#KdL - KIAVE di LETTURA n° 594 |
"Lo studio è importante, come lo sarà il lavoro e come sicuramente lo saranno anche i soldi, ma
ricordati sempre che le vere cose fondamentali sono gli affetti, i rapporti ed
i legami. Solo con quelli uno può non sentirsi solo".
Questa citazione di una fonte di cui ancora non sono pronto a parlare è stata da sempre uno dei principi/insegnamenti da provare a portare avanti ed utilizzare come obiettivo da realizzare.
Affetti. Rapporti. Legami. "CI VOGLIONO BUONI
COMPAGNI DI VIAGGIO" se proprio vogliamo riportarla in musica.
Ecco.
Nella vita si passano periodi di varia natura e varia lunghezza. E' il suo ciclico andamento: momenti belli, meno belli, brevi, lunghi. Ci sono quelli che regalano sorrisi e belle sensazioni che hanno durata sempre troppo limitata visto che vorresti durassero costantemente. Ed altrettanto "naturalmente" nell'incastrarsi delle cose, capita di incappare in momenti non sempre proprio divertenti che magari non ti abbandonano subito ma ti accompagnano per un po'.
Mentre nel primo caso viene quasi spontaneo e/o facile condividere "una risata" e trovare chi è disposto a raddoppiarla con te, nel secondo caso non sempre il primo istinto è quello di condividere "un problema" e/o trovare chi è disposto ad ascoltarti/sostenerti.
Ri-ecco.
Se ho cercato sempre di seguire la citazione di cui sopra a cui facevo riferimento prima, ho per natura trovato sempre qualche difficoltà in più nell'aprirmi o cercare appoggi. Ma evidentemente i buoni compagni di viaggio non hanno bisogno di troppe richieste esplicite ed a prescindere da queste ci sono.
E lì sicuramente entra in ballo anche la buona sorte. Quel pizzico di fortuna che ti permette di trovare sulla tua strada certe persone.
Ecco finale.
Non sono stati giorni facili ed il periodo non propriamente agevole è durato un po'. Non ho visto allontanare nessuna persona che contava di quei compagni ed ogni giorno ho sentito arrivare qualcosa in più. Che fosse un pensiero, un aiuto, un sondaggio, una serata. Negli ultimi giorni queste conferme sono "esplose" a causa degli eventi ed hanno evidenziato tutto il loro valore. Sarebbe complicato scrivere come e chi, certamente dimenticherei qualcuno e sarebbe davvero ingiusto. Provo allora a fare solo un piccolo sunto ed una serie di dediche.
A chi non ha perso neanche un passaggio, a chi ha fatto (tanti) chilometri solo per un abbraccio stretto, a chi ha preso ferie solo per essere a disposizione, a chi ha confermato ogni istante di essere un "fratellone acquisito", a chi era preoccupato che il suo abbraccio non arrivasse quando invece aveva scaldato come pochi, a chi si è organizzato per esserci nel momento più pesante e non è arretrato di un passo, a chi affranto per non poterci essere fisicamente ha messo in frigo l'abbraccio per consegnarmelo alla prima occasione, a chi nonostante acciacchi ed impegni per niente facili non è mancato, a chi per tutto il periodo mi ha accompagnato comprendendo ed allargando la propria disponibilità, a chi ha lasciato il suo ruolo di spigoloso per sciogliersi in un abbraccio, a chi è andato oltre il proprio momento non facile per assecondare il mio, a chi partendo da un ruolo diverso si è dimostrato compagno di viaggio ed amico, a chi da sempre non manca mai, a chi si è fatto trovare presente nel posto più duro da affrontare nel giorno più complicato, a chi non c'era fisicamente ma era pronto ad accorrere con semplicemente un fischio, a chi è corso subito per arrivare prima di subito, a chi aspettava la mia telefonata per calmare la sua preoccupazione di sapermi in difficoltà, a chi origliava solo per tranquillizzarsi che non avessi bisogno e me lo tenessi per me, a chi ha superato le sue difficoltà per alleggerire le mie, a chi con un abbraccio interminabile mi ha stappato, a chi ha strappato un sorriso anche nei giorni un po' più duri, a chi ha permesso la soluzione di altri pensieri affiancando senza mollare un centimetro anche quelli principali, a chi commosso non è riuscito a trattenere la propria commozione condividendo la mia, a chi mi ha stritolato stringendomi o fatto un buono per una stritolata appena possibile, a chi ha scritto parole indelebili, a chi ha detto parole non dimenticabili, a chi c'era anche senza riflettori e si è defilato in file più lontane quando questi si sono accessi ma non ha fatto mai mancare la sua presenza, a chi mi ha fatto capire tutto con uno sguardo, a chi mi ha stretto forte le mani, a chi ha rilanciato ogni volta.
A tutti loro - ovviamente tutti e tutte - voglio dire che sono davvero fortunato. Tanto. Ad averli trovati sulla mia strada, a camminarci insieme, a sentirli ogni volta come compagni di viaggio. Preziosi. Ne sarebbe fiera soprattutto l'autrice della frase da cui questo post è partito. E questa è davvero l'ennesima sua vittoria. E la mia fortuna appunto.
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