mercoledì 5 giugno 2019

Gesti di un tempo...

Kiave di lettura n° 340

Per un ritorno agli scaffali del mio Katalogo - sezione libreria la scelta del libro da commentare è un po' particolare, per tipologia ed argomento.
ANTONIO PADELLARO - "Il gesto di Almirante e Berlinguer" - PaperFirst
L'acquisto, son sincero, è avvenuto esclusivamente perché lo spacciatore giornaliero di fattiquotidianiEderivati me lo ha sottoposto e messo da parte con la frase "so che di solito li compri, se ti può interessare...". La dimensione "slim" del prodotto ha fatto sì che completassi l'acquisto ed il libro prendesse la corsia prioritaria della lettura rispetto ad altri libri della stessa casa editrice. L'argomento è "originale nel suo essere datato" ed il modo di affrontarlo lo è ancora di più, cosa che onestamente non mi aspettavo.
Padellaro riporta chi legge il libro ad un periodo che è sì lontano, ma sembra anni luce ancora più perso nel tempo, tanto gli scenari sono diversi e completamente modificati. Il libro infatti riporta ad un periodo in cui c'era "UN MURO E BERLINGUER" e Almirante dai due lati dello stesso. Due politici divisi nell'epoca storica rappresentata da una divisione ancora più netta e non solo apparente. Due stature morali diverse (per me neanche lontanamente paragonabili nè avvicinabili....neanche nello stesso titolo del libro...) che in un periodo storico rovente trovano modo, spazio e umiltà per confrontarsi con il "nemico".  Degli incontri si ha poche notizie, sul numero e sugli argomenti. Si sa invece che un leader appurato dell'epoca "erede e depositario del più fiero e indomabile antifascismo" facendo "qualcosa di sorprendente e straordinario. in fondo è ciò che chiediamo tutti di essere sorpresi da ciò che pure pensiamo di conoscere bene" ha avuto modo di incontrare quello che era il suo punto di riferimento dall'altro lato del "muro". Onestamente mi aspettavo qualcosa di più concreto sugli incontri e/o qualcosa di più sui motivi/argomenti delle conversazioni, ma Padellaro riesce comunque a tenere viva l'attenzione di chi legge, virando su un testo più frammentato rispettato alle informazioni ma interessante per il percorso che cerca di costruire provando a fotografare il reale significato (e la relativa portata) di quegli incontri. Si affida a citazioni che onestamente non mi sarei aspettato "diffidate degli amici vi tradiranno più facilmente perchè rosi dall'invidia...un nemico di un tempo, sarà nei vostri confronti più leale di un amico perchè deve dare maggiore prova di sè.." (cit. Robert Green) oppure "il modo in cui giocavamo noi era una forma di jazz""quando l'ironia diventa un semplice strumento di discorso sociale...è solo un modo fico di fare, di parlare e di agire, di prender in giro tutti, te compreso.." (cit. David Foster Wallace) ma che si collocano perfettamente nel racconto, aiutando la comprensione di un percorso narrativo più letterario e poetico che non di cronaca. Alla fine "come due persone che non hanno bisogno di dirsi altro" Padellaro decide di non raccontare altro. Solo di fotografarli, "incredibilmente soli e vicini". E ci riesce molto bene.
BIGNAMI: il libro è veloce e scorre bene. E' una lettura che non "sconvolge" dalla bellezza e non "rapisce" dai fatti descritti, ma fornisce spunti di riflessione interessanti. La mia valutazione è di tre stelle e mezzo su cinque.

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