domenica 5 ottobre 2025

Crisi ufficiale

I #KappaDeca di stagione

La mia Viola
Per provare a vincere la prima partita di questo campionato per il momento molto grigio arriva a Firenze la simpaticissima Roma del simpaticissimo Gasperini. #KappaDeca dal Franchi per la sfida ai giallozozzi.

  1. Partita. Campionato - 6^ : FIORENTINA - ROMA =  1 - 2  GOAL: KEAN, Soulè, Cristante
  2. Formazioni. Il Mister decide di confermare la squadra di Pisa (clicca qui) probabilmente abbagliato dalla prestazione effettuata. Conferma quindi per Pablo Marì centrale dei difensori centrali e Pongracic/Ranieri che mandano in panchina un'altra volta Comuzzo. I due difensori esterni sono i confermatissimi Dodò e Gosens nonostante un periodo di forma molto grigio per entrambi e Mandragora e Nicolussi Caviglia guidano il gioco con Fazzini con più liberta di andare. Davanti Kean e Gud subito dietro.
  3. Primo tempo. Pronti via e troviamo il modo di far male subito alla Rometta. Al quindicesimo sfruttiamo un frontale tra Mancini e Celik a centrocampo e ripartiamo in contropiede con Kean che ha aggiustato la mira e trova un gran gol in diagonale. Giusto il tempo di esultare che la Roma arriva dalla nostra destra a Dovbik che fa sponda per Soulè che - perso da Ranieri - trova un gran sinistro sotto il sette: 1 - 1 al ventesimo. Dopo cinque minuti quasi stessa azione respinta, abbastanza casualmente, da Marì quando sembrava il raddoppio per lo stesso attaccante argentino. Altri cinque minuti e sempre Soulè dal calcio d'angolo piazza un perfetto cross a rientrare e Cristante svetta su tutti portando la Roma in vantaggio. Siamo un po' in bambola e Dovbik ci grazia da venti centimetri su un cross che bastava spingere in porta. Come nelle più classiche delle regole abbiamo noi a quel punto la palla del pari e Kean trova un gran tiro - su assist al bacio di Fazzini - che si stampa sul palo. 
  4. Intervallo. "Primo tempo controvento, per il gioco tecnico come il nostro è un problema. Tu vedrai nel secondo.... "
  5. Secondo tempo. Si riparte con un po' di grinta in più ed una Roma che appare molto attendista. Su due cross di Dodò e Nicolussi gli attaccanti in area non ci arrivano per poco mentre è ad un quarto d'ora dalla fine che troviamo la nostra occasione più pericolosa con un gran tiro da una venticinquina di metri di Piccoli che colpisce in pieno la traversa. I cambi ripetuti fanno molta confusione in campo ma poca produttività se non un Fortini pimpante che trova un cross molto pericoloso che Gosens dall'altro lato a porta semivuota sparacchia da noi in Ferrovia. Nel finale è Dybala a creare la prima occasione romanista della ripresa impegnando De Gea.
  6. Pagelle. De Gea 6 ; Dodò 5 , Pongracic 5,5 , Pablo Marì 5 , Ranieri 5 , Gosens 4,5 ; Mandragora 5,5 , Nicolussi Caviglia 5 , Fazzini 6,5 Gudmundsson 4 , Kean 7 Piccoli 6+  , Ndour 6 , Comuzzo 5,5 , Dzeko 5,5 , Fortini 6+ ; All. Pioli 5 
  7. Prestazioni. Kean torna quello di anno scorso: due palle vagamente giocabili anche perché autocostruite ed un gol ed un palo che ancora trema. Gud quello di anno scorso quando era rotto: assente. Nicolussi Caviglia sbaglia tantissimo mentre Fazzini fa la partita per tutti al centrocampo ed infatti finisce sfatto di fatica. Gosens in condizioni molto preoccupanti, Dodò che i primi quattro minuti fa intravedere qualcosa di buono peccato la partita duri novanta. Buoni gli ingressi di Piccoli, Ndour e Fortini anche se visto quello che c'era in campo partivano avvantaggiati.
  8. Kommento. Potevamo anche pareggiare, indubbio. Ma la Roma nel primo tempo con un centravanti al posto di un palo della luce poteva chiuderla senza troppa fatica. Ai punti ci sta che fosse più giusto il segno "X" ma la sensazione di vuoto cosmico a me non è passata. E' ufficialmente crisi. Terza sconfitta al Franchi su tre gare giocate. Tre punti in sei partite, in piena media Bollins: sconfitta in casa e pari fuori. Difesa sconcertantemente fragile, centrocampo da continuo punto interrogativo ed attacco dove tutti quelli della rosa insieme hanno segnato quanto Sottil a Lecce (che ha giocato tipo tre partite). Alcuni singoli praticamente accantonati dopo qualche gara a vuoto, altri su cui si insiste nonostante le costanti gare insufficienti. Nessuna idea di gioco se non qualche lancio lungo sulla corsa poderosa di Kean e la vivacità di Fazzini: nulla rispetto a quanto servirebbe. Siamo confusionari in tutto, compresi nei moduli "CHE CAMBI TUTTO QUANTO" ma che non si discostano mai dai cinque difensori cinque. Siamo alla seconda sosta e si deve per forza fare un punto e cominciare a capire qualcosina di più. E' sempre l'inizio e nulla è perduto, anzi siamo sicuramente "troppo brutti per essere veri". Se però l'analisi è quella che sento in giro - la migliore Fiorentina della stagione e che abbiamo avuto solo sfortuna oggi - lo stato di confusione generale è preoccupante: primo che non si vede la realtà e secondo che ci si accontenta della stessa. Ritempriamoci e partiamo in un'altra direzione tra quindici giorni, grazie.
  9. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito"...io boh...esco a prendere un caffè guarda...ma icchè succede? io boh....io più che guardarla non posso fare....se si seguita, con il prossimo calendario si rischia di rimanere a tre punti per un mesetto...comunque media Bollins perfettamente in linea: 19 punti sicuri..."
  10. Il migliore ed il peggiore. Anche quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories. 

sabato 4 ottobre 2025

Un meraviglioso viaggio

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 662

Oggi mi va di utilizzare una categoria di questo blog (clicca qui) per raccontare qualcosa di diverso.
Ieri infatti ho fatto un viaggio in un percorso di speranza, coscienza e presa di posizione. Una lunga camminata in un fiume colorato che rivendicava qualcosa di profondo ed umano. Per questo la categoria viaggi secondo me è perfetta per descrivere la giornata di ieri. Perché il panorama era mozzafiato e l'aria era di quelle buone che fanno bene, elementi ricorrenti durante i giusti viaggi. Quelle giornate che ti riassestano e ti riequilibrano. Di quelle che riescono a farti dire "VEDO LONTANO IL TEMPO CHE HO PERSO". Perché su questo argomento siamo stati tutti troppo in silenzio. Abbiamo considerato tragicamente normale un numero di obbrobri e morti che fa orrore a rifletterci su. E di questo dobbiamo sentirci tutti colpevoli. 
Partecipare allo sciopero ed alla manifestazione di ieri non ci riabilita ma ci fa respirare un'aria diversa. Triste, rammaricata, ferita. Ma anche piena di coscienza profonda, di un sapore bello di cittadinanza attiva. Non mi va nemmeno di soffermarmi sui poveretti che non sapendo di cosa si parla hanno ironizzato, polemizzato, denigrato. Povera gente che non è solo colpevole ma anche complice. E come tale non poteva che atteggiarsi così.
E' stato bellissimo respirare il clima, percorrere quei chilometri, sentire quella partecipazione, vedere quel fiume di persone, condividere quelle parole, sentirsi dalla parte giusta o meglio l'unica possibile. Davvero un viaggio speciale, e come tale merita il mio modo di raccontarli: cinque foto e brevi didascalie.

IN DIFESA DI FLOTILLA PER GAZA

Uno - Per il popolo palestinese

Due - Per Gaza

Tre - Per il diritto alla vita

Quattro - Al fianco della Flotilla

Cinque - Dalla parte giusta

martedì 30 settembre 2025

Qualche ombra dal passato

#Klibro Settembre 2025 
qui il mio intero
Katalogo
JO NESBO
"Scarafaggi"
Einaudi

Come ho scritto l'anno scorso (clicca qui) ho iniziato la mia personale "saga Hole" con il terzo volume, scoprendo solo in un secondo momento che i primi due (credo anche per problemi legati alla pubblicazione in Italia in tempi diversi) li avevo saltati. Un annetto fa (essendo Nesbo la mia lettura estiva fissa) avevo recuperato "Il Pipistrello", quest'anno ho chiuso il cerchio con "Scarafaggi" ed adesso posso dire di aver letto "VITA MORTE E MIRACOLI" di Hole
Parto dal fondo: ho avuto la sensazione di avere a che fare con un altro protagonista proprio come l'anno scorso. E' difficile da spiegare in termini specifici o tecnici, soprattutto perché non sono troppo competente letterariamente, ma la sensazione che prevale è proprio questa mista a quella di avere a che fare con un Jo Nesbo un po' con il freno a mano tirato. 
Anche in questo libro Harry si trova a partire dalla sua amata/odiata Oslo per atterrare lontano, questa volta  a Bangkok. Come nell' esperienza australiana della prima tappa, l'ispettore prova a dipanare una matassa riguardante un suo connazionale ucciso oltre confine. Questa volta si tratta di un ambasciatore norvegese ucciso in uno degli alberghi noti in Thailandia non per i soggiorni. Hole - istruito subito sulla delicatezza dell'immagine norvegese rispetto agli sviluppi del caso - capirà ben presto di avere a che fare con una situazione che va oltre il personale vissuto dello stesso ambasciatore. Nel caldo tailandese cercherà di non cedere alle tentazioni della bottiglia "amica/nemica" e proverà a non farsi battere dall'afa e dai diversi tentativi di depistaggio che troverà sulla sua strada. Non sarà facile per lui capire che la scelta che hanno fatto i suoi capi di mandarlo dall'altro capo del mondo è l'esatto contrario di quello che gli hanno venduto: non per la sua fama di "risolvicasi" ma per la sua attendibilità relativa rispetto al mantenimento di obblighi e sobrietà. Ben presto si capirà che tutto l'interesse per la risoluzione del caso è abbastanza un misto tra facciata e timori delle "alte sfere".
Nesbo dipinge molto bene come sempre il contesto e lo descrive nell'evoluzione della storia in modo molto particolareggiato tanto quasi da respirare l'afa tailandese. Non appare, forse per la prima volta ma vado a memoria, un vero e proprio stato sentimentale del protagonista se non per i ricordi dolorosi di qualcosa che ha lasciato dentro una cicatrice importante. Il "giallo" che dà forma al libro è, come nel DNA del suo autore, sempre avvincente ma ha provocato un po' meno effetto sorpresa rispetto a precedenti puntate, lasciando la sensazione generale di una minore efficacia. Mi spiace aver chiuso le letture di Hole in calando con questo episodio. Quindi, caro Nesbo , vista la lunghissima serie di successi attendo una nuova puntata per chiudere (o riaprire) in bellezza ed al meglio.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...non è necessario fare grandi errori per finire col culo per terra. E in questo caso può succedere che nella caduta ti segua anche il tuo compagno ed allora scoprirai che i cosiddetti amici di colpo si sono dileguati tutti. Quindi anche se non avanzi in fretta, cerca almeno di mantenere l'equilibrio e di rimanere in piedi..."
2 - "...perlomeno i mostri se ne stanno sotto il letto. Credevo che sarebbe stato peggio. Hai appena iniziato, ricordati che ci saranno giorni molto difficili. Perchè esiste altro?..."
3 - "...meglio la sfortuna che non avere fortuna..."
4 - "...l'ultima cosa che ricordò d'aver cominciato a pensare era che ogni redenzione ha i suoi postumi come una sbornia. E viceversa..."
5 - "...ha qualcosa che non ho mai trovato in nessuna. E ho cercato, credimi. Temo di non saper spiegare cos'è ma non riesco a rinunciarci perché so che sarebbe difficile ritrovarlo..."

Mia personale VALUTAZIONE: ***° - tre stelle e mezzo su cinque

domenica 28 settembre 2025

Di lusso

I #KappaDeca di stagione

La mia Viola
Dopo oltre un trentennio in cui i "simpaticissimi" abitanti sotto la Torre militavano in serie inferiori o molto inferiori, torna la sfida toscana contro i pisesi. #KappaDeca da quella che fu l'Arena Garibaldi.
  1. Partita. Campionato - 5^ : PISA - FIORENTINA = 0 - 0 GOAL: --------
  2. Formazioni. Il Mister decide di cambiare ancora. Si torna con la difesa a cinque ed è Pablo Marì a giocare centrale con Pongracic e Ranieri "braccetti" (cit. per Matte). Nel mezzo Mandragora e Nicolussi Caviglia con Gud e Fazzini a provare a non far sentire troppo solo davanti Kean.
  3. Primo tempo. Tempo che va un po' a fiammate con momenti di aggressività pisese a cui rispondiamo con ripartenze che a volte diventano pericolose. Importante occasione dopo dieci minuti, la più nitida di tutto il primo tempo, con un cross dalla loro parte sinistra (dove siamo in affanno costantemente) ed un colpo di testa dell'ex Nzola che sbatte contro la traversa a De Gea battuto. In ripartenza Kean non ci va lontano con un tiro in diagonale mentre "curiosamente" Dodò dopo una bella sgroppata non trova né assist né tiro pericoloso. Touré prova l'eurogol in mezza rovesciata ma non trova la porta nonostante una coordinazione da film, Kean trova finalmente la porta ma il tiro non fa nemmeno il solletico al portiere avversario.
  4. Intervallo. "Menomale a 'stogiro la regola del gol dell'ex ha preso la traversa ed un accenno di stiramento.... "
  5. Secondo tempo. Si riparte e comincia il tempo dei gol annullati, prima due a Kean per netti fuorigioco poi uno a Meister dopo un meraviglioso tiro che però poco prima aveva toccato (ampiamente involontariamente con la mano). Siamo ancora scossi per il brivido scampato quando Cuadrado beve Dodò e prende il palo; sul rimpallo Pongracic ha il braccio largo quando respinge un nuovo cross ma per fortuna il VAR non pensa di intervenire. Stesso discorso su un braccio ancora più largo di Fazzini poco dopo. A cinque minuti dalla fine il Mister mette anche Dzeko (con Piccoli e Kean) ma è una mossa della disperazione  cui il Pisa risponde "TRANQUILLA NON E' NIENTE": continuiamo a non tirare mai in porta, tranne che da posizione in fuorigioco.
  6. Pagelle. De Gea 6- ; Dodò 4,5 , Pongracic 5 , Pablo Marì 6- , Ranieri 5,5 , Gosens 5,5  ; Mandragora 5,5 , Nicolussi Caviglia 5,5 , Fazzini 6- Gudmundsson 4,5 , Kean 6-  ; Piccoli 5,5 , Sohm 5,5 , Dzeko SV - All. Pioli 4,5
  7. Prestazioni. Trovare uno sufficiente pienamente è roba sostanzialmente impossibile. Il non gioco incide clamorosamente sulle prestazioni dei giocatori, la scarsa voglia di qualcuno (Gud e Dodò) ancora di più. Fazzini forse tra i meno peggio così come forse anche Pablo Marì. Arrivo anche a dire Kean che non trova mai la porta ed è evidentemente nervoso ma almeno si batte e gioca praticamente da solo. Centrocampo in costante affanno e quindi saltato con i soliti lanci lunghi.
  8. Kommento. Difficile commentare il fatto che torniamo da Pisa con un punto e la consapevolezza che ci sia andata di lusso. Due pali subiti, un loro gol annullato al limite, un rigore (forse due) probabile per i pisesi non dato, unica squadra ed identità percepita non la nostra. Qualche ripartenza sparacchiata a lato, zero gioco e zero idee. Sembra emergere evidente molto nervosismo ed anche un timore onestamente immotivato per il livello, che sembra quasi paura. Giocare così una partita così importante per momento e significato fa pensare.
  9. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito"...muahhhh, bene dai...io intanto ho toccato il fondo (dell'Italia) come la Viola, ora si risale....comunque il calendario peggiore è passato, ora c'è quelle bone...."
  10. Il migliore ed il peggiore. Anche quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories. AGGIORNAMENTO I votanti di Instagram hanno deciso così: IL MIGLIORE: DE GEA - Il peggiore: DODO'.

giovedì 25 settembre 2025

Irresponsabili

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 661

C'è una presidentessa del consiglio a cui evidentemente sfugge il senso della realtà. La stessa che si era definita "donna madre e cristiana" ha fatto in questa settimana di tutto per smentire anche se stessa. 
E' notizia di questi giorni infatti che le imbarcazioni della Flotilla in viaggio per portare aiuti e cibo a Gaza sono state attaccate da sofisticati droni che hanno "bombardato" le stesse con bombe sonore capaci di stordire ed infiammare. Ne hanno fatto le spese alcune vele e certamente i componenti della spedizione che si sono visti attaccare per l'ardire di portare aiuti. Era purtroppo prevedibile, perché hanno a che fare con uno stato stragista e terrorista ma è proprio per questo che queste imbarcazioni stanno facendo questo viaggio. Perché a Gaza, per mano israeliana, sta morendo una popolazione. Non per dire ma proprio nei fatti. Bombe, violenze e di fatto "chiusura" degli aiuti per chi sta morendo di fame. Per dirla "PANE AL PANE" manca proprio quello: il pane. I generi alimentari. I farmaci. Gli aiuti richiesti, invocati e disperatamente ricercati dalla popolazione palestinese non ci sono e quando sono apparsi o appaiono sono solo ed esclusivamente delle esche per sterminare ancora di più le persone in coda per accaparrarsi qualche boccata di ossigeno. In questo clima, una cinquantina di imbarcazioni di oltre quaranta nazioni diverse hanno provato a mettere mano all'assoluta complicità colpevole delle nazioni e dei governi che non stanno facendo NIENTE per aiutare chi sta morendo di bombe e di fame. Mondo tutto che è complice di questa strage. Flotilla prova a mettere una pezza a questa assenza e viene, quasi ovviamente e senza troppa meraviglia e/o preoccupazione, bombardata. Per ora solo in modo sonoro. 
Non solo. Perché la suddetta presidentessa del consiglio li ha definiti anche irresponsabili e mossi da un unico fine, non umanitario ma politico: attaccare lei ed il suo governo. Attenzione, ripeto. Secondo la suddetta, una cinquantina di imbarcazioni di quaranta nazioni diverse si sono mosse in direzione Gaza con tonnellate di aiuti sapendo di andare incontro a ritorsioni politiche e fisiche solo ed esclusivamente per criticare ed attaccare il governo meloni. Che da buona madre, donna e cristiana è preoccupata delle critiche al suo esecutivo e non dei bambini morti sotto le bombe, negli ospedali pediatrici abbattuti o di fame, ferite e stenti. E' inquieta per la richiesta di interventi del suo governo e non per le donne che perdono familiari e figli e che non hanno la possibilità di portare avanti i loro stati di gravidanza (argomento a cui di solito è così tanto interessato questo governo) a causa della strage israeliana continua. 
"E' da irresponsabili. Non c'è bisogno di mettere a rischio la propria incolumità per consegnare degli aiuti che sarebbero potuti essere consegnati in poche ore dal governo" tesi confermata anche da quel signore che trent'anni fa inciuciava a telecamere spente con Buttiglione e che ora pare faccia il ministro degli esteri. Anzi, lo stesso responsabile della Farnesina è addirittura andato oltre dichiarando che sono già arrivati gli aiuti italiani. Probabilmente l'indirizzo era sbagliato, dato che secondo tutti i testimoni sul campo (cooperanti, attivisti, volontari sul posto, fatti) questi aiuti non sono mai arrivati.
Intanto il numero di morti cresce. Cresce. CRESCE. Forse anche loro perché vogliono "solo" criticare il governo meloni. Quello della donna. Madre. E cristiana. Accerchiata da tutti.

domenica 21 settembre 2025

Cercasi identità

I #KappaDeca di stagione

La mia Viola
Seconda consecutiva al Franchi dove arriva il Como senza tifosi a seguito. 
#KappaDeca in cerca della prima vittoria in campionato.
  1. Partita. Campionato - 4^ : FIORENTINA - COMO = 1 - 2  GOAL: MANDRAGORAKempf, Addai
  2. Formazioni. Si cambia ancora, giocatori e modulo. Esordio dal primo minuto per Lamptey che si mette con Dodò sulla fascia destra mentre dall'altro lato Gosens arretra un po' e Fazzini si sposta un po' più largo. Davanti gioca Piccoli con Kean e dietro è Comuzzo a far posto.....al nuovo modulo. 
  3. Primo tempo. Partenza sprint con una punizione dal limite guadagnata al sesto minuto da Kean che Mandragora prima calcia male sulla barriera poi benissimo in porta: vantaggio praticamente immediato. Kean prova a raddoppiare: prima si libera bene e tira alla stelle poi sul portiere ma da posizione di fuorigioco. Lamptey si fa male in modo perlomeno strano, entra Fortini perché questo modulo evidentemente è quello davvero fatto apposta per il Como. Pur senza soffrire troppo, nella parte finale piano piano cominciamo a concedere metri agli avversari che con Perrone tira alto di testa da buonissima posizione, Morata incespica davanti a De Gea ed il Var toglie un rigore concesso il cui fallo pare fosse iniziato fuori area.
  4. Intervallo. "Io comunque questo ostracismo contro Parisi 'unlocapisco, due terzini a destra ed a sinistra uno solo. Si fa male un terzino ed entra Fortini. Poero Fabiano"
  5. Secondo tempo. Non rientriamo in campo. Semplice. Il Como prende metri su metri, "MUSICA E PAROLE" sono tutte loro ed è praticamente un tiro a bersaglio con De Gea che compie un grandissimo intervento ed un paio importanti. Alcune occasioni sono "bucate" dagli avanti lariani ma noi non usciamo mai dalla nostra metà campo. Al ventesimo su una punizione probabilmente invertita Nico Paz taglia bene per Kempf che Ranieri si perde e pareggio del Como. Non reagiamo ed i cambi appesantiscono la squadra invece che darle nuove forze. Ancora loro quindi a cercare ed andare vicino al gol. Noi tranne una serie di rimpalli che portano Sohm a tirare (fuori e piano) dal limite non produciamo niente. Invece il Como ci crede fino alla fine, riparte con Addai che non viene affrontato da nessuno fino a dentro l'area di rigore quando "buca" De Gea sul "suo" palo. Partita ribaltata al quarto di recupero.
  6. Kommento. La prima mezz'ora aveva un po' illuso, la fine del primo tempo comunque non aveva creato troppi crucci. Nel secondo tempo sostanzialmente l'apocalisse. Zero prodotto e un continuo assedio comasco attorno alla nostra area di rigore per un numero incredibile di possibili occasioni, una vera e propria lezione di calcio. Scomparsi totalmente dal campo non abbiamo mai tirato in porta o verso la stessa (non che nel primo tempo avessimo fatto numeri iperbolici eh). Sconfitta ampiamente meritata e preoccupazione ampiamente in crescita per un'identità ancora non pervenuta ed un gioco altrettanto latitante. C'è ovviamente tempo ma sarebbero 2 punti in 4 partite, forse qualcosina si dovrebbe cominciare ad intravedere.
  7. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito"...quelle difficili si son già incontrate tutte sicchè oggi....vo in scioltezza....stai tranquillo.....direi abbastanza agghiacciante almeno alla radio, magari dal vivo l'è meglio....bene dai....almeno le prossime le si vincono, quando vo via sempre vittoriosi...."
  8. Pagelle. De Gea 6,5 ; Dodò 5,5 , Pongracic 5 Ranieri 5 , Gosens 5,5 ; Lamptey SV , Nicolussi Caviglia 6+ , Mandragora 6,5 , Fazzini 6+ Piccoli 5 , Kean 5 ; Fortini 6- , Sohm 5+ , Fagioli 5 , Viti SV , Dzeko SV All. Pioli 4,5
  9. Prestazioni. Bella l'idea di Pioli di mettere due terzini a destra e perdere la spinta di Gosens per far giocare Lamptey (Fortini) e Fazzini fuori ruolo. Kean combatte come sempre ma dovrebbe pensare un po' più a stare in piedi e cercare i compagni che non protestare con l'arbitro o lasciarsi andare al primo contrasto. Il centrocampo, pur fuori asse, aveva retto abbastanza bene e cambiarlo non è sembrata una grande idea. Ranieri che non salta sul cross da calcio piazzato e Pongracic che si fa puntare senza intervenire e fa entrare in area l'avversario la fotografia del nostro livello difensivo.
  10. Il migliore ed il peggiore. Anche quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories. AGGIORNAMENTO I votanti di Instagram hanno deciso così: IL MIGLIORE: NICOLUSSI CAVIGLIA - Il peggiore: PICCOLI.

venerdì 19 settembre 2025

Il conto

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 660

Nel video che circola in modo virale (pare si dica così) in questi giorni con protagonista Enzo Iacchetti c'è tutto il disagio e lo stato di disperazione del livello (anche) comunicativo della vicenda che riguarda la strage senza sosta che avviene a Gaza. Ovviamente non è tra gli argomenti di disperazione principali che altrettanto ovviamente restano i morti, i feriti, le devastazioni e la pulizia etnica. Ma anche la comunicazione e la visione della cosa hanno un peso importante. Perché fondamentalmente si è ormai trovato il modo di abbinare automaticamente le denunce allo stato stragista di Israele all'antisemitismo, perché senza analisi si declina con la parola guerra un attacco sanguinario dove esiste un solo esercito, perché in automatico serve un contraddittorio anche dove fatti ed eventi indicano inconfutabili verità, perché ci si concentra sull'opportunità o meno del termine genocidio accapigliandosi per un vocabolo e perdendo il senso del significato di quello che sta accadendo. Esattamente quello che provava a dire Iacchetti l'altra sera a "E' sempre Cartabianca". La regola del "se in trasmissione c'è qualcuno che dice che la terra è tonda serve anche qualcuno che contrasti questa tesi" ha fatto però sì che ci fosse come ospite anche Eyal Mizrahi, presidente della federazione Amici d’Israele. Tenendo fede al suo ruolo e non rispettando la verità ed i fatti il presidente ha iniziato a recitare la sua parte: ha contestato numeri di morti e feriti rilevati da fonti internazionali, ha sostenuto che gli eserciti in campo sono due, ha sostenuto che la percentuale di morti di Hamas era superiore a quella dei civili lasciando intendere che quindi sostanzialmente ci poteva stare, ha provocato chiedendo "definisci bambino" a chi gli chiedeva conto della strage di minori in corso, ha apostrofato con "fascista" chi faceva il conto delle nefandezze dello stato israeliano e delle sue bufale. "CHE POI ALLA FINE IL SENSO E' TUTTO QUA" come dicevo (sopra ed in un post di qualche settimana fa qui): chi tocca/denuncia con fermezza le responsabilità di Israele elencando fatti evidenti ed inconfutabili è alla stregua degli antisemiti, fascisti o nazisti. Non contano foto, video, numeri, atrocità. Ospedali pediatrici che vengono giù, bombardamenti su gente affamata ed in coda per gli aiuti alimentari e sanitari, distruzioni infinite strutturali e generazionali, ferite ad anime e corpi senza più nessuna cura possibile per l'annientamento delle strutture di una società civile. E senza contare le conseguenze "a lungo termine", solo prendendo atto della fotografia di "oggi". Tutto è contestato e contestabile con (oltretutto) l'arroganza dei potenti a cui non si può sbattere in faccia la realtà perché hanno la prerogativa di potersela costruire a piacimento e quindi su misura.
Ho sentito il sempre brillantissimo Luttwak dire testuale "se bombardano bambini e neonati è perché quei bambini e neonati hanno lanciato razzi" oppure appunto il suddetto amico d'Israele sfidare Iacchetti con un tronfio "definisci bambino" e sembra tutto normale. Ed è anche quasi "vergognoso" che ci si debba attaccare continuamente ai bambini per provare a catturare l'attenzione. Ovvio che siano gli elementi più deboli ed innocenti da far emergere come vittime ma qui c'è una strage continuativa di TUTTO. Persone, società, vite, generazioni. Il tutto nel totale menefreghismo generale identificato perfettamente dalla frase che arriva soltanto adesso dalla nostra "ineffabile" presidentessa del consiglio che si erge a statista definendo addirittura "reazione spropositata". Decine di migliaia di morti, centinaia di migliaia di feriti, annullamento della vita della popolazione palestinese = reazione spropositata. "Ah, birichini questi permalosi israeliani..." sembrava essere il sottotitolo.
Ma quand'è che verrà presentato il conto a chi sta portando avanti questa strage ed a chi si permette questo scempio comunicativo e non solo? Quando verrà ripristinata la regola del "i fatti sono tali, sulle opinioni si discute"? Quando finalmente si capirà che chi viene mutilato, ucciso, reso orfano, annullato nella propria dignità e vita a Gaza ora ha avuto solo la sfortuna di essere nato a qualche migliaia di chilometri di distanza dal "nostro" punto fortunato? Quando si capirà che una strage continuativa di innocenti ed anche terroristi è tale chiunque la metta in atto e che questo chiunque deve essere chiamato stato omicida e stragista?
Purtroppo questo CONTO lo stiamo pagando tutti e purtroppo nemmeno ce ne rendiamo conto davvero fino in fondo.

sabato 13 settembre 2025

Altra categoria

I #KappaDeca di stagione

La mia Viola
Si riprende confidenza con il campionato contro i campioni d'Italia. Primo 
#KappaDeca della stagione dal Franchi.
  1. Partita. Campionato - 3^ : FIORENTINA - NAPOLI = 1 - 3  GOAL: De Bruyne (R), Hojlund, Beukema, RANIERI
  2. Formazioni. Arriva il Napoli ed arriva anche un centrocampista in più. Gud non c'è ed il suo posto il Mister lo affida a Dzeko. Affidato al terzetto Mandragora/Fagioli/Sohm il centrocampo infoltito. Dietro i soliti cinque.
  3. Primo tempo. Basterebbe il primo quarto d'ora di gara con 5/6 minuti effettivi di gara per dire "vabbè anche basta". Primo minuto: semimiracolo di De Gea, salvataggio sulla linea di Gosens e rigore procurato da Comuzzo. Dopo l'analisi del Var è De Bruyne a siglare lo 0-1. Pochi minuti di gioco e Mandragora stende Milinkovic Savic, ancora gioco fermo. Si riparte, ed al 5/6 minuto effettivo di gioco Dodò perde un sanguinoso pallone a metà campo, Pongracic controlla Hojlund "alla rovescia" e se lo perde lasciandogli una prateria da cui nasce lo 0-2. Il tempo per un altro semimiracolo di De Gea ed un quasi autogol di Di Lorenzo ed il primo tempo è finito con il solo Kean che prova a sbattersi un po' con anche una bella girata fuori non di molto.
  4. Intervallo. "Presi sostanzialmente a pallate, senza uno straccio di gioco e sotto l'acqua. Che meraviglioso modo di far ripartire questo campionato"
  5. Secondo tempo. Piccoli sostituisce Dzeko sostanzialmente nullo nel primo tempo ma il Napoli "NEL VESTITO BUONO ESSERE DECISAMENTE" troppo per noi. Riparte infatti con lo stesso passo da killer: Hojlund beve di nuovo Pongracic ed innesca Politano che impegna De Gea. Dall'angolo Anguissa gioca a flipper con Beukema tirandogli addosso un cross preciso e forte che Ranieri - marcando anche lui "alla rovescia" il difensore napoletano - non può ribattere: è 0 - 3. Il Napoli smette di giocare e piano piano toglie tutti i big. Noi usciamo un po' fuori e prima troviamo il sinistro vincente di Ranieri dopo un calcio d'angolo poi con Piccoli (assist speciale di Fazzini) potremmo riaprirla ma il tiro finisce sul portiere napoletano. Finisce 1 - 3 e con assenza assoluta di dubbi sulla correttezza del risultato.
  6. Kommento. Un risultato anche poco punitivo per quanto visto in campo dove per 75 minuti non siamo esistiti ed il Napoli ha dimostrato le 4/5 categorie di differenza che ci separano da loro. La preoccupazione non è tanto per la sconfitta o per la "nettezza" della stessa ma per l'assoluta inesistenza per grande parte della gara. Non era l'avversario più facile da affrontare ovviamente e siamo ancora all'inizio, ci mancherebbe. Però perdere così accende diversi campanelli e spie luminose, sperando ovviamente che siano solo "falsi allarmi".
  7. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito"...bene via....poteva andare anche peggio....peccato perché il capitano li fa anche belli...."
  8. Pagelle. De Gea 6,5 ; Dodò 5,5 , Comuzzo 4,5 , Pongracic 4,5 , Ranieri 5+ , Gosens 5,5 ; Sohm 5,5 , Fagioli 4,5 , Mandragora 5+ Dzeko 4,5 , Kean 5,5 ; Piccoli 5+ , Fazzini 6,5 , Nicolussi Caviglia 6 , Viti SV , Lamptey SV All. Pioli 5
  9. Prestazioni. De Gea evita un passivo peggiore, tanto per cambiare è il migliore e questo dovrebbe anche dire altro oltre che il giusto "se ci s'ha un portiere è giusto che pari". I tre centrali di difesa sono da serata incubo e riescono a far fare quasi bella figura alla serata "solo" molto negativa dei tre centrali di centrocampo. Fagioli l'eccezione a questa considerazione: per far fare bella figura a lui stasera serviva un miracolo. Kean ci prova, Dzeko mediano una bella idea ma non lo riproporrei. Fazzini al momento è imprescindibile e penso di aver detto tutto sul nostro centrocampo.
  10. Il migliore ed il peggiore. Anche quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories. AGGIORNAMENTO I votanti di Instagram hanno deciso così: IL MIGLIORE: FAZZINI - Il peggiore: FAGIOLI - PONGRACIC.

venerdì 12 settembre 2025

Qualcosa di diverso

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 659
Riparte il campionato, ma è come se partisse per davvero questo finesettimana. Le rose infatti sono state completate dopo la seconda giornata (clicca qui) in pieno stile illogico che regna sovrano in tutte le cose che regolano il pallone ed il suo ruzzolare.
Ogni anno, a campagna acquisti completata e prima dell'inizio "vero" della stagione, provo a dire la mia su quanto fatto dalla mia Viola. Rispetto alla valutazione ed alle considerazioni di anno scorso (clicca qui) qualcosa è cambiato, aggiungerei per fortuna.
Negli ultimi anni, a mio avviso, si era rincorso spesso la programmazione con alla base la definizione "BRICIOLE ED AVANZI DI IERI". Sicuramente non campagne acquisti da contestazioni o da rivolte ma neanche niente di esaltante o di troppo programmato. Qualcosa di diverso e migliore, sempre a parer mio, quest'anno si è visto.
L'entusiasmo ed i caroselli son altra roba ma nelle operazioni fatte ho intravisto un po' di logica ed in alcune anche vago tempismo. Restano dubbi su alcune scelte fatte e non fatte, ma qualcosina di diverso c'è. Nessun giocatore importante ceduto e gli investimenti su alcuni giovani che potrebbero crescere in modo importante sono le due cose che più ho apprezzato. Provo ad andare nel dettaglio della rosa:
Portieri. E' stato confermato uno dei maggiori "portatori di punti" dell'anno scorso, decisivo e leader. Finalmente è stato dato un ruolo a Martinelli (anche se secondo me gli avrebbe fatto meglio andare a giocare) scegliendo come terzo portiere un portiere cresciuto nel vivaio che ha fatto esperienze altrove. Direi buono.
Difensori. La scelta di continuare con la difesa a cinque non mi convince. Tra i centrali è stato aggiunto Viti che ha una possibile buona prospettiva di crescita. Aver tenuto Comuzzo divide un po' i tifosi (ed a quanto pare anche la società) per la prospettiva mancata di una pesante plusvalenza (da reinvestire?) ma che tiene solido il pacchetto dei centrali. Continuo ad avere qualche dubbio sul reale livello del duo Pongracic-Ranieri ma un anno in più di esperienza in una struttura di squadra nota non può che fargli bene. Sugli esterni confermato un altro dei leader (e portatori di punti) come Gosens ed un giocatore comunque importante come Dodò. Da scoprire il livello dei sostituti (Lamptey nuovo e Parisi speriamo pure con Fortini possibile sorpresa) comunque presenti però. Direi che si poteva far meglio nei centrali, bene negli esterni (con il punto interrogativo che dicevo).
Centrocampisti. Qui i maggiori movimenti ed arrivi. Sia che venga scelta la formula a tre sia che si vada verso la formula a due con un rifinitore più alto, si dovrà trovare un non facile incastro giusto. Sohm non mi entusiasma, Nicolussi Caviglia già un po' meglio. Fazzini credo sia una bella scommessa e - se si gioca a tre - non può non essere titolare, su Fagioli ho qualche dubbio che probabilmente avrebbe avuto anche la società se il prestito non fosse diventato obbligo d'acquisto. Direi da capire se l'incastro riesce.
Attaccanti. Probabilmente il gol più importante del mercato: la conferma di Kean. Gud da capire se davvero può diventare quel giocatore decisivo che lascia intravedere di poter essere a livello di prospettive. L'investimento su Piccoli è davvero importante ed il ragazzo ha potenzialità, probabilmente arriva col peso di un costo eccessivo per il suo livello ma non troppo per i prezzi che girano. Su Dzeko diversi punti interrogativi ma il livello del giocatore è alto, se il fisico tiene. Direi buono e Gud può farlo diventare molto buono.
Allenatore. Per Pioli uomo, leader di spogliatoio e persona solo applausi. Come tecnico ho ricordi chiaroscuri e vedremo quale dei due lati si riaccenderà di più. C'è da dire che sceglierlo ha in pratica significato cercare qualcosa di importante, per il nostro livello, e non fare una nuova scommessa come i due precedenti allenatori. Dei tecnici "in giro" - per la nostra fascia - era infatti sicuramente il migliore possibile (per quelli della mozione Sarri: fatevene una ragione, banalmente non lo vogliono. Hanno avuto tre occasioni diverse per prenderlo e non c'è mai stata concretezza quindi....). Direi fiducia.
In conclusione. ...Picchio De Sisti". E' più forte di me, non potevo non fare questa citazione. Tornando alla Viola mi resta qualche dubbio sull'assortimento del centrocampo e sulle tante scommesse fatte. Avrei probabilmente fatto un investimento sostanzioso su qualcuno di più certo in una zona fondamentale come quella mediana. Devo però riconoscere una logica nelle operazioni, un parziale tempismo nelle operazioni ed un buon livello di copertura della rosa. Curioso di capire se sarà più 5-3-2 o 5-2-1-2 anche se, ripeto, quel cinque iniziale a me non piace proprio. Dovendo quantificare in un voto, per il tentativo societario di fare qualcosa di diverso voglio premiare il tutto con un 7 - . 

Andando oltre casa Viola provo come al solito a lanciarmi nelle previsioni "generali". Per la stagione scorsa ho praticamente "toppato" tutto, ottenendo tipo un brillantissimo tre su dodici, ma nonostante questo ci riprovo:

Scudetto: Inter
in Champions League: #juvemerda, Napoli, Milan
in Europa League: Roma, Fiorentina
in Conference League: Bologna
Retrocesse: Pisa, Lecce, Verona
Capocannoniere: Lautaro Martinez

Ed il vostro voto al mercato viola? 

Le vostre previsioni? 

Via giù, non fate "far figuruccia" solo me....

AGGIORNAMENTO 
Il sondaggio su Instagram ha detto questo:

voto 7 - 38% (tre voti)
voto 8 - 25% (due voti)
voto 6 - 25% (due voti)
voto 5 - 12% (un voto)
voto medio - 6,75

sabato 6 settembre 2025

R1PUD1A

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 658

Chi ha avuto nel tempo la sfortuna di imbattersi in questo blog ha sicuramente notato che ho delle "fissazioni" e molto spesso faccio di queste mie "passioni" un elemento ricorrente di racconto, scrittura e condivisione.
Sicuramente la mia Viola (clicca qui) che dà anche il colore a questo blog, ovviamente il mio Poeta (clicca qui) che quando mi ritrovo a dire "HO PERSO LE PAROLE" mi aiuta a trovarle o mi trascina con il suo ritmo e le sue note (clicca qui) ma anche la mia lenta ma costante passione per lettura (clicca qui) e scrittura (clicca qui).
Oltre a queste ce n'è una che mi vede "impegnato" come ammiratore totale di ciò che viene realizzato da anni da qualcun'altro. E' quella che mi lega con un "filo rosso con doppio fiocco" alle attività ed alle finalità di Emergency (clicca qui).
Conosciuta tanti anni fa per la personalità e la capacità di rendere evidenti le ragioni dell'idiozia della guerra di Gino Strada non ho mai perso di vista i loro percorsi. Dai progetti agli interventi, dalle campagne alla promozione della cultura di pace. E' il primo gesto dell'anno quello di tesserarsi per cominciare i nuovi dodici mesi nel modo migliore. E' il primo pensiero per i regali di fine anno. E' l'idea per pensierini "diversi". E' l'orgoglio di vedere e sentire quanto e cosa in giro per il mondo viene realizzato con il marchio "E".
Come ogni anno a Settembre, Emergency organizza il proprio Festival (clicca qui per il programma) con un tema centrale ad unire tutti gli eventi, quest'anno la voce. "...che risonanza ha la voce delle persone - singoli o gruppi - di fronte a chi governa? Che eco ha la voce di chi rifiuta la guerra? Ci sono le voci dei giornalisti e degli operatori umanitari che sotto le bombe raccontano la verità della guerra; quelle degli attivisti in lotta nonostante il rischio di carcere e violenze; quelle delle persone che vogliono avere il diritto di definirsi; quelle dei popoli che si riprendono piazze, strade, vie e porti contro repressione, guerra e povertà; quelle dei giovani che occupano gli spazi per rivendicare il proprio diritto al futuro..." queste le parole dell'organizzazione per descrivere il senso del titolo. L'evento, come sempre, ha l'obiettivo di dare il proprio contributo per tentare di creare spazi di confronto e miglioramento della conoscenza di quello che accade nel mondo, facendo sentire la propria opinione. La propria voce appunto. Che da sempre è quella che si impegna nella cura delle vittime della guerra causate dall'idea malata della forza violenta come mezzo di dominio. Cura che Emergency si impegna a portare in ogni luogo in cui i conflitti siano presenti. Incontri, dialoghi, musica. Voci appunto. Da ascoltare, da riconoscere come ispirazioni, da conoscere come storie di diritti, da ammirare come elementi d'arte. Per chi ne ha voglia e/o ne è un po' curioso e/o può fare un salto, da ieri fino a domenica sono e saranno tanti i momenti in programma, in vari punti del centro di Reggio Emilia, in vari orari, con varie forme (qui il programma della tre giorni). Ne vale la pena. Per sentire arrivare finalmente una ventata di aria buona mista a concetti che finalmente mettono davanti a tutto la priorità assoluta di avere una società che riconosca i diritti di tutti ed ascolti le voci delle vittime delle folli idee di violenze e supremazia. "Racchiudendo" il tutto in un'unica voce di fondo, quella forte e netta che dice una sola cosa:
R1PUD1A LA GUERRA
Reggio Emilia, 5-6-7 settembre 2025

domenica 31 agosto 2025

Poco brillanti

I #KappaDeca di stagione

La mia Viola
Per chiudere il poker di partite di inizio stagione prima della sosta, ecco la trasferta dai gemellati di Torino, #KappaViola in salsa granata.
  1. Partita. Campionato - 2^ : TORINO - FIORENTINA =    0 - 0  ; GOAL: ------
  2. Formazioni. Il Mister opta per il tridente e fa esordire Piccoli accanto a Kean. Questo va a discapito di Ndour e Fagioli che si accomodano in panchina lasciando la parte centrale del campo a Mandragora e Sohm. Per il resto giocano i soliti cinque dietro e Kean davanti con Gud alle spalle. 
  3. Primo tempo. Inizio attento e poi il via degli errori di controllo e di passaggio, di qua e di là. Su uno di questi Dodò prova il tiro da quasi metà campo dopo un'uscita fuori area di testa del portiere granata. Kean spara qualche pallone in curva appena trova lo spazio mentre il Toro con una bella azione arriva davanti a De Gea con un triangolo Vlasic-Simeone-Casadei ma il nostro portierone risponde presente. Alla mezz'ora la palla più pericolosa è sui piedi di Piccoli che sfrutta un filtrante di Sohm ed impegna Israel in una bella parata. Si accende nel finale la gara: Comuzzo da lontano non ci va.....lontano, Ngonge e Casadei fanno il solletico a De Gea mentre Simeone invece lo costringe ad un vero e proprio miracolo.
  4. Intervallo. "Bah, intanto oggi s'è visto nel primo tempo di che colore è la maglia del portiere del Torino...."
  5. Secondo tempo. "APPERO' COME HANNO FATTO" veloce a fare due cambi in casa viola. Dal 46' entrano (a sorpresa) Kouadio per Comuzzo e (meno sorprendente) Fagioli per Sohm. C'è molta battaglia (e poca precisione) in mezzo al campo e la partita va a strappi. Su uno di questi Dodò ha una buona occasione di testa ma resta nel mezzo tra assist e gol. Fino al termine non ci sono limpide occasioni se non qualche mischia in cui Ranieri prima strozza una potenziale occasione poi fa un fallo fermando un'azione dove Kean - Kean - aveva tolto dalla porta un colpo di testa vincente di Gosens. Per il Toro solo qualche cross potenzialmente pericoloso ma che resta potenziale e basta perchè gli attaccanti granata non arrivano mai puntuali.
  6. Kommento. Un altro pareggio dopo quello di Cagliari, con un primo tempo un pochino più brillante ed una ripresa oggettivamente "impraticabile". Il Toro è apparsa squadra muscolare, vagamente aggressiva e poco altro. Noi abbiamo manifestato molte difficoltà a trovare l'equilibrio a centrocampo ed abbiamo avuto pochi lampi in attacco. E' l'inizio e la quarta trasferta in circa dieci giorni. Ci sta. Adesso fine mercato e pausa per riassestare equilibri e capire quale può essere la nostra identità di gioco, al momento un po' nebulosa. Sempre con la premessa che siamo all'inizio, sarebbe però "d'uopo" che quelli con il tasso tecnico più elevato cominciassero a dare segnali importanti di presenza decisiva. Per alcuni anche solo di presenza.
  7. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito"...vittoria facile....si vince facile ma prima la si sblocca e meglio è....ma Gud?!?! Pensavo di andare avanti a botte di tre punti e non di uno onestamente..."
  8. Pagelle. De Gea 7 ; Dodò 6+ , Comuzzo 6 , Pongracic 6- , Ranieri 6,5 , Gosens 6+ ; Sohm 5 , Mandragora 5,5 Gudmundsson 5,5 ; Piccoli 6+ , Kean 5 ; Kouadio 5,5 , Fagioli 5 , Ndour 5,5 , Dzeko SV , Fazzini SV All. Pioli 5,5
  9. Prestazioni. De Gea torna a fare il protagonista e Simeone è ancora lì che lo infama per la magia. Comuzzo appariva in ripresa ed è stato tolto a fine primo tempo, forse troppo in ripresa? Benvenuto in serie A a  Kouadio che probabilmente ha sofferto l'impatto di debuttare subito duellando sulla fascia con il fenomeno CB3. Il salvataggio (per il Toro) di Kean su Gosens entra negli annali delle cose "ok clamoroso ma basta così". Fagioli entra nella ripresa ma gioca meglio nel primo tempo.
  10. Il migliore ed il peggiore. Anche quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories. AGGIORNAMENTO I votanti di Instagram hanno deciso così: IL MIGLIORE: DE GEA - Il peggiore: FAGIOLI.

sabato 30 agosto 2025

Una bella amicizia

#Klibro Agosto 2025 
qui il mio intero
Katalogo
SILVIA AVALLONE
"Un'amicizia"
Rizzoli

Ero da un bel po' curioso di leggere qualcosa di Silvia Avallone e quando in libreria ho trovato il libro con questo titolo ed ho letto la sinossi della storia ho capito che dovevo cominciare da qui. Non è un libro sulla "FORZA DELLA BANDA" ma su una vera e propria "storia d'amicizia". Di quelle che partono lontane e dopo strade tortuose affrontate (insieme e non) arriva lontano. Elisa e Beatrice sono le due protagoniste anche se la prima è anche voce narrante ma lascia spesso spazio e palcoscenico all'amica che poi se lo prenderà in altro senso. Si fonda su un legame che appare inizialmente impossibile da instaurarsi (estrazione sociale, origine, caratteri) ma che poi invece non solo nasce ma si consolida e cresce con il passare del tempo. Le vicende - belle e brutte - fanno da collante per il rapporto che vive tutte le fasi di una storia d'amore: passione, crisi, recuperi, purezza del sentimento, tradimento. Quasi tutte o tutte vissute in modo alternato dalle due amiche sia nel ruolo attivo che in quello passivo. La più sentimentale e meno appariscente (Elisa) resta abbagliata dalla bellezza e la sfrontatezza dell'amica (Beatrice) ma i ruoli in qualche modo si ribaltano negli anni, alternando posizioni e pensieri.
La capacità dell'autrice è proprio quella di non far apparire nulla scontato e di non far sentire la "lunghezza" del racconto nelle sue pagine. Il libro infatti, oltre che sfiorare le 450 pagine è infatti lungo nel tempo del racconto perché attraversa i tanti anni delle vite o meglio dell'amicizia delle protagoniste. Quasi vent'anni di un rapporto così importante sono raccontati con dettagli e descrizioni che entrano perfettamente nel ritmo del libro. Non sono così clamorosi i colpi di scena della storia ma ci sono e danno quel qualcosa in più che serve al lettore per sentirsi ancora più preso dal libro. L'amicizia viene raccontata non come una favola tutta e sola bellezza ma viene mostrato ogni aspetto, descrivendolo mai eccessivamente ma provando a fotografarne i dettagli per meglio far comprendere al lettore il senso del rapporto ed il suo sviluppo. Solo in alcune parti le pagine sembrano ripetersi, un paio di "ritorni" ad argomenti già trattati rallentano solo temporaneamente la fluidità della lettura che poi si sviluppa e corre bene soprattutto nel finale.
Contento del mio esordio con l'autrice. Libro che consiglio, soprattutto a chi dell'argomento fa "motivo di vita".

CINQUE CITAZIONI

1 - "...non sapevamo quasi niente l'una dell'altra, io non conoscevo il suo dolore e lei non conosceva il mio, ma qualcosa dovevamo aver intuito perchè le sue dita scivolarono nelle mie, le accarezzarono, io accarezzai le sue. E forse fu per questo, o per il freddo, che di nascosto i miei occhi cominciarono a lacrimare..."
2 - "...arrivava sempre la necessità fisica di farti abbracciare e accettare. Tu irrisoria e lei gigantesca, una disparità incolmabile che in certi casi ti compromette la vita..."
3 - "...a questo pensiero impazzivo. Non io, ma il mio cuore, la mia pancia, le mie gambe, venivano attraversati da un'impazienza, da una necessità assoluta di vederlo..."
4 - "...avremmo potuto rimanere così, chiuse l'una sull'altra a proteggerci dalla brutalità del mondo per ore. Era la nostra casa "in via dei matti numero zero". Tutto lì era giusto..."
5 - "...pubblicarlo? far sapere a tutti di me e Beatrice? Rischiare che la nostra storia passi di mano in mano e venga giudicata, magari travisata, che corra dei pericoli? Oppure mantenere il segreto? La vita ha davvero bisogno di essere raccontata, per esistere?.."

Mia personale VALUTAZIONE: **** - quattro stelle su cinque