Kiave di lettura n° 199 |
Si riprende a parlare di libri "degli altri", dopo un po' di monotematicità su Sogni di Tricolor , si torna alla Kiave di lettura nella sua versione originale con il commento al libro:
UGO CORNIA - "Sono socievole fino all'eccesso" - Marcos Y Marcos
Ricevuto un po' di tempo fa come regalo (GRAZIE...), da qualche tempo l'ho finito di leggere ma non riuscivo a trovare "LE PAROLE OPPURE" semplicemente non erano così facili da organizzare in un post. Ho letto questo libro con interesse, anche se scorrendo pagina dopo pagina capivo la differenza di stile del libro da quelli che più facilmente riescono a catturare la mia attenzione ed il mio interesse.
Infatti il libro non ha la "semplicità" di un racconto o di una storia ma la complessità di un saggio, per lo più mescolando il racconto della vita di Montaigne con le sue stesse citazioni ed opere. L'impresa non è facile ma la paura di trovarlo complicato non mi ha fermato, quasi come se anticipassi e "fuggissi" dalla rappresentazione del suo "quelli che per paura anticipano la mano del carnefice".
La penna di Cornia scorre bene e le citazioni di Montaigne arricchiscono un libro comunque piacevole. Sono diversi gli spunti da segnare, sia in senso positivo "con la forza della volontà ti impunti contro la forza dell'immaginazione in una lotta che è già persa in partenza" che di cura di quelle negative "la paura non è controllabile, non c'è niente da fare. Non è evitabile. E' giusto averla. Puoi aver paura in qualsiasi momento...l'importante è imparare ad asccoltarla bene, cioè poco, il minimo possibile"; ma senza una regola precisa di presentazione o di trama se non quella di presentare al meglio il pensiero dello stesso filosofo alternativo che nonostante la sua ricchezza ed il suo stato riusciva a fotografare al meglio alcuni spaccati della società "odio crudelmente la crudeltà, e per natura e per ragionamento, come il grave di tutti i vizi".
Il libro fotografa con alcuni indicate citazioni vari argomenti che spaziano e racchiudano vari temi, dalla caccia alla libertà, dalla crudeltà alla morte vista come percorso e non come tragedia. La profondità molto spesso colpisce per la semplicità con cui viene trasmessa e per il modo con cui arriva a destinazione, questo il suo più grande pregio. Questo il motivo per cui ringrazio chi mi ha fatto conoscere qualcosa che probabilmente per scelta personale non avrei conosciuto.
Non è un libro automatico o troppo semplice ma ha dei riferimenti e degli spunti da sottolineare, il rischio di perdersi o tenere un ritmo basso c'è...ma in fondo mica si può sempre correre, no?
BIGNAMI: libro diverso dal mio genere, voglio ringraziare la scelta del mittente del regalo che mi ha permesso di conoscere argomento diverso e filosofo e scrittore a me non noti. Scritto bene, sia per la penna di Cornia che per le citazioni di Montaigne, ha però il "difetto" (ovviamente per i miei occhi di lettore) di non riuscire a scorrere totalmente come dovrebbe e uno spererebbe per questo la mia valutazione va sul 2,5/3 su 5.
Infatti il libro non ha la "semplicità" di un racconto o di una storia ma la complessità di un saggio, per lo più mescolando il racconto della vita di Montaigne con le sue stesse citazioni ed opere. L'impresa non è facile ma la paura di trovarlo complicato non mi ha fermato, quasi come se anticipassi e "fuggissi" dalla rappresentazione del suo "quelli che per paura anticipano la mano del carnefice".
La penna di Cornia scorre bene e le citazioni di Montaigne arricchiscono un libro comunque piacevole. Sono diversi gli spunti da segnare, sia in senso positivo "con la forza della volontà ti impunti contro la forza dell'immaginazione in una lotta che è già persa in partenza" che di cura di quelle negative "la paura non è controllabile, non c'è niente da fare. Non è evitabile. E' giusto averla. Puoi aver paura in qualsiasi momento...l'importante è imparare ad asccoltarla bene, cioè poco, il minimo possibile"; ma senza una regola precisa di presentazione o di trama se non quella di presentare al meglio il pensiero dello stesso filosofo alternativo che nonostante la sua ricchezza ed il suo stato riusciva a fotografare al meglio alcuni spaccati della società "odio crudelmente la crudeltà, e per natura e per ragionamento, come il grave di tutti i vizi".
Il libro fotografa con alcuni indicate citazioni vari argomenti che spaziano e racchiudano vari temi, dalla caccia alla libertà, dalla crudeltà alla morte vista come percorso e non come tragedia. La profondità molto spesso colpisce per la semplicità con cui viene trasmessa e per il modo con cui arriva a destinazione, questo il suo più grande pregio. Questo il motivo per cui ringrazio chi mi ha fatto conoscere qualcosa che probabilmente per scelta personale non avrei conosciuto.
Non è un libro automatico o troppo semplice ma ha dei riferimenti e degli spunti da sottolineare, il rischio di perdersi o tenere un ritmo basso c'è...ma in fondo mica si può sempre correre, no?
BIGNAMI: libro diverso dal mio genere, voglio ringraziare la scelta del mittente del regalo che mi ha permesso di conoscere argomento diverso e filosofo e scrittore a me non noti. Scritto bene, sia per la penna di Cornia che per le citazioni di Montaigne, ha però il "difetto" (ovviamente per i miei occhi di lettore) di non riuscire a scorrere totalmente come dovrebbe e uno spererebbe per questo la mia valutazione va sul 2,5/3 su 5.
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