Non posso dire certo che ti conoscevo bene, ma ti conoscevo e la cosa mi piaceva. Il primo punto di riferimento "dèRoma" da quando lavoro qui (perchè non è proprio possibile usare la parola laziale con te), rimasto tale nel corso degli anni. Tante cose fatte insieme, molte di più quelle che hai fatto te nel tuo percorso, tutte commosse ieri nel riempire il luogo per il tuo saluto.
La tua bella famiglia, la tua disponibilità, il tuo esserci senza "sconti", il tuo essere sempre sorridente. "NEL GIORNO DI DOLORE", quando è arrivata la notizia, intorno c'era un bel prato di margherite illuminate da uno dei primi soli di una primavera pigra.
Semplice come quelle margherite, colorato come i colori della primavera illuminata dal sole. Semplicemente così.
Ciao Angelo, scritto in giallorosso solo per te
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