#KdL - KIAVE di LETTURA n° 617 |
Andrea Delmastro, il suddetto sottosegretario, ha partecipato nei giorni scorsi all'inaugurazione di una nuova auto blindata con spazio detentivo che il Dipartimento Penitenziario potrà usare per i detenuti ai regimi di massima sicurezza. Come annunciato nella presentazione dello stesso mezzo da alcuni alti dirigenti il mezzo servirà per "accompagnamento di soggetti al 41bis e con regime di massima sicurezza con esigenza di dover visitare persone molto malate o ad esempio per effettuare una visita al cimitero". Poi ha preso la parola il nostro e tutti a chiedersi "DOV'E' CHE FINIRA'" il suo brillante eloquio?
Presto detto: "per me è un’intima gioia all’idea di far sapere ai cittadini come incalziamo e non lasciamo respirare chi sta dietro quel vetro oscurato” accentuando con espressioni di durezza e mimica facciale il suo piglio autoritario cercando di rafforzare il concetto già orribile di suo. E non poco.
Che bello no? Si parla di detenuti in visita a familiari morenti o già morti ed il sottosegretario quel che tiene a puntualizzare è la voglia del Governo di far passare il messaggio chiaro che loro sì che sanno come trattare i cattivi: che facciano pure se vogliono queste visite "ricreative" ma sappiano bene che saranno incalzati tanto da non farli respirare dentro l'auto blindata che li porta alla visita suddetta. Pugno duro. Non vi sentiti adesso tutti più tranquilli e tutelati? A me pare abbastanza lampante e mi sento totalmente rassicurato.
Il buon Andrea dopo aver partecipato ad un ultimo dell'anno esplosivo dagli sviluppi tutt'ora misteriosi ha visto bene di non perdere l'occasione per ribadire il suo piglio autoritario. Durante quei festeggiamenti mentre, pare, l'uomo della scorta di un suo collega deputato - curiosamente ed ovviamente di Fratelli d'Italia - decideva di sparare in mezzo alla gente lui purtroppo era impegnato a portare gli avanzi in macchina (......) e quindi non ha potuto partecipare ed impedire col suo fare determinato l'incidente. Che disdetta, proprio lui così incalzante e superuomo che per l'appunto nel momento clou doveva portare i vassoi di crostini in macchina. Ma tu guarda la sfortuna alle volte.
Adesso però non poteva perdere l'occasione. Duri ed incazzati. Ed anche amareggiati che non tutti abbiano apprezzato e si siano addirittura indignati per delle parole degne di carcerieri di paesi antidemocratici e dittatoriali. Non si capisce proprio di che cosa ci si possa lamentare, una volta che finalmente si mostrano muscoli e forza. E perlopiù dalla persona più adatta.
In fondo riveste appositamente il ruolo di sottosegretario alla Giustizia: lo spirito dimostrato fra sparatorie, dichiarazioni ed inaugurazioni ha totalmente confermato la sua innata e naturale predisposizione al ruolo. In fondo è bello sapere che siamo governati da persone con questo spirito e con questa naturalezza. Ed io che li ho sempre criticati. Che scemo.