martedì 20 ottobre 2009

A volte merita farsi il sangue amaro..

Sull'onda della stima nei confronti di Marco Travaglio mi sono avvicinato al nuovo giornale "il Fatto Quotidiano" con molte aspettative e con la convinzione che "C'E' UN'ALTRA STRADA" per informarsi rispetto ai Vespa, ai Mimun, ai Feltri, ai Minzolini....in realtà le mie aspettative sono andate molto oltre. Sono diventato in questo mese di vita del giornale un quotidiano lettore ed un grande estimatore di questa "sporca dozzina" (così pare venga definita in ambiente giornalistico la redazione snella ma efficace del Fatto)...ed ho imparato a conoscere anche le capacità e le competenze dei colleghi di sventura di Travaglio. Che ovviamente resta il "capitano" della banda, con i suoi editoriali precisi, taglienti, chirurgici ma così chiari e completi che basterebbero quelli in tutto il giornale per definire "speso bene" l'euroe20 che ogni mattina lascio dal giornalaio. Un giornale finalmente snello, 20 pagine di cui solo un paio di pubblicità, e facile da leggere...a differenza di quelle "Enciclopedie BrEtanniche" che girano nelle edicole con il nome di "quotidiani" abitualmente di 1.000 pagine con inserti, gadget e tutto il resto. Un giornale che chiama i corrotti corrotti, i pregiudicati pregiudicati, i mafiosi mafiosi. Un giornale che non avendo finanziamento pubblico (cosa che invece hanno tutti gli altri) rimane in vita solo se qualcuno continuerà a seguirlo. Che si occupa di mettere al centro "i fatti", cosa ormai molto in disuso nei giornali italiani. In questo mese, per primo ha messo in evidenza le assenze del PD in parlamento che hanno comportato l'approvazione dello scudo fiscale (spaziale/mondiale/intergalattico come lo chiama mr. Bollins), per primo ha preannunciato l'opera di linciaggio mediatico che sarebbe partita a breve sui canali di ReSilvio (vedi caso del giudice Mesiano dai calzini turchesi), per primo con Santoro e AnnoZero ha posto i riflettori sul caso Borsellino (del '92 lo ricordo per i più distratti....) e sul papello. Per questo non sò quanto lo faranno tenere aperto, ma fin quando non arriverà la mannaia-bavaglio (vedi vignetta) della censura (in forma di querele inventate o altro) voglio continuare a leggerlo. Lo sò che non è sempre facile trovare il tempo per dedicare uno spazio a letture che spesso t'ingrossano il fegato dalla rabbia e ti fanno il sangue amaro per "i pentoloni che scoperchia"....specie se poi ci sommi anche le giornate piene che per tutti i vari motivi/impegni ognuno di noi ha...ma il "Fatto" merita questo sforzo, FIDATEVI....anche perchè.....come diceva Montanelli tredici anni fà (e riportato su "la stecca di Indro" di oggi, rubrica del Fatto alternata al "fatto di Enzo Biagi" dove vengono riportate le frasi dei due grandi giornalisti....."comunisti" come direbbe ReSilvio...) "è nel sonno della pubblica coscienza che maturano le dittature"...
BIGNAMI: dopo la categoria "libreria", sulla lettura ho deciso di inaugurare anche questa nuova categoria di post per riprendere articoli, citazioni, commenti agli articoli, editoriali o rubriche di questo giornale...anche se spesso sono delle vere e proprie "coltellate"....ma in fondo chi mi conosce lo sà che un filino "masochista" lo sono sempre stato....

3 commenti:

  1. Guarda, non potevi scrivere parole più azzeccate..anche io leggo Il FATTO e seguo Travaglio da un pò di anni..addirittura ci trovi battibecchi tra gli stessi giornalisti del medesimo giornale...più libero di così??
    Ottima la citazione di Montanelli..bravo Enzino, bravo!!
    S.

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  2. per me hai semplicemente sbagliato mestiere.. complimenti per i tuoi scritti.. saresti un bel giornalista.. sul serio..

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  3. Grazie per i complimenti! Ho dei "lettori" davvero TROPPO buoni!!!
    :-)
    ps. ma non vi azzardate a "cambiare" eh!!!!

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