MARCO MALVALDI - "Odore di chiuso" - Sellerio
Leggere Malvaldi senza ritrovare i "vecchietti del Bar" è come leggere un libro di Camilleri senza trovare Montalbano. La caratterizzazione del suo stile, per chi ha letto con divertimento e soddisfazione i capitoli delle vicende degli anziani del "Bar Lume", è automaticamente abbinata a quei personaggi e non trovarli un pò fa sbandare. Il romanzo scorre bene ed è un giallo che abbina alla trama che comunque tiene interessati il solito stile ironico e un pò sfrontato di Malvaldi. L'ambientazione è totalmente diversa e ci dirotta in Maremma all'inizio del secolo scorso in un castello in cui arriva il cuoco e scrittore Pellegrino Artusi. Un castello che rispecchia in pieno il detto dell'epoca "e da che mondo e mondo i nobili stanno diritti e e le serve si piegano" anche se tra di loro c'è chi si sa difendere come chi chiusa "in un canto, si liberò con una ginocchiata sotto la fibbia che lui se la riòrda ancora. Se prima eran polpette, ne l'ha fatte diventà braciole...e sa cosa.."
Come in ogni giallo che si rispetti spunta il cadavere ed il cuoco/scrittore si affianca al delegato di polizia e via "VIA UN PO' DI CONSIGLI" riesce a fornirli, nello stile saggio e "rotondo" che gli appartiene "ho sempre pensato che i voti sian dogmi del medioevo, obblighi contro natura che non han più ragione d'essere in un ambiente razionalista e di progresso" "eliminate l'impossibile. Quello che resta, per quanto improbabile, deve essere per forza la verità".
Non mancano i colpi di scena e la capacità di Malvaldi di rendere divertenti e piacevoli anche descrizioni tipiche del romanzo giallo. Ma quei vecchietti ed il "barrista" Massimo un pò mancano, nella capacità ironica spontanea ed innovativa e nell'ambientazione ormai quasi familiare....Pellegrino Artusi è una figura affascinante...ma mai come Nonno Ampelio.... : - )
BIGNAMI: libro piacevole e scorrevole ma un gradino sotto al "tris" precedente di Malvaldi....
Come in ogni giallo che si rispetti spunta il cadavere ed il cuoco/scrittore si affianca al delegato di polizia e via "VIA UN PO' DI CONSIGLI" riesce a fornirli, nello stile saggio e "rotondo" che gli appartiene "ho sempre pensato che i voti sian dogmi del medioevo, obblighi contro natura che non han più ragione d'essere in un ambiente razionalista e di progresso" "eliminate l'impossibile. Quello che resta, per quanto improbabile, deve essere per forza la verità".
Non mancano i colpi di scena e la capacità di Malvaldi di rendere divertenti e piacevoli anche descrizioni tipiche del romanzo giallo. Ma quei vecchietti ed il "barrista" Massimo un pò mancano, nella capacità ironica spontanea ed innovativa e nell'ambientazione ormai quasi familiare....Pellegrino Artusi è una figura affascinante...ma mai come Nonno Ampelio.... : - )
BIGNAMI: libro piacevole e scorrevole ma un gradino sotto al "tris" precedente di Malvaldi....
forse te l'avevo già segnalato http://www.youtube.com/watch?v=ZEIxKuP4wfY&context=C3634e44ADOEgsToPDskI1PZB3TJjqiVj7Y5JsFc85 è il progetto di una mia amica pisana, che ha fatto uno dei suoi video proprio su malvaldi ; )
RispondiEliminaAnnalisa
Condivido in pieno!
RispondiEliminaLeo