“Non chiedo scusa perché è stato un agguato”. Queste le dichiarazioni del Piccolo uomo sullo scontro avuto coi precari l’altro giorno. E mi è venuto in mente Nanni Moretti con “le parole sono importanti” e Gianrico Carofiglio con la sua “manomissione delle parole”. Agguato. Mi sono venuti in mente gli agguati veri a persone che combattono le varie mafie ed ho abbinato l’immagine al suddetto ministro e mi sono venuti i brividi. Lunghi ed intensi per lo schifo naturale che emana il pensiero che questi ci stanno “fottendo” anche le parole ed il loro significato. E quando capita mi viene solo da far silenzio e cercare con questo di scacciare i brutti pensieri e le brutte immagini, così “ALZO IL VOLUME DI QUESTO SILENZIO CHE FA STARE BENE” e cerco di attaccarmi a qualcosa di solido. E mi viene in mente Renato Natale e la sua vicenda. Ex sindaco di Casal di Principe che non ha mai abbassato la testa di fronte ai milioni di avvertimenti ricevuti (dal letame scaricato davanti a casa alle minacce vere e proprie) e che dopo l’impegno da sindaco ha deciso di rimanere sul territorio tornando a fare il medico ed occupandosi di immigrati e fondando un’associazione di volontariato intitolata ad un rifugiato ucciso in un’estate di violenza e repressione camorristica, associazione che orgogliosamente rivendico come appartenente all’ANPAS. Il suo impegno è continuato fino ad oggi quando è tornato ad occuparsi di politica, come al suo solito a testa alta e puntualmente sono arrivate le nuove minacce. “Noi non siamo ancora morti, fatti gli affari tuoi e non fare esposti tu e l’ex assessore Antonio Corvino altrimenti ti ammazziamo. Ricordati che hai moglie e figli”. Una storia che mette i brividi certamente per le minacce (queste sì purtroppo tragicamente vere ed altrettanto purtroppo drammaticamente anche “plausibili” ) di persone che non si arrendono a fare della violenza, del sopruso e dell’illegalità il loro orribile marchio di fabbrica ma anche che da la forza di un’Italia diversa, migliore, che resiste e che tiene la testa sempre alta. L’Italia (anche) di Renato Natale e di quelli che lunedì prossimo hanno deciso di dimostrargli la loro vicinanza ed il loro affetto. Dalla parte dell’Italia migliore.
BIGNAMI: avere certi riferimenti aiuta a non perdersi in strade sbagliate e non smarrire la voglia di tenere dritta testa e schiena….
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