Kiave di lettura n° 301 |
Un doppio ritorno nella Kiave di lettura di questa settimana. Quello di un post dedicato ad incrementare i volumi sullo scaffale dei libri e quello di un protagonista assoluto di questa categoria.
JO NESBO - "Polizia" - Einaudi Super ET
Ormai accanto alle ciabatte ed ai teli da mare, è ospite fisso della mia "borsa delle ferie" Harry Hole ed i suoi percorsi.
Il finale come sempre avvincente ed "aperto" dell'ultima puntata dello Spettro (clicca qui per leggere la mia recensione), invogliava particolarmente ed ulteriormente la lettura della nuova puntata, anche se con i libri questo surplus di interesse non serve.
Ad Oslo ricompare il terrore per l'apparizione di un nuovo serial killer "il deja vu è la sensazione di vedere qualcosa che si è già visto, non sappiamo cosa sia ma sappiamo di averla vista già" che tormenta la città con crimini efferati che hanno come soggetti poliziotti coinvolti in vecchi casi. "Il macellaio dei poliziotti" verrà definito. La polizia vive un momento di passaggio e di novità con i nuovi vertici insediati in modi particolarmente oscuri e capaci solo di guardare al proprio interesse "nessuno è disposto a seguire un capo che fallisce" e non a quello più generale "i buoni capi sanno come spronare i propri uomini". E' in questi momenti in cui in giro c'è "QUALCUNO CHE NON SI FA BECCARE" ed è così pericoloso che ci si appiglia a punti di riferimento solidi, anche se contornati da mille lati aspetti controversi. Harry Hole. Come coinvolgerlo nuovamente vista la sua posizione netta "la risposta è no e una volta tanto ho deciso di mantenere la mia promessa"? La penna di Nesbo è speciale perchè riesce proprio nel trovare spunti diversi ogni volta per raccontare il percorso del protagonista. Il suo avvicinarsi ed allontanarsi dai suoi "demoni", il suo essere certezza cattedratica (visto il suo nuovo lavoro) nell'individuare strade e percorsi che portano alla soluzione ed il suo essere contornato da dubbi irrisolti. La storia si fa cruda nei momenti degli omicidi del serial killer con qualcosa in sospeso con la Polizia e nei colpi di scena che arrivano improvvisi ma ugualmente puntuali per chi conosce lo stile "nesbiano". Uno in particolare sorprende totalmente e mi ha riportato alla lettura del primo libro (clicca qui per la mia recensione dell'epoca). Ugualmente crudo, ugualmente da lasciare sorpresi. Ma anche per questo, la storia si rincorre e si intreccia senza lasciare spazi vuoti o sospesi nell'attenzione di chi la segue. Il tentativo di far trionfare la verità e di riuscire a dare sostanza alla richiesta a voce alta di giustizia (e vendetta...) "chiunque non abbia il coraggio di affrontare le conseguenze della giustizia, dovrebbe avere sensi di colpa" porterà Harry a squadre nuove ma anche a rivisitare quelle note, senza tralasciare mai il giusto sguardo su compagni/e di percorso diventati ormai basi imprescindibili "e poi c'era quello sguardo, che anche se affabile, quasi timido, riusciva a trattenerti, a costringerti a essere presente...lo sguardo di una compagna di squadra, di chi dice ora ci pensiamo noi, io e te".
Con Nesbo non si sbaglia praticamente mai, con Harry tanto meno.
BIGNAMI: ripetitivo lo so. Ma anche questa puntata è da non perdere. Valutazione? Scontata ma convinta. Cinque stelle su cinque.
Il finale come sempre avvincente ed "aperto" dell'ultima puntata dello Spettro (clicca qui per leggere la mia recensione), invogliava particolarmente ed ulteriormente la lettura della nuova puntata, anche se con i libri questo surplus di interesse non serve.
Ad Oslo ricompare il terrore per l'apparizione di un nuovo serial killer "il deja vu è la sensazione di vedere qualcosa che si è già visto, non sappiamo cosa sia ma sappiamo di averla vista già" che tormenta la città con crimini efferati che hanno come soggetti poliziotti coinvolti in vecchi casi. "Il macellaio dei poliziotti" verrà definito. La polizia vive un momento di passaggio e di novità con i nuovi vertici insediati in modi particolarmente oscuri e capaci solo di guardare al proprio interesse "nessuno è disposto a seguire un capo che fallisce" e non a quello più generale "i buoni capi sanno come spronare i propri uomini". E' in questi momenti in cui in giro c'è "QUALCUNO CHE NON SI FA BECCARE" ed è così pericoloso che ci si appiglia a punti di riferimento solidi, anche se contornati da mille lati aspetti controversi. Harry Hole. Come coinvolgerlo nuovamente vista la sua posizione netta "la risposta è no e una volta tanto ho deciso di mantenere la mia promessa"? La penna di Nesbo è speciale perchè riesce proprio nel trovare spunti diversi ogni volta per raccontare il percorso del protagonista. Il suo avvicinarsi ed allontanarsi dai suoi "demoni", il suo essere certezza cattedratica (visto il suo nuovo lavoro) nell'individuare strade e percorsi che portano alla soluzione ed il suo essere contornato da dubbi irrisolti. La storia si fa cruda nei momenti degli omicidi del serial killer con qualcosa in sospeso con la Polizia e nei colpi di scena che arrivano improvvisi ma ugualmente puntuali per chi conosce lo stile "nesbiano". Uno in particolare sorprende totalmente e mi ha riportato alla lettura del primo libro (clicca qui per la mia recensione dell'epoca). Ugualmente crudo, ugualmente da lasciare sorpresi. Ma anche per questo, la storia si rincorre e si intreccia senza lasciare spazi vuoti o sospesi nell'attenzione di chi la segue. Il tentativo di far trionfare la verità e di riuscire a dare sostanza alla richiesta a voce alta di giustizia (e vendetta...) "chiunque non abbia il coraggio di affrontare le conseguenze della giustizia, dovrebbe avere sensi di colpa" porterà Harry a squadre nuove ma anche a rivisitare quelle note, senza tralasciare mai il giusto sguardo su compagni/e di percorso diventati ormai basi imprescindibili "e poi c'era quello sguardo, che anche se affabile, quasi timido, riusciva a trattenerti, a costringerti a essere presente...lo sguardo di una compagna di squadra, di chi dice ora ci pensiamo noi, io e te".
Con Nesbo non si sbaglia praticamente mai, con Harry tanto meno.
BIGNAMI: ripetitivo lo so. Ma anche questa puntata è da non perdere. Valutazione? Scontata ma convinta. Cinque stelle su cinque.
da fb:
RispondiEliminaFavoloso
Samuele
Davvero tanto...
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