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JO NESBO
"Luna Rossa"
Einaudi
Eccomi qua, come ogni anno, con il mio appuntamento di lettura estiva: Harry Hole. Nell'ultima puntata che precedeva questa "Luna Rossa", l'ormai familiare detective norvegese sembrava aver salutato i suoi lettori in modo definitivo. Invece eccolo ancora una volta alle prese con un serial killer che per la polizia locale rappresenta l'ennesimo mistero non risolvibile. La sua posizione è più che mai defilata rispetto all'organizzazione ufficiale delle forze dell'ordine e per la prima volta si trova ad agire da "privato". Indirizzato dal suo desiderio mai sopito di far chiarezza su delitti seriali e da una sorta di regola imparata da una sua nuova conoscenza ("se salvi una persona sei responsabile anche della sua vita futura"), Harry si vede costretto ad accettare un incarico "a pagamento" da un ricco imprenditore, sospettato ed accusato di essere il colpevole della morte di due ragazze. Ovviamente il caso non sarà facile da affrontare ed in più questa volta incide anche il fattore tempo perché il compenso per la sua attività servirà ad Hole per "liberare" un'amica vittima di rapimento, il reale motivo che lo porta a diventare per questa indagine un "investigatore privato". Nel percorso dovrà riaffrontare ovviamente i fantasmi del passato (dalle sue cadute ad i suoi amori) ma avrà anche la possibilità di ritrovare amici di cui sentiva la mancanza. Proprio partendo da questi troverà il modo di costruirsi una vera e proprio squadra investigativa. In molti momenti sembrerà dover dire "OGGI HO PERSO LE CHIAVI" giuste per aprire le porte dell'indagine ma come sempre non si fermerà fin quando il suo istinto non sarà in pace. Nel percorso ovviamente si affacceranno nuovi personaggi mentre i demoni che non lo mollano mai faranno il loro ingresso in scena come sempre in vari momenti. La nuova tecnica imparata dal taxista di fiducia di saperli non dominare ma gestire facendosi in qualche modo attraversare dagli stessi porterà a risultati? Finale che chiude....aprendo....in pieno stile Nesbo.
Commento come sempre difficile per la voglia di non ripetere sempre le stesse cose. La penna del "mio amico Jo" resta invidiabile per la capacità di tenere attaccato al racconto il lettore. E' davvero clamoroso il fatto che in tante pagine, moltiplicate per tutte le puntate già lette, non ci sia un calo o una sensazione di "noia da già letto/vissuto". Pur riconoscendo la mano che architetta al meglio percorsi di indagini, finti colpevoli portati allo scoperto, storie parallele che diventano convergenti, racconti che apparentemente confluiscono in un percorso unico e poi si sdoppiano, non si è mai sicuri della direzione nascosta nella pagina successiva. Al solito.
Anche per quest'estate Nesbo mi ha tenuto la giusta compagnia. Di nuovo cinque stelle. Di nuovo consigliatissimo.
CINQUE CITAZIONI
1 - "...speciale, sì, ma come un'anomalia. Un errore. Uno con cui non vuole stare nessuno, un emarginato, uno che è divisibile solo per uno e per sè stesso. Eccolo lì il numero primo. Uno e te stesso. Tutti desideriamo ciò che non possiamo ottenere e tu desiderai l'amore. E' sempre stata la tua debolezza..."
2 - "...niente era cambiato. Tutto era cambiato. Non c'era modo di tornare indietro. E non c'era nemmeno modo di non tornare indietro..."
3 - "...chi è nato per la forca mai s'annegherà..."
4 - "...tutti noi abbiamo bisogno di un motivo per vivere. E a volte anche per morire..."
5 - "...crediamo che il poeta pensi nello stesso ordine in cui scrive. Non è tanto strano, noi essere umani siamo convinti che gli eventi siano una conseguenza di quelli che li hanno preceduti e non il contrario..."
Mia personale VALUTAZIONE: ***** - cinque stelle su cinque