mercoledì 31 luglio 2019

Ripartenze...alle viste...

Quando si riavvicina il campionato o se ne cominciano ad intravedere i contorni, "TI TIENI UN PO' PIU' STRETTO" alle abitudini ed alle perle di saggezza che sai bene dove andare a trovare.

K: allora......ricapitolando......
Napoli in casa 
Genoa fuori
Juve in casa
Atalanta fuori
Samp in casa
Milan fuori
in pratica le prime due in casa e poi si può vendere l'abbonamento...comunque la tabella di marcia prevede 16 punti in 6 partite...a star bassi...
Bollins: dici a Milano si pareggia? Mmmm pessimista...
K: non avendo Pepito pensavo al pareggio a Marassi...
Bollins: senza Mutu a Genova non c'è pareggio... ;-) comunque 'unsidoveva comprare a metà agosto....icchè siamo già al 10?!?!
K: vola il tempo quando l'è fresco...a breve c'è la chiusura del mercato...
Bollins: ma quindi....essendo a fine agosto...poi coi' Napoli icchè s'è fatto? : -)
K: 1-1 Maiellaro e Di Napoli
Bollins: : - ) allora fino al Milan le si vincono tutte sennò 'unturispetti la tabella...
K: sì infatti....a Milano si butta dentro Branca e siamo a cavallo (questa è per palati fini eh...)...con Nainggolan poi a unire lo spogliatoio...
Bollins: ci 'vole qualche pezzo di merda da battaglia. L'è 20 anni che sembra una passerella di Pitti Uomo...bei tempi quelli di Pasquale Bruno e le gambe saltate di Raducioiu....
K: ahahah e le tacchettate nel costato ad Hagi....babbo...sarà per questo che il figliolo s'è venduto subito, magari qualcuno gliel'ha raccontato e s'è offeso.... : -)

mercoledì 24 luglio 2019

Numero Uno

Kiave di lettura n° 348
Ci saranno sicuramente altri esempi, altri campioni, altre vittorie. Non sarà l'unica, non sarà la sola, non sarà il record assoluto. Quello però che ha fatto oggi Federica Pellegrini, ha dello straordinariamente bello e del clamoroso. In una specialità che aveva "abbandonato" quasi un anno fa, ha deciso di mettersi tutte le rivali alle spalle con un'ultima vasca straordinaria per intensità e caparbietà. Recuperando chi le stava davanti e toccando per prima quel bordo vasca come le capita ormai in continuazione da anni. Quindici anni dalla prima medaglia olimpica, dieci dal primo mondiale vinto, oltre cinquanta medaglie in carriera, campionessa mondiale stile libero a 31 anni. Numeri (una piccola parte...) e imprese da record, da numero uno, e "LA VERITA' E'" che forse davvero è quella la giusta dimensione e la giusta definizione per un'impresa del genere e per una campionessa così immensa: Numero Uno.

foto gazzetta dello sport - link

venerdì 19 luglio 2019

La giusta spiegazione nel giorno più indicato

Kiave di lettura n° 347
Un piccolo modo per "celebrare" la giornata ed l' anniversario ad essa legato. Ricordo che piccolo invece non potrà mai essere. Nel giorno dell'anniversario della strage di Via D'Amelio, la mia personale kiave di lettura è dedicata al libro:
PAOLO BORSELLINO - "Cosa nostra spiegata ai ragazzi" - Paper First
Nella prefazione di Salvatore Borsellino si legge una frase che accompagna perfettamente la lettura del libro "in quell'ultima lettera Paolo spiega ai ragazzi con semplicità e chiarezza cosa sia la mafia".
Il libro infatti è in pratica il testo dell'intervento che Paolo Borsellino fece in un liceo di Bassano del Grappa esattamente trent'anni fa.
"La verità è che vi è stata una delega inammissibile a magistrati e polizia di occuparsi essi soli della mafia" con queste parole Paolo Borsellino si avviò a chiudere il suo intervento e trovarsi di fronte a queste parole nel libro apre la mente a mille riflessioni ed alla considerazione di trovarsi di fronte alla perfetta sintesi del racconto o meglio dell'intervento che fino ad allora aveva portato avanti. Sembra di vederlo mentre cerca di spiegare agli studenti cosa si intende per mafia e cosa realmente è la mafia. Cosa viene fatto per combatterla ma soprattutto cosa NON viene affrontato e preso in considerazione "che cosa si è fatto per dare allo Stato un'immagine credibile?".  Il tutto nel tentativo di far capire alle nuove generazioni che il pericolo è forte e si sta ramificando sempre più. Intervento del 1989 ripeto. Ma attuale come pochi altri, come se "BORSELLINO LI' NEL TEMPO" fosse rimasto a raccontare, a spiegare ed a rispondere alle domande. Dopo infatti il testo dell'intervento, nel libro sono riportate le domande (e le risposte dello stesso Borsellino) degli studenti che aprono ancora di più uno squarcio dentro "lei si sente protetto dallo Stato? ...No, io non mi sento protetto dallo Stato per la sovraesposizione della magistratura che è stata lasciata sola nella lotta alla criminalità mafiosa...". Protezione dello Stato agli uomini di Stato, ruolo dei pentiti, legami mafia/terrorismo/politica, legalizzazione stupefacenti, strumenti della magistratura. Trent'anni dopo le stesse domande aperte, con AHIME' un Borsellino in meno a dare risposte che aprono il cuore. "l'equivoco su cui spesso si gioca è "quel politico è stato accusato di avere convergenze con la mafia ma non è stato condannato e quindi è onesto in automatico" eh no. Questo ragionamento non va perchè la magistratura può fare solo un accertamento di carattere giudiziale, può dire "be ci sono sospetti anche gravi ma non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire che questo politico è mafioso". Però siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi , altri poteri dovevano trarre le dovute da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica" 
BIGNAMI: libro che dovrebbe far parte di ogni biblioteca scolastica, di ogni biblioteca di quartiere/comune, di ogni bagaglio culturale di ogni italiano. Voto scontato ma reale: cinque stelle su cinque.

mercoledì 17 luglio 2019

Ciao ...'dottori...

Autore, scrittore, narratore, saggista, sceneggiatore, filosofo, poeta, storico, intellettuale. Tutte parole incomplete per lui. "Un gigante" (cit. inviato romano). Ecco, ora sì. Definizione migliore non ci poteva essere.  
Oggi se ne va UN GIGANTE ....ma travestito da maestro e da compagno di avventure. La lettura dei suoi libri e l'ascolto delle sue parole hanno sempre avuto l'effetto di farlo sentire come un vero e proprio maestro di vita e di racconto, ma anche come "l' amico ed il compagno di viaggio" di storie  e vite lette sulle pagine di un libro dalla copertina blu scura. Ho scritto tanti post sulle sensazioni che i suoi libri mi hanno trasmesso, tantissimi altri ce ne sarebbero da scrivere sul suo pensiero e su quello che la sua penna ha in modo indelebile tatuato dentro. Le sue parole resteranno a farci compagnia, così come la sua capacità di scavare solchi nelle riflessioni di chi attentamente seguiva il suo ragionamento: mai superficiale, mai banale, mai indifferente e soprattutto mai "furbo"
Dire qualcosa di sensato su cosa significa perdere Andrea Camilleri è davvero dura, servirebbe forse la sua capacità di racconto ma è dote unica e se ne va con lui.
Mancherà il suo modo chiaro e trasparente di fotografarci:
“il governo faciva chiacchere, l’opposizione faciva chiacchere, la chiesa faciva chiacchere, i sinnacati facivano chiacchere, la confinnustria faciva chiacchere e poi si faciva chiacchere supra a ‘na coppia importanti che si era separata...si chiacchiariava e si ri chiacchiariava supra ai muratori che cadivano come pira mature dall’impalcature, supra ai clandestini che murivano affucati in mari….Montalbano addecise che il nuovo articolo 1 della costituzione doviva così recitare: “L’italia è una repubblica fondata sullo spaccio della droga, il ritardo sistematico e la chiacchiera a vuoto”.."
mancherà il suo modo di avvolgerci con il racconto:
"un abbraccio che ha immediatamente escluso il mondo che ci circondava"
mancherà il suo modo di dipingere immagini piene di poesia direttamente indirizzate al cuore di tutti:
"sentì che la notte aveva cangiato odore, era un odore leggero, fresco"
"FAI BUON VIAGGIO" 'dottori.

domenica 14 luglio 2019

Corse e numeri

Kiave di lettura n° 346
Qualche giorno fa, qualcuno ha "ri-tirato fuori" dalla soffitta dei ricordi qualcosa di ben nascosto.
E magicamente, non appena è venuto fuori quello strano barattolo, si sono rincorsi ricordi di varia natura. Il primo più banale è quello che mi ha riportato a ricercare nella mia mente alcune frasi di Sogni di Tricolor:
"...pallone di spugna, terrazza stretta come un campo di serie A e io che gioco fingendomi Daniel Bertoni. La testa fa davvero strani giri, molte volte incomprensibili, e così rivedo mamma che mi dice di stare attento a giocare sul terrazzo e io che continuo a fantasticare su una corsa sulla fascia infinita, più o meno come la fantasia, viste le dimensione super ridotte della terrazza a tetto di quel palazzone dove ho trascorso la maggior parte degli anni della mia infanzia..."
Perchè proprio quel pezzo? Perchè in quelle corse in terrazza in realtà ci sono tante altre e diverse corse. Di un piccolo "lele" che inseguiva un pallone di spugna in un ingresso che adesso mi sembra stretto anche solo per camminare. Ci sono telecronache improvvisate a raccontare le azioni e le partite immaginarie. Ci sono giornate guidate prima da più vicino....poi un più dall'alto...da qualcuno che a quel "lele" quella passione per la palla, di spugna e non solo, gliel'ha trasmessa così tanto da fantasticare di alzare insieme ipotetiche coppe fatte con la sagoma di quello Sprint magicamente riemerso dalla soffitta dei ricordi. Corse vincenti, palloni sostitutivi, coppe improvvisate. E quel sorriso di quell'uomo coi baffi in ginocchio per parare i potenti tiri del piccolo lele prima di condividere la coppa ambita.
Oggi il ricordo è fortemente più presente (ma è davvero possibile?), poiché proprio oggi il calendario segna quel numero così importante da finire nella copertina dei miei Sogni ....e non poteva essere diversamente:
"...a tirare fuori "IL CONIGLIO VECCHIO COME IL TRUCCO CHE FA" stavolta non è lui ma appunto il mio personale angelo custode che dall’alto non perde un colpo. E, quasi per ringraziarlo, quando c’è stato da scegliere il numero di maglia, non potevo che puntare sul suo numero preferito, quel 14 pieno di significato che da oggi diventa il mio compagno di viaggio in questa avventura, un modo per sentirlo ancora più vicino..."
Dal basso verso l'alto, AUGURI uomo coi baffi.

lunedì 8 luglio 2019

Alla fine....

Kiave di lettura n° 345





"PERCHE' ALLA FINE E' UN GIOCO" ed allora è giusto giocarci su...
"Siamo riusciti ad essere multati per un dipendente che non c'è più, una proprietà che ha ceduto e con tutti i dirigenti cambiati.
Unnè che ora si rischia anche che ci squalifichino il campo per la bomba di Salerno?
O che magari annullano il gol di Fantini e si torna in B col Pisa?"
(cit. Takko ai' giro estivo)
Ed allora speriamo bene...e che buon inizio ritiro sia.... almeno per quello 'undovrebbero multarci......
: -)

giovedì 4 luglio 2019

Nato il....

Esattamente tre anni fa, "NATO DA UN SOSPIRO O DA UN TEMPORALE", arrivava sulla mia scrivania un piccolo GRANDE sogno dalla copertina scintillante.
A volte mi capita di riguardare quella "costola" che fa bella mostra di sé nella libreria di casa ed ancora faccio un po' fatica a crederci. 
Stessa sensazione che mi capita quando rileggo i commenti che da quel quattro di luglio di tre anni fa ho avuto la fortuna e l'onore di ricevere.
So bene che molti sono dettati dal "cuore" di chi li ha scritti e dal rapporto che esiste aldilà del libro, ma in molti casi le parole ricevute toccano ed arrivano così tanto da costringere alla lettura con occhiali, ancora oggi che ormai le ho lette diverse volte.
Chi ha voglia di dare un'occhiata a quello che i Sogni di Tricolor in questi anni hanno prodotto può sbirciare (cliccando qui) nella pagina dedicata di questo blog.
Citare alcuni commenti sarebbe fare un torto a quelli che inevitabilmente resterebbero fuori, quindi per chi ha voglia di leggere quelle ricevute per il primo compleanno di Sogni di Tricolor può cliccare qui e scegliersi il commento che lo attira di più.
Capisco che fare gli auguri ai miei Sogni di Tricolor sia stato molto autocelebrativo ed ancora di più lo sia stato chiedere un contributo/commento/impressione/recensione ai lettori.
Lo capisco eh....ma mi interessa il giusto....e soprattutto, molto onestamente, non voglio perdere questa abitudine....e quindi caro Sogni di Tricolor , nato il quattro luglio, TANTI AUGURI! 
"A questo giro", niente concorso a premi ma solo un vero e sentito ringraziamento a chi ha contribuito a rendere il "sogno reale".