domenica 13 novembre 2016

Quadri dipinti con vari colori

Kiave di lettura n° 209

Dopo tempo si riprende le vecchie e sane abitudini delle Kiavi di lettura DOC, quelle con etichette da mettere poi nel personale Katalogo. Così tolgo dalle bozze questo post...buona lettura...
MASSIMO BISOTTI - "Il quadro mai dipinto" - Mondadori
Quando arriva un libro di un autore a me non noto in regalo è sempre una cosa molto apprezzata perché mi permette di allargare la mia conoscenze, limitate, in campo di libri ed autori e quindi anche in caso di non completa soddisfazione di quello che ho letto, la lettura ha comunque un aspetto positivo.
Quindi dopo aver ringraziato per questo regalo, GRAZIE, provo a raccontarvelo un po'.
Il libro non è così facile da raccontare, perché balla costantemente tra "UNA VITA CHE POTEVA ANDARE" ed una sorta di costante nuvola composta da un misto di pensieri, ricordi e memorie ora certe ora confuse. La penna di Bisotti è di quelle che colpisce per la capacità di tirare fuori frasi che restano, scolpite, di quelle ad effetto. Frasi che rimarcano con colori romantici, un grande percorso di sentimenti importanti che costeggia la storia "per ogni cosa di cui scopriamo il senso, di cui troviamo un equilibrio, dobbiamo gratitudine proprio allo squilibrio. ci sono sentimenti sensati o insensati e quelli insensati forse hanno un senso piu profondo. Parliamo di sentimenti che non sciolgono o stringono nodi ma intrecciano fili per congiungerne sempre nuovi all'anima". Ci sono riferimenti importanti all'amore "gli amori più belli ogni tanto vengono fuori dalla piega segreta di ciò che in apparenza può sembrarci uno sbaglio" alle presenze "capire l'importanza di qualcuno quando non c'è più è la cosa più scontata che esista a questo mondo, proprio come una brutta abitudine che continua a rovinarti l'anima" alla sincerità tra amici "com'è triste inventarsi pretesti per non dire la verità" nei rapporti di coppia "le persone dovresti amarle quando il cuore ne ha desiderio e non quando conviene" e nei rapporti con se stessi "ogni tanto mi chiedo se sai che una vera scelta è quando siamo liberi di prenderla e riprenderla tra tante scelte, altrimenti è solo una cosa che ti capita". Le frasi colpiscono ed arrivano al bersaglio grosso ma hanno il boomerang che poi ti attendi dalla storia qualcosa di ugualmente forte ed importante che non sempre trovi nelle prime pagine che passano. Le citazioni romantiche accompagnano le vicende del protagonista alla ricerca della donna perduta nel quadro da lui dipinto ed alle prese con una memoria selettiva che gli fa dimenticare momenti e persone fin quando non arriverà un promemoria particolare con le sembianze della protagonista del quadro in un luogo lontano, evidentemente solo per km, dal proprio "puoi andare dappertutto ma non ti allontani da quello che hai dentro. Se una persona diventa il tuo luogo, dove pensi di andare?".
Il racconto rispetto alle frasi ed alle citazioni cede un po' il passo e non sempre la storia ha il passo spedito che dovrebbe ma leggerla ha comunque un buon "sapore" nonostante il suo colore sia meno vivo e luminoso. Libro da prendere nella giusta direzione, magari leggendolo a piccoli passi per far assimilare meglio la cosa migliore data dalla capacità della penna di Bisotti di dipingere belle immagini.
BIGNAMI: buon esordio con Bisotti, con il doppio binario ottimo per le frasi/fotografie e per i loro colori, sufficiente per il percorso e la scorrevolezza della storia, una media da tre stelle su cinque.

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