sabato 30 maggio 2009

Sò che mi è piaciuto..

LORENZO LICALZI - "Non sò" - Fazi Editore
Per chi come me non ama troppo i libri in cui come staranno le cose alla fine del libro stesso è già noto dopo poche pagine, aprire ed avere già la situazione “finale” dei protagonisti del libro è un po’ un freno alla lettura…..non che per forza ci debbano essere dei colpi di scena nel racconto o simile ma leggere già “come” staranno i compagni di viaggio del libro alla fine delle 250 pagine un po’ “lascia perplessi”….poi però la voglia di leggere prevale ed il libro “si continua”….ed in questo caso posso dire per fortuna! Il libro racconta le vicende ed il percorso di un ragazzo che passa le varie fasi della vita, facendosi più trasportare che indirizzandosi con decisione verso un obiettivo proprio ("da una vita la mia risposta preferita è non sò, esattamente come quella del classico 2% ai sondaggi")…la descrizione delle vicende e degli anni che passano è più una descrizione di come lui vive le cose e delle sue sensazioni che non il racconto di eventi e/o vicende….e si passa dalla descrizione di un teppistello che lo tormentava all’oratorio da piccolo allo YoYo di un compagno di classe alle superiori (che mi ha tanto riportato in terza b col Cioppi che faceva la bava….chi c’era sa di cosa parlo…) per poi crescere ed imbattersi in quella che sarà la persona della sua vita…..che viene riconosciuta come tale per come riesce ad abbracciarlo perché “si può non essere in sintonia e riuscire a baciarsi e fare l’amore senza disagio, ma abbracciarsi no, abbracciarsi davvero non ci si riesce perché è l’abbraccio il metro più esatto dell’intesa”…poi c’è il racconto della loro storia con il percorso “normale” di una storia, ma raccontato in modo “semplice”, pulito, con ironia ed anche il dovuto “cinismo” in certi momenti…non un racconto “rosa per forza” ma del colore che il momento richiede….
Il romanzo và, sembra quasi prendere “velocità” col passare delle pagine….anche con alcuni “colpi a sorpresa”...e con la capacità di descrivere aspetti fisici/caratteriali in maniera completa ma non “annoiante”….c’è la “foto” di una ragazza che conosce per motivi di lavoro che mi ha provocato invidia…perché riesce in una descrizione “non breve” a non essere logorroico ed a fotografare benissimo il suo aspetto e le sensazioni che suscita nel protagonista…..
A fare da filo conduttore a tutto il racconto è la musica, non “in pieno rock’n’roll” bensì più jazz e blues….ma che viene vista come un’amabile compagna di viaggio, una valvola di sfogo…quasi un’amica….perchè “è la manifestazione dell’inconciliabile, la rappresentazione di un paradosso che riesce soltanto alla musica, un accordo unico di fantasia e logica che si uniscono in uno spartito dettato dall’estro creativo e dal calcolo matematico…”
P.s. Dando ascolto a lettori “portoghesi”, che mi ripetono “tu scrivi troppo, ‘un ce la fò a leggere”, apro uno spazio che vorrei portare avanti in ogni post…sperando di far cosa gradita…
BIGNAMI: E’ un libro dove non prevale la storia ma il modo in cui viene raccontata e dove le sensazioni del protagonista prevalgono rispetto ai fatti che gli accadono. Se non cercate un giallo o una “storia avvincente” ma i racconti di stati d'animo e sensazioni ve lo consiglio.

mercoledì 27 maggio 2009

un viaggio...SOLO di lavoro?

E' strano partire per un viaggio che ti porterà per cinque giorni a dormire su una brandina in una tenda con altre sette persone di cui magari ignori anche l'esistenza e non provare senso di difficoltà, partire con levataccia per andare a far cinque giorni di lavoro che saprai già essere “roba dura” e non “stronfiare”, partire “giocandoti” un fine-settimana libero per andare a lavorare e farlo senza sentirne il peso, partire sapendo che vedrai quasi esclusivamente il campo tendato ed avere comunque la “curiosità” e la “voglia” di chi parte per una gita turistica. E’ strano “approcciarsi” ad un viaggio simile. Nella mia testa il “viaggio” è comunque abbinato a parole come “vacanza” – “stacco” – “divertimento” – “posti da vedere” quindi tutti elementi che in parte sembrano venir meno per la partenza per il Meeting in Sicilia. Però. Però l’ANPAS è una strana roba. Una roba che ti mette addosso milioni di sensazioni. Certo, tirare su un campo di protezione civile, le tende, i bagni, le cucine e relativi annessi e connessi per circa duecentocinquanta ospiti al campo mentre si organizzano anche tre convegni ed una manifestazione provoca certamente intoppi, piccoli problemi organizzativi, equivoci, ecc. ed anche se non ne sei "responsabile" direttamente nè come attività nè come organizzazione è normale che alcune cose "a pioggia" ti ricadano addosso ed in alcuni momenti, chi và a “fasi lunari” come il sottoscritto, può anche avere momenti di “evidente acidità” (definizione che mi hanno dato altri in altri momenti ma che faccio mia...) ma che durano talmente poco da meravigliare anche me….ed il tutto lascia il passo alla carica che arriva dall’ambiente….di cui ti senti orgogliosamente parte integrante dato "che andare va bene pero' a volte serve un motivo" e quel motivo ti arriva in pieno in eventi del genere, stordendoti e facendoti sentire in parte anche “inadeguato”….perchè il tuo ruolo è diverso da quelli che sono lì a “impazzire” con una pneumatica o a trasportare brandine….ma poi il “motivo” ti fa sentire parte del movimento ed allora, per quanto puoi e per quanto sei capace, dai una mano, ti metti a disposizione, aggiungi un picchetto, dai spiegazioni o soltanto scarichi/carichi/riscarichi uno dei tanti furgoni pieni di roba….spesso chi (non dentro il mondo Anpas) mi chiede di cosa mi occupo rimane meravigliato quando i miei racconti su cosa posso aver fatto di ritorno da eventi del genere vanno ben oltre il ruolo di segreteria/amministrazione che posso avere….il mondo Anpas è così, aldilà del ruolo “ci si mette a disposizione”….non ci sono steccati….i dirigenti sono i primi volontari, ed i volontari dirigono in base alla loro “esperienza sul campo”….esperienza che ti fa sentire “piccolo” di fronte... a chi per un mese e mezzo ha fatto avanti indietro dall’Aquila; a chi dopo una vita di lavoro potrebbe rilassarsi e godersi una vita “tranquilla” ed invece si mette a disposizione e macina km su km per trasmettere agli altri il “suo spirito”; a chi da dipendente si mette una divisa, si toglie l’orologio, si dimentica dell’orario di lavoro ed azzerando il “contakm” degli straordinari è lì (o da qualsiasi altra parte) perché ci vuole essere e non perché ci deve essere; a chi in preda a mille dolori o pensieri per la sua terra sconquassata dal terremoto c’è perchè ha voluto passare il “messaggio” che uniti si può e per ringraziare i “colleghi” che sono corsi a dargli una mano; a chi dopo una giornata massacrante di turni e sole aspetta chi è impegnato nell’ultimo turno prima di andare a letto per far gruppo, scambiare quattro chiacchere, otto birre, qualche rum e pera anche a costo di dormire solo poche ore; a chi riesce nei discorsi della manifestazione a chiusura di una settimana così intensa a farti applaudire, commuovere e farti sentire orgoglioso di esserci……a chi riesce farti capire che quel movimento senza steccati ha bisogno anche del tuo “piccolo/medio/grande” apporto per essere così GRANDE….

martedì 19 maggio 2009

I fratelli Bollusini...

Bollins: "O che siam tipi da incontri al buio?!?!" con questa frase da vecchio saggio ci si avvicina ad una serata diversa, strana...che a naso anche a me sembra una "PUNTATA IN SCOMMESSE GIA' PERSE IN PARTENZA" ...ma lo Scala è così deciso e convinto che non si può dir di no....poi in fondo almeno l'è un sabato sera diverso.....parte l'attesa tra un "aiuto le son queste" e/o "magari le fossero queste"...dette così tra una risata ed una battuta...poi ci troviamo con una macchinata di quelle che viene battezzata subito:
Bollins: "basta che le 'un sian queste che se passa il bruttaio ci fà lo stand" ed infatti.....
Scala: "ECCOLE! Le son loro!!!"
Kappa: "Appunto! Te Ale zitto mai eh!!! Hai altre gufate da tirare?"
Scala: "Via sù ragazzi non mi fate fare figuruccia"
Bollins - Kappa: "Noi?!?! Macchè scherzi pèdavvero!!! Tu ci conosci...." detto quasi in coro e col ghigno da "bravi ragazzi"
Scala: "Appunto perchè vi conosco...."
E così partono le presentazioni (sono...studio/lavoro...segno zodiacale...) le prime chiacchere, si fà conoscenza ed essendo onesti la prima impressione del Bollins rassicura il bruttaio per le sue vendite quasi al 100%, qualcuna fà concorrenza (ma perde) a Neurone ma soprattutto:
attorno alla seconda ora....
Fiatella (sentiamo cosa mi racconta): "te di che ti occupi Alessio?"
Kappa (la meglio l'è questa...): "Io sarei Enzo...e studiando con Matteo....farei l'Università...sai com'e..."
Fiatella (pignolo....): "Ah già, scusa! E te Enzo di che ti occupi?"
Bollins (ohiohi....ci siamo): "Se Enzo l'è lui....io sarei Alessio..."
Fiatella (è vero! sbadata!): "Scusate....ma ci sarete abituati penso...."
Kappa (eh!?!? Ikkè vol dire? Mah! Assecondiamola...): "Eh....sì qualche volta capita..."
Fiatella (ah vedi che non son la sola): "Infatti lo immaginavo..."
Kappa (ma ikkè la dice?!?): "Ci vuole un pò di tempo poi ci si abitua...."
Fiatella (eh ma non è mica facile...): "Che poi non ci corre mica tanto tra voi?"
Bollins (ma corre cosa!?!?): "Quanto ci correrà? (guardandomi...implorando aiuto!)"
Kappa (e come l'aiuto!?!?!): "Nemmeno un anno...."
Fiatella (eh!?!?): "Ma dai!!? Com'è possibile?"
Kappa (aspetta, aspetta, forse ho capito...): "si insomma un anno e qualche mese...."
Fiatella (Ah!! Volevo ben dire): "Ora mi torna già di più....sennò per essere fratelli uno dei due doveva essere settimino!!"
Kappa (appunto...!! avevo capito allora): "No, no, i nostri genitori c'hanno avuto fretta ma mica così tanta!!!"
Bollins (bada questa ikkè l'ha scovato!! Come fò a non ridere!?!?): "Infatti..."
Fiatella (guardando bene): "Vi assomigliate parecchio...."
Kappa (EH!?!?!?): "Bah ce lo dicono tutti...."
Bollins (la meglio l'è questa....): "Qualcuno ci piglia anche per gemelli..."
Fiatella (siè! Ora!!?!?): "Magari gemelli no...ma gli occhi sono uguali..."
Kappa (identici proprio...): "Eh! Son quelli della mamma!"
Bollins (bah...proprio così!): "Eh...sì s'è preso tutt'è due dalla mamma...."
Fiatella (ma ora che ci penso..): "Ma il maggiore sei te (indicandomi)?"
Bollins (che perdo questa occasione...): "No, no....son io...bah tu vedessi che labbrate glì dò se 'un mi dà retta...."
Fiatella (che cattivo!): "No, dai! Tra fratelli bisogna 'volessi bene!"
Kappa - Bollins (corretto...): "Ma ci se ne 'vole....eh...se ci se ne 'vole!!!!"
Fiatella (ripensandoci...): "Ma a te Enzo perchè ti chiamavano Bolla prima?"
Bollins (ohiohi...): "Io sarei sempre Alessio....comunque mi chiamavano Bolla....per il diminuitivo del cognome...."
Kappa (bah! Prima della gaffe...): "Sai...ci si chiama Bollusini...."
Fiatella ('un mi torna...): "E perchè a te 'un ti chiamano Bolla (indicandomi)..."
Kappa (e ora?): "eh...."
Bollins (...ohi ohi...): "Perchè sono il maggiore.....avrò pure qualche diritto in più, no?!?!"
BAH! Scemo io a non pensarci.....

lunedì 18 maggio 2009

...meno uno...

Sole alto….mi metto in moto sapendo che in Fiesole ci sarà da sudare tanto, la famosa “prima caldata” è arrivata e mettersi al sole dalle una e mezzo alle cinque non è proprio quello che adoro fare….ma per la Viola questo ed altro….la domenica parte col piede giusto col ritorno del presidente del gruppo “a dopo” alla focacceria, e si sà che il pres. Mattioli ha una marcia in più….e tra uno speck ed un brie, una bud ed una ripiena…ed un’altra bud….ci si incammina….l’attesa del fischio d’inizio è con il sole a picco e la nuova maglia viola che presto diventa maculata per il caldo....intanto entrano in campo le squadre per il riscaldamento ("tu l'hai anche a far riscaldare con 'stò bollore!?!") e mentre Storari trova "il verso di 'fassi male" nel riscaldamento s’intona un meritato “Giampaolo Pazzini eheh ohoh” che però poi qualcuno tira avanti per una decina di minuti, qualcun'altro esagera con striscioni e cori a ripetizione….ed allora "e unnè Toni!!!” mi vien da gridare a quelli che l’anno scorso gli dicevano che segnava solo col lapisse ed oggi sono le “vedove di Pazzini”…si comincia e la Viola parte bene, non da schiacciasassi ma il rinato cileno e JoJo sono ancora in giornata e si fanno apprezzare per diversi spunti….e così da un tiro cross del cileno spunta la diciannovesima zampata del Gila e siamo uno a zero….la Samp c’è ma non è mai troppo pericolosa in un primo tempo in cui la Viola continua a giocar bene ed essere padrona del campo….il secondo tempo si sviluppa con una viola un po’ stanca per il caldo, costretta a tre cambi per problemi fisici e con alcuni giocatori che sarebbe usciti se ci fossero state altre sostituzioni possibili…la Samp ci crede poco e quasi mai vede la nostra porta…se non con una punizione a fine partita che costringe San Seba ad un ennesimo miracolo....Gervasoni ci manda a fare la meritata doccia anche a noi “tifosi con abbronzatura da imbianchini”, noi saltelliamo con Mr. Prandelli e poi via a guardare i risultati e due 2-2 di Juve e Genoa (sommati alla sconfitta del milan di ieri) ci aprono scenari “impensabili”….infatti il terzo posto è ad un punto, il secondo a quattro punti…cioè meno distanti rispetto al genoa che ci insegue a cinque…..ed allora qualche “strano pensiero” uno magari lo può anche fare, soprattutto alla faccia di chi ci dava per morti a febbraio “un s’entra nemmeno in uefa con questa squadra”….ora siamo a centottanta rintocchi alla fine con il secondo posto ancora possibile…..non credo che arriveremo secondi….ma solo il fatto che questo sia ancora “possibile” dà un’enorme carica….e dovrebbe essere preso in considerazione seriamente per la valutazione di quest’anno….tutto qui… "tutto quello che dobbiamo dire, almeno credo”…..certo che adesso non parlare di Champions è dura….manca un punticino-ino per arrivare ai preliminari…due partite ed un solo pareggio ci darà la matematica per arrivare per il quarto anno di fila al massimo risultato possibile per una società come la nostra….ma ancora non è tempo di bilanci….sarebbero ancora parziali e senza l’ufficialità e si rischierebbe di fare figuracce…però…..posso e voglio dire solo questo (sfruttando l’assist di Caifamp di qualche post fa) Sandrelli/Righini……Puccetti…….cominciano mica a fischiarvi le orecchie?!?!? ...ad un passo, ad un punto...
“PRANDELLI SI’…PORTACI IN CHAMPION LEAGUE…..”!!!!

mercoledì 13 maggio 2009

Star City

Sembra quasi che tutto si racchiuda in un lancio di dadi, in base a quello che esce fuori dal tiro comincia il “giro”…..giusto? Sbagliato? E chi lo sà!!! Hai il tuo dado nel palmo della mano, lo scuoti e speri nel lancio giusto che ti faccia finire nella “casella desiderata”….speri in un “TRE”…nel numero perfetto…e giri la mano lasciando rotolare il dado….TRE….sì! Si è fermato esattamente dove doveva fermarsi….e ti permette di raggiungere quella casella, quella della “città di una stella”, illuminata al punto giusto dalla presenza dell’astro luminoso, dal suo contraddittorio (per una stella) esser solare e dal suo abbracciarti con i suoi riflessi….dove magari fa caldo, la “casella” e l’ambiente circostante non è certo da reggia o da castello incantato, ma per te è la giusta destinazione, quella che speravi di raggiungere col lancio di dado. L’approccio con la casella “stellata” è particolare, l’impatto non può che essere di quelli a cui ti devi abituare pianopiano…sembra quasi che la cosa al momento ti spiazzi, perché quella casella non l’avevi immaginata esattamente così…è confortevole, piacevole ma sembra mancare qualcosa…quel qualcosa di “speciale” che tanto immaginavi…e così un po’ di spaventi, hai timore che “ti si chiuderanno gli occhi ancora o soltanto sarà una parentesi”…ma in realtà devi solo prendere “confidenza” con il luogo, riprendere la dovuta distanza da spazi e da sensazioni che ti cavalcano dentro e che sono comuni a chi condivide con te quella casella…tutte le cose tanto aspettate e che per tanto hai messo in “naftalina” sono un po’ diesel ed hanno bisogno di una partenza lenta per far carburare il motore….ed infatti passa un po’ di tempo, la naturalezza riappare nel suo normale incidere e così quella sensazione di mancanza sparisce piano piano…ti senti a tuo agio, apprezzi gli angoli anche non panoramici, noti anche i particolari più insignificanti….cominci a goderti quella casella, quel “TRE” tanto desiderato, quelle vibrazioni che emana la casella e quello che rappresenta….la stella brilla in tutto il suo splendore, ti senti sereno e la sensazione di naturalezza senti che si stà per trasformare in sensazione di completezza, di sorrisi divertiti misti a pensieri malinconici ma piacevoli….sembra tutto al punto giusto…la giusta scenografia, le corrette battute, i tempi perfetti, la sintonia….quella che nessuno riuscirà mai a (de)scrivere ma che solo quella “città” riesce a creare. Ed allora assapori tutti i secondi, ti godi gli attimi che scorrono rapidamente, cerchi di fotografare ogni cosa fotografabile (ed anche le cose non troppo adatte ad essere immortalate) e racchiudi tutto in quella “casella”….preziosa, unica, speciale…..che vorresti rimanesse immobile a lungo…….ma un nuovo lancio di dado ti aspetta….sperando che un nuovo “TRE” ti porti in un'altra casella che abbia in comune con questa il “sorriso” di una stella, l’abbraccio dei suoi riflessi, il piacere di un panorama unico…..una nuova Star City…..sapendo che poi le città ed il loro clima le creano soprattutto gli abitanti….ed i loro rapporti…..prendi il dado nella mano, lo scuoti e come nei film ci soffi sopra chiudendo gli occhi e sperando in un nuovo “TRE”…..

lunedì 11 maggio 2009

Sassolini e Jolly

Verrebbe voglia di cominciare a togliersi sassolini dalle scarpe dopo che JoJo e Zauri indovinano il “2” giusto al Cibali…..partita quasi mai in discussione, il “bimbo” trova subito il tiro da fuori che tutti gli abbiamo “richiesto” per tante partite…poi la squadra si sistema in posizione di attesa ma continua a giocare e non soffrire, eccetto qualche sbandamento, ci proviamo a chiuderla e sfioriamo il 2 a 0 che non arriva e nell’aria c’è un po’ di timore di scherzetti catanesi e sarebbe davvero un peccato "perché alla fine è un gioco che non mi va di perdere" quello che con una vittoria ci “consoliderebbe il quarto posto”….così reggiamo fino al 90’ quando il tipico bomber Zauri tira fuori il jolly e manda tutti a casa col sorriso….ed allora la voglia di “allargarsi” c’è….ma è il caso di aspettare, ancora non abbiamo fatto “niente di definitivo”…siamo lì dove volevamo essere all’inizio dell’anno….al quarto posto con tre punti dal terzo e tre dal quinto….e l’orologio punta -270….alla fine di questo quarto campionato gestione Prandelli-Corvino….e poi si potranno dare giudizi e fare bilanci…..la tentazione di cominciare a slacciarsi le scarpe e lasciare andare i sassolini più grandi è forte…tanto forte….ma non si può, non possiamo dare questo cattivo esempio alla squadra che deve rimanere compatta ed unita…perché domenica è un’altra partita decisiva, da non sbagliare per rimanere dove siamo e magari avere un minimo di “certezza” in più….sperando che il Pazzo o il vero pazzo baresedoriano non abbiano troppa voglia di fare scherzi e magari siano stanchi e/o demotivati dopo la finale di Coppa Italia….e se il jolly del gol di Zauri ce lo siamo giocati…..speriamo che nel mazzo ne resti altri tre come da “copione”….

venerdì 8 maggio 2009

..che bella faccia..

Ieri sera mi è capitato di vedere una delle poche trasmissioni televisive che reputo DAVVERO giornalistiche e non di "plastici" e "salotti di propagande e proclami"....l'argomento mi aveva un pò "lasciato perplesso" perchè onestamente delle beghe matrimoniali di Re Silvio non sentivo proprio il bisogno di ascoltare ulteriori aggiornamenti su collier regalati, minorenni frequentate, battute di dubbio gusto fatte....invece come sempre ho apprezzato stile e modalità....come sempre gli argomenti sono approfonditi e gli viene dato lo stile "giornalistico" e non becero o giornalaio....aldilà di questo, più ho ascoltato le varie vicende e la "difesa di ufficio" e di "ruolo" dell'avvocato di Re Silvio (che ovviamente fà il deputato...) tale Ghedini e più mi è venuto da piangere....e da sentirmi come se "per ogni schiaffo avuto e da avere, non ti restano più guance da offrire" ... e non per il divorzio in sè o per le eventuali frequentazioni di altre donne da parte del premier (che sarebbe il meno visti i suoi scempi come presidente del consiglio) ma per le motivazioni, per la sfacciataggine, per il suo convincimento assoluto di essere in tutto Mr Impunità, sia “legislativa” sia morale…..della serie “io son io e voi nun siete un cazzo”…..e chi và contro sottolineando solo l’evidenza o facendo lecite domande (tipo…. “se è capitato a quella festa per caso come mai aveva con sé un collier per la festeggiata?”) fa parte di un complotto per farlo divorziare….dando quindi della manipolabile alla persona che vive con lui da una vita, dando dei comunisti all’Avvenire e Famiglia Cristiana, per non parlare della fondazione “fare futuro” di Gianfranco Fini noto sobillatore di sinistra…..ed a chi gli elencava gaffe continue, soprattutto sulle donne e la sua “fama” (!!!) di conquistatore….il suo avvocato rispondeva “perché è un reato? Che ha fatto di male? E’ fatto così…” mancava solo aggiungesse “gli piace giohare….” e la citazione dei “laureati” era perfetta…..che sconforto! Preso da questa sensazione da “scuotimento di testa per la povera Italia” mi è venuto da pensare dove avevo già sentito le parole che pensavo in quel momento….ho acceso l’ipod ho selezionato Silvestri ed ho “pigiato play”….

Che bella faccia che bella faccia
e non capisco come non vi piaccia
come la porta, come lo slancia
e quel sorriso da guancia a guancia
forte e simpatico più di uno zar.
Che bella faccia che bella faccia
chi gli sta accanto fa una figuraccia
e come è bello quando si sbraccia
quando si acciglia e quando minaccia
è ancora meglio quando si incazza
e dice pure qualche parolaccia.
Ma come fa non mi capacito
che non è l'abito, che il monaco fa
sol - la - si - la
forte e simpatico come uno zar.
Che bella tinta che bella tinta
così perfetta che ti pare finta
così pulita così distinta
pure la foto sembra dipinta
non fa una piega
non fa una grinza
e non c'è segno dell'età che avanza.
Ragionavo proprio ieri sera
con un avvocato fuori dal portone
tipo silenzioso, sguardo corrucciato
ma era preoccupato per la situazione io
gli ho detto:"Guarda, che lui vinca o perda,
tanto nella merda non ci finirà"

lunedì 4 maggio 2009

Un quattro che "ricorre"....

Dopo una vittoria come quella contro i giallo zozzi ci si aspettava una settimana di godimento….mi ricordo che a Roma, dopo la vittoria in un derby, intitolarono le strade di Trigoria con i nomi dei marcatori…invece eccetto l’impatto iniziale di soddisfazione e applausi Firenze si è di nuovo distinta per “arzigogolarsi” in polemiche interne, interventi fuori tempo, richieste di scuse e quant’altro….che danno quindi a “chi non si sbaglia mai ti guarda e sa chi sei” l’opportunità di dire la loro e riempirsi la bocca con “si doveva dire, si doveva fare”…e così la partita col Torino mi mette un po’ di preoccupazione perché sembra passare in secondo piano e viene dopo una vittoria con la V maiuscola, temo il calo della concentrazione….e la voglia di non retrocedere del Toro……così mi appropinquo in curva in formazione del “gruppo focaccia” rimaneggiatissima…..la Viola comincia non male e Pippo Franco prima di farsi male sfiora il gol. Peccato per il suo infortunio, tutte le volte che sembra “rinascere” si fa male, non è proprio fortunatissima la nostra ala del Bagaglino….entra Jorghy che ancora non si è del tutto ripreso dai vari malanni e si mangia un gol più unico che raro (Baiano a Vicenza di qualche anno fa è un esempio della tipologia di gol mancato)…il primo tempo scivola via senza che il Torino tiri mai in porta e con tre occasioni per noi….comunque troppo poco….nella ripresa sembriamo più tonici ed il cileno rinato all’ala trova una giochessa (un po’ voluta, un po’ fortuita) che ci porta in vantaggio e penso al fatto che è il terzo gol in quattro partite per questo “pacco” preso dal Corvo e mi vien da sorridere pensando ai sassolini che si toglierebbe, SE finisse così il campionato…..la partita sembra piano piano gelarsi con poche azioni da una parte e dall’altra….JoJo fa un po’ poco ma trova una giocata delle sue e mette Jorghy di nuovo in condizioni di segnare ma non è giornata per il danese più amato dalla Fiesole…..e come tutti gli intenditori dicono “gol sbagliato….” e la Viola ci và vicino…..il Toro segna ma Farina (che si era segnalato per uno spintone a Prandelli a fine primo tempo segnalato da AnsaMaso da casa, cosa che non avevo mai visto in vita mia un mediocre arbitro che spinge un fenomeno di allenatore…) annulla per fuorigioco che ancora non si è capito se è regolare o no….e dopo l’espulsione di Sereni e l’ennesimo nostro schema bellobellobello su punizione (tra l’altro con in porta del toro un mediano)….l’arbitro ci manda a casa, un po’ abbronzati, assetati ma ancora quarti (anche se la tripletta di Milito nel derby di Genoa...dove si sono picchiati come e più che fabbri...attenua un po’ la soddisfazione)…… ed oggi quattro maggio penso che a quattro giornate dalla fine….siamo qui che ce la giochiamo fino alla fine per il quarto campionato di fila…