...Liga in sottofondo ed un giglio come cornice: emozioni, passioni e pensieri tra il rosso ed il viola...
venerdì 23 luglio 2010
il poeta a San Siro...
mercoledì 21 luglio 2010
Consigli per un'estate calda...
Venerdì 16 luglio….secondo gli eredi di Bernacca ed i loro colleghi “sciamani” da meteo le previsioni più o meno recitano questo: calura africana, 40 gradi praticamente ovunque, circa una ventina di capoluoghi con allarme rosso per rischio calura, afa ed umidità che portano il termometro a sfiorare tutti i record anche del 2003….facendo “ DUE CONTI IN TASCA ” al periodo….la giornata più calda dell’estate 2010!
A quel punto parte la ridda dei consigli per “evitare il peggio”, tutti gli esperti climatologi, dietologi, scienziati nucleari ed esperti di "'gni cosa" a dire la propria su tutti i telegiornali…specie il tg1 che pur di non dar notizie serie ci fa anche degli speciali della durata di tutto il telegiornale….il “gruppo a dopo” si sa è poco “allineato” e quindi fà di testa sua……
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CONSIGLI DI TUTTO IL MONDO | GRUPPO A DOPO |
Scegliere laddove possibile luoghi non cittadini, magari montagna, con una buona ventilazione e poco grado di umidità | Milano |
Preferibilmente soggiornare in località con aria condizionata e comunque evitare il sole | Piazzale di San Siro senza ombra |
Evitare di uscire nelle ore più calde | Alle 15 già sul luogo |
Cibi leggeri, frutta e verdura | Panino con salsiccia, peperoni e cipolla (“la più buona di san siro”) |
Vestire leggeri e con colori chiari | Una bella tshirt nera in acrilico |
Bere molta acqua ed evitare alcolici | Acqua solo quella degli idranti e un numero di birre medie che và dalle 7 alle 10 (il calcolo è sempre complicato il giorno dopo) |
Evitare sforzi fisici e rilassarsi | Dalle 16 alle 24 praticamente sempre in piedi con aggiunta di salti e quant’altro |
Uscire la sera e dirigersi verso luoghi più freschi per rigenerarsi dalla giornata | Piazzale di san siro post concerto con 60 mila persone che ribolle il caldo di tutta la giornata |
Visto che siamo sopravvissuti…..mi sembrava giusto condividere…… :-)
BIGNAMI: gruppo “a dopo” in notevole spolvero….magari il concerto è stato visto con occhi un po’ “offuscati” ma il viaggio e la(e) giornata(e) è(sono) nettamente da RICORDARE…..
lunedì 19 luglio 2010
Ad ognuno i suoi eroi
Io accetto, ho sempre accettato, più che il rischio, la condizione, quali sono le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall'inizio che dovevo correre questi pericoli...
La sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi in, come viene ritenuto, estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare. dalla sensazione che, o financo, vorrei dire, dalla certezza, che tutto questo può costarci caro...
mercoledì 14 luglio 2010
Quando cantiamo la SUA canzone....
martedì 13 luglio 2010
Applausi scroscianti
lunedì 12 luglio 2010
Evviva l'Espana!!!!
venerdì 9 luglio 2010
Un bavaglio molto rumoroso
martedì 6 luglio 2010
Bran...che...r?!?!?
Capita che dopo due anni di legislatura si senta il bisogno di un nuovo Ministero.
Capita che il ministero sia definito come decentramento federale prima, come regolamentazione federale poi, come applicazione delle norme federali ancora più avanti, come ministro per la sussidarietà ed il decentramento in ultima battuta.
Capita che il tutto avvenga dopo che la recente manovra finanziaria aggiuntiva si sia dimostrata federalista solo a parole e non nei fatti dato che tutti gli enti locali (di destra e di sinistra) sono in rivolta contro il Governo.
Capita che di questo ministero il tenutario del ministero del Federalismo e "sovrano celticopadano" non ne sapesse niente tanto da puntualizzare, con finezza e bon-ton “altro che Brancher il federalismo sono io”.
Capita che venga nominato per questo ministero Aldo Brancher, condannato in appello per tangenti e falso in bilancio la cui condanna è stata prescritta in Cassazione per la parte delle tangenti (con una legge Berlusconi sui tempi della prescrizione) e annullata (non sò il termine tecnico) perché depenalizzato il reato per la parte del falso in bilancio (con una legge Berlusconi).
Capita che attualmente lo stesso Brancher sia indagato per ricettazione e che casualmente abbia in procinto udienze in tribunale nell’ambito del processo Antonveneta.
Capita che la nomina sia fatta direttamente dal suo ex datore di lavoro in Fininvest e che lo stesso ReSilvio lo conduca per mano al giuramento dicendo a Napolitano “ DIMMI DI SI’ CHE E’ QUELLO CHE CONTA ” e il Presidente della Repubblica controfirmi regolarmente la sua nomina con stretta di mano ed applauso.
Capita che poche ore dopo la nomina, con le deleghe non note e non ancora ufficiali, il neoministro dichiari la propria intenzione di avvalersi del legittimo impedimento per non partecipare alle udienze.
Capita che, oltre che nei disfattisti ed estremisti giornalisti del Fatto, cominci a serpeggiare il dubbio che la nuova nomina sia “un tantino” spinta dalle esigenze giudiziarie dello stesso Brancher e non dalle reali esigenze del Paese.
Capita che senta il bisogno di intervenire anche il Presidente della Repubblica che, tra un “acciderbolina” ed un “pofferbacco”, esprime tutta la sua contrarietà all’intenzione di richiedere il legittimo impedimento.
Capita che il neo-ministro si travesta da studente che non ha aperto libro quando gli chiedono quali siano le sue deleghe: “….mmh, mah……le deleghe sono note, quelle pubblicate su Gazzetta Ufficiale” “Guardi ministro che ancora non sono state rese pubbliche...” “Beh….lo saranno”…
Capita che il caso cominci a montare rapidamente e che la posizione del neoministro sia imbarazzante ed indifendibile anche per lo stesso Governo e che lo stesso ReSilvio debba intervenire con un “ghe pensi mi” che lo porta alle dimissioni.
Capita che diciassette giorni dopo la nomina, con ancora le deleghe non pubblicate e sconosciute a tutti (compreso lui stesso), il neoministro diventi exministro dimettendosi non davanti al Capo dello Stato ma in un’aula di Tribunale.
Capita che diversi esponenti del Governo giudichino le dimissioni un segno di responsabilità politica e di grande senso di responsabilità usando sottolineando parole come “onore e merito”.
Capita che ReSilvio condivida la scelta di Brancher…lui che in situazioni molto più delicate e molto meno chiare dello stesso Brancher non conosce nemmeno la corretta ortografia delle parole dimissioni.
Capita….sì….capita in Italia.
BIGNAMI: rileggendo il post mi convinco sempre di più che anche un bravo sceneggiatore di gialli o di fantasy non avrebbe potuto “ideare” tanto…..oddio magari conoscendo ReSilvio e il neo-ex-ministro “non si sa di che” Brancher….