
Il solito giallo condito da rapporti personali, affetti e sentimenti di tutti i tipi di un commissario molto intelligente ed arguto ma che niente ha “a che spartire” con i supereroi solitamente descritti nei romanzi gialli. Un uomo che col passare degli anni ha cambiato i suoi “punti di forza” e che vede le sue “paure” aumentare e la “vecchiaia” farsi più vicina….cosa che a tratti lo stimola a reagire ed a dimostrarsi ancora giovane a volte (“il Montalbà secunno”) a lasciarsi andare alla malinconia della gioventù che si allontana nelle realtà e nei ricordi.
Oltre a tutto questo fanno capolino diverse pagine di “ilarità”, racconti sempre più avvincenti di una storia che sembra ingarbugliata per poi rivelarsi “crudamente” semplice e reale….da una “supercazzola” rivisitata e corretta ad una vera e propria “autoironia” secca e decisa quasi cattiva; da una crescente imbranataggine di “Catarè” ad un affresco sarcastico e crudo sul nostro bel Paese…..
“il governo faciva chiacchere, l’opposizione faciva chiacchere, la chiesa faciva chiacchere, i sinnacati facivano chiacchere, la confinnustria faciva chiacchere e poi si faciva chiacchere supra a ‘na coppia importanti che si era separata, supra a un fotografo che fotografava quello che non doviva, supra all’omo cchiù ricco e potenti del paisi al quali so moglieri aviva pubblicamente scrivuto per rimproverarlo di certe paroli dette ad un’altra fimmina, si chiacchiariava e si ri chiacchiariava supra ai muratori che cadivano come pira mature dall’impalcature, supra ai clandestini che murivano affucati in mari….Montalbano addecise che il nuovo articolo 1 della costituzione doviva così recitare: “L’italia è una repubblica fondata sullo spaccio della droga, il ritardo sistematico e la chiacchiera a vuoto”.."
che ti fa spontaneamente venire alla bocca “…buonanotte all’italia…”
BIGNAMI: per chi ancora è “timoroso” rispetto all’impatto con l’ostico dialetto consiglio l’investimento di qualche pagina di difficoltà per poi essere ampiamente ripagati con gli interessi da “una lingua” che Camilleri riesce a farti entrare dentro e farti capire con le sue “fotografie” di parole.
BIGNAMI: per chi ancora è “timoroso” rispetto all’impatto con l’ostico dialetto consiglio l’investimento di qualche pagina di difficoltà per poi essere ampiamente ripagati con gli interessi da “una lingua” che Camilleri riesce a farti entrare dentro e farti capire con le sue “fotografie” di parole.
:)
RispondiEliminaSon contento che Salvo non faccia :-) solo me !!!
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