sabato 11 aprile 2020

Nemmeno capaci di far polemica...

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 383

Di nuovo fine settimana. "IL VUOTO DA RIEMPIRE" causato dalla mancata possibilità di uscire o vedere altri è sempre maledettamente ingombrante, ma la sensazione che queste settimane siano più veloci del temuto c'è. Ne sono già passate cinque dalla definizione più o meno generale delle cosiddette zone rosse e nonostante le preoccupazioni, le ansie e tutto quello che ognuno di noi conosce purtroppo bene, il tempo scorre. Paradossalmente il tempo in certi momenti sembra accelerare nonostante le limitazioni che restano. Magari non esattamente in ogni istante, ma in generale lo fa con una rapidità non prevista. Ognuno nel suo piccolo ha il proprio "programma" per rendere l'isolamento meno traumatizzante ed aver un minimo di produttività, sulla quale si potrebbe scrivere un altro capitolo. La sensazione personale è quella di aver più o meno l’efficacia di un cross di Alessandro Turchetta per Felice Evacuo ma quello è un altro discorso.
Quella che invece non accenna minimamente a diminuire è la produttività delle cose inutili. Perché definire polemica quella, ad esempio, che in questi momenti gira da parte di una buona parte di politici italiani è sbagliato. La polemica è roba seria. Importante. Ha spessore e soprattutto ha un'elevata dignità. I nostri suddetti (a braccetto con giornalisti che ci insegnano a corrente alternata opportunità politica e contraddittorio) invece da qualche ora si accapigliano su chi ha approvato/firmato/ratificato/attuato il MES. Per poi mixare con chi e come è più o meno un politico non democratico. Ognuno dice la sua ed indica nell'altro il colpevole. Le risposte alle domande su chi ha approvato il MES inizialmente, chi lo ha ratificato e chi lo userà o meno sono semplici da trovare. Basta cercarle. Ma figuriamoci se chi fa chiacchiericcio solo per uno 0,qualcosa percentuale di "possibile elettorato" o peggio ancora per qualche manciata di "mi piace" più o meno reali, ha intenzione di farlo e far passare il giusto messaggio. Credo che la vergogna più grande sia che tutto questo accade fingendo interesse per una cosa importantissima e vitale come la ripartenza economica ma che nella pratica è solo un puerile attacco all'avversario. Tralasciando ancora più vergognosamente che avviene mentre la situazione attuale propone ogni giorno un numero di morti a tre cifre, contagiati a quattro e difficoltà reali lavorative/finanziarie a non si sa quante cifre e imprecazioni per affrontare il nuovo mese appena iniziato.
Sarebbe bello se davvero la riapertura delle librerie annunciata da Conte ieri portasse qualche libro a qualche persona, giusto per un po' di basi di studio: politica, dignità, statura ed opportunità. Impossibile già lo so. Perché "leggere accende cervelli e cuori" ma per farlo serve avere entrambi. Ed allora, per certe figure basterebbe provare ad imparare guardandosi intorno, che leggere è già un passo oltre. Per aiutarli posso indicare un forno di periferia (ed immagino sia solo uno di mille altri esempi) dove chi serve non tralascia mai un sorriso, una domanda su come va per far sentire coccolato il cliente ed un consiglio per chi ha qualche dubbio. Ma anche altro. In questi giorni si è organizzato nonostante le dimensioni ridotte per venire incontro anche alle esigenze delle fasce più deboli consegnando a domicilio per anziani, aprendo una sorta di credito per chi ha difficoltà dovute al blocco delle attività lavorative. Non solo. Ieri ero in coda fuori dal negozio in attesa del mio turno e dentro c'era una signora abbastanza avanti con l'età che sembrava uscita dal post di Benedetto Ferrara (clicca qui per leggere a cosa mi riferisco). Dopo un'interminabile spesa le è caduto l'occhio sulle due mascherine che la "fornaia" aveva vicino alla cassa. Appena comprate. FPP2 oggetto introvabile, quasi come.....un gol di Evacuo su cross di Turchetta appunto. Mentre le preparava il conto, la stessa fornaia ha dolcemente risposto a tutte le sue ulteriori domande: come mai erano diverse, in che cosa, quando dovevano essere utilizzate, quanto duravano, dove le aveva comprate e come mai non si trovavano in giro. "Eh ma questa farmacia è troppo lontana per me a piedi e mio marito ormai fa fatica anche a scendere". Io fuori ho trattenuto a stento le lacrime. "Gira una brutta allergia" avrebbe commentato il mio migliore Amico. Ed evidentemente quell'allergia deve essere arrivata anche alla cassa ed insieme al resto la signora dalle mille domande ha ricevuto una delle due mascherine. "Tenga Marisa, io le ricompro appena stacco tanto ci passo davanti per tornare a casa". La signora non la smetteva di ringraziare, volendo a tutti i costi pagare la mascherina ed ovviamente ha ricevuto un "non importa Marisa si figuri" facendole la più grande sorpresa che potesse trovare nell'uovo di una Pasqua davvero particolare.
Ecco, in quel forno dovrebbero davvero passare in diversi. Guardare, ascoltare, imparare. A restare umani.

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