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"Una storia quasi solo d'amore"
Feltrinelli
Nel romanzo di Paolo Di Paolo il primo compito del lettore è quello di individuare i protagonisti del libro. Non tanto quello di capire le loro caratteristiche e sfumature bensì quello di individuare proprio su chi il libro è basato. L'impostazione prevede un "io narrante" che in realtà non accompagna le pagine del romanzo raccontando la propria storia bensì quella che si sviluppa intorno a sé e che la riguarda solo indirettamente. Saranno infatti principalmente le vicende di sua nipote e di un giovane attore della sua scuola di recitazione quelle che Grazia osserverà e proverà a raccontare. Nel farlo lascerà allo sviluppo della loro storia il palcoscenico principale e si metterà dietro le quinte da brava regista. Dai consigli professionali a Nino allo sguardo "materno" verso la nipote il suo esserci sarà discreto ma determinante rendendo evidente la sua appartenenza alla categoria di "QUELLE CHE SANNO SPIEGARTI" ciò che ti dicono. Il suo racconto oscillerà fra il dolce e l'aspro lasciando chi legge soddisfatto dello svilupparsi di trama e stile che ho personalmente trovato "in crescendo".
Serve infatti un attimo per ambientarsi e calarsi nel percorso ma quando si fa proprio diventa familiare molto più del previsto. Le descrizioni sono complete ma non eccessive ed anche se la trama non è clamorosamente ricca di colpi di scena (se non probabilmente nel finale) il romanzo non perde di interesse e non fa diminuire l'attenzione di chi legge. Particolare il modo di proporre i dialoghi alla stessa maniera sia che siano in forma indiretta riportati da parte di Grazia sia che siano in modo più intimo tra Nino e Teresa. Curioso il riferimento nemmeno così secondario all'impatto religioso e di fede di uno dei protagonisti ed il suo riflesso sull'altro.
Se in alcuni punti sembra smarrirsi il riferimento centrale del libro divagando in altro, il tutto torna sempre poi al punto focale della trama. Si legge bene ed anche se di fondo il romanzo è leggero, gli spunti per alcune riflessioni non mancano. Consigliabile e consigliato.
CINQUE CITAZIONI
1 - "...recitare un po' si recita sempre e come viene. E no, non si tratta solo di bugie - gente che indossa maschere che non dovrebbe, gente che nasconde, che dissimula, con l'ansia di essere scoperta e punita. C'è una zona teatrale in ogni nostro atto - ci stava arrivando anche lui..."
2 - "...perché si sentiva così bloccato? Perché non riusciva a essere indifferente? Perché non provava nemmeno a dirle ciò che sempre aveva pensato, di questi argomenti e di tutto? Perché era così coinvolto? Perché gli stava incredibilmente a cuore entrare nella sua testa? Ed in tutto questo, perché aveva tanta voglia di fare l'amore con lei? La testa di Nino era affollata di domande come forse mai era stata e questo lo sorprendeva, lo agitava..."
3 - "...era come vedervi giocare a tennis con le parole: concentrati, se necessario rabbiosi - l'ansia di vedere se il colpo andava a segno. Guardandovi da fuori, si sarebbe potuto pensare a una lite, e qualcuno deve averlo pensato: quelle rese dei conti tra gente che non riesce ad amarsi più - la ferocia travestita da calma gelida..."
4 - "...come stai? chiedevano. E' sempre la prima domanda. E' sempre quella a cui più fatichiamo a rispondere. Bene. Abbastanza. Non ci lamentiamo. Rispondevo: male. Sentivo l'impaccio, lo scavalcavo con una richiesta: raccontami qualcosa..."
5 - "...come dalla bolla di una lacrima. Aspetta. Sente che non potrebbe stare in nessun altro luogo del mondo, ma solo lì, nella Panda in cui hanno fatto l'amore. Solo lì, dentro quell'attesa così simile a un rischio, a una prepotenza, a una dichiarazione d'amore.."
Mia personale VALUTAZIONE: **** - quattro stelle su cinque
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