sabato 25 luglio 2020

Mele e cesti

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 398

Si corre indietro nel tempo per poi ritrovarsi clamorosamente nel presente. E' la sensazione che in questi giorni ho avuto leggendo i ricordi di vicende lontane ormai quasi venti anni. Pochi giorni fa infatti ricorreva il diciannovesimo anniversario delle manifestazioni no-global che si tennero a Genova in occasione del G8. Sono sempre giornate strane quelle di "ricordo di ingiustizie". Ti lasciano dentro quel senso immutato di malessere che negli anni non ha visto risoluzione, affiancato da una rabbia crescente per il tempo che passa. In questi giorni inoltre notizie d'attualità hanno "magicamente e tristemente" reso ancora più intenso quel ricordo, come se ce ne fosse bisogno...
Tra le notizie in evidenza infatti c'è quella che riguarda un'intera caserma dei carabinieri di Piacenza, "chiusa" (ripeto, chiusa) per spaccio, estorsione, tortura, lesioni. Un'accurata rete operativa anche nel periodo di lockdown con specifiche autorizzazioni che permettevano la circolazione di componenti dell'organizzazione (leggi spacciatori) e di "collaboratori esterni" (leggi escort) che permettevano anche "il sollievo" (leggi orge in caserma) dopo tanto lavoro. 
Il tutto partiva, almeno così sembra, dallo spaccio di droga che passava dai sequestri alla re-immissione su mercato attraverso spacciatori direttamente legati ai carabinieri. Vicenda che mi ha fatto subito pensare a ZeroZeroZero di Saviano (clicca qui) per la parte in cui viene descritta con accuratezza l'importanza numerica e sostanziale del potere economica della droga (anche se qui quella più presente non è quella con il marchio zerozerozero ma quella più familiarmente chiamata "erba"). Purtroppo però non è stato l'unico pensiero. Dalle intercettazioni (toh....ora vanno bene anche quelle...) sono emersi anche chiari ed evidenti riferimenti a pestaggi durante fermi o a livello di intimidazione verso chi non voleva piegarsi alla loro "associazione a delinquere, una piramide dove loro erano intoccabili" (cit. dalle intercettazioni degli stessi carabinieri coinvolti). "TUTTA QUESTA MERDA INTORNO" alla vicenda ha riaperto ferite mai chiuse ed ha riportato davanti agli occhi.....due film. Il primo, quello che proprio racconta quei giorni di diciannove anni fa. Parlo di Diaz (clicca qui) e della sua capacità di evidenziare e mettere davanti agli occhi di tutti, non solo la vicenda di Carlo Giuliani, ma tutti i fatti e "la più grande sospensione dei diritti dell'uomo in Europa dopo la seconda guerra mondiale" (cit. Amnesty International). Parlo di Sulla mia pelle (clicca qui) e del clamoroso cazzotto allo stomaco ricevuto nel vivere la vicenda di Stefano Cucchi, pestato fino ad essere ucciso in caserma e poi fatto passare per "morto di droga".
Di nuovo vergogna e rabbia. Di nuovo le giustificazioni "quattro o cinque mele marce non rendono da buttare tutto il cesto". Ora, leggendo le intercettazioni, approfondendo i fatti ed i diversi coinvolgimenti, analizzati i livelli coinvolti, hai voglia a pensare come presupposto che "i poliziotti son persone parecchio per bene" (cit. Ovosodo)...
Le quattro o cinque mele marce non rendono certamente da buttare tutto il cesto, però (aldilà del consigliare di usare altre metafore perché stilisticamente e numericamente questa non è più sostenibile) l'albero che produce queste mele forse un controllino lo merita. Per rispetto dei "rami sani" ma soprattutto per correttezza e giustizia nei confronti degli "obbligati consumatori" del prodotto di quel cesto. Nel continuo e dovuto ricordo di chi con quella parte di prodotto marcio ha purtroppo già avuto a che fare. Come le vittime dei soprusi della "piramide" di Piacenza. Come chi era alla Diaz. Come Carlo. Come Stefano.

4 commenti:

  1. da fb:
    Guarda ne parlavo proprio qualche giorno fa con degli amici. È un caso che tra tutte le forze dell'ordine che ci sono, queste cose capitano sempre al corpo dei Carabinieri? Oltre agli esempi che hai citato te se ne potrebbero citare tanti altri (le due ragazze stuprate, il caso Magherini, etc..). Altro che mele...qui c'è un pesce marcio che puzza dalla testa e sta contaminando tutto il pescato. Un bel taglio ci vorrebbe.
    Raya

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    1. Grazie Raya Pulsatilla...
      Non credo sia solo limitato alla Benemerita più in generale ad un concetto, in molti casi, sballato della gestione del potere di chi ha divisa o similare, del senso di onnipotenza e dell’intoccabilità rispetto alle sanzioni...

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    2. da fb:
      Vero in generale, in particolare credo però che al momento l'Arma abbia qualche problemino più grosso rispetto ad altri corpi. Molto spesso mi capita di fare servizio con la polizia di stato, e mi stupisco di quanta umanità mettano in molti degli interventi che facciamo insieme. Non lo so... Ma vedo molta discrepanza. C'è sicuramente qualcosa che non va...forse proprio quel senso di onnipotenza molto marcato.
      Raya

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    3. Raya Pulsatilla non ho troppe esperienze dirette ma dalla sensazione generale leggendo e vedendo i vari fatti è che sia purtroppo una situazione “non specifica” di una specifica arma...

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