativa con la sua "consueta" doppietta. Sbloccato anche Beltran che è entrato a freddo ma nel migliore dei modi, involontario ma bello l'assist di Kouamè. "E TUTTI LA LA LA LA LA LA LA" a festeggiare.
  8. Prossime tappe. Ostico derby giovedì contro la squadra della mensa universitaria di Via San Gallo e poi domenica sera posticipo serale contro i giallozozzi dove si spera di mantenere una par-condicio territoriale avendo vinto contro i piccioni biancoazzurri.
  9. Kappa in libertà. Ancora non ho capito a quale gol il Lecce sarebbe dovuto passare sotto il calcino.
  10. TAKKO AI' GIRO - Spazio teNNico Bollins gestito. "...ottimo direi, te tu lo criticavi Cataldi....t'hai perso la tua stella polare Italiano....a me successe la stessa cosa con Delio Rossi...: - ) io segno quando c'è bisogno, facile quando segnano tutti...comunque si son stroncati i meglio, qualcosa storto doveva andare...."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 (clicca qui) e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: CATALDI
Il peggiore: Adlì - Ranieri

sabato 19 ottobre 2024

Universale

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 613
Menomale va. Finalmente il problema più grande di questo paese è stato affrontato con piglio e decisione. Ohhhhh. Vedi che un governo di centro destra serviva per risolvere in modo deciso le questioni fondamentali.
"LA SPONDA DI GHIAIA CHE ALLA PRIMA ALLUVIONE VA GIU'" che accomuna varie regioni d'Italia per non dire tutte?
La sempre più crescente difficoltà che trovano tutti quelli che devono rivolgersi alla sanità pubblica?
Un mondo del lavoro che fa del sottopagato e del precario caratteristiche sempre in maggiore espansione, ovviamente quando qualcuno riesce ad avvicinarcisi?
Un'evasione fiscale che sfonda ogni volta record che sembravano inavvicinabili?
Una posizione di politica estera netta, chiara ed intransigente di rispetto dell'articolo 11 della Costituzione vista l'ondata di guerre in giro per il mondo?
Una seria ed importante lotta ai femminicidi ed al rispetto del ruolo della donna nel mondo del lavoro, sociale e familiare?
No eh. Facciamo meno? Proviamo con qualcosa di più affrontabile anche da un branco di enormi statisti che per non farci sentire troppo inadeguati come popolazione (che cari...) si travestono da scappati di casa. Vediamo. 
Accise sui carburanti finalmente tagliate come da programma e promesse elettorali?
Una classe dirigente scelta con la rigidità della purezza destrorsa?
Politici che non si rifanno al fascismo o al nazismo?
Rispetto della legge di conquista femminile dell'aborto da parte della prima premier donna di questo Paese?
Nuova modalità nel definire ruoli e poteri, finalmente fuori da scelte parentali ed amicali?
Niente eh. Sempre troppo elevati. Ah ecco.
Stavo colpevolmente dimenticando quella che era la vera e propria piaga di questo paese: la gestazione per altri, più nota come maternità surrogata. Eh già, far diventare la stessa come reato universale era proprio la priorità assoluta. Non solo. Anche non affrontare i casi già esistenti con i relativi figli che ora sono a tutti gli effetti eredi di due pregiudicati e/o pregiudicate universali era cosa buona e giusta da realizzare. Era davvero importante era dare un giro di vite a questa grave problematica: limitare ancora di più le libertà personali di chi non è allineato con la visione di "normalità" di qualcuno e trasformare dei bambini come "oggetti misteriosi".
Il tutto mentre si ospita Elon Musk nelle sedi istituzionali incensandolo come figura imprenditoriale a cui far riferimento ed elevandolo al pari di uno statista internazionale, quando con le stesse leggi previste dagli incensatori sarebbe, lui che alla maternità surrogata ha ricorso, da considerare come criminale universale e da far accomodare a Rebibbia invece che a Palazzo Chigi. Ma la schiena dritta si sa che questo Governo ama mostrarla solo con chi sbarca per fame e non per fama.
Comunque, come dicevo all'inizio, menomale va. Con questo reato universale ci sentiamo adesso tutti più tutelati. E pazienza se ci sarà un gruppo di persone meno libere ed alcuni bambini di cui non si conoscerà più lo status ad oggi, in fondo sono sotto categorie "non normali" di cui non può interessarci più di tanto. E che alla fine un po' se la sono anche cercata.

sabato 12 ottobre 2024

Tutte le strade...

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 612
Ritorno a teatro. Dopo un bel po' Liga ha deciso di regalarci e regalarsi un tour teatrale a chiudere il suo percorso del "Dedicato a noi" partito dagli stadi e passato dai palasport. Vissuto in tutti e due i passaggi precedenti, prima all'Olimpico (qui) poi al Mandela, non potevo mancare alla tappa più intimistica del Verdi, per rinverdire (eh...che fine umorista...) l'esperienza già vissuta allo stesso teatro fiorentino nel mio percorso con il mio Poeta (clicca ad esempio qui).
Arrivando dopo un anno dal precedente concerto, avevamo avuto il tempo di sedimentare le nuove canzoni ed i precedenti tour, in previsione poi dell'ennesimo festeggiamento a Campovolo previsto per l'anno prossimo, la tappa teatrale arrivava perfetta.
L'occasione è stata colta in modo proficuo da Liga per provare a "spolverare" alcuni brani tenuti sugli scaffali dell'archivio della memoria per troppo tempo, riproponendoli e dandogli nuova luce e nuovi.....arrangiamenti per farci di nuovo sentire la sua voce. Quella cantata e quella letterata, vista la lettura di alcuni pezzi della sua autobiografia ad intervallare i brani musicali del concerto, seguendo il successo della precedente edizione teatrale dei suoi tour. 
Il librettino molto teatrale consegnato all'entrata con i 45 pezzi "prescelti" per questo tour facevano sperare bene per la scelta dei pezzi della serata (la metà) ed in parte la speranza ha visto realizzazione nella scaletta sin dall'apertura con un "Leggero" perfetto per accoglierci nel migliore dei modi. "Kay è stata qui" "Questa è la mia vita" "Un colpo all'anima" "Seduto in riva al fosso" "Il mio nome è mai più" son tutti elementi che Liga mette in fila per farci dire che "TUTTE LE STRADE PORTANO A TE". La seconda parte del concerto tende invece a riproporre di più la scaletta ed i pezzi classici, anche se in qualche modo nuovi perché riarrangiati per l'ambiente. Impossibile certo  prevedere un suo concerto senza alcuni pezzi (Urlando contro il cielo, Balliamo sul mondo, Certe Notti, Tra palco e realtà, Piccola stella cielo) ma la svolta già vista lascia un po' di agrodolce in bocca.
La prestazione di Liga c'è stata. Il tono più confidenziale non gli si addice per niente male anche se lui si considera ancora più adatto a stadi ed eventi.  Nonostante qualche sbavatura su alcuni pezzi, il suo fascino immutato alla fine vince sempre e comunque. Bella l'armonia con la mini band: l'immancabile Poggipollini che musicalmente è sempre più sul pezzo, i sicuri Luisi e Pezzin che tra tastiere e basso accompagnano ed armonizzano il tutto al meglio e soprattutto l'esordio di livello nei tour di Lenny Ligabue alla batteria. Segnale del tempo che passa e del fatto che ormai davvero Luciano rappresenta l'amico di cui non sai più fare a meno: può invecchiare, essere ripetitivo, non essere esattamente come spereresti ma sentirlo e vederlo ti regala sempre qualcosa di buono. Molto buono. E speciale. Per questo la storia continua. E continuerà. 
Perché tutte le strade.....