venerdì 13 giugno 2014

Il bis di Gramellini

Sono un pò in difficoltà a commentare un libro così, sono sincero. In difficoltà perchè pensare a questo autore mi fa venire alla mente l'apprezzamento per la lettura di un gran successo oggetto di una passata Kiave di Lettura dal titolo sognante e trovarsi con un libro totalmente diverso spiazza un pò. Non è una valutazione di differenza basata tanto sul gradimento ma sulla tipologia di libro, totalmente diverso per argomento e per costruzione. Sto parlando di:
MASSIMO GRAMELLINI - "Cuori allo specchio" - Longanesi
L'esordio con la penna di Gramellini mi aveva colpito per la capacità di rendere leggibile in maniera semplice un argomento in realtà molto complicato e per niente facile. Il "secondo incontro" invece sorprende per la diversità dell'argomento e la strutturazione. Regalo azzeccato (GRAZIE) per bissare il successo di "fai bei sogni", questo libro raccoglie le lettere ricevute dallo stesso Gramellini in una specie di Posta del Cuore tenuta alla Stampa (di cui ignoravo l'esistenza) e prova a dare un percorso ad un rapporto di condivisione con i propri lettori delle diverse vicende vissute, raccontate e per le quali in qualche modo i protagonisti hanno chiesto un aiuto/una spiegazione/un ascolto a Gramellini.
Si passa dagli amori adolescenziali a quelli adulti, da quelli reali a quelli virtuali, da quelli semplici a quelli tormentati con la base comune che "amore e morte sono due manifestazioni dello stesso fenomeno, l'assoluto", non a caso gli argomenti dei due libri di Gramellini.
Nelle risposte appare la già nota "praticità" "siamo sempre il frutto di quel che desideriamo essere" e l'ironia giusta per sdrammatizzare anche racconti complicati e per usare il giusto sarcasmo nei confronti di storie davvero "al limite". All'amore viene data l'importanza decisiva che un libro del genere non poteva non avere "la sensazione di essere un pò più vicini degli altri al cielo" e la risposta a chi scrive non si limita mai al semplice "CERCA NEL CUORE" ma va oltre argomentando e riconducendo le situazioni al loro stato e peso reale "alibi romantico a chi ha deciso di non crescere mai", cosa molto più facile a chi può avere lo sguardo distaccato perchè non coinvolto "la difficoltà maggiore consiste nell'accettare la trasformazione del principe azzurro in persona normale".
Le storie sono suddivise per argomenti e in alcuni punti purtroppo la proposizione di troppe storie per categoria finisce per rallentare la lettura e farla apparire un pò ripetitiva, cosa che scompare quando il "capitolo" ed il conseguente argomento cambiano.  La penna resta arguta, piacevole e divertente ma la strutturazione del libro risente di questo appesantimento e la velocità abituale della scrittura di Gramellini rallenta, portando la valutazione del "libriccino del precisino - sezione libri" (made in Boccia) non oltre le 2 stelle e mezzo (su 5).
BIGNAMI: Gramellini è un compagno di viaggio sempre affidabile e piacevole, ma il consiglio è quello di farsi accompagnare, a dispetto dell'argomento decisamente più impegnativo, più dai bei sogni che dai cuori allo specchio...

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