Prendendo spunto dalle scarpe rosse, simbolo di riconoscimento della lotta, ho deciso che in questa giornata internazionale contro la violenza sulle donne voglio contribuire in piccola parte anche io; con un taccuino moleskine, un piccolo quaderno ed una penna rigorosamente rosse, piccoli simboli di riconoscimento per una finalità così forte, perchè se ne continui a parlare, perchè si continui appunto a scrivere di queste oscenità e non si permetta a nessuno di "abituarsi" all'idea che in fondo una violenza su una donna ci può stare o peggio è "da mettere in conto".
Un post tutto per loro per un posto che spesso non hanno, oppure non hanno più a causa di violenze o soprusi da parte di quello chiamato o considerato ancora troppo spesso, ed in maniera anacronistica e vergognosa, come il sesso forte. Poche righe da utilizzare anche come piccolo segnale di rimprovero per me come per tutti, che ci dimentichiamo troppo spesso di una cosa così importante, ricordandocene solo l'otto marzo o in giornate come questa. Un tentativo di lanciare un messaggio, di solidarietà, di vicinanza e di condivisione di una lotta mai "fuori moda" purtroppo.
Possono sembrare sempre racconti lontani, fin quando non ti accorgi che ce li hai ad un passo, fin quando non ti riguardano da più o meno vicino; i numeri non dicono bugie, questi casi sono nella nostra vita e per non considerarli dobbiamo arrivare prima a sconfiggerli. A dare voce ad ogni donna che si trova in una condizione di vittima di violenza, fisica, morale o psicologica, da parte di un passante, di un ex, di un vicino, di un marito, di un compagno, di un amico, di un capo, di un collega. Per questo oggi mi sento di "accodarmi" a questa giornata.
Un piccolo ENORME pensiero a loro che "LO SANNO COMUNQUE PER PRIME" di cosa parliamo. Delle violenze fisiche, di quelle psicologiche, delle minacce subite, delle oppressioni con cui lottare. Allora per la moglie/fidanzata/compagna maltrattata o peggio uccisa, per la donna violentata o molestata, per la ragazza infastidita o importunata, per la lavoratrice licenziata perchè incinta o perchè non incline ad assecondare avances di troppo, per loro e per tutte le donne un piccolo grande pensiero. Un post(o) per loro. Per la loro forza, per il loro essere, per la ricerca di una cosa che dovrebbe essere "banale" ma purtroppo troppe volte non lo è.
Una penna ed un quaderno rosso per continuare a tenere traccia e non cadere nell'errore di dimenticare o di restare indifferenti, mai.
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