...Liga in sottofondo ed un giglio come cornice: emozioni, passioni e pensieri tra il rosso ed il viola...
giovedì 30 dicembre 2010
Saggezza carofigliana
martedì 28 dicembre 2010
La festa di chi?
lunedì 27 dicembre 2010
Buon 27 dicembre
martedì 21 dicembre 2010
Pianista nella tempesta
domenica 19 dicembre 2010
A ikkè ci comoda la neve a Firenze?
Venendo al difficile…..dovevano essere cinque e son stati venticinque. La chiusura di fipili ed autostrade non ha certamente giovato. E il blocco totale delle ferrovie ci ha senza dubbio messo ì carico. Però. Onestamente non è pensabile che la città si paralizzi per 25 cm di neve. Autobus che non circolano, viali oggetto di ingorghi che nemmeno una metropoli da 5 milioni di persone, polizia municipale e tutto il resto dell'ordine pubblico che sembrano volatilizzati. Clamoroso come così un venerdì pre-natalizio si trasformi davvero in un venerdì 17. Da una settimana si sapeva che a metà mattina avrebbe cominciato a nevicare e che sarebbe durato tutto il giorno fino al tardo pomeriggio. Ora, sicuramente è durata di più e stata di più forte intensità ma è clamoroso come Firenze si sia mostrata impreparata. Percorrendo una quindicina di km a piedi in due giorni (venerdì sera e sabato mattina), e non con un passo da “CAVALLO DA CORSA” visto il ghiaccio e la neve, non ho incontrato né un autobus in “funzione”, né uno spalaneve, né uno spargitore di sale, né volanti di vigili o altro (se si eccettua due che classicamente erano posizionati al semaforo in viale belfiore). Onestamente inammissibile. Come inammissibile che un evento così previsto non avesse già preallarmato la funzione di allerta centralizzata. Si navigava a vista in un mare di neve. Va bene, a Firenze non siamo abituati alla neve e l’evento ci sconvolge ogni volta ma questa volta si esagera. Vari i racconti di chi ha fatto 5 km in 7 ore o giù di lì, di chi ha camminato km e km perché era l’unico modo di arrivare da qualche parte, diverse le situazioni che hanno costretto le persone a dormire in albergo o nella Fortezza aperta per accogliere chi era rimasto bloccato sui viali. O alla Stazione. E probabilmente le “colpe” nazionali rispetto alle locali sono anche superiori, ferrovie paralizzate dalle dodici, autostrade bloccate. Però è giusto intanto partire dal proprio orto ad analizzare errori e problemi. Senza entrare nel facile gioco delle battute sentite e pensate qua e la (“la prossima volta che tu vai ad Arcore chiedi uno spalaneve”; “invece che su FB stai un po’ sui viali a spalare”…), non si può non dire a questo sindaco del fare…che a questo giro ha “fatto schifo”…..e lo dico a malincuore per ovvi motivi e per quella simpatia a pelle di cui parlavo in qualche post fa....
mercoledì 15 dicembre 2010
Un sola parola: tristezza!
venerdì 10 dicembre 2010
I'Renzi ad Arcore
martedì 7 dicembre 2010
Infortuni di periodo
lunedì 6 dicembre 2010
Ricordi di Casalecchio
giovedì 2 dicembre 2010
Disperazione
martedì 30 novembre 2010
Macchè è morto davvero?
Il riborda Blog mi ha anticipato battezzando il suo post con una grande frase del Mascetti che dall’inizio accompagna questo blog: “ma poi è proprio obbligatorio essere qualcuno?” e tributandogli il giusto saluto con un pezzo che lo fotografa benissimo. Anche io riprendo quel Lello Mascetti, che oltre essere uno dei miei personaggi preferiti e più riusciti del grande Mario, è quello che probabilmente più rappresenta il grande regista toscano, per la voglia dello sberleffo, per la voglia di apparire sempre signore comunque vada e comunque sia, per la capacità di far ridere, sorridere, riflettere e commuovere. “CHISSA SE IN CIELO” si staranno chiedendo “macchè, è morto davvero?” come faceva lo stesso Lello alla morte del Perozzi. Nel suo modo di salutarci ci vedo al suo interno tutta la sua voglia di non essere conformista, la voglia di non essere “di peso a nessuno”, la voglia di non darla vinta alla malattia, la voglia di fare uno sberleffo alla vecchiaia, come ha detto Veronesi “Penso che la sua morte lo abbia ringiovanito perche' io non mai sentito dire di un quasi centenario che si e' suicidato. E poi ha fatto un ultimo sberleffo alla vita e al padreterno nel quale non credeva fermamente, non gli ha dato nemmeno a 95 anni la soddisfazione di prenderselo. Ha deciso tutto lui, come andarsene e quando, da solo, senza tante sofferenze. E' stato un grande fino in fondo''. Per salutarlo come si deve ho pensato fosse giusto lasciare libera la fantasia di tutti facendo scorrere soltanto (alcuni) titoli delle sue opere (d’arte) e far sì che ognuno lo possa ricordare con la sua immagine preferita….
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.. guardie e ladri; totò cerca casa; totò e le donne; totò e carolina; i soliti ignoti; la ragazza con la pistola; la grande guerra; l’armata brancaleone; amici miei; il marchese del grillo; speriamo che sia femmina; i picari; parenti serpenti; cari fottutissimi amici ..
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Non ti dimenticheremo, la tua arte ci accompagnerà sempre…..
BIGNAMI: grazie Maestro...ciao Mario...buon viaggio...
lunedì 29 novembre 2010
Diritto di raccontare
mercoledì 24 novembre 2010
Telefoni e megafoni
sabato 20 novembre 2010
Destino in dieci inverni...
Rituale nell’incedere e ciclico nella trama e nei personaggi. Con queste premesse sembrerebbe complicato far diventare avvincente una storia. Invece capita. I personaggi, Camilla e Silvestro, crescono con lo svilupparsi del libro che abbraccia dieci anni di vita della loro adolescenza e all’interno delle vicende di un percorso decennale vivono una storia composti da tanti piccole scene che sembrano mini-racconti ma in realtà sono solo capitoli di una storia più “grande”. Dall’incontro si capisce che la casualità ed il destino ha giocato un po’ con loro e dal loro rapido allontanarsi si capisce anche lo sberleffo del destino che proprio quando “PENSI DI FARE” l’incontro della vita ti smentisce facendolo allontanare in un soffio. Non ci sono rincorse o inseguimenti, la storia scorre piano ma non lenta. Va del suo passo, che purtroppo spesso non è il passo con cui gira tutto il resto che ti circonda. Ed i due si perdono, in un certo senza neanche essersi trovati. “La cosa non mi era così evidente allora, ma in ogni caso non avevo voglia di chiarire con lei, né con me stesso, la direzione in cui stavamo andando”. Il tempo scorre, passa e ripassa sullo stesso binario e fa uscire numeri già noti. Ma sempre con un attimo di anticipo o di ritardo rispetto alla puntata giusta dei protagonisti, che pur prendendo altri treni ed altri binari, quei numeri se li ricordano ed ogni tanto continuano a giocarli “sono state poche settimane quelle che abbiamo passato insieme qui a Venezia, ma le ricordo ancora giorno per giorno, ora per ora; io che non ricordo mai niente.” In ogni capitolo che si chiude c’è un misto tra la parola fine e la parola prologo, Camilla e Silvestro si sfiorano a lungo sempre con il loro passo ed il loro ritmo ed assecondando quel destino che continua a metterci uno zampino che non si capisce bene se è uno zampino amico o nemico. Naturale rimanere interessati ad una storia che parte parte e non arriva mai, la capacità dello scrittore è quella di non farla diventare banale o ripetitiva pur correndo su una trama nota sin dal titolo. “E la difficoltà di trovare qualcuno con cui sentirmi davvero serena, forte e vera, si era fatta pungente, adesso che avevo passato delle ore con una persona sentendomi meglio che da sola, più viva ed insieme non più finta. Ora stare senza nessuno mi pesava come mai prima.” Sullo sfondo del destino parallelo e perpendicolare di Camilla e Silvestro un misto di Venezia e Russia ed una casa con un divano sgangherato ed un caco…..
BIGNAMI: libro che si fa leggere bene per la buona scrittura e la trama che da intuibile nel suo percorso generale diventa interessante nel suo svilupparsi capitolo dopo capitolo….belle anche le fotografie delle caratteristiche dei personaggi che nella loro “semplicità” sanno diventare particolari….
mercoledì 17 novembre 2010
Volgare qualunquismo
BIGNAMI: Beppe Grillo ed il suo modo di fare spettacolo e di fare “politica” è intelligenza, ironia, capacità dissacratoria, eccessività, arroganza ma soprattutto capacità di far ragionare e di comunicare qualcosa….chi ha paura di questo?
lunedì 15 novembre 2010
Viva Vettel !!!
giovedì 11 novembre 2010
Dolce rosso
martedì 9 novembre 2010
Sbaglio --> chiedo scusa....
domenica 7 novembre 2010
Bada Cerci...
sabato 6 novembre 2010
Una festa amara
giovedì 4 novembre 2010
Santa-n-coerenza
martedì 2 novembre 2010
Pulpiti, Prediche, Posti di lavoro
Lo so, mai fare zapping quando c'è il Grande Fratello....ma tant'è....ieri sera appunto zappingando qua e la mi sono imbattuto in Alfonso Signorini (....) che pontificava con un ragazzo diciamo un pò “ORIGINALE CHE DICE DI” fare o aver fatto il gigolò ed adesso alberga nella casa del grande fratello. Per chi non l’ha visto, il giovine di gigolò "'un c'ha veramente nulla" e sembra più un concorrente del “brutto anatroccolo” prima dell’intervento (vedi foto qui accanto), tanto che i fenomeni della Gialappa’s lo hanno già eletto ad idolo col soprannome di “spennacchiotto”. Ora, ormai al Grande Fratello abbiam visto di tutto, con le più sconfortanti etichette….della serie “un tanto al kg”...e quindi dovremmo essere abituati.....ma sentire Signorini che si inalbera “ma siamo matti vantarsi e pubblicizzare la prostituzione in diretta televisiva!??!” mi ha fatto davvero sorridere. Per due motivi. Primo che da direttore di “Chi” (e di altri giornali/rubriche scandalistiche) non mi sembra che possa fare proprio la verginella, secondo perché ho collegato il fatto che il suo giornale è “proprietà” di ReSilvio. Secondo voi come reagirà il sire? A cosa? Al fatto che il suo dipendente Signorini si è lanciato in una “invettiva” contro la pubblicità della prostituzione e perlopiù da gay dichiarato. Mi veniva spontanea la domanda partendo dal suo realeCV di frequentatore di ragazze "non proprio difficili”, proseguendo con le continue vanterie di questi giorni sulla sua capacità di amatore e di “uomo che si sa divertire” e terminando con le dichiarazioni di oggi “meglio essere appassionati di belle ragazze che gay”. Secondo me da domani si libera un posto di lavoro da direttore di “Chi”…… :-)
BIGNAMI: quando da certi pulpiti cominciano a fioccare queste prediche….la risata viene fuori naturale……ancora di più pensando che certa gente ci "piglia pè scemi" davvero e spesso ci becca anche...