mercoledì 13 luglio 2011

C'è cordoglio e cordoglio...

Alla lettura dell' articolo del FQ sul quarantesimo morto italiano in Afghanistan per la cosidetta missione di pace (o "GUERRA GIUSTA" in base ai periodi ed alle circostanze) mi è venuta in mente una personale doppia sequenza di ieri sera. La condivisione totale alle parole della TV che annunciava le giuste parole di cordoglio del Presidente della Repubblica per la morte sul lavoro del nostro militare e una domanda leggendo l'osservatorio mensile della rivista di Emergency intitolato "l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro". Quale domanda? Me lo sono "perso" io, oppure per i 53 morti sul lavoro citati dalla rubrica di "E" per il periodo maggio-giugno non c'è stato nessun messaggio.....ed anche poco cordoglio?

4 commenti:

  1. Anche nella morte ci sono le classi.. è brutto da dire ma quando muore un militare ci sono i funerali di stato, duemila trasmissioni che ne parlano... ma quando muore lo "stronzo" lavorando in miniera o facendo lavori "che si crede non esistano più" tutti se ne fregano o giù di li...

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  2. il cordoglio per i militari serve a giustificazione della nostra inutile partecipazione...

    ma un doveva finire già un paio d'anni fa??

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  3. Forse mi sbaglio, ma su repubblica mi pare di aver letto un "bell'articolo" che diceva che quest'anno è andata benissimo, morti sul lavoro sotto quota 1000.

    UN SUCCESSONE!!!!

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  4. Ad ogni morto in missione questa dovrebbe finire....il punto l'è che 'un dovrebbe nemmen cominciare!
    Sotto mille....quindi meno di tre al giorno praticamente niente!!!
    ;-)

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