martedì 31 maggio 2022

Il rock della Versilia

#Klibro Maggio 2022
qui il mio intero
Katalogo
FABIO GENOVESI
"Versilia Rock City"
Mondadori

Capita che a dare il colore ad alcuni libri siano più i luoghi in cui le vicende accadono che i personaggi raccontati. In "Versilia Rock City" accade proprio questo. I protagonisti sono in realtà numerosi e si alternano nelle loro vicende ma è come se rappresentassero elementi che compongono proprio il panorama ed il suo sfondo.
Dal titolo si potrebbe pensare a racconti di una vita sfrenata, ritmi esuberanti di festeggiamenti e serate a tutto divertimento, ma il libro si discosta non poco da questo cliché.
Le storie che in qualche modo si corrono accanto e/o si intrecciano mettono in risalto un mix di malinconia, scarso successo e malesseri che solo in parte vengono bilanciati da ricordi scintillanti, successi e passioni. L'ambientazione grigia di un inverno attuale viene abilmente alternata ad una più luminosa estate del passato, con i passaggi temporali intermedi che emergono soltanto a sprazzi lasciando quindi curiosità ed interpretazione libera a chi legge.
In tutte le difficoltà attuali dei protagonisti non c'è però rassegnazione ma voglia, con modalità e tempistiche diverse, di non essere più "NELL'OCCHIO DEL CICLONE" e provare ad emergere e sconfiggere una serie di percorsi difficoltosi e/o avversi. Vale per il dj che non riesce più ad uscire di casa come per l'avvocatessa di successo ma con questioni sentimentali irrisolte; vale per l'imprenditore alternativo "di ritorno" come per l'emarginato dal passato pieno di problemi ed eccessi.
Tutte queste condizioni potrebbero far pensare ad uno sviluppo malinconico tendente al triste del libro ed invece la capacità di Genovesi è proprio quella di rendere il tutto come sarcasticamente piacevole. Più che compatirli o provare pena per le vicende dei protagonisti si sorride di e con loro. In alcuni punti si sfiora il pericolo di vedere la descrizione delle loro storie come racconti a sé stanti un po' slegati dal resto. Lo sviluppo della storia però non ne risente e si segue con attenzione, ripagata nel finale anche da quel pizzico di "colpo a sorpresa" che male non fa mai. 
Una Versilia che non presenta il rock immaginato leggendo il titolo ma che lascia davvero soddisfatti.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...ho un brutto rapporto io col passato, mi sa che a un certo punto ci siamo fatti uno sgarbo e da allora non ci parliamo più..."
2 - "...se c'è una cosa peggio dei competitivi, sono i competitivi che perdono fissi..."
3 - "...ci sono numerose manifestazioni della mediocrità umana, però questa del non saper formare una fila come si deve, bè è davvero frustrante..."
4 - "...la verità è un'autostrada dritta e lunga e senza uscite intermedie, se la imbocchi ti tocca percorrerla fino in fondo..."
5 - "...le chiacchiere non sono roba da vincenti, le chiacchiere stanno a zero..."

Mia personale VALUTAZIONE : **** - Quattro stelle su cinque

domenica 29 maggio 2022

Bolliti vincenti

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 489
Dopo la conquista dell' Europa da parte della mia Viola, le ultime tappe della stagione calcistica si chiudono con le vittorie di Conference e Champions da parte di Roma e Real Madrid. Due coppe che vanno in direzioni opposte. Una verso una squadra all'esordio nell'iscrizione nell'albo d'oro come la squadra giallorossa, una verso la più titolata che conta con quella di ieri 14 Champions League
Il nostro ritorno dopo anni in Europa è stato seguito dalle immancabili polemiche di cui a Firenze non riusciamo evidentemente a star senza. Tra rinnovi, conferme, progetti che si sommano, cancellano e ripropongono abbiamo deciso di trascorrere la prima nostra settimana europea così, proprio mentre Roma e Real andavano ad alzare le loro coppe a Tirana e Parigi.
Nella loro totale diversità queste due vittorie hanno anche elementi in comune e di differenza con il nostro ritorno europeo. Noi infatti abbiamo fatto del gioco e della predisposizione "al bello" le caratteristiche della nostra stagione. I due successi europei fanno invece dell' impostazione della squadra alla vittoria il DNA principale dei club che hanno vinto. Il Real basandosi sui colpi dei singoli e sull'esperienza di grandi campioni, la Roma su un'identità di squadra modellata su caratteristiche di grinta e tenuta. 
Non solo, altro elemento comune la presenta di un allenatore altamente vincente che sembrava essere appannato. "Bollito" come definito dai super esperti. Anzi bolliti. E sono stati serviti, i super esperti non i bolliti. 
Ancelotti infatti al ritorno al Real quest'anno, ha messo la firma su titolo e sulla sua quarta Champions League. Mai al centro della scena comunicativa ma da sempre vincente con squadre diverse ed anche se sempre importanti, mai banale nell'ottenimento di successi entrati nella storia di quei club. 
Mourinho invece ha messo la firma sulla sua quinta coppa europea, aggiungendo a questa impresa un vanto maggiore, quello di averle conquistate con squadre non troppo abituate a vittorie in campo europeo (vedi Roma ma anche Porto ed anche Inter a livello di Champions). Per caratteristiche personali e gioco delle sue squadre, Mou è molto lontano dal prototipo del mio allenatore preferito. Eppure. E' stato "amore" sin da subito. Vederlo alzare quella coppa (anche se con una squadra non amata anzi...) è stata fonte di sorrisi. "LA VERITA' CHE SO LA SA DA SEMPRE ANCHE LUI" e cioè che se si mette in gioco lo Special One poi difficilmente non arriva al traguardo. Indisponente, gioco brutto, lamentele. Tutto quello che volete ma alla fine, i conti riportano il suo nome come vincente.
Così dopo il ritorno nell'habitat naturale della mia Viola, il ritorno alle naturali polemiche per noi fiorentini, anche le coppe europee ritornano ai loro legittimi proprietari. Bolliti per qualcuno, vincenti per la loro storia, unici per i loro numeri. Uno unico ad avere vinto i titoli nei cinque maggiori campionati europei, uno unico ad avere vinto tutti i titoli europei attualmente in palio. Il resto è chiacchiera

domenica 22 maggio 2022

Domenica speciale

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 488

Dopo tre anni di assenza generale per motivi ovvi dettati dalla pandemia, oggi tornava a Firenze la DeejayTEN con la quale ci eravamo salutati una domenica di maggio di tre anni fa sotto la pioggia (clicca qui per leggere il post di quel giorno).
Tornava oggi e non me la sentivo proprio di mancare. "Alla faccia" delle edizioni saltate per il Covid. Ed a livello personale non solo per vedere se ancora "ero'bono" a "LAVORARE SUI POLMONI" e reggere i km della corsa più o meno con lo stesso passo.
Per questo, nonostante i vari incastri ed una serie di forfait fisici e da concomitanze stadiesche del gruppo ho deciso di puntare la sveglia presto per non mancare al via dei lungarni e per fare le cose con calma e godermi il clima della corsa. Ma soprattutto godermi l'abbraccione di chi è arrivato a farmi compagnia nonostante il jet-lag del luppolo e della serata di festeggiamenti (vedi post di ieri sera).
Usciti dal bar per la dose "di caffeina" per lo sprint necessario, ci siamo trovati abbracciati di nuovo. Da un gran numero di persone. Tutte vestite in modo speciale. Grazie alle tante presenze, grazie al colore scelto per le magliette di questa edizione, mai così belle.
Superato il "brividino" duplice da novità per affollamenti e grandi eventi e da ritorno invece alle "abitudini", ho cercato e trovato nel bis dell'abbraccione privato la giusta spinta per partenza e tenuta. Mancava certo quello collettivo, ma alla fine in quello che c'è stato si sono mescolati anche i ricordi delle edizioni precedenti. La risata provocata dalla compagnia di qualità, il conto alla rovescia collettivo, le prese in giro reciproche su gadget e similari, il "andate in c**o voi e la maglia nera sotto", gli sguardi complici. C'erano e sono comunque arrivati virtualmente ed anche quelli hanno dato carica, molta.
Dopo "lo sparo" invece a tenermi compagnia sono arrivati gli auricolari con la pre-impostata playlist da djten. A quel punto mancava soltanto di far partire rigorosamente Strava (o il Capitano mi avrebbe scomunicato) e mettere in moto le gambe. 
Partenza.
L'inizio è stato come mi ricordavo. L'adrenalina della partenza e la voglia di uscire dalla bolgia mi ha fatto allungare subito il passo per attraversare Ponte San Niccolò ed iniziare, attraverso Piazza Ferrucci, la salita verso il Piazzale Michelangelo. Come al solito, passo troppo sprint e la salita non impossibile ma costante ha dato subito cenni di cattiveria verso fiato e polpacci. Ma non poteva vincere, non oggi.
Così ho abbassato i giri del motore ed ho fatto passare l'attimo. Dice si faccia così. Ed infatti andando ad un passo diverso ho "scavallato" e mi son gustato il panorama del piazzale sorridendo da solo come un cretino ricordando lo scatto del Balordo diventato virale (vedi qui). Finita la solita salita ingannevole, che non termina esattamente con il panorama michelangelesco, è cominciata la discesa e si è aperto...un mondo nuovo. Finalmente l'oppressione alle gambe è scomparsa ed anche il respiro è tornato corretto, con l'aiuto anche del punto di ristoro. 
Così dopo poco, scendendo verso Porta Romana ho sentito la voglia di godermi il panorama in silenzio, staccando per un attimo la playlist. Cosa evidentemente già nota ai più, dato che il Balordo dalla palude mi ha scritto "ti immagino dopo il piazzale e dopo il rifornimento toglierti le cuffiette e ascoltare la musica di Firenze che oggi doveva essere bellissima....ponte vecchio, lungarni, il duomo e te che guardi estasiato come fosse la prima volta...e lo sprint finale al traguardo". Grazie Ghigio. Di cuore, perché non avrei saputo scriverlo meglio.
In realtà rientrato sui lungarni dopo ponte Santa Trinita, gli ultimi km sembravano allungarsi un po' troppo e quindi è tornata ad essere necessaria una spinta. Quella che mischiava l'immancabile spinta del Liga, il gusto personale e la spinta di altri pezzi che in qualche modo sono legati a questa deejay ten, per ricordi, per presenze, per chi in qualche modo c'era anche se non fisicamente. La Ten Playlist.
1 - "...qualcuno non scorda mai chi siete sempre stati e chi sarete poi..."
2 - "...ogni volta che mi sbaglio...ogni volta che mi viene in mente qualche cosa che non c'entra niente...e ogni volta che non è importante, ogni volta che qualcuno si preoccupa per me..."
3 - "...il più grande spettacolo dopo il big bang siamo noi, io e te....che ci abbracciamo forte..."
4 - "...nemmeno un trucco è cambiato che, che se il mondo cambia, qualche mondo non cambia mai..."
5 - "...con il cuore stretto in mano e con i tagli sulle pelle, ma i ragazzi sono in strada i ragazzi stanno bene..."
6 - "...sarà difficile ma sarà come dev'essere, metterò via i giochi, proverò a crescere..."
7 - "...una voce dentro dice niente da fare se ti fermi ad ogni passo non puoi arrivare..."
8 - "...camminavi con la nebbia nei risvolti come non ne ho visti più.."
9 - "...e la mia anima è sempre più liquida ad alta gradazione, è il trucco più vecchio del mondo per illudersi di dimenticare..."
10 - "...le liste del giudizio universale saranno trasmesse dai telegiornali a reti unificate e poi sulla pagina 666, primo però su canale 9 ci sarà il terzo festival del dolore con la finale dei casi umani meno meno umani che mai..."
E con questa spinta anche i lungarni sono stati affrontati con il passo giusto, così come la corsa verso il Duomo e l'ultimo pezzo di Via Roma che, seppure il più breve del percorso, sembrava non finire mai. Arrivo.
Sguardo al cellulare. Ri-sguardo. E poi ancora. Ed eccolo lì quel numerino tanto sperato ma per niente immaginato. 55. Come cinque anni fa. Come da tanto non capitava di vedere.
Un sorriso grande in attesa del Capitano che in realtà, nonostante il jetlag di cui sopra, ha praticamente fatto stesso tempo e stesso risultato. Ma se ha la fascia da Capitano, un motivo pur ci sarà.
Così si è chiusa questa domenica mattina. Speciale. Di più. Da brividi come quell'abbraccione con cui si era aperta.

sabato 21 maggio 2022

Meritata

La mia Viola
Campionato - 38^
FIORENTINA - JUVENTUS = 2 - 0
GOAL: Duncan; Gonzalez (R)

LA GARA

Grazie Gabry
Ed alla fine ce l'abbiamo fatta. Dopo un percorso fatto di sorprese rispetto al gioco, di cessioni, di crolli e recuperi riusciamo ad agganciare l'ultimo vagoncino che porta in Europa. La partita di oggi era fondamentale ma alla fine sembrava già scritta. Dominata in lungo e largo senza in realtà mai creare troppo ma "solo" avendo sempre il comando del gioco. Il primo gol è arrivato nel finale di primo tempo da un'azione confusionaria, il secondo sul finale di partita su uno strappo di Torreira che si è procurato il rigore poi trasformato da Nico. Non ricordo altre azioni o altre grandi occasioni solo un possesso palla e partita mai in discussione. Ma oggi andava molto più che bene così.
Siamo tornati sul palcoscenico europeo, 
Grazie Galga
"CHE FOSSE UN MONDO O SOLO FANTASIA"
all'inizio del campionato in pochi erano in grado di dirlo. Adesso ci siamo. Magari non è quella prestigiosa ma non è un passo da poco. Torniamo a crescere dopo stagioni anonime e ci confronteremo con gli impegni infrasettimanali. Godiamoci questo obiettivo raggiunto, festeggiamo di averlo conquistato proprio contro quella squadrucola che mai come quest'anno ho visto cosi nulla e ridicola. 
Grazie a tutti quelli che hanno reso questa stagione finalmente degna di nota e che ci hanno portato a vedere una squadra che finalmente ha giocato a pallone (con tanti limiti e qualche sbandata), ha dato dimostrazione di compattezza e di crederci (quasi sempre) ed ha dato una bella immagine di sè.
Finalmente rientriamo nella fascia che ci compete. Festeggia Viola. Te la sei proprio meritata.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Terracciano 6
Grazie Ila
Venuti 6,5
Milenkovic 7
Igor 6,5
Biraghi 6,5
Bonaventura 7
Amrabat 7 +
Duncan 7
Gonzalez 6,5
Piatek 6
Saponara 6,5
Ikone 6
Odriozola 6
Torreira 6+
Cabral SV
All. Italiano 7,5
IL MIGLIORE: AMRABAT
Il peggiore: Piatek

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...solo su azione confusionaria si può fare gol, no cross, no tiri, no verticalizzazioni, menomale che finisce dopo questa...e comunque pensiamo al campionato tanto la Conference è solo un peso... :-P..."

martedì 17 maggio 2022

Come da copione

La mia Viola
Campionato - 37^
SAMPDORIA - FIORENTINA = 4 - 1
GOAL: Ferrari, Quagliarella, Thorsby, Sabiri, Gonzalez (R)

LA GARA
Era in pratica annunciata. L'ho scritto una settimana fa (clicca qui) ma era noto ad ogni tifoso della Fiorentina da molto tempo prima. E' il nostro DNA. Quando stiamo per "arrivare", ci sciogliamo.
Così, dopo l'apparecchiatura delle altre partite della giornata che ci mettevano in grado di arrivare in Europa con una vittoria, quella sensazione si era ancora rafforzata. E puntualissimi, abbiamo sprecato tutto come da previsione. Da subito si è capito che era la "ri-edizione" delle trasferte di Torino, Venezia, Salerno o del match contro l'Udinese. Senza mordente, scollegati, senza gioco. La Samp ci ha da prima graziato un paio di volte poi come ha affondato il colpo.....ha affondato noi. In tutti i novanta minuti abbiamo creato una palla gol una con Bonaventura fino poi al rigore (casuale) a fine incontro. Difficile aggiungere altro ad una partita dove è mancato praticamente tutto. Proprio nella giornata che dopo anni di buio ci poteva riportare a qualche raggio di sole europeo. Black out totale da "?" proprio "COME QUANDO AMMETTI NON LO SO" perché ma è così. Sta di fatto che usciamo con le ossa rotte da un campo che contro una squadra senza stimoli ci ha visto buttare via gli stimoli enormi che avevamo. Se qualcuno ha "avuto paura" o ha "sentito troppo la partita" credo debba farsi un bell'esame di coscienza visto che si giocava a Marassi e non a Wembley, contro la Samp e non contro il Barcellona e soprattutto ci si giocava l'accesso alla Conference League non proprio il campionato del mondo. Adesso manca un ultimo appuntamento, proprio contro "quellasquadrucolalì". Abbiamo ancora possibilità, che si sono complicate ma abbiamo ancora molte armi ed un destino nelle mani. Poi per analizzare la stagione ed il tutto ci sarà tempo. Sarebbe il caso che società, dirigenza, allenatore e giocatori chiedessero scusa ed una proroga di fiducia fino a sabato dove dare tutto per raggiungere qualcosa che a questo punto è davvero da centrare. Perché non sfruttare un campionato che dopo 14 sconfitte ti lascia ancora padrone del tuo destino europeo, è qualcosa che griderebbe vendetta.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Terracciano 5,5
Venuti 4,5
Milenkovic 4,5
Igor 5
Biraghi 4,5
Bonaventura 5
Torreira 4,5
Duncan 4
Gonzalez 4,5
Cabral 4,5
Ikonè 4,5
Maleh 4,5
Callejon 4,5
Piatek 4,5
Saponara 5
Terzic 4,5
All. Italiano 4,5
IL MIGLIORE: TERRACCIANO
Il peggiore: Duncan

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...oggi quanto ci sarà da bestemmiare? siamo sempre negli spogliatoi, forse per il terzo tempo...iolaeeee, Ferrari goleador...10 contro 3 e questo segna di petto, muah.....iolaeeee....siamo alla sequela di moccoli....terzini che mamma mia, esterni che non fanno gli esterni, punte che non vedono un pallone, Bonaventura sbaglia gol da 3 mt, ci si mette anche Torreira.....prestazione così a questo punto della stagione è da contestazione....inaccettabile! Tre possono bastare....io stacco.....bona...."

sabato 14 maggio 2022

Occhio alla penna

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 487

Capita che incredibilmente nel 2022 si debba ancora leggere determinate cose. Frase che onestamente mi ritrovo a pensare ogni settimana in cui dedico la mia #KiaveDiLettura ad attualità mista a comunicazione (e solo perché di politica ormai scrivo poco o niente). Questa settimana è ancora più accentuata la sensazione di stupore mista a contrarietà rispetto a quanto accaduto nello scorso fine settimana a Rimini.
Nella città romagnola si è infatti svolta l'adunata degli Alpini, "imperdibile" occasione di festeggiamento per il corpo dell'esercito italiano con la penna sul cappello. Come sa chi ha avuto modo di passare di qua, in generale non sono un amante delle divise "DA METTERTI ADDOSSO", ma in questo caso molti "gentiluomini" che si sono dati appuntamento in riviera hanno reso ancora più facile la mia suddetta poca predisposizione.
Sono emerse infatti sin da subito varie situazioni che hanno messo in mostra tutto lo "splendore" di un atteggiamento noto da tempo ma troppo spesso lasciato nascosto sotto il tappeto come la polvere fastidiosa. In realtà di intangibile e leggero come la polvere non c'è proprio niente. Anzi.
Quello che si è provato a tenere lontano dagli occhi pubblici sono in realtà una serie di comportamenti molto pesanti e concreti. Ed allo stesso tempo deprecabili. Fatti che una bella fetta di partecipanti all'adunata ha messo in atto nei confronti del genere femminile e del buon gusto. 
Inizialmente, rispetto a tutto questo, è emersa qualche segnalazione che si è portata dietro ed ha dato coraggio ad altre vittime che hanno raccontato la loro esperienze. A queste si sono aggiunte testimonianze, racconti e filmati ai quali si sono sommati anche dei veri e propri reportage giornalistici.
Apprezzamenti grevi, parole pesanti, inviti espliciti, approcci sguaiati, tentativi di effusioni, cori di scherno, provocazioni da branco, epiteti misti a minacce.
Se avete tempo e voglia cercatele in rete, tanto per farvi un'idea. Dai racconti e dai video emerge palese quello che si è registrato: una sorta di "bomba libera tutti" del gusto e della decenza. Si leggono e si vedono alpini che incuranti di tutto approcciano in modo becero e spesso violento ragazze che hanno la "solita" colpa: quella di essere donne. Il campionario del becerume (si dirà così?) è completo: dai riferimenti sessuali agli apprezzamenti o dileggiamenti fisici, dagli inviti a trascorrere momenti intimi ai tentativi di baci, carezze ed abbracci. Il tutto tra le risate collettive di chi guarda ed in una sorta di goliardia piacevole solo nei gradi alcolici di chi la stava realizzando.
Quando è emerso tutto questo schifo (e pare che non sia neanche la prima volta a questo tipo di raduno visti i precedenti emersi) non si è levata una voce che sia una forte che "senza se e senza ma" abbia condannato qualcosa di talmente evidente che non dovrebbe neanche essere oggetto di un dibattito. 
Si sono tutti sin da subito schierati con gli alpini. Ovviamente lo stesso corpo "con la penna sul capello" che si è affrettato a dare la responsabilità alla goliardia di alcuni, fisiologica in un numero così elevato di presenti. Inutile commentare questo senso della proporzione degli altissimi responsabili del corpo alpino; chissà quindi cosa dovrebbe succedere secondo il loro ragionamento in situazioni dove le persone che si riuniscono sono di più. Altro che forza pubblica, assetti da guerra. 
Ma il tentativo ridicolo di autodifesa della categoria ci poteva anche stare. La totale afonia del resto delle istituzioni o la creazione del dibattito da parte degli organi informativi un po' meno sinceramente. Per fare un esempio politico, non solo Salvini e/o la Meloni si sono affrettati a schierarsi dalla parte degli alpini e del loro raduno, ma anche il gruppo donne del PD di Rimini non è voluto essere da meno. "Non ci sono denunce, senza queste non si può condannare il corpo degli alpini che va solo apprezzato per quello che fa da sempre" il senso del loro comunicato.  
In tutto questo ci sono sorelle, mamme, figlie, mogli, fidanzate, amiche che hanno passato due giorni in mezzo al rischio di doversi vedere circondate da una decina di cappelluti ubriachi intenti a proporre nottate fantastiche, sveltine, esperienze indimenticabili o a bloccare loro il passaggio tentando di baciarle, toccandole o strattonandole nel sorriso accondiscendente dei presenti. 
Una, dieci, cento, duecento…ed oltre testimonianze. Di ragazze e donne che per due giorni hanno vissuto così. Ma tutto sommato non si può dire. Perché gli alpini hanno la penna sul cappello e sono bravi. A prescindere. Ed anche un po' goliardici. Già. Chissà cosa ne pensano di questa definizione di goliardia quelle centinaia di donne che hanno vissuto quel fine settimana. 
Purtroppo fin quando passeranno per espressioni colorite certi atteggiamenti, per accettabili certe molestie, per "esistenti da sempre" certi approcci, non ne usciremo. Da questo e dal passaggio successivo. Che si chiama violenza. Che si chiama femminicidio. Per i quali, con lo stesso miope metodo, qualcun altro troverà altre scuse, altre motivazioni, altre attenuanti. Poi però lì tutti a piangere. O quasi.

martedì 10 maggio 2022

Ora non buttiamo via tutto....

La mia Viola

Campionato - 36 ^
FIORENTINA - ROMA = 2 - 0
GOAL: Gonzalez (R),  Bonaventura

LA GARA

Un ritorno allo stadio nel giorno migliore. Per la solita grande compagnia, per una coreografia di livello e per una partita MOLTO importante portata a casa. Ne ero abbastanza certo, son sincero. Non per presunzione eh, anzi. "Vedrai che si vince in casa con la Roma e poi si perde a Genova con la Samp". Un po' il nostro marchio di fabbrica: "fare un fiore e ca***ci sopra"
Ma intanto godiamoci questi fondamentali tre punti. Arrivavamo alla sfida dopo quattro sconfitte consecutive tra campionato e coppa Italia ma non so perché ero davvero convinto che avremmo potuto vincerla. Certo averla sbloccata dopo pochi minuti ha aiutato e non poco. Gol arrivato su un rigore che dalla Fiesole era apparso nettissimo e che rivedendolo pare esserci solo con un po' di generosità. Subito il raddoppio con un Bonaventura che sembra dire "SEMPRE SULLA MIA STRADA" e non trovando contrasti è arrivato fino dentro l'area di rigore ed ha piazzato vicino al palo per il 2 - 0 che sarà il risultato definitivo. In teoria sarebbe arrivata anche il tris ma la doppietta di Jack è stata correttamente annullata per fuorigioco. 
La partita si è quindi un po' "fermata", ma ci ha visto sempre protagonisti e soprattutto padroni del gioco. Abbiamo lasciato alla Roma solo un paio di occasioni ed un paio di palle in profondità ma soprattutto a centrocampo abbiamo dimostrato ritmo e gioco sempre a livelli importanti. Duncan ed Amrabat hanno macinato gioco e km trascinando la squadra e Nico, dopo essersi procurato ed aver trasformato il rigore sblocca-gara, si è sacrificato molto in fase di copertura. 
Si è rivista la Fiorentina speciale della stragrande parte di questo campionato: dominante e consapevole. Adesso abbiamo due impegni complicati ma anche il destino nelle nostre mani. Questa è quasi da sempre la situazione che meno amiamo, ancor di più importante banco di prova per testare la nostra crescita. Non molliamo proprio adesso, Fiorentina.
FORZA VIOLA...sempre....

KAPPAPAGELLE

Terracciano 6,5
Venuti 6
Milenkovic 6,5
Igor 6,5
Biraghi 6 
Bonaventura 7 -
Amrabat 7
Duncan 7,5
Gonzalez 7
Cabral 6 - - 
Ikonè 6 - 
Maleh 6 +
Piatek 6 -
Callejon SV
Terzic SV
Saponara SV
IL MIGLIORE: DUNCAN
Il peggiore: Cabral
All. Italiano 6,5

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...arrivo in ritardo e come mi collego gol annullato ed ammonito Bonaventura, che faccio? Spengo subito, 'unn'abbia ad essere io a portar male?! E andiamo iolaeeeeeee...."

sabato 7 maggio 2022

Ultima curva

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 486
So che è praticamente impossibile da credere ma anche a "questo giro" il valentissimo parlamento italiano si è di nuovo messo nelle condizioni di stupire chi lo segue con "immutata ammirazione" da anni. Siamo infatti ormai in prossimità dell'ultima curva semestrale dell'operatività della legislatura e pare che ci sia il rischio che il tempo.....manchi
Curioso vero? "TUTTI QUEI GIORNI" passati nella legislatura evidentemente non sono bastati per trovare lo spazio per affrontare questioni che adesso si prova a rincorrere.
Rincorse che già si intuisce avranno forti difficoltà di riuscita per i tempi dilatati e complicati dei percorsi legislativi/parlamentari. Cosa ormai nota e non nuova che quando aveva visto aprirsi uno spiraglio, altrettanto curiosamente, l'ha visto rapidamente richiudersi. La  causa? La mancanza di accordi ed i voti per creare qualcosa di concreto e spendibile per l'approvazione di provvedimenti/disegni legge da anni invocati. Quali? Diritto alla cittadinanza, provvedimenti contro l'omotransfobia, legge sul fine vita. I cosiddetti diritti civili. Giusto "una cosina" ecco. 
Argomenti e provvedimenti che dovrebbero essere alla base del vivere degno di ogni singolo cittadino di una nazione appunto civile ma che invece vengono relegati a provvedimenti da rincorrere e da spendere sull'altare di un percorso politico ignoto ai più ed anche agli stessi "protagonisti".  Così a ragazzi nati e cresciuti in Italia non sappiamo dire se e quando potranno diventare italiani, a ragazzi/ragazze/uomini/donne vittime di bullismo/violenza/aggressioni/offese per l'orientamento sessuale non riusciamo a dire quando potranno (esempio) baciare in pubblico il loro compagno/compagna/amante senza doversi guardare intorno preoccupati e/o impauriti, a persone malate terminali ed ai loro familiari non siamo in grado di far scegliere una fine dignitosa e consapevole per la propria vita. Non solo. Si può far "meglio".
Ogni "tot" infatti certi argomenti riacquistano la ribalta. Per mancanza di altre notizie o per eventi tragici/di impatto la simpatica armata brancaleone (spero che il Maestro Monicelli mi perdoni il paragone altamente offensivo per la sua "squadra" guidata dall'immenso Gassman) della politica italiana segue l'onda e (ri)promette il classico "mari&monti" a cui ormai nessuno crede più. Qualche giorno di vaga dimostrazione di operatività poi partono gli ostruzionismi, gli opportunismi, i veti, le tempistiche ristrette, gli emendamenti, gli slittamenti e le accuse incrociate sulle responsabilità per gli affossamenti. A quel punto ai cori giustamente indignati replicheranno i relatori/politici di turno con la classica scusa "Abbiamo perso un'opportunità per colpa di avversari politici miopi". Eh no caro/cara. "Ci avete fatto perdere l'ennesimo diritto, TUTTI" che è diverso. 
Altro giro, altra corsa, altri diritti civili rimessi nel cassetto buttando via la chiave. Con rammarico e danni per tutti non solo per quei ragazzi che non diventeranno italiani, quegli uomini/donne che non potranno baciarsi senza ansie/paure o per chi in situazione terminale non potrà decidere se/come porre fine alla propria vita. Questo schifo riguarda tutti perché i diritti civili non sono o meglio non dovrebbero essere esclusivi in un paese/mondo civile. Per questo ce ne dovremmo interessare come comunità e non come categorie perché se non vengono tutelati e rispettati ne siamo tutti umiliati. Profondamente.

domenica 1 maggio 2022

Ed una...

La mia Viola
Campionato - 35^
MILAN - FIORENTINA = 1 - 0
GOAL: Leao

LA GARA

Pre-Partita
Dopo tre sconfitte tra Coppa Italia e campionato il calendario ci mette di fronte la prima della classe in piena corsa scudetto guidata dal mister ex Pioli. A differenza della partita contro l'Udinese (clicca qui per rileggere quello strazio), il Mister lascia fuori quelli che erano gli acciaccati ma titolari mercoledì scorso. Quindi fuori Torreira, Bonaventura ed Odriozola e dentro Maleh, Venuti ed Amrabat scelto per "UNA VITA DA MEDIANO" in cabina di regia. Davanti tornano Cabral e Saponara a comporre il tridente con Nico. Alle 15 di domenica, evento più unico che raro, un San Siro praticamente esaurito apre le porte alla prima delle ultime quattro finali di questa stagione

Primo tempo
  • Primi minuti di studio con un buon ritmo
  • 10' da angolo Igor solo in area trova un grandissimo tiro di sinistro che finisce fuori di poco
  • 10' cambio di fronte accelerazione di Leao, carambola di Igor e palla ad Hernandez che trova l'esterno della rete
  • 12' Maleh semi graziato per una sbracciata a Tonali da già ammonito
  • 15' imbucata di Diaz per Giroud che brucia Igor e con uno scavino salta Terracciano ma sfiora il palo
  • 20' contropiede di Saponara, su apertura di Duncan, bel tiro ma centrale
  • Primo quarto che se ne va con un Milan con prevalenza territoriale ma Viola viva e ben in partita
  • 32' Theo riparte veloce anticipando Duncan e trova un cross pericoloso respinto da Terracciano in uscita bassa
  • 42' gran tiro dal limite di Calabria respinto, ci riprova il terzino e spara altissimo
  • Fine primo tempo, ritmo abbastanza elevato ma poche occasioni in un tempo sostanzialmente in equilibrio
Secondo tempo
  • 46' Martinez Quarta entra al posto di Venuti per il ruolo di terzino destro
  • 47' ripartenza Milan con Giroud che crossa per Leao che si libera ma spara altissimo a colpo praticamente sicuro
  • 51' Milan in forcing palla a Kessie che tira bene in diagonale ma Terracciano risponde sicuro
  • 53' Theo Hernandez sfonda a sinistra salta Quarta ma tira alto
  • 60' il mister gioca la carta dell'ex: Bonaventura per Maleh
  • 61' Rebic sfrutta una sfonda di Giroud e tira dal limite senza ostacoli ma fuori
  • 66' mentre il Milan mette Ibra, il Mister inserisce Ikonè e Torreira per Nico e Amrabat
  • Terzo quarto andato con nervosismi in crescita
  • 75' gran cross di Biraghi e grande stacco di Cabral che Maignan blocca in due tempi con un grandissimo intervento
  • 82' nel giro palla solito Terracciano apre in modo corto su Quarta troppo alto, Leao non aspetta altro punta Milenkovic che non interviene, tiro apparso non irresistibile sul primo palo e 1 - 0
  • 90' Ikonè perde palla a centrocampo e rincorre Leao atterrandolo in area ma l'arbitro non fischia ed il Var non interviene
  • Neanche l'assalto finale riusciamo a produrre, anzi il Milan ce la nasconde e finisce 1 - 0 
KOMMENTO

E la prima.....
Non era facile eh. Lo sapevamo. Anche se alla fine tutta questa forza nella prima classe non mi è sembrato di vederla. Comunque sia certamente non era la partita più agevole, ma l'impressione è che non ce la siamo neanche giocata così fino in fondo.
Un primo tempo di equilibrio senza grandi occasioni: il gran tiro di Igor fuori di poco e la grande occasione per Giroud. Partenze e ripartenze senza troppa precisione nell'ultimo passaggio.
Nella ripresa non siamo entrati in campo. In dieci minuti il Milan ha avuto tre/quattro grandi occasioni e ci ha sempre graziato (un po' come l'arbitro che poteva espellere Maleh al quarto d'ora del primo tempo). Il nostro centrocampo s'è spento, gli esterni già poco presenti sono spariti del tutto e solo un bel cross di Biraghi con una bella incornata di Cabral ci ha fatto mettere la testa nella metà campo avversaria. Proprio quando sembrava un Milan più sui nervi che sulle idee un rinvio sballato di Terracciano, Quarta fuori zona, Milenkovic molle nel contrasto ed ancora Terracciano non reattivo su un tiro parabile hanno permesso al Milan di aprire e chiudere il match. Nel finale non abbiamo prodotto neanche un'azione o un'occasione ed il Milan avrebbe potuto raddoppiare su un rigore non concesso che invece sembrava starci.
Continua la sequenza di sconfitte ma soprattutto, nel secondo tempo, si conferma la sensazione di una squadra scoppiata e con poche idee. Appannata nei singoli e con poche idee corali. Lo spazio per la corsa europea si sta sempre più assottigliando ma c'è ancora. Servirebbero tre vittorie....magari cominciando dai gol....o meglio dai tiri in porta...o meglio ancora dal ritrovare la Fiorentina di un mesetto fa.
FORZA VIOLA...sempre...

KAPPAPAGELLE

Terracciano 5 -
Venuti 5 +
Milenkovic 5,5
Igor 6 +
Biraghi 6 -
Maleh 5,5
Amrabat 6 
Duncan 6
Gonzalez 5 -
Cabral 6 +
Saponara 5
M. Quarta 5
Bonaventura 5
Ikonè 5
Torreira 5
Sottil SV
All. Italiano 5
IL MIGLIORE: IGOR
Il peggiore: Gonzalez

"TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito

"...Nico che deve giocare dell'altro? La vedo male male male...dice gli esterni 'unsegnano...ma intanto facessero gli esterni....ma un cross ioaleeee?!?! Solo Biraghi dopo che n'ha accoppati 4...tu dici l'è come quando si deve andare a cercare l'avversario ammonito per trovare l'espulsione eh?!?..."