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MATHIAS ENARD
"Via dei ladri"
Rizzoli
Nel libro di Enard si sviluppano le vicende di due giovani amici che stanno crescendo a Tangeri. Il protagonista, Lakhdar, sarà ben presto costretto a toccare con mano la dura realtà della vita, tra una fuga di casa a causa del ripudio della famiglia per la sua passione per la cugina ed una costante e spesso infruttuosa ricerca di un lavoro e/o di una nuova dimensione. "TRAFFICO NELL'ANIMA" e desiderio di andarsene lontano ad esplorare il mondo vengono mescolati con la voglia di mantenere vive le proprie radici proprio nel proprio paese. Ben presto il suo amico Bassam invece resterà invischiato in un gruppo di estremisti che lo porteranno lontano da Lakhdar prima dal punto di vista delle convinzioni poi delle azioni e territorialmente. Il protagonista quindi si trova ancora più solo ed intraprende, anche per questo, viaggi di cui non è totalmente convinto che lo porteranno a varie esperienze dove si mescolano povertà, violenze e margini delle diverse periferie fino ad arrivare in Spagna. Avrà modo di far nuove conoscenze pur senza mai dimenticare le sue origini e l'amicizia con Bassam che nel finale magicamente farà di nuovo la sua comparsa rendendo il finale ancora più attraente.
La scrittura di Enard si fa in ogni pagina fotografia degli sfondi complicati in cui il libro è ambientato. Riesce a percorrere argomenti vari con una bella capacità di rendere ogni descrizione chiara e "cruda" che spazia dall'amicizia alla povertà, dalla violenza alla religione. Ci sono i colpi di scena ed il dettagliato racconto dei drammi - interiori e non - di protagonisti ed altri personaggi aiutano a tenere viva l'attenzione che in alcune pagine tende invece a calare. La storia infatti è sì affascinante, ma in alcuni punti sembra rincorra un po' qualcosa di già scritto poco prima portando il lettore ad appesantire un po' la sua lettura. Bel finale dove sembra sciogliersi anche la scrittura più densa delle pagine centrali del libro. Storia consigliata, libro comunque da leggere pur con qualche momento di leggera flessione.
CINQUE CITAZIONI
1 - "...se non fossi stato tanto orgoglioso è quel che avrei dovuto fare, mi sarei risparmiato tante umiliazioni e tante ferite..."
2 - "...quei ricordi la facevano sprofondare nella malinconia. Sembrava fragile, come bastasse un niente a farla crollare.."
3 - "...la vita è una macchina che scortica l'essere umano; dall'infanzia ci spolpa e poi ci rimpolpa esponendoci a contatti, voci, messaggi che ci modificano all'infinito, siamo in movimento; una foto istantanea offre soltanto un ritratto vuoto, numi, un nome unico e tuttavia molteplice proiettato su di noi e che ci costruisce..."
4 - "...non ricordiamo mai del tutto, mai veramente; col tempo la memoria ricostruisce i ricordi e sono così lontano, adesso, da quello di allora che mi è impossibile ritrovare esattamente l'intensità delle sensazioni, la violenza delle emozioni..."
5 - "...a volte bisogna agire, quando le fiamme diventano troppo alte, troppo pressanti..."