lunedì 2 luglio 2012

Racconti che fanno centro

LUCIANO LIGABUE - "Il rumore dei baci a vuoto" - Einaudi
L'incontro con i racconti del Poeta è un incontro strano. Perchè si parte da un presupposto comunque importante: lo stile del Poeta mi piace a prescindere. Nelle canzoni, nei film, nei libri. Quello che "dice" e come lo dice è come se si sposasse sempre con i miei gusti e con i miei pensieri. Quindi dichiaro la poca obiettività. I suoi precedenti libri mi avevano fatto molto divertire (i racconti di Fuori e dentro il borgo da cui è in pratica tratto RadioFreccia), affascinato per l'idea ed il racconto della stessa (il romanzo La neve se ne frega) e incuriosito in parte ma soprattutto lasciato qualche dubbio per la difficile interpretazione (le poesie di Lettere d'amore nel frigo). Questo libro, l'avevo sentito presentare in Tv ed ero rimasto col dubbio che i racconti potessero in qualche modo far rimpiangere quelli del borgo di RadioFreccia, troppo caratterizzato l'autore per i racconti precedenti. E leggendo il libro, questo pericolo si è volatilizzato. I racconti infatti vanno ben lontano dal racconto "unico" di fuori e dentro il borgo, dove tutte le storie avevano un unico filo conduttore. Qui non è così. Sono tredici racconti diversi l'uno dall'altro con l'unico legame dello stile descrittivo: intenso ma semplice, di cuore ma senza perdersi in un linguaggio complicato.
I finali non scontati ed in buona parte aperti lasciano un ricordo ancora più forte dei racconti, che riescono ad essere ognuno diverso da un altro, ed essendolo lasciano, a differenza di un romanzo, anche diverse sensazioni, da quelle più apprezzate a quelle un pò meno. Amicizia, amore, giallo, noir, ironia, malinconia, ricordi, famiglia. Tutto si mescola in racconti diversi, spesso all'interno dello stesso racconto, e diventa un bel piacere leggerlo. Da chi invoca se "HAI UN MOMENTO DIO" "se io ne avessi meno di pudore mi metterei a pregare. Ma sono sicuro che c'è la fila davanti a qualche dio, di gente che si fa viva solo quando ne ha bisogno o è disperata e chiede qualche tipo di miracolo. Promesse di grandi cambiamenti e pentimenti. In cambio. Come se quel baratto lassù se ne facessero qualcosa" alle amicizie in difficoltà ma vere di "isola verde" passando dalla durezza e crudezza profonda e toccante di "lo vuole vedere?" alla riflessione di "goditi tutti i tuoi perchè pensò. Ti ritroverai senza accorgertene a smettere di chiederli. Oppure qualcuno lo eviterai con cura".
Alcuni ironicamente obliqui come "ristretto vuol dire ristretto", alcuni veramente piccoli romanzi dal condensato gusto artistico come "l'estate più calda fin qui", alcuni da far scaldare il cuore come "pioggia di stelle". Ancora centro per il Poeta, magari diverso, magari senza la lode o il voto a tutto tondo di un concerto speciale che sa far solo lui, ma ancora un notevole centro...
BIGNAMI: da leggere senza fretta ed assaporando le tredici diverse storie, vengono fuori spunti interessanti e pezzi davvero notevoli di scrittura, non a caso è scritto da un Poeta, anzi IL poeta...

3 commenti:

  1. Mi incuriosisce parecchio questa raccolta di raconti... la leggerò...
    Il Liga come regista mi pice molto e come scrittore posso dire poco visto che ho letto solo la neve se ne frega ( che comunque mi è piaciuto) ...ti saprò dire!

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  2. mi accorgo che nello scrivere di fretta mi son persa la doppia di racconti che è diventato raconti....vergogna!

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  3. Secondo me ti può piacere, leggendo i tuoi WT e conoscendo il tuo stile, ce ne sono un paio che secondo me sono particolarmente "indicati".....
    Poi fammi sapere se c'ho dato!!!
    ;-)

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