Quindi è partito tutto il caravanserraglio delle macchine organizzatrici: liste e candidati, alleanze e leader e soprattutto partiti e partitini. Perchè se è vero che da quando c'è la riforma maggioritaria tutti ci avevano rassicurato
"ci saranno solo due grandi coalizioni/partiti e se ne gioverà la chiarezza" è altrettanto vero che da allora, puntualmente, i partiti si sono moltiplicati e le coalizioni pure. Potenza della lungimiranza della politica italiana e dei relativi analisti. Così ai "normali"
centrodestra e centrosinistra si sono affiancati il
centrocentro, la sinistrasinistra, la destradestra e vari movimenti (
movimento 5 stelle, rivoluzione civile, il movimento di Giannino ed alcuni di estrema destra di cui mi vergogno anche a scrivere il nome). Con questo panorama
chiaro e lineare parte la campagna elettorale.
La voglia di seguirla con attenzione capirete è pari ad una
lezione di astrofisica tenuta in polacco da un professore ubriaco, ma l'atteggiamento di lasciare andare tutto e non interessarsi non rientra nelle mie corde e quindi alla fine prevale l'aspetto masochista di farsi il sangue amaro pur domandandosi
"ma ci meritiamo davvero tutto questo?". Onestamente credo di no, non credo che ci meritiamo di passare il prossimo mese con una continua
passerella di
pseudoscienziati, pseudopolitici e similari che cercheranno di farci intendere che negli anni scorsi loro non c'erano e non hanno alcuna responsabilità sul disastro attuale. Ecco per quanto mi riguarda questi partono con il difetto di fabbrica ed in automatico sono da catalogare con la scritta:
inascoltabili.
Cercando quindi altrove le motivazioni e gli argomenti per affrontare senza svenire questo mese di
pre-elezioni, tra le altre cose mi sono imbattuto in
questo post che prova a ricostruire in maniera un pò diversa i movimenti dei partiti dell'ultimo periodo.
Trovo interessante l'analisi pur non condividendola totalmente, non ho infatti la convinzione che ci sia un
complotto generale come può emergere da questo post ma è certo che offre degli spunti interessanti e condivisibili. Un mesetto fa infatti i risultati infatti
aprivano la porta ad una situazione drastica: il
PD primo partito ma non con una % stratosferica, il
Movimento Cinque Stelle quasi al
20% e gli
altri partiti in via di sparizione, scenario che non permetteva grandi possibilità per grandi alleanze o convergenze su emergenze europee.
Adesso lo scenario si è modificato, dall'autosfiducia di
Mari&Monti di fine anno si sono "inseguiti" diversi eventi:
il ritorno di ReSilvio, la "salita" in campo del signore col loden, la nuova alleanza Lega/PDL. Insomma una girandola di
clamorose novità e colpi di scena totalmente
inaspettate più o meno come un rigore decisivo nella partita che conta a favore dei gobbi
Quindi, dalla situazione di "partenza" di dicembre siamo passati a queste novità ovvero il desiderio di
"VOLER TORNARE INDIETRO" rispetto alla volontà di abbandono della leadership politica da parte di
ReSilvio e l'ingresso del
supertecnico detto anche
"mai mi candiderò".
Ora in un paese normale ad un tizio come il
Re sarebbe stata fatta una pernacchia sesquipedale e si sarebbe andati oltre mentre si costringerebbe il supertecnico senatore a vita per grazia ricevuta da Giorgino a fare i conti con il fatto che si presenta come leader senza mettere in discussione una poltrona già acquisita e per un ruolo che ha sempre rifiutato e garantito non avrebbe mai ricoperto.
Ma questo è il
Belpaese e non solo questi si (ri)candidano ma succede che dettino legge diventando padroni di ogni trasmissione,
ovviamente non perchè le dirigono per proprietà (
ReSilvio) o in quanto persona che gestisce le reti pubbliche (
Mari&Monti) ma per reale capacità attrattiva nel pubblico
..........certo.......
E qui colpisce ancora il
Belpaese perchè sembra che i sondaggi gli diano anche ragione. Così la nascita di un
terzo polo vero e la risalita (per ora minima, speriamo resti tale...) del
Re depotenzia di fatto il
Movimento 5 Stelle, reale pericolo per tutti perchè (condivisibile o meno nelle sue linee programmatiche) l'unico fuori dal coro. In tutto questo il
PD si trova a rivestire il ruolo di vincitore annunciato che però rischia di non riuscire a governare, evidenziando ancor più la
grande saggezza politica di cui è titolare da sempre che ha fatto sì che un anno fa alla caduta del
Re invece di andare di corsa alle elezioni
per decretarne la fine politica reale, ha preferito stare nelle retrovie appoggiando un governo tecnico che ora contesta (ma con cui vorrebbe fare un'alleanza dopo le elezioni) e santificando come tecnico quel
Mari&Monti che adesso ha portato all'incasso la cambiale in bianco che gli è stata firmata; per dirla cit.
Scanzi "il PD assomiglia sempre di più all'Inter del 5 maggio".
In tutto questo le due vere novità appaiono il
Movimento 5 Stelle e la
Rivoluzione Civile di Ingroia che, condividendo o meno linee politiche e/o programmi, almeno propongono qualcosa di diverso senza partire da responsabilità pregresse puntando a fare gara a sè,
otterranno qualcosa o saranno stritolati dal solito marasma politico che sembra inghiottire tutto e tutti?
Difficile da dire adesso, quello che invece sembra abbastanza chiaro è che il risultato possibile di queste elezioni appare
ancor più incerto e la possibilità di una grande alleanza post-elezioni
ancora più probabile, tanto che i partiti sono già a
prendere/rifiutare/trattare accordi con quelli che dovrebbero essere gli "avversari" prima ancora di votare e vedere i risultati.
Ed allora sembra
abbastanza naturale che per la maggioranza degli italiani il sentimento spontaneo legato all'avvicinarsi delle elezioni sia quello ben descritto in
questo post che sentenzia
semplicemente che la vita reale di questo paese è altrove rispetto a questo
teatrino abbondantemente inguardabile.
BIGNAMI: ancora un mese alle elezioni e già la voglia di interessarsi, seguire, informarsi è pericolosamente vicina allo zero assoluto.....