Kiave di lettura n° 187 |
Dopo la splendida domenica di qualche settimana fa, e dopo il periodo di allenamento che l'aveva preceduta per poter dire ed essere più o meno certi che "PRENDE QUOTA IL RITMO" giusto delle gambe, la costanza della corsa mi aveva un po' abbandonato. Così, recuperare passo ed andamento giusto, ha la sua difficoltà, accentuata da allergia e da un clima umido che cambia costantemente in un giugno più matto di un marzo pazzo.
Trovare il ritmo non è facile e il random aiuta un po' presentando Bon Jovi e la sua botta di adrenalina con "Livin on a prayer" che riesce a farmi attaccare nel modo giusto e mi accompagna nel tratto di rottura del fiato che è sempre uno di quelli più importanti. Affronto al meglio l'impatto e per un po' i pezzi scelti dal random mi sono amici e motivo di accompagnamento nel ritmo pur passando e scegliendo pezzi "strani" che faticavo a ricordare di avere nella musica nel cellulare (tra le quali si passa dal Bobo dagli sfondi amaranto di Madame Sitrì ai Sette sono i Re della Bandabardò).
Ne passano alcuni di pezzi, quasi inosservati forse perchè la corsa è fluida. Quando invece il momento peggiore si avvicina, cioè quello di tenere il buon passo di partenza, arriva il Principe De Gregori con la sua Titanic che dai ritmi allegri accompagna al meglio il momento di calo di ritmo "e giragiragira l'elica e gira gira che piove e nevica" fa continuare a far girare le gambe nel modo giusto anche se rallentate.
De Gregori è uno di quei cantanti di cui ammiro testi, musica e soprattutto la capacità di essersi costruito un repertorio infinito di pezzi apprezzati, ascoltabili e che lasciano il segno, proprio come quello di cui in passato ho scritto qui. Ho il rammarico di non averlo mai visto in concerto, credo che il suo stile ed i suoi pezzi mi regalerebbero grandi emozioni e sicuramente sarebbe uno di quei concerti da conservare impressi nella memoria. La poesia che regala nei suoi pezzi, declinata ogni volta diversamente ma ogni volta nel modo giusto, è un piacere per gli orecchi e per la sensazione di coinvolgimento che trasmette, dalla compostezza quasi istituzionale di certi pezzi ai ritmi più "divertiti" come quello in questione (accentuato nella versione live che ho scelto) in base agli argomenti dei suoi pezzi,
De Gregori è uno di quei cantanti di cui ammiro testi, musica e soprattutto la capacità di essersi costruito un repertorio infinito di pezzi apprezzati, ascoltabili e che lasciano il segno, proprio come quello di cui in passato ho scritto qui. Ho il rammarico di non averlo mai visto in concerto, credo che il suo stile ed i suoi pezzi mi regalerebbero grandi emozioni e sicuramente sarebbe uno di quei concerti da conservare impressi nella memoria. La poesia che regala nei suoi pezzi, declinata ogni volta diversamente ma ogni volta nel modo giusto, è un piacere per gli orecchi e per la sensazione di coinvolgimento che trasmette, dalla compostezza quasi istituzionale di certi pezzi ai ritmi più "divertiti" come quello in questione (accentuato nella versione live che ho scelto) in base agli argomenti dei suoi pezzi,
E come in un naturale passaggio di testimone arriva un altro pezzo da novanta, di quelli molto presenti nel mio Katalogo reparto cd e di quelli che a proposito di pezzi da applausi e di pezzi che lasciano il segno è secondo solo al mio Poeta. Parte uno dei pezzi più apprezzati, di quelli che lasciano il segno per bellezza e per intensità e di cui ho già scritto. Daniele in questo pezzo ha la potenza e la grazia di chi riesce a dipingere nel migliore dei modi una stella nella sua lucentezza, un quadro nella sua bellezza, un sogno nelle sue sfumature.
A differenza di De Gregori, Danielino ho avuto modo di vederlo spesso dal vivo, come testimonia il katalogo sezione biglietti d'ingresso, compreso puntate indimenticabili anche fuori confine che sono state il prosieguo di un percorso iniziato molti anni fa, come testimonia la memoria preblog (a cui ho attinto per cercare il pezzo live) che corre da una serie di grandi concerti nelle varie province toscane a quelli inaspettati e unicamente speciali fuori regione. Questo pezzo proprio durante il tratto più duro da affrontare lascia un po' il fiato corto, non essendo la migliore canzone possibile per tenere o aumentare il ritmo, ma per una canzone del genere si fa un'eccezione ben gradita.
Il ritmo diminuisce come lo stile dei pezzi che dopo aver toccato vette altissime tornano su standard più "normali" (tra gli altri si passa dal Sabato di Lorenzo al negozio di antiquariato di Fabi) ed accompagnano gli ultimi sforzi e gli ultimi km, l'arrivo del Poeta con "certe notti" non è tempestivo per l'ultimo sforzo, ormai il fiato è finito e le gambe reclamano lo stop. Fermo il compagno di viaggio che di nome fa random e salvo la sessione di oggi. Il tempo non è da Deejayten, i 10 km infatti sono solo avvicinati ma non realizzati, ma per riprendere passo e ritmo ci si può stare. In qualche modo le gambe sono ripartite, adesso basta non fermarle di nuovo. Alla prossima, scarpe da corsa. Alla prossima, random.
da fb:
RispondiEliminaMa io pensavo fosse un post su Gomorra! Questo link è fuorviante :(
Monia
Involontario ma è vero!! Un link "acchiappacitrulli"...
Elimina:-)
da fb:
RispondiEliminae io pensavo fosse un post su Giannini e De Rossi, quelle cose tipo che generazioni di centrocampisti romani e romanisti si passano il testimone, na cosa de quelle che fa Roma Tv... Però vabbè pure loro due so'daa Roma. Per ulteriori info https://youtu.be/P6VxUkv5UVQ
Andrea
Andre voglio bene a te ed a Danielino ma unnè proprio il mio pezzo.... Ne i miei centrocampisti... Son più per "picchia per noi beppe iachini"...
Elimina;-)
da fb:
RispondiEliminaPensavo parlassi di Milito e Pradè...
Bollins
Mi aspettavo tu dicessi CarnaSCIUAli....
Elimina:-)