sabato 14 dicembre 2019

Cose nuove e cose note

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 366

La storia si ripete, ma anche no. Si ripetono fatti e circostanze a distanza di tempi più o meno lunghi e si ripetono anche le reazioni. O magari quelle in alcuni casi si differenziano.
Argomento molto caldo nelle scorse settimane è stata l'inchiesta giornalistica sui finanziamenti alla fondazione Open. Ma non solo. L'inchiesta giudiziaria relativa. Le querele di Renzi. La vicenda più o meno parallela della casa acquistata dall'ex premier.. L'intervista rilasciata a Formigli. Le successive pubblicazioni in rete delle foto della casa del giornalista fiorentino. E sicuramente ho dimenticato qualcosa.
In questo florilegio di tappe dello stesso giro, può capitare di rimanere sorpresi o spiazzati da argomenti magari meno conosciuti. Quelli che sono i dettami della normativa per il finanziamento ai partiti, le connessioni tra fondazioni e finanziatori, gli obblighi di trasparenza dei partiti e delle fondazioni. Credo che la magistratura su questo farà chiarezza, se riterrà o meno di continuare le indagini ed avviare o meno processi. Quello che non sorprende è invece la reazione relativa a quanto emerso.
Siamo partiti dalla "corretta definizione" del problema. Il nuovo partito di Matteo Renzi ha chiesto infatti una convocazione urgente del Senato per parlare del problema che, secondo la loro agenda, affligge il nostro Paese: la regolamentazione del finanziamento ai partiti. Come seconda mossa si è scelto di rispolverare qualcosa che non passa mai di moda. E' tornato di attualità infatti, come un improvviso salto nel recente passato, il ritornello che "RIPETE SEMPRE" "invasione di campo della magistratura", "strane coincidenze", "avvertimenti dei magistrati", "curiosa tempistica rispetto alla nascita del nuovo partito". Infine il grande classico. "Killeraggio mediatico", "giornalismo a richiesta", "invasione della vita privata". Il tutto sempre sottolineando "la fiducia sostanziale nella magistratura" e "la convinzione che il giornalismo e la sua attività sia fondamentale per questo paese".
Giro concluso.
Come già scritto, credo che la magistratura "debba fare il suo corso" (tanto per usare un altro grande classico). Credo che sia più che lecito che Renzi (o chiunque altro) quereli/denunci chi fa un uso improprio e scorretto di informazioni o dica cose non vere/denigratorie nei suoi confronti. Credo che sia giusto regolamentare nel migliore dei modi ogni aspetto pubblico come i partiti e conseguentemente anche il loro finanziamento. Mi chiedo però come non possa essere compreso che insinuare i dubbi sulla tempistica e/o sulle finalità delle indagini della magistratura sia un clamoroso danno per la vita pubblica tutta. Cosa dovrebbe pensare il cosiddetto "cittadino medio" se vede e sente certe reazioni? Quale fiducia può avere/mantenere nella magistratura? Visto che sono a chiedermi cose, mi domando anche come si riesca, non solo a non confermare posizioni del passato sull'eticità della politica ma addirittura a stravolgerle totalmente ("le dimissioni si danno per motivi politici o morali non per un avviso di garanzia" "trovo assurdo che per la vicenda dei rubli alla Lega si voglia fare il processo ai giornalisti...il problema non è sapere come i giornalisti abbiano avuto l'audio del dialogo tra leghisti e russi ma verificare se l'audio è vero"). Su questo, davvero non si trova poco opportuno (non illecito ma opportuno) tutto quello che è legato al prestito della mamma dell'imprenditore Maestrelli per l'acquisto della casa? Infine, per chiudere, mi piacerebbe sapere se solo a me i veri "avvertimenti", per usare il dizionario di Renzi, siano sembrati quelli dei gruppi social vicini a Italia Viva (che dalle ore successive all'intervista con Corrado Formigli hanno pubblicato indirizzo, foto e riferimenti della casa del giornalista, nell'immobilismo dei coordinatori del partito per almeno una settimana). Perché la comunicazione successiva di Renzi, dopo la classica presa di distanza, paragona la sua vicenda a quella del giornalista sapendo benissimo che modalità, opportunità e tipologia delle vicende sono totalmente diverse?
Mi faccio questa serie di domande e nelle orecchie mi risuona Alberto Sordi che con il tono nobile del Marchese del Grillo sorridendo risponde "beh, perchè io so' io e voi non siete un cazzo"

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