martedì 29 gennaio 2013

Ovazione

Conferma della mia invidia ai massimi livelli, applausi a scena aperta, elezione a portavoce universale nei dibattiti con presenze fasciste, standing ovation (di solito inutilmente utilizzata ed invece in questo caso perfetta),  "LACRIME E BRIVIDI", candidatura all'oscar/nobel per la pace/telegatto/encomio solenne/commendatore/senatore a vita/uomo partita sky/lauree ad honorem/varie ed eventuali, ovazioni da curva Fiesole.
Come al solito, ENORME Andrea Scanzi: "di benito mussolini non ho alcun rispetto cara signora"...peccato solo per quel "signora".....
GODETEVELO 
grazie all'inviato romano per la segnalazione

lunedì 28 gennaio 2013

Condanne eque


Guardando entrambe le scene, del principino Aquilani e del condannato strisciato, non c'è bisogno di segnalare differenze o altro tra le due situazioni, la prima è un vaffa durante un azione di gioco e due secondi di protesta, la seconda è una rincorsa all'arbitro ripetuta con due/tre minuti di proteste, urla e scene da fine del mondo, confermate ed aggravate dalle dichiarazioni post-gara.
Per chi non le ha viste segnalo però i due referti: per il principino "per aver rivolto all'arbitro un'espressione ingiuriosa", per il condannato strisciato "per avere, al termine della gara, sul terreno di gioco, fronteggiato con atteggiamento intimidatorio il direttore di gara ed un arbitro addizionale, contestando il loro operato con espressioni ingiuriose che reiterava poco dopo negli spogliatoi".
Ora, sapendo che ad Aquilani hanno dato due giornate, quante possono averne date al condannato strisciato? Ovviamente due. 
Mi pare giusto, se uno ruba una mela o svaligia una banca la pena è la stessa, non fa una grinza. E questi loschi figuri strisciati hanno anche il coraggio di lamentarsi, non c'è davvero limite alla vergogna.
Poi chiedetemi di nuovo perchè tifo contro a questo schifo di federazione italiana gioco calcio.

domenica 27 gennaio 2013

Menomale è finito Gennaio...

Continua questo strano Gennaio calcistico per la Viola ed è ormai sempre più chiaro "CHE NON VA PROPRIO LISCIA" la ripresa del campionato per gli uomini di Montella. Contro un Catania rimaneggiato (senza Lodi, Almiron, Bergessio e Marchese) la Viola domina senza incantare per il primo tempo che chiude in vantaggio, nella ripresa ha le migliori occasioni, crea 4-5 nitide palle gol ma perde una partita che come minimo avrebbe meritato di pareggiare. Restano evidenti i limiti già emersi della squadra: problema portiere, una difesa non più rocciosa come ad inizio anno, una preoccupante involuzione in certi giocatori ed il problema per me principale: il gol. E' chiaro che il giudizio positivo su questa squadra non può automaticamente cancellarsi, anche perchè in questa cinque partite maledette di Gennaio abbiamo sempre giocato e mostrato che la squadra c'è ed è viva però credo che qualche interrogativo sia lecito farselo a questo punto.
Con l'avvento del 2013 in cinque partite (4 di campionato ed una di coppa) la squadra ha fatto tre gol: uno regalato da DeSanctis su tiro da cinquanta metri di Roncaglia e due su azioni derivanti da palla ferma per opera di un difensore (Rodriguez) e di un centrocampista difensivo (Migliaccio). Certamente la sfortuna (anche oggi due legni), i miracoli del portiere avversario (vedi Pescara) o i torti arbitrali (vedi Udine) hanno inciso ma è in queste giornate un pò storte che serve uno che abbia confidenza col gol e questo la Viola non ce l'ha. Perchè Jojo è da sempre tremendamente discontinuo, perchè Ljiaic la parola gol non la conosce, perchè Toni ha già fatto anche troppo e poi una la gioca ed una no, perchè 'Ndui è in Africa e perchè i nuovi acquisti  sono arrivati tardi o saranno buoni per aprile. 
Questa è ovviamente la visione post sconfitta e certamente con un minimo di ritrovata buonasorte o lucidità le cose non saranno più così nere visto che nel girone d'andata le cose son andate bene, però il problema c'è. Come c'è un problema portiere se anche oggi senza la cappella di Neto non saremmo tornati a casa a mani vuote. Sicuramente prima era tutto troppo bello e certamente queste quattro sconfitte quasi in fila sono troppo nere per essere vere, probabilmente la nostra grandezza è un pò nel mezzo con un gioco che non ci abbandona mai ma con dei limiti che solo il gioco ed una condizione perfetta possono mascherare. Adesso non buttiamo via tutto e riprendiamo a vincere, domenica è una tappa fondamentale, i tre punti ci mancano da troppo tempo, forza Viola rialziamoci e riprendiamo a sognare...
Campionato 22^ giornata
Catania - Fiorentina = 2-1
GOAL: Migliaccio, Legrottaglie, Castro
Neto 4,5
Errore decisivo sul gol del pareggio e non reattivo in altre due circostanze. 
Roncaglia 5,5
Buon primo tempo poi cala nella ripresa e sul gol è colpevolmente battuto da Castro.
Rodriguez 5,5
E' qualche domenica che non è più lo stesso e la difesa ne risente. 
Savic 6,5
Il migliore in difesa e tra i migliori in generale.
Cuadrado 6,5
Devastante sulla fascia, come al solito martoriato dai falli. Colpisce una traversa e spara alto una favorevole occasione ma è l'unico che in avanti sembra possa dare la svolta, l'unico sempre pericoloso, tra i migliori.
Migliaccio 6+
Gioca una buona partita anche se solo di sostanza e si fa trovare pronto per il gol e visto il periodo non è poco.
Borja Valero 6
In ombra per buona parte della partita, dà comunque una mano importante nell' impostazione e nel recupero palloni
Aquilani 5+
Fino al cartellino rosso il migliore probabilmente dei viola, poi da 4 per l'ingenuità (anche se sarebbe da discutere su quante espulsioni ci dovrebbero essere ogni domenica con questo metro di giudizio).
Pasqual 6
Primo tempo inesistente in attacco (se si eccettua il cross da cui, dopo un paio di lisci, Migliaccio segna.) e pericoloso in difesa. Ripresa con più precisione nei cross e maggiore pericolosità in avanti.
Ljiaic 5,5
Inesistente per 30 minuti, poi trova due buoni spunti nel primo tempo e la traversa su calcio piazzato. Onestamente troppo poco.
Jovetic 4,5
Si nota la sua presenza al 75' per un buon tiro di poco fuori, comincia a preoccupare la sua assenza
Toni sv
Non si capisce perchè non giochi dall'inizio, gioca solo venti minuti finali non entrando in partita
Tomovic sv
All. Montella 6--
Il caso portiere e quello Jovetic/attacco sicuramente sono tra le cose che forse non gestisce al meglio. La squadra però è viva e non esce mai ridimensionata sul piano del gioco, una buona base di (ri)partenza.

venerdì 25 gennaio 2013

Interesse vicino allo zero

Kiave di lettura n° 15

Finalmente è entrate nel vivo del suo percorso la campagna elettorale. Se ne sentiva proprio il bisogno in effetti, come se fosse una novità.
E' più o meno dalla caduta di Berlusconi di un anno e qualche mese fa che i partiti sono in pratica in campagna elettorale, da allora infatti giocano a darsi "il paro e lo sparo", come direbbe Camilleri, muovendosi solo ed esclusivamente per cercare di guadagnare quello 0,qualcosa% che gli possa permettere di non sparire completamente. Ma adesso è cominciata quella "ufficiale" con tanto di data di scadenza tipo il latte: il 24 febbraio infatti si apriranno i seggi. 
Quindi è partito tutto il caravanserraglio delle macchine organizzatrici: liste e candidati, alleanze e leader e soprattutto partiti e partitini. Perchè se è vero che da quando c'è la riforma maggioritaria tutti ci avevano rassicurato "ci saranno solo due grandi coalizioni/partiti e se ne gioverà la chiarezza" è altrettanto vero che da allora, puntualmente, i partiti si sono moltiplicati e le coalizioni pure. Potenza della lungimiranza della politica italiana e dei relativi analisti. Così ai "normali" centrodestra e centrosinistra si sono affiancati il centrocentro, la sinistrasinistra, la destradestra e vari movimenti (movimento 5 stelle, rivoluzione civile, il movimento di Giannino ed alcuni di estrema destra di cui mi vergogno anche a scrivere il nome). Con questo panorama chiaro e lineare parte la campagna elettorale.
La voglia di seguirla con attenzione capirete è pari ad una lezione di astrofisica tenuta in polacco da un professore ubriaco, ma l'atteggiamento di lasciare andare tutto e non interessarsi non rientra nelle mie corde e quindi alla fine prevale l'aspetto masochista di farsi il sangue amaro pur domandandosi "ma ci meritiamo davvero tutto questo?". Onestamente credo di no, non credo che ci meritiamo di passare il prossimo mese con una continua passerella di pseudoscienziati, pseudopolitici e similari che cercheranno di farci intendere che negli anni scorsi loro non c'erano e non hanno alcuna responsabilità sul disastro attuale. Ecco per quanto mi riguarda questi partono con il difetto di fabbrica ed in automatico sono da catalogare con la scritta: inascoltabili.
Cercando quindi altrove le motivazioni e gli argomenti per affrontare senza svenire questo mese di pre-elezioni, tra le altre cose mi sono imbattuto in questo post che prova a ricostruire in maniera un pò diversa i movimenti dei partiti dell'ultimo periodo.
Trovo interessante l'analisi pur non condividendola totalmente, non ho infatti la convinzione che ci sia un complotto generale come può emergere da questo post ma è certo che offre degli spunti interessanti e condivisibili. Un mesetto fa infatti i risultati infatti aprivano la porta ad una situazione drastica: il PD primo partito ma non con una % stratosferica, il Movimento Cinque Stelle quasi al 20% e gli altri partiti in via di sparizione, scenario che non permetteva grandi possibilità per grandi alleanze o convergenze su emergenze europee.
Adesso lo scenario si è modificato, dall'autosfiducia di Mari&Monti di fine anno si sono "inseguiti" diversi eventi: il ritorno di ReSilvio, la "salita" in campo del signore col loden, la nuova alleanza Lega/PDL. Insomma una girandola di clamorose novità e colpi di scena totalmente inaspettate più o meno come un rigore decisivo nella partita che conta a favore dei gobbi
Quindi, dalla situazione di "partenza" di dicembre siamo passati a queste novità ovvero il desiderio di "VOLER TORNARE INDIETRO" rispetto alla volontà di abbandono della leadership politica da parte di ReSilvio e l'ingresso del supertecnico detto anche "mai mi candiderò".
Ora in un paese normale ad un tizio come il Re sarebbe stata fatta una pernacchia sesquipedale e si sarebbe andati oltre mentre si costringerebbe il supertecnico senatore a vita per grazia ricevuta da Giorgino a fare i conti con il fatto che si presenta come leader senza mettere in discussione una poltrona già acquisita e per un ruolo che ha sempre rifiutato e garantito non avrebbe mai ricoperto.
Ma questo è il Belpaese e non solo questi si (ri)candidano ma succede che dettino legge diventando padroni di ogni trasmissione, ovviamente non perchè le dirigono per proprietà (ReSilvio) o in quanto persona che gestisce le reti pubbliche (Mari&Monti) ma per reale capacità attrattiva nel pubblico..........certo.......
E qui colpisce ancora il Belpaese perchè sembra che i sondaggi gli diano anche ragione. Così la nascita di un terzo polo vero e la risalita (per ora minima, speriamo resti tale...) del Re depotenzia di fatto il Movimento 5 Stelle, reale pericolo per tutti perchè (condivisibile o meno nelle sue linee programmatiche) l'unico fuori dal coro. In tutto questo il PD si trova a rivestire il ruolo di vincitore annunciato che però rischia di non riuscire a governare, evidenziando ancor più la grande saggezza politica di cui è titolare da sempre che ha fatto sì che un anno fa alla caduta del Re invece di andare di corsa alle elezioni per decretarne la fine politica reale, ha preferito stare nelle retrovie appoggiando un governo tecnico che ora contesta (ma con cui vorrebbe fare un'alleanza dopo le elezioni) e santificando come tecnico quel Mari&Monti che adesso ha portato all'incasso la cambiale in bianco che gli è stata firmata; per dirla cit. Scanzi "il PD assomiglia sempre di più all'Inter del 5 maggio".
In tutto questo le due vere novità appaiono il Movimento 5 Stelle e la Rivoluzione Civile di Ingroia che, condividendo o meno linee politiche e/o programmi, almeno propongono qualcosa di diverso senza partire da responsabilità pregresse puntando a fare gara a sè, otterranno qualcosa o saranno stritolati dal solito marasma politico che sembra inghiottire tutto e tutti?
Difficile da dire adesso, quello che invece sembra abbastanza chiaro è che il risultato possibile di queste elezioni appare ancor più incerto e la possibilità di una grande alleanza post-elezioni ancora più probabile, tanto che i partiti sono già a prendere/rifiutare/trattare accordi con quelli che dovrebbero essere gli "avversari" prima ancora di votare e vedere i risultati.
Ed allora sembra abbastanza naturale che per la maggioranza degli italiani il sentimento spontaneo legato all'avvicinarsi delle elezioni sia quello ben descritto in questo post  che sentenzia semplicemente che la vita reale di questo paese è altrove rispetto a questo teatrino abbondantemente inguardabile.
BIGNAMI: ancora un mese alle elezioni e già la voglia di interessarsi, seguire, informarsi è pericolosamente vicina allo zero assoluto.....

martedì 22 gennaio 2013

Peccati


Ma solo io mi sento tremendamente preso per il culo da quel bel soggetto di Bagnasco che dichiara "frodare il fisco è peccato" mentre lui e i suoi simili non pagano un euro che sia uno per l'IMU?

domenica 20 gennaio 2013

In ripresa...

L'arrivo alla focacceria testimoniato da questa foto, doveva farmi capire che poteva non essere una domenica non troppo positiva. Quel bandone abbassato poteva far intendere che questo 2013 per la mia Viola sarebbe continuato con una porta chiusa, in realtà è andata solo in parte così.
Infatti, come per la focacceria che una volta trovata chiusa poi si è magicamente aperta in ritardo, così per la Viola il periodo nero delle tre sconfitte si è riaperto un pò. Certo non si può parlare di luce o gioco nuovamente brillante ma un piccolo passo avanti è stato fatto e forse "QUESTO E' IL MOMENTO" di accontentarsi di questo punticino e vederlo come un brodino caldo per un malato, poco gustoso ma utile.
La domenica con la sveglia puntata per arrivare in tempo al prepartita non è mai il massimo, la partita di mezzogiorno è una di quelle cose che non riuscirò mai a capire, ma tant'è. Dopo un dibattito su cosa fosse più adatto a quell'ora da colazione tra una salsa tartufata ed una salsa piccante ed un dibattito solo per il Biondino se per sostituire la Fanta fosse meglio la cedrata o la limonata ci siamo avviati verso lo stadio dopo aver ricevuto in dono un pò di boeri ("gli saranno scaduti da un par di mesi" cit. Enry) ed una tazzina (lo so, un si capisce icchè c'entra ma l'è andata così).
Dopo un prefiltraggio stranamente attivo per la presenza di una valanga di napoletani presenti (tutti con tessera del tifoso e biglietto immagino...) è andata in onda la scena più bella della domenica.
Appena entrati e sotto le gradinate, su un pavimento strabagnato e soprattutto scivoloso come una pista da pattinaggio, il buon RomulEnry ha visto bene di cominciare una bella corsa per poi inchiodarsi e lasciarsi trasportare dal bagnato. Ecco, chi conosce il personaggio ha già capito come può andare a finire questa scena, con il brasiliano di San Niccolò che ha tentato di riprendersi un paio di volte invano per poi finire adagiato in terra, evitando soltanto una caduta più fragorosa grazie ad un improvvisato buon samaritano.
Voto 8,5: potrebbe concludere meglio ma fa una giocata ecceSSionale amiSCi.
Dopo questo colpo da fantasista, la partita avrebbe dovuto riservare colpi eccezionali per essere a quel livello ma non è andata così. Il match è stato una gara di scacchi tra i due tecnici con un Napoli che si è rivelato pericoloso solo in un paio di occasioni, oltre al gol di Cavani. La Viola ha confermato il solito periodo non eccelso, soprattutto a livello fisico e di costruzione di gioco (quanto ci manchi Pek!). 
Un rigore non concesso che sembrava netto dalla curva ma pare molto meno nella realtà e un paio di accellerazioni di Cuadrado gli unici spunti di nota fino al regalone di DeSanctis per il vantaggio roncagliato. Dopo poco il pareggio di un Cavani sempre più decisivo e di un'altra categoria, poi una partita grintosa con Behrami che doveva andare sotto la doccia ma si sà che a noi gli arbitri qualcosa a partita ci devono sempre togliere. Due pericoli sventati da un Neto super e un'occasione al 94' per Aquilani che ha sparacchiato troppo alto.
Non una partita scintillante a cui il 2012 ci aveva abituato, ma abbiamo ricominciato a fare punti e contro una delle squadre più in forma del campionato, per riprendere la corsa può andar bene così
Campionato - 21^ giornata
FIORENTINA-NAPOLI = 1-1
GOAL: Roncaglia, Cavani
Neto 7
Forse non impeccabile sul gol ma poi si supera su Pandev dopo una buona parata su Inler dal limite.
Roncaglia 6
Il gol è in pratica di DeSanctis, torna dopo due match in panchina e non sembra al 100% anche se non demerita.
Rodriguez 6
Non è un gran periodo per uno dei migliori Viola della stagione, rischia anche il rosso dopo un brutto fallo su Cavani. Presente ma non brillante.
Savic 7
Il migliore. Deciso negli anticipi e nell'impostazione delle ripartenze, non soffre contro i temibili avversari partenopei.
Cuadrado 6+
Un buon primo tempo ed un secondo sottotono, forse comincia ad accusare tutti i colpi che prende (e che quasi mai son sanzionati come devono). Crea però le condizioni per la superiorità numerica (rosso a Behrami) e per il gol del vantaggio (azione gol sprecata da Aquilani).
Romulo 5+
Corre e cerca di fare il possibile ma è troppo poco per risultare sufficiente.
Aquilani 6
Trasloca al posto di Pizarro e non è il suo ruolo, ma migliora rispetto alle domeniche precedenti. Peccato per il tiro alto proprio all'ultimo secondo di partita.
Borja Valero 6,5
Meno scintillante di altre volte ma sempre positivo ed uno che in mezzo al campo si fa valere per due.
Pasqual 5+
Come al solito, corre ma senza creare niente di positivo se non un cross per Toni nel primo tempo.
Jovetic 5
Non ci siamo. Non c'è, corre e si batte ma se può andar bene per Romulo per lui è troppo poco.
Toni 6
C'è e si fa sentire, forse non troppo preciso ma le uniche opportunià davanti sono "roba sua".
Migliaccio sv
Ljiaic sv
Tomovic sv
All. Montella 6
Il gioco ancora non è tornato quello brillante di un tempo, ma oggi era fondamentale dare un segno di ripresa.

venerdì 18 gennaio 2013

Lo splendido "ritorno" di Montalbano

Kiave di lettura n° 14

Con questo venerdì rimedio ad una mancanza che onestamente pesava sulle mie Kiavi di lettura
Fino ad oggi infatti non avevo ancora dedicato nessuna kiave a quello che senza dubbio è il mio scrittore preferito (o almeno sicuramente sul podio dei preferiti), mancanza che mi sembra giusto cancellare. Quindi…..buona lettura!
ANDREA CAMILLERI - "Una lama di luce" - Sellerio
Dopo un periodo di lontananza, mi sono di nuovo avvicinato a quella che posso definire il mio porto sicuro a livello di scrittura: Camilleri ed il suo Montalbano
Come annunciato nell'ultimo post ad un suo libro dedicato, mi sono preso un pò di stacco non per delusione o per altro ma solo per poter apprezzare ancora meglio ogni sua novità; avendo infatti una produzione molto copiosa il seguirlo in tempo reale portava al rischio di "abbuffarsi troppo" e conseguentemente non riuscire apprezzare con il giusto occhio le sue produzioni. 
Devo dire che lo stacco è servito. Mi sono infatti gustato molto di più stile e penna dell'inarrivabile scrittore siciliano. Salvo in questa puntata si trova a confrontarsi con varie situazioni da affrontare ed elementi da considerare, che come sempre nei romanzi di Camilleri si intrecciano fino a diventare quasi una sola cosa. 
Non mancano gli aspetti divertenti da commedia come il controverso ma amato rapporto tra Montalbano e Catarella, che addirittura alterna citazioni latine a frasi nel suo gergo tipo "è occupato da un catafero di morto" o il continuo punzecchiarsi con il dottor Pasquano, ma qualcosa in Salvo sembra modificarsi.
Gli anni passano anche per il commissario, e quindi l'effetto delle storie che si sviluppano hanno su di lui un effetto diverso a quanto potevano avere le stesse vicende negli anni ormai passati. Cominciano a pesare le scelte del passato "se si fusse maritato a tempo debito con Livia", diventano compagni di strada dubbi di difficile soluzione "quello che si era rumputo non era cchiù riaggiustabili", si modificano sensazioni e stati d'animo "era il cangiamento inevitabili dell'età che faciva cchiù comprensivi?" che spesso vanno o sembrano andare in contrasto tra di loro "da quando era addivintato avaro di parole sincere, autentiche, ginirose?"
Quello che sembra non cambiare e rimanere immutato, anzi quasi amplificarsi con il passare degli anni è il fascino del commissario che anche in questo romanzo sarà messo a dura prova da una presenza femminile tanto nuova quanto da subito affascinante e penetrante. A dura prova sarà messo non solo Salvo ma anche il legame con Livia, dove il numero e l'intensità delle "sciarriatine" aumentano e vanno a modificarsi come qualità in pericolosi atteggiamenti quasi di non sopportazione. Il rapporto con l'amata lontana in quel di "Boccadasse" vive sempre più di alti e bassi come onde di quel mare che resta per il commissario il posto certo da ammirare ed interrogare seduto sul suo "scoglio chiatto sutta al faro" magari con la compagnia improvvisato di un "grancio" amico. Come sempre nei romanzi di Camilleri, le storie si intrecciano e nonostante che questo particolare sia noto, mai la banalità fa capolino nelle pagine del libro. Anche in questo caso, se può essere prevedibile lo svilupparsi e l'incontrarsi di alcuni eventi che sembrano paralleli, risulta avvincente ed imprevedibile il percorso che la storia prenderà e lo sviluppo che avrà il rapporto con Livia, con tanto di colpo di scena finale.
Restando tra gli ultimi numeri della lunga serie di Montalbano direi proprio che questo lo ritengo uno dei migliori, tanto da avvicinarlo per storia e forza del racconto all'effetto catturante dei primi libri letti, quelli che mi hanno fatto entrare nel tunnel camilleresco, tunnel che ogni volta sono felice di ripercorrere.
BIGNAMI: romanzo con la solita capacità descrittiva e ironica di Camilleri e con una forza di trama tra le più riuscite di tutta le serie, sicuramente la puntata che ho apprezzato tra le ultime uscite. Da non perdere!

giovedì 17 gennaio 2013

Occasione buttata

Ieri sera contornati da un'iniziale fastidiosa pioggia e successivamente accompagnati da un "FREDDO CANE" il gruppo a dopo - sez focaccia - sottosezione coppa italia ha visto la mia Viola buttare via un'occasione d'oro per far svoltare questa stagione. 
Dopo la scoperta della focaccia extralarge, la conferma del giro alcolico, un produttivo ritrovo di menti e scambio di idee, il quartetto cetra con il rinforzo improvvisato del principale esponente della famiglia de' Medici ha avuto modo di collocarsi in curva ai soliti posti invidiati da tutti ("soliti posti di merda" cit. Nanne a letto malato) e con la guest star proprio nei pressi: il procuratore dell'arbitro Rizzoli ("digli che l'arbitro è Tagliavento, sai come ci rimane" cit. Maso).
La Viola, salvo l'assenza fondamentale del Pek, si schierava in formazione tipo dove non erano presenti per scelta tecnica Facundone ed EmilianoUnoDiNoi. C'era da rialzarsi dalla doppia sconfitta subita in campionato e da vendicare la semiscoppola presa all'Olimpico, con la prospettiva di arrivare in semifinale di Coppa Italia ed avere quindi un mezzo piede in Europa. Davanti c'era una Roma indebolita dalle polemiche continue e rimaneggiatissima nel suo reparto e nei suoi uomini migliori, mancava infatti tutto il tridente offensivo (TottiLamelaOsvaldo) tanto da far cambiare schema a Zeman cosa non rara ma addirittura eccezionale.
La partita? Un film un pò già visto. Dietro non siamo più ferrei come all'inizio del campionato, balliamo un pò anche perchè Gonzalo becca la giornata non felicissima ed all'inizio del match rischiamo in 3/4 occasioni. Nella costruzione del gioco sentiamo maledettamente l'assenza del Pek ed il principino arretrato ci toglie un importante strumento offensivo e l'anemia di attacco non migliora anzi tende al graduale peggioramento. 
La sfortuna non ci abbandona, anche ieri infatti pur non giocando una grandissima partita becchiamo tre legni che hanno del clamoroso, tutti a portiere ampiamente battuto e tutti in momenti fondamentali (fine primo tempo, fine partita, fino primo tempo supplementare). 
Purtroppo c'è poco altro da dire: giochiamo bene, magari non benissimo come ad inizio stagione ma bene, costruiamo palle gol e siamo sempre in partita ma anche a questo giro usciamo con la bile ingrossata. Occasione d'oro sprecata, la Roma non ha demeritato troppo ma non era nei suoi cenci e la porta della semifinale poteva davvero essere facilmente varcata. 
Ci ritroviamo ancora a maledire una partita buttata al vento, ma in realtà bisogna rialzarci in fretta, stiamo buttando via troppe opportunità per fare quel beato gradino in più e visto il livello della squadra è davvero un delitto continuare a cestinare occasioni su occasioni.
Quarti di finale Coppa Italia
FIORENTINA - ROMA = 0-1 d.t.s.
Goal: Destro
Neto 6,5
Compie un buon interventi nel primo tempo, un quasi miracolo nel secondo ma sul gol non è esente da colpe.
Savic 6
Pasticcia un pò in un paio di circostanze ma è il più positivo dei tre in difesa.
Rodriguez 5,5
Non è nella sua giornata migliore, un paio di errori non da lui rischiano di farci prendere gol prima dei supplementari.
Tomovic 5
Non in serata. Clamoroso l'errore su Destro nel secondo tempo e decisivo quello (in società con l'omonero) sul gol giallorosso.
Cuadrado 6--
Seratuccia nel primo tempo migliora un pò nella ripresa quando spinge di più. Colpisce un clamoroso palo ed impegna sulla ribattuta Goicoechea. Resta il più pericoloso e l'unico che può dare la scossa, peccato per l'espulsione finale.
Aquilani 6-
Sembra giocare da fermo, sbaglia tanti lanci  e tutti ci aspettiamo di più da lui. Quando però si propone al tiro è sempre pericoloso (traversa) ed è l'unico a creare gioco.
Migliaccio 5
Dispiace quasi dargli un brutto voto per l'impegno che ci mette, ma onestamente non incide mai e recupera anche pochi palloni
Borja Valero 7+
Il migliore. Corre per due/tre, colpisce un incrocio dei pali che grida vendetta e si sbatte in ogni zona del campo.
Pasqual 5+
Colpevole sul gol, non sfrutta mai il fatto di avere di fronte il giocatore avversario più scarso. Trova due cross giusti in 105 minuti.
Jovetic 5-
Semplicemente non c'è. Costruisce alcune occasioni ma le spreca con tiracci o con un dribbling di troppo.
Toni 5,5
Lotta e si batte come un leone non incidendo. Senza di lui però è ancora più dura.
Romulo 5+
Parte positivo e con alcuni spunti interessanti poi si spegne completamente.
Ljiaic 5+
Corre, si dà da fare ma al solito, non incide, non morde, non tira, non modifica niente.
Llama sv
Troppo poco un tempo supplementare per giudicare, non sembra per niente un fenomeno, tutt'altro, ma su 5 cross ne azzecca uno e mezzo in perfetta media omonero, forse migliore
All. Montella 5,5
Non cambia il passo ad una squadra che avrebbe bisogno di qualche scossa.

lunedì 14 gennaio 2013

4 volte GRAZIE


Partendo dalla premessa che "NESSUNO C'HA IL LIBRETTO D'ISTRUZIONI CREDO CHE OGNUNO SI FACCIA IL GIRO COME RIESCE, A SUO MODO" creandoselo come ritiene più giusto e più adatto per se.
Ecco, da quattro anni il mio giro si è un pò allargato o meglio modificato; quarantotto mesi fa infatti ho scritto il mio primo post aprendo questo blog ed oggi mi trovo qui a ringraziare per gli "equivocati" ma GRADITISSIMI auguri arrivati.
Due anni fa ho ringraziato in questo post tutti quelli che, con infinita pazienza, mi avevano sopportato per i primi due anni di post; adesso che il tempo è raddoppiato mi sento in dovere come minimo di raddoppiare anche i ringraziamenti, nel caso ci siano dei doppioni abbiate pietà. 
Quindi 4 sentiti ringraziamenti a chi so di trovare sempre dall'altra parte del monitor, 4 sentiti ringraziamenti a tutti i commentatori frequenti, 4 sentiti ringraziamenti a chi non riesce a commentare ma ci prova, 4 sentiti ringraziamenti ai segnalatori di errori o inesattezze, ai visitatori sporadici, 4 sentiti ringraziamenti a quelli che arriveranno da domani per la prima volta (speriamo...), a lui per la spinta, al Fatto Quotidiano per i continui spunti, 4 sentiti ringraziamenti al Poeta per fornire sempre la citazione giusta, 4 sentiti ringraziamenti ad Andrea Scanzi, Benedetto Ferrara e Marco Travaglio per essere dei riferimenti, 4 sentiti ringraziamenti a chi apprezza i miei bignami, 4 sentiti ringraziamenti a quelli che riescono a leggere anche i post più lunghi, 4 sentiti ringraziamenti a chi va oltre certi post, 4 sentiti ringraziamenti a chi ogni tanto fa capolino tra i commentatori, 4 sentiti ringraziamenti a chi mi trova superficiale o qualunquista, 4 sentiti ringraziamenti a chi mi sfotte per quello che scrivo ma mi legge, 4 sentiti ringraziamenti a chi commenta sui social network o mi retwitta o mette "mi piace" o mi mette tra i preferiti, 4 sentiti ringraziamenti alla carta carbone per copiare i commenti, 4 sentiti ringraziamenti a chi non si decide a dare il suo contributo di scrittura, 4 sentiti ringraziamenti al gruppo a dopo che ogni domenica sopporta le mie "pagelle", 4 sentiti ringraziamenti a chi si è unito alla Kiave di lettura ed a chi si unirà (DAI!!!!), 4 sentiti ringraziamenti a chi sopporta le versioni verdeacido4 sentiti ringraziamenti a MDM, Caifamp, Bollins, Maso, Enrybk, Biondo, Matteo, Gabry, Andrea, Marco, Mostrina, Checco, Mela, Alex, Fede, Campione, Cencio, Dona, Clò, Braccino, Sig.na Silvietta, Lore, il Capo, Vale, Aila, Galga, Leo, l'inviato romano, gli altri blogger che ogni tanto transitano, gli anonimi vari, i silenziosi, quelli a cui chiedo scusa per averli dimenticati...insomma a tutti quelli che hanno dato benzina per farmi andare avanti per quattro anni.
Infine 4 sentiti ringraziamenti moltiplicati per mille a chi stamani mi ha dato questa tremenda botta d'ego che voglio condividere con voi e che mi pare il metodo migliore per festeggiare questi 4 anni insieme :

domenica 13 gennaio 2013

O romeo romeo perchè sei tu romeo?

E' il quarantacinquesimo quando la partita si decide. Una buona Viola era meritatamente in vantaggio su un Udinese che non aveva ancora messo in pensiero con nessuna occasione degna di nota Neto. Su una palla mal giocata in fase di rilancio, l'Udinese entra in area dopo un paio di rimpalli poi un giocatore va giù, l'arbitro non concede niente in prima battuta poi l'arbitro aggiuntivo lo convince a fischiare il rigore. 
La partita si decide qui. Perchè Domizzi, il giocatore dell'Udinese atterrato, parte con un un metro di fuorigioco e non subisce fallo da Migliaccio che entra in scivolata ma non lo tocca. Quindi rigore DOPPIAMENTE inesistente. Ad aggravare la situazione mentre la sfera è sul dischetto, Aquilani cerca di fare una buca vicino al pallone non toccando nè palla nè avversario e Di Natale sotto gli occhi di arbitro e arbitro aggiuntivo rifila due calci al giocatore Viola. Sarebbe da rosso per reazione e forse (a star larghi) Aquilani da giallo per provocazione, l'arbitro decide per il solo giallo per il principino e il totò di udine sigla il pareggio.
In tutto questo i comici che commentano per Sky dichiarano il fuorigioco "difficile da valutare perchè scaturito da una mischia", il rigore "giusto perchè anche se non lo tocca agisce con imperizia" ed i due calci "piccolo screzio divertente". Questo giusto per obiettività e professionalità.
La partita si decide qui. Dal poter andare al riposo in vantaggio o magari in parità con un uomo in più, andiamo in parità ma con un Udinese carica e noi con lo spirito di "CHI ALLA NEBBIA S'E' GIA' RASSEGNATO". Nella ripresa la svolta la dà ancora Di Natale, preciso nel concludere in gol un bel contropiede, partendo però da una posizione di fuorigioco (anche se meno evidente del primo gol). Questi i punti di svolta. 
Per il resto la Viola ad un primo tempo positivo e senza rischi, contrappone un secondo tempo in calo e meno pimpante ma pur sempre sufficiente. Certo bisogna ammettere che il problema portiere comincia a farsi sentire (il terzo gol è un paperone di Neto), che non si può sempre giocare a 1000 per chiudere le partite, che qualcuno è meno decisivo di altri periodi perchè non al massimo della condizione (jojo e aquilani) e che (piccola critica) su alcuni giocatori bisogna cominciare a capire che non si possono continuare a regalarli alle altre squadre (tipo Ljiaic che non è mai decisivo e mai pungente, tipo l'omonero che non ha ne passo, ne classe, ne piede per giocare ala come fanno gli esterni in questo modulo). 
Fatta la dovuta autocritica, è innegabile che pur con tutti i nostri difetti con Giulietta ad arbitrare invece che Romeo uscivamo da Udine con almeno un punto, quasi più certamente con tre.
Accantoniamo tutto, facciamo reset e mandiamo la testa alla fondamentale serata di mercoledì.....
Campionato 20^ giornata
Udinese - Fiorentina = 3-1
GOAL: Rodriguez, Di Natale (R), Di Natale; Muriel
Neto 4,5
Sul secondo gol di Di Natale non è impeccabile ma nemmeno troppo colpevole, fa una papera enorme sul 3-1. Nessuna altra occasione da segnalare. Peccato, sembrava molto cresciuto rispetto agli anni scorsi.
Savic 6-
Sbaglia un paio di anticipi e sembra meno preciso del solito, non sfigura comunque nel complesso.
Rodriguez 6,5
Brillante e preciso come sempre nei lanci e nelle giocate, è autore di un imperioso stacco di testa per il gol. Nel secondo tempo soffre un pò le giocate di Di Natale. Il migliore con Borja.
Tomovic 6+
Non demerita, mantenendo la posizione e cercando anche diverse incursioni offensive. Esce per far posto a Toni, ma non sarebbe meritevole di uscire visti anche gli altri.
Cuadrado 6+
Finchè le gambe ed il fiato lo sostengono è l'uomo in più, poi i molti calci (poche volte sanzionati) e i raddoppi costanti lo limitano un pò.
Aquilani 5
Pericoloso quando si propone al tiro, ma troppo spesso, quasi sempre, assente dal gioco.
Migliaccio 5,5
Non è Pizarro ma ci mette tutto quello che ha, diventa protagonista suo malgrado dell'episodio decisivo.
Borja Valero 6,5
Come al solito si segnala tra i migliori. E' ovunque e anche quando non è lucidissimo è prezioso. Speriamo non sia nulla di grave l'infortunio subito agli ultimi minuti
Pasqual 5
Solita partita da omonero. Mai pericoloso per essere un'ala, sempre in affanno per essere un terzino. A quando un suo cambio?
Ljajic 4,5
Primo tempo totalmente assente. Nel secondo ha l'occasione giusta ma la spreca malamente. Ennesima occasione buttata.
Jovetic 5
Preoccupantemente fuori condizione, così sembra dalla domenica del Friuli. Torna presto JoJo o è dura.
Toni 5,5
Fa a sportellate per quanto può ma non entra in partita anche perchè entra quando la partita è ormai chiusa.
Romulo sv
Seferovic sv
All. Montella 5,5 
La squadra non gioca male, ma sbaglia la scelta con Ljiaic per l'ennesima volta e ritarda troppo/sbaglia i cambi nella ripresa. 

venerdì 11 gennaio 2013

La leggerezza del servizio pubblico

Kiave di lettura n° 13

Come hanno fatto in molti, pare circa 9 milioni e più del 33% di quelli davanti alla televisione, ieri sera ho guardato Servizio Pubblico,  incuriosito da come poteva andare un confronto fino a poco tempo fa impensabile e la Kiave di lettura di oggi è quindi tra l'obbligata e lo scontata.
Confronto impensabile perchè da sempre ReSilvio fugge quando si parla di confronti, figuriamoci quando il confronto glielo propone chi non può essere accondiscendente con le bugie che è avvezzo a raccontare. Ed invece questa mirabolante campagna elettorale ci regala anche la disponibilità del Re a confrontarsi con chi non ha avuto remore e dubbi nell'esiliare dalla Rai.
Prima di dire la mia sulla serata mi sento di dover fare una premessa. Per come la penso io, uno come il Re già dovrebbe ricevere in generale poca attenzione visto la plastica ed il vuoto che porta in giro nei suoi programmi politici (e non solo lì....), la poca attenzione poi dovrebbe diventare nulla se dopo venti anni di presenza dannosa nella politica italiana intende candidarsi di nuovo.
In qualsiasi paese normale, anzi civile, un personaggio come il Re che ha governato otto degli ultimi dieci anni producendo il dramma che ha prodotto non sarebbe intervistato nemmeno per i pareri sportivi, nel nostro Belpaese invece le televisioni di tutte le reti se lo contendono per il suo ridicolo e patetico show. Quindi da questo punto di vista (il mio, piccolo e modesto) Santoro sbaglia come tutti gli altri a dare visibilità e proporre il palcoscenico di una trasmissione come la sua ad un tizio come il Re.
A questa premessa ne aggiungo un'altra, poi ho finito, ve lo giuro :-) .
Ritengo le trasmissioni di Santoro da sempre molto interessanti, costruite bene a livello giornalistico e tra le poche di vero "approfondimento" ed inchiesta; il suo stile di conduzione e gestione della trasmissione invece non sempre mi entusiasma, lo trovo molto spesso troppo personale e con un confronto che scivola a volte nello show anche quando non dovrebbe, detto questo ho una grandissima stima della sua professionalità e lo ritengo tra i migliori e più preparati su piazza.
Detto questo credo di avere della trasmissione di ieri un parere abbastanza diverso da quelli che vedo circolare sui social network, nei giornali o in generale nei commenti sul web. Credo che la trasmissione di ieri abbia messo il Re in braghe di tela varie volte, su vari argomenti e costringendolo spesso al "mi sarò sbagliato", "non intendevo quello" o simile.
Leggo di una "troppa leggerezza" della trasmissione nell'affondare nelle domande cruciali ma non sono d'accordo; posso concordare sul fatto che il giornalismo e le domande troppe volte hanno lasciato lo spazio allo show del Re e dei suoi modi con Santoro che si è portato (per me) colpevolmente troppe volte al suo livello ma sulla poca incisività della trasmissione "A DIRE DI NO CHE SON TUTTE FAVOLE" quelle proposte dal Re non sono per niente d'accordo.
Credo che superata la posizione "nemmeno dovevano invitarlo" (che condivido) poi bisogna analizzare domande e risposte per vedere se davvero sono state così leggere, cercando anche di considerarle in base alla loro attendibilità. Bisogna anche cominciare a chiedere agli italiani di usare quel decino di cervello che in questi anni hanno tenuto ben al riposo andandolo a votare per venti anni, altrimenti ogni trasmissione/domanda/risposta/inchiesta è inutile se al suo sorriso, alla sua autodefinizione di essere un supereroe ed alle sue promesse di bengodi la gente abbocca, spegne il cervello e decide di mettere quella "X".
Andando a memoria, sono molti gli elementi che sono stati esplicitati nella trasmissione di ieri e che non possono che far considerare oggettivamente impresentabile il Re, so bene che non erano necessari per il giudizio visto che già erano palesi, ma per giudicare l'incisività della trasmissione...tant'è.....
Provando ad elencarli:

  • con le domande e l'inchiesta di Giulia Innocenzi il Re si è rimangiato il fatto che fosse stata la Banca Centrale Tedesca la causa della vendita imponente dei titoli di stato italiani del 2011 e del conseguente picco dello spread e successiva congiura per farlo dimettere
  • con carte alla mano Luisella Costamagna ha smentito che il PDL fosse contro l'introduzione dell'IMU anche per la prima casa, tanto da non averne fatto parola al suo inserimento anzi avendo elogiato Monti per le misure necessarie attuate
  • è stato sbugiardato da Santoro e Travaglio sul giudizio che lo stesso Re ha dato nel tempo del Governo Monti, prima necessario ed in linea con le sue politiche poi causa di tutti i mali, tanto che il Re si è rifugiato in un "lo abbiamo sostenuto finchè non ha cominciato ad essere influenzato dalla CGIL e dalla sinistra", tesi credibile come quella di un rapimento marziano
  • con la riproposizione del video dove diceva che la crisi era inesistente solo pochi giorni prima delle sue dimissioni, ha candidamente confermato che l'Italia all'epoca del suo Governo non era in crisi perchè "i ristoranti erano pieni" e bla bla bla
  • con l'intervento di Travaglio relativo ai pagamenti di svariate ragazze coinvolte nel suo processo ha risposto che lui è generoso a differenza degli invidiosi uomini comunisti e che non ci trova nessun problema se una ragazza da lui aiutata per anni poi viene candidata e da allora non riceve più il suo sostegno 
  • con le parti delle interviste di Tremonti e Brunetta sul suo governo e su quello di Monti è emerso palese che tutti nel suo partito dicono tutto ed il contrario di tutto e le sue risposte sono state dello stile "sono stati mal interpretati" o "non è così grave" o "io non la penso così"
  • con i video sulle sputtananti figure nei g8 o simili gli è stato ricordato quale parere avevano di lui a livello internazionale, cosa da lui smentita con il solito "sono tutti amici miei ed a me si ispirano".
  • con richiesta di approfondimenti sulle sue considerazioni economiche è venuto fuori che l'economia sommersa nella sua considerazione è fisiologica e la benvenuta e con essa la mafia non c'entra niente
  • insistendo sul punto specifico, a domanda sulla candidabilità di Dell'Utri ha risposto più o meno così "valuterà il partito ma non vedo cosa ci sia in contrario, è un persona perbene dato che è cattolico ed ha dei figli" 
  • con continue domande sui fatti e richieste di approfondimento e chiarimenti, il Re si è così inalberato da dare in escandescenze contro "i poteri comunisti", contro il Santoro "da Zelig" e "da scuole serali" o contro il Travaglio "diffamatore abituale" e "genio del male"
  • con il suo secondo intervento (da applausi) Travaglio ha in pratica messo alle corde il Re che non ha trovato altro di meglio da fare che il guitto di periferia con una lettera basata sul paragone condanne civili per una giornalista=processi, condanne, leggi ad personam per un presidente del consiglio

Tutto sommato non mi sembra che ci siano andati così leggeri, certo se poi alla fine passa solo la scenetta comica e nessuno si sofferma su cosa è stato tirato fuori non c'è speranza.....ma quella è tragicamente un'altra storia e riguarda il cervello e la coscienza degli italiani e non la leggerezza delle domande di un programma televisivo.
leggetelo ed ascoltatelo bene, proprio sicuri che non sia sufficiente anche solo questo "pezzo" per inginocchiare il Re?

mercoledì 9 gennaio 2013

Perspicace


Bersani: "Monti dica chi combatte" e comunque gli conferma l'apertura al dialogo dopo le elezioni.
Dopo che si è candidato (cosa che aveva da sempre escluso perchè tecnico) in uno schieramento diverso rianimando un centro praticamente inesistente, il buon segretariocrozzato si chiede ancora contro chi combatta Monti.
E questo perspicace segretario dovrebbe diventare presidente del consiglio e guidare la nazione? Auguri.

domenica 6 gennaio 2013

Quella maiala della Befana

L'arrivo di Pepito Rossi in settimana, una squadra abbordabile come test per iniziare il nuovo anno, la sconfitta dell'Inter che ci permetteva di sognare il terzo posto. Gli elementi c'erano tutti. Ma c'era anche lo zampino della Befana ed il mistero del suo influsso da "COSA PORTI DENTRO?" rispetto alla sua calza, per non parlare del postpanettone che a memoria ci ha sempre dato più dolori che gioie.
E questa calza e questo panettone evidentemente un pò sullo stomaco ci sono rimasti.
Il "gruppo a dopo" quasi al gran completo (anche se l'assenza di RomulBura si è fatta sentire) ed un bel prepartita non è servito per esorcizzare l'effetto calza avvelenata e così il buon inizio e l'occasionissima di Luca nostro dopo pochi minuti sono un falso segnale. La Viola mette in fila un primo tempo praticamente perfetto, giocando con il suo passo e creando occasioni su occasioni. Tomovic, BorjaValero, JoJo, Aquilani, Toni, (ri)Aquilani, Cuadrado. Sembra un tiro al bersaglio ma Perin ci nega l'urlo del gol e compie perlomeno tre miracoli ed altre due/tre bella parate. Finisce il primo tempo e se da un lato sembra solo una questione di tempo dall'altro fa capolino lo spettro Perrone*.
*L'anno maledetto della retrocessione (92-93) in un Gennaio freddissimo, una Viola fino ad allora bellissima incappò in una giornata in cui la palla non volle entrare e nel secondo tempo tal Perrone ci buggerò con un pallonetto e l'Atalanta espugnò Firenze, portando Cecchi Gori a cacciare Radice. 
Nella ripresa la Viola entra in campo meno aggressiva e meno convinta e le occasioni del primo tempo si vede subito che non si ripeteranno per di più in una decina di minuti tre episodi chiudono il match. Con un contropiede il Pescara si porta in vantaggio, Pizarro prende un brutto colpo e deve uscire in barella e Montella padella il cambio e facendo uscire Toni toglie l'unico punto di riferimento davanti. Così una squadra meno lucida del primo tempo si perde definitivamente e non riesce a recuperare nè tantomeno a ribaltare una partita che sembrava già vinta. Alla fine arriverà anche lo 0-2 e la calza della Befana si rivelerà clamorosamente ed ingiustamente piena di carbone e nemmeno di quello dolce. "Quella maiala" (cit). 
19^ Campionato
FIORENTINA - PESCARA = 0-2
Goal: Jonathas; Celik
Neto 6-
In pratica impegnato su un solo tiro nel primo tempo e si fa trovare presente. Poco colpevole sui gol anche se sembra non sicurissimo nelle uscite.
Roncaglia 5
Bel primo tempo ma nel secondo perde tantii palloni e (incredibile per lui) contrasti. Brutto l'errore sullo 0-2.
Tomovic 5,5
Primo tempo positivo da centrale al posto di Rodriguez. Secondo in affanno ed in ritardo sul gol di Jonathas.
Savic 6
Il migliore del pacchetto difensivo. Prova anche a dare una mano in fase propositiva con poca fortuna.
Cuadrado 6,5
Primo tempo fenomenale, salta avversari come birilli e crea occasioni in serie. Nel secondo cala un pò alla distanza non essendo però mai "negativo".
Aquilani 5,5
Non in giornata, quasi sempre assente. Voto aumentato perchè si accende in due sole occasioni e trova un colpo di testa ed un assist che solo due miracoli di Perin fanno sì che non siano due gol.
Pizarro 6,5
Il migliore. Finchè resta in campo, la Viola ha la sua bussola senza la confusione sale a livelli preoccupanti. Speriamo che sia roba non troppo seria l'infortunio.
Borja Valero 6+
Primo tempo stellare secondo in netto calo ma comunque il più lucido fino al 90°.
Pasqual 5-
Trova la prima cosa giusta a dieci minuti dalla fine quando si sfila la fascia ed esce. Si trova due volte con l'occasione gol ed è come tutti i suoi cross di giornata: imbarazzante.
Toni 6
Dovrebbe concretizzare dopo cinque minuti e non lo fa anche a causa di Perin, meno brillante del solito ma sempre il più "certo" degli attaccanti
Jovetic 5,5
Da lui ci si aspetta sempre qualcosa d'importante specie quando serve come il pane un suo guizzo. Poco incisivo anche se volenteroso.
Fernandez 5
Inconcludente ed ennesima occasione sprecata.
Ljiaic 5,5
Un pò meno inconcludente di Mati ma comunque mai incisivo ed ennesima occasione non sfruttata per lasciare il segno. Quante occasioni gli servono?
Seferovic sv
All. Montella 5,5 
Primo tempo splendido, secondo a pile un pò scariche e con scelte un pò discutibili come l'insistere con un Pasqual poco presentabile, il cambio di Toni e l'ingresso ritardato dell'unica punta in panchina.

venerdì 4 gennaio 2013

Un nuovo incontro positivo con Michela Murgia

Kiave di lettura n°12

Visto che tra i buoni propositi per il nuovo anno c'è anche quello di leggere di più, mi sembra giusto partire con un bel libro per la prima Kiave di lettura del 2013
MICHELA MURGIA - "L'incontro" - Einaudi
La seconda puntata di uno scrittore è un pò una prova del nove. Infatti può darti conferma della personale valutazione data allo scrittore con la prima lettura oppure confonderti le idee con un giudizio totalmente diverso. Con Michela Murgia la conferma è invece totale; dopo il positivo impatto con il primo libro infatti, in questo secondo vengono confermate le mie valutazioni molto positive sul suo stile e sulla sua capacità di tenere viva l'attenzione anche con una scrittura non sempre sintetica o immediata. Come per l'esordio con Accabadora anche in questo caso il "merito" della scelta azzeccata non è il mio e quindi ringraziamento va a chi ha pensato a me per questo libro. 
Già dal titolo e dalla copertina, il libro mi aveva subito fatto simpatia a pelle, sensazione poi confermata anche durante la lettura. Analizzando le cose partendo dal loro punto di vista più semplice, la Murgia riesce a fotografare al meglio il "paesaggio" che fa da sfondo e da protagonista alla storia che racconta. Rispetto al primo libro, gli argomenti passano dal livello molto impegnativo e pesante alla spensieratezza dell'estate e dell'infanzia ed ovviamente lo stile un pò ne risente, ma il tratto di riconoscimento è evidente e chiaro.
La descrizione delle vacanze estive del giovane protagonista "l'estate per Maurizio aveva la forma sinuosa di una curva a gomito e lui l'adorava" si basa sui suoi pensieri e sulla sua visione di tutto quello che lo circonda in quei mesi trascorsi felicemente nel paese dove la "FORZA DELLA BANDA" di "nonni, nipoti, figli e vicini" fa interpretare "il noi con quell'accezione densa piena di respiri comuni". Un piccolo paese che sembra di vedere, tanto è ben descritto nelle sue caratteristiche e nei suoi abitanti, con tutti i riferimenti classici e le peculiarità classiche delle piccole realtà e dei suoi cittadini "il sindaco allargò le braccia di fronte a quel basso tentativo di ammaliarlo con la retorica evangelica. Era certo in cuor suo che la parabola che gli era stata appena raccontata somigliasse di più a quella del pifferaio magico che non a quella del buon pastore".
La capacità dell'autrice è quella di passare dalla fondamentale saggezza dei nonni "loro sono quelli che noi non siamo" alla spensieratezza dei più piccoli che però dagli insegnamenti dei più saggi riescono a recepire le cose importanti "anche un bambino un pò di dentro ed un pò di fuori alla fine lo capisce che ogni tanto quel plurale va passato ad un setaccio più sottile" pur nella difficoltà iniziale di ritrovarsi (specie per chi viene da fuori) in una realtà molto unita ma anche molto apparentemente chiusa.
Libro che, aiutato anche dalle dimensioni ridotte ("racconto lungo o romanzo breve" come è definito sul sito della scrittrice), scorre velocemente e si legge molto bene. 
"Abbiamo giocato nella stessa strada, è cosi che si diventa fratelli" direi che questa frase usata come incipit del libro è il migliore spot per la sua lettura.
BIGNAMI: conferma positiva per la penna di Michela Murgia, che quindi non posso far altro che consigliarvi per le vostre letture.

mercoledì 2 gennaio 2013

Cominciamo bene l'anno

A differenza del garante della Costituzione che nel discorso di fine anno ha sentito il bisogno di iniziare il suo monologo mandando "un augurio affettuoso in particolare a quanti servono da lontano la nazione, in suo nome anche rischiando la vita, come nelle missioni di pace in tormentate aree di crisi" io voglio salutare l'anno nuovo con un articolo della Costituzione Italiana.
Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali
A tal proposito "IL MIO PENSIERO" ed il miglior modo per cominciare questo 2013 ed onorare questo articolo mi sembra quello di dedicare questo post a chi questo articolo lo rispetta ed onora al meglio da quasi 20 anni.
La maggior parte dei miei pensierini di fine anno avevano questo logo e sarebbe bello se tutti noi cominciassimo mandando un piccolo/medio/grande sostegno a chi davvero ci fa sentire orgogliosi di essere italiani.
Per chi vuol dire con me: Grazie Gino Strada, Grazie Emergency questo è il link di riferimento per contribuire.
Cominciamo bene l'anno, con le cose Giuste.