Kiave di lettura n° 188 |
Colori, sorrisi, canzoni, balli, condivisione. Difficile uscire da queste parole per descrivere la giornata di ieri. Un fiume davvero colorato e lunghissimo ha attraversato la mia splendida Firenze, partendo da piazza d'Azeglio per arrivare in piazza Indipendenza, piazze "diverse" dai soliti ritrovi ed arrivi di manifestazioni, ma anche la manifestazione di ieri lo era, una sorta di "CANZONE NUOVA".
Il primo Pride a Firenze non ha altre definizioni se non CLAMOROSO SUCCESSO. Tanta, tantissima adesione e soprattutto tanta bellissima gente che sfilava per l'orgoglio di mostrarsi e poterlo fare e per il riconoscimento di diritti e di una libertà di amare che dovrebbero sembrare banali ma che ancora non lo sono per niente.
Ho letto stamani su vari post che quello che stupiva della manifestazione di ieri era la totale allegria nonostante si sfilasse per fare alzare una voce contro le evidenti e lampanti discriminazioni e violenze che ancora tormentano la nostra attualità, da casi più o meno isolati di discriminazioni a violenze psicologiche e fisiche, da mancati diritti ad eventi folli come vere e proprie persecuzioni per arrivare al culmine della strage di Orlando ed alle successive vergognose reazioni/mancate reazioni solo perchè l'evento riguardava un locale gay.
A questi fatti gravissimi e vomitevoli hanno risposto ieri circa trentamila persone sfilando con bandiere, palloncini, colori, cartelloni colorati, adesivi e soprattutto infiniti e condivisi sorrisi.
Le istituzioni presenti, le associazioni organizzatrici, le persone LGBT "sfilanti", le persone che condividevano il senso della manifestazione, i passanti che si sono uniti, le persone affacciate alle finestre che applaudivano, lo staff che seguiva il corteo con la pressione dell'organizzazione, le strade di una meravigliosa città: tutte unite e legate da un sorriso vero e sincero, unico.
A non unirsi a questo gruppo i venditori ambulanti di birra ed acqua che nonostante i soldi incassati erano gli unici con visi incazzosi e stanchi e soprattutto il sindaco Nardella che ha vigliaccamente non concesso patrocinio e gonfalone della città alla manifestazione ed altrettanto vigliaccamente si è presentato alla stessa a titolo personale, visto che il ruolo istituzionale non poteva assumersi evidentemente questo "peso politico". Da fiorentino mi sono vergognato che non si ritenesse la mia città "politicamente ed istituzionalmente" presente in una giornata del genere. In altre manifestazioni sarebbe servito il cordone della polizia per farlo sfilare, ieri è stato accolto dai giusti fischi e dal giusto "ipocrita" e sommerso di ironia durante il corteo. Ma per fortuna è stato solo un pesante neo, unico perchè durante il corteo ho visto altri volti di persone note che fieramente hanno sfilato, altri sorridenti ma tesi perchè erano all'organizzazione e quindi anche preoccupati che tutto filasse come è filato, altri a tenere uno striscione che portava il nome dell'associazione dove lavoro di cui sono andato molto fiero, altri ad aprire un corteo come una delle associazioni organizzatrice dell'evento. Orgoglioso di essere lì con loro, di avere il loro stesso sorriso, PRIDE come quel corteo di questo grande pomeriggio fiorentino.
Nessun commento:
Posta un commento