giovedì 30 aprile 2009

Inedito di successo...

ANDREA CAMILLERI – “Un sabato, con gli amici” – Mondadori
Un libro di Camilleri è un po’ come un cross in area di rigore per San Gabriel…..troppo facile fare gol…..ed infatti anche a “questo giro” chiudo il libro dopo la lettura dell’ultima pagina col sorriso soddisfatto di una nuova puntata del mio “personale” romanzo con lo scrittore siciliano…quasi trenta ormai i capitoli-libri condivisi e non ricordo di aver mai detto “questo un po’ mi ha deluso”. Questo libro poteva essere uno di questi. Avvicinarsi ad un libro di Camilleri che non presenta né Montalbano, né storie di epoche passate, non in dialetto e neanche ambientato nella sua tanto cara Sicilia, lascia all’apertura della prima pagina qualche dubbio tanto da dire….no, non può essere “se no si sballa il target” davvero dei libri e dello stile conosciuto a tutti…..invece è così…..un romanzo su binari completamente diversi dai suoi abituali ma che mantiene di fondo il suo stile avvincente.
La storia analizza le vicende di sette bambini, che nel capitolo successivo sono uomini e donne affermate per poi tornare ad essere adolescenti, che vivono storie diverse, lontane ma con un filo invisibile che li unisce….un filo fatto di destino ma non solo, fatto di qualcosa che segna e ritorna come un’onda lunga, che si abbassa ma non scompare. Appaiono persone felice per lasciare poco dopo il “passo” a bambini in difficoltà che sembrano piano piano affondare ma resistono fino ad un’adolescenza-maturità che sembra tranquillizzare le vite incanalate in “tram-tram” di successo…..ma i nodi non sono sciolti, sono pronti lì, dietro l’angolo e tornano a farsi minacciosi…..ed allora il lavoro ed il successo che sembrava l’unico motivo di “vita” non è più così importante o affascinante, coppie che nella “normalità” e nella tranquillità poggiavano le loro radici vengono messe in discussione da sentimenti su cui troppo presto si era buttato terra e cemento per farli sparire, vecchie ferite ed antichi dolori tornano a far capolino perché mai totalmente risarciti o dimenticati. Si riannodano rapporti che “dovevano” essere chiusi, tornano vecchie passioni ed antichi sorrisi. Bambini, adolescenti, uomini ancora in sequenza casuale, ancora con salti in avanti e passaggi all’indietro…. “solleva gli occhi e la guarda. Lei ricambia lo sguardo. Si sono capiti. Quella è una faccenda che riguarda solo loro due, il segreto che li lega così profondamente non può essere rivelato a nessun altro. Quindi lui racconterà una storia qualsiasi, ma non la loro” ….e così la storia prosegue, le pagine scorrono velocemente e ti domandi come possa il libro dare tutte le risposte nelle poche pagine che mancano alla fine….ed infatti forse non tutte vengono date, qualcuna resta nell’aria, qualcuna si nasconde dietro un “?” o forse solamente qualcuna era già stata data…. “lui non ha raccontato la loro storia; il filo sotterraneo che da sempre li ha legati non è stato fatto venire alla luce, come lei temeva. Subito dopo si rende conto che se non l’ha fatto questo significa che lui ha temuto che, rivelandolo, quel filo potesse perdere in parte la forza per continuare a tenerli legati. Anche se attualmente sono alla massima distanza. Alza gli occhi per una domanda silenziosa e gli occhi di lui le danno la risposta temuta ed insieme desiderata. E di colpo comincia tremare”….un tremore, un sorriso, una carezza su una pagina…buona lettura…

2 commenti:

  1. La tua "recensione" sul libro mi ha incuriosito e l'ho letto. Sono contenta di averlo fatto, mi è piaciuto molto! E' vero, l'inizio è sconcertante ma lo stile è accativante, tanto che lo leggeresti tutto d'un fiato essendo assorbita dall'intrecciarsi di vite diverse e per qualche verso uguali! E' buffo come un lettore possa rivedere e rivivere sensazioni provate attraverso le pagine di un libro ! Grazie

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  2. Sono MOLTO contento che ti sia piaciuto....e che abbia dato quel senso "voglio capirci di più" continuo a leggerlo....per lo stile, per la "profondità", per riferimenti che "legano"....
    Grazie a te!
    :-)

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