venerdì 17 gennaio 2014

Crediti che fanno chiudere

Kiave di lettura n° 66

Viviamo davvero in uno strano Paese, dove i bei sogni e le belle speranze "SON TUTTE FAVOLE" che restano tali. Ed a questo purtroppo ci siamo tristemente abituati. Abituati al fatto che le favole, appunto, non si realizzano, ma non è tutto. Oltre a non realizzarsi ed a diventare lontane chimere a volte diventano delle vere e proprie beffe. Direte "e te ne accorgi ora?", in effetti avete ragione anche voi: ormai è chiaro ed assodato, quasi inutilmente ripetitivo portarne nuovi esempi alla ribalta. Ma come in tutte le cose ti capita a volte di non sopportare l'ennesima dimostrazione del triste e derelitto Paese in cui siamo.
Ci sono persone che dedicano la loro vita a fare del proprio lavoro un impegno di vita o perlomeno quando sono messi di fronte a complicazioni ed a non si spaventano o modificano una volta messi di fronte a situazioni difficili o pericolose. Ne è esempio Roberto Saviano ed il suo impegno nel raccontare realtà della propria terra con il suo stile, la sua onestà intellettuale ed il suo coraggio. Altro esempio è Renato Natale, ex sindaco di Casal di Principe ruolo per il quale era stato minacciato dalla camorra per una posizione rigida e da schiena dritta contro ogni forma di malavita, tanto da essere portato ad esempio nello stesso Gomorra di Saviano come esempio di un territorio martoriato. Oltre alla sua esperienza da sindaco, Renato è anche presidente dell'associazione Jerry Essan Masslo, associazione e presidente di cui mi era già capitato di occuparmi e per i quali faccio uno strappo alla regola volentieri all'abituale "silenzio" che utilizzo per il mio mondo lavorativo. L'associazione è infatti un'associazione ANPAS e nasce subito dopo l'omicidio del giovane sudafricano a cui è dedicata. Jerry Essan Masslo era in Italia per sfuggire alle persecuzioni razziali del suo Paese e venne ucciso perchè non volle sottostare ad un tentativo di rapina mentre stava cercando di accumulare (raccogliendo pomodori a Villa Literno) la dovuta cifra per raggiungere la famiglia rifugiata in Canada. Renato Natale con altri medici ed assistente sociali pochi giorni dopo provarono a modificare quella tragedia in opportunità creando un'associazione che dopo pochi mesi cominciò attivamente a curare bisognosi ed attivarsi per ciò che serviva alla comunità senza fare distinzioni di razza, sesso, cultura, ricchezza e nazionalità, affiancando i servizi pubblici fino a sostituirli.
Tra poco sarebbero stati compiuti venticinque anni, una conferma ulteriore che da quella tragedia era nata qualcosa di opposto. Qualcosa di cui andare fieri. Ma in questo Paese evidentemente le cose devono rovinarsi per forza. E così viene annunciato che l'associazione non ce la fa più ed è a forte rischio di chiusura. E sapete perchè? Per eccesso di crediti. Avete letto bene, eccesso di crediti.
Sì perchè in questo splendido paese, non solo lo Stato non aiuta il volontariato e non lo sostiene, non solo si fa sostituire dallo stesso volontariato nelle attività di (ad esempio) soccorso e di assistenza ma non paga le stesse associazioni per le attività che vengono svolte.e per i servizi che si realizzano.
Così le associazioni anticipano le attività ed aspettano i rimborsi che ovviamente ritardano e si accumulano e mandano in sofferenza, difficoltà e crisi chi si impegna e dovrebbe essere solo aiutato e coadiuvato. Così l'Associazione Jerry Masslo non ce la fa più. Nonostante l'impegno, le professionalità e le risorse anticipate anche personalmente da medici e volontari. Così nasce la rabbia dello stesso Saviano
così nasce la tristezza per un paese dove per un'associazione di volontariato del genere è possibile morire di troppi crediti. Non serve e non basta neanche la spontanea, sincerta, spontanea, totale ed immediata solidarietà all'associazione, la rabbia e lo sconforto vanno oltre. Complimenti, vivissimi, a tutti quelli che lo hanno permesso. E soprattutto come dice Saviano "come abbiamo permesso tutto questo?".

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