
A volte basta davvero poco per capire come le cose che
"non si possono" DAVVERO fare siano altre, come quelle che
CONTANO dovrebbero essere sempre tutelate vista la precarietà generale comune. In generale basta una
scossa più forte, un
quadro clinico che si (ri)presenta di nuovo complicato,
un racconto a cui non sai trovare risposta per la sua forza e non puoi nemmeno dichiararti disponibile ad un aiuto vista l'inutilità se non per l'ascolto.
Rispetto a queste
"prove", a questi promemoria che ogni tanto arrivano, la risposta di tutti dovrebbe essere scontata, automatica e certa. Ed invece non
"TUTTI QUI INTORNO" la pensiamo così, non sempre siamo pronti a recepire
quei segnali e quei promemoria, continuando a dar per non possibile o rimandabile cose che invece dovrebbero venire prima, come meritano.
E poi ce ne pentiamo.
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