Kiave di lettura n° 11 |
La TV italiana è ormai in preda ad una sola unica mania: la cucina. Non passa ora senza che, facendo un sano e normale zapping, tu ti possa imbattere in personaggi famosi, meno famosi, pseudo famosi, sconosciuti che dicono di essere famosi o proprio sconosciuti che ti deliziano con quanto deve cuocere la pasta, qual'è il condimento migliore per una scaloppina o quanto deve essere dolce un dolce. Lezioni di cucina da chef importanti, sfide a colpi di pochi minuti a disposizione e molta fantasia necessaria, tentativi di rendere piatti esotici anche due spaghetti al pomodoro. La deriva culinaria è ormai presente su ogni canale e l'avvento di sky nel mio salotto ha moltiplicato i canali a disposizione e conseguentemente gli scienziati di fornelli e dintorni. Io che da sempre sono un pò "FUORI MODA FUORI POSTO" trovo tutta questo esaltarsi in sfide culinarie esagerato al limite del ridicolo. Mi direte, non puoi cambiare canale? Beh certo, quando questa alternativa è possibile uno la prende in considerazione, ma molto spesso è tutto un soffriggere che si sposta da canale a canale e lo zapping non risolve il problema. Poi spesso il ridicolo o il trash su di me ha l'effetto calamita piuttosto che repulsione. Quando poi in trasmissione di questo genere arrivano anche gli "esaltati" beh, il mix diventa diabolicamente pericoloso e per certi versi "affascinante". Sto parlando di Master Chef e della follia che regna sovrana nelle puntate che ho avuto modo di vedere. Gente che parla di pesce o di carne come di un'opera d'arte e della relativa preparazione come di un'esperienza mistica. Per di più giudicate e guidati da tre personaggi pieni di sè che fanno dell'arroganza e dell'umiliazione altrui caratteristiche da evidenziare nei biglietti da visita.
rende secondo me perfettamente l'idea di quello di cui sto parlando. Con la solita capacità ironica e sarcastica invidiabile ed invidiata, Scanzi riesce a dipingere perfettamente quella che è una trasmissione basata su cucina ed arroganza. Il paragone tra la trasmissione ed il Paese ("enfasi a badilate, assenza totale del senso della misura, frasi a caso") è perfetto così come la descrizione di giurati e concorrenti (dall'espressività di Cracco paragonabile ad un'orata alle similitudine dei concorrenti con personaggi pseudofamosi) e la definizione della trasmissione come un "plot di tipo militaresco: da una parte i generali, dall'altra le reclute su cui esercitare un nonnnismo ostentato".
La commozione delle eliminazioni o delle promozioni è quella tipica dei reality, della serie non ci facciamo mancare niente, quindi non troppo nuova, la cosa invece innovativa e delirante è vedere l'arrendevolezza dei concorrenti di fronte agli insulti, molto spesso nemmeno troppo velati, che ricevono da questi cosiddetti scienziati della cucina.
Figuriamoci, non ho le competenze per mettere in discussione le qualità e l'autorevolezza dei tre giudici (Barbieri, Cracco, Bastianich), però qualsiasi siano i loro "titoli" credo che in un mondo normale uno che ti deride e prende il piatto che hai cucinato e lo butta tirandolo nel lavandino dicendo "questo è quello che meriti" come minimo si prenderebbe un vaff******, magari condito bene e cotto meglio ma comunque sia un vaff******. Invece lì è tutto un "sì chef, certo chef" proprio come Full Metal Jacket a cui Scanzi fa riferimento e le uniche alzate d'ingegno sono per dichiarazioni tra il mistico e l'estasiato nei confronti degli stessi giudici o degli ingredienti di un determinato piatto.
Della serie la contentezza di essere becchi e bastonati, ma da tre grandi chef....bah...contenti loro...
BIGNAMI: le frontiere della tv del dolore si sono talmente allargate da far provocare dolore ed invece che lamentele avere in cambio ringraziamenti, potenza di Master Chef.
La commozione delle eliminazioni o delle promozioni è quella tipica dei reality, della serie non ci facciamo mancare niente, quindi non troppo nuova, la cosa invece innovativa e delirante è vedere l'arrendevolezza dei concorrenti di fronte agli insulti, molto spesso nemmeno troppo velati, che ricevono da questi cosiddetti scienziati della cucina.
Figuriamoci, non ho le competenze per mettere in discussione le qualità e l'autorevolezza dei tre giudici (Barbieri, Cracco, Bastianich), però qualsiasi siano i loro "titoli" credo che in un mondo normale uno che ti deride e prende il piatto che hai cucinato e lo butta tirandolo nel lavandino dicendo "questo è quello che meriti" come minimo si prenderebbe un vaff******, magari condito bene e cotto meglio ma comunque sia un vaff******. Invece lì è tutto un "sì chef, certo chef" proprio come Full Metal Jacket a cui Scanzi fa riferimento e le uniche alzate d'ingegno sono per dichiarazioni tra il mistico e l'estasiato nei confronti degli stessi giudici o degli ingredienti di un determinato piatto.
Della serie la contentezza di essere becchi e bastonati, ma da tre grandi chef....bah...contenti loro...
BIGNAMI: le frontiere della tv del dolore si sono talmente allargate da far provocare dolore ed invece che lamentele avere in cambio ringraziamenti, potenza di Master Chef.
da FB: Mi ci soffermai una volta 5 min a vederlo e lo trovai insopportabile e ignobile proprio per come le persone pur di vincere facessero le pecore chianando il capo davanti al padrone della trasmissione! Trasmissione ridicola a tutti gli effetti!
RispondiEliminaBob
Talmente ridicola che a volte fa quasi venir voglia di seguire dove puó andare a finire!!
Eliminada fb: È proprio vero giri canali e trovi solo gente che cucina
RispondiEliminaStars Dancer
Grazie per il "mi piace" e per il commento! Benvenuta!
Elimina:-)
Un giorno temo di trovare le telecamere anche in casa mia!!