#KdL - KIAVE di LETTURA n° 470 |
E' brutto da scriverlo e da realizzarlo con consapevolezza ma è tristemente la verità, soprattutto dopo una continuativa gestione approssimativa di questo interminabile periodo.
"CIO' CHE RIMANE DI" certo nelle mie convinzioni è la sicura distanza da una determinata parte politica, quella che per genetica e per decenza non ho mai preso in considerazione: la destra.
Non perché mi ritenga "presuntuosamente superiore" come di solito sento definire chi prende le distanze da quella parte politica definendola irricevibile. Banalmente perché questa destra è OGGETTIVAMENTE impresentabile. Tutta.
E non è ripeto un discorso di superiorità ma di pura analisi ed attenzioni alle azioni, che avendone voglia e costanza avrebbero conferme ogni giorno.
Una immensa conferma quella di pochi giorni fa. Ennesima e tra le più evidenti.
Dopo aver invocato a pieni polmoni una figura istituzionale che per il ruolo di Presidente della Repubblica potesse garantire spessore, unione e che rappresenti tutto il paese, TUTTI gli appartenenti a quella parte politica hanno deciso di presentare come proprio candidato un pluri assolto dopo essersi modificato le leggi/indagato/sotto processo/prescritto/condannato. Uno "statista" sbeffeggiato un po' ovunque che ha dovuto abbandonare il proprio ruolo di presidente del consiglio perché gli stava crollando un Paese addosso ed il proprio ruolo di senatore perché condannato in via definitiva per frode fiscale. Ecco. La destra italiana ha deciso di fare di questo immenso figuro il suo candidato di bandiera. Tutta la destra, unita.
Per questo sorrido sempre quando qualcuno, sui politici di quella parte, cerca di fare dei "distinguo". "Ma lui è uno dei meglio" "lei è attendibile" "almeno loro sono credibili". Sorrido e scuoto la testa dicendomi che non esistono meno peggio.
Se sarà solo un candidato "di bandiera" o avrà margini di successo lo vedremo. Immaginatevi solo il suo ipotetico discorso di insediamento a Parlamento riunito, proprio lui che ha umiliato Camera e Senato (in realtà più volte) costringendoli a votare sulle sue convinzioni relative alle presunte parentele della signorina Ruby Rubacuori.
Purtroppo oltre ad una destra impresentabile, in Parlamento le altre parti politiche si sono dimostrate spesso/sempre inattendibili circa la propria coerenza e/o affidabilità. Quindi qualche rischio che non sia solo una candidatura di facciata c'è. Chissà quindi che ReSilvio non si trasformi nuovamente da impresentabile/inaccettabile/incandidabile a degno di fiducia dopo un accordicchio che garantisca qualcosa a chi lo vota. Sarebbe bello se ci fosse un coro unanime di sdegno verso una simile candidatura con relativa candidatura alternativa davvero forte, davvero accettabile, davvero elevata, davvero di spessore. Partendo per una volta da qualcosa di meglio dell' accontentarsi del fatto che avendo presentato gli altri "il peggio assoluto" ci si possa limitare a qualcosa di "meno peggio".
Per il momento noi tutti invece dobbiamo accontentarci di aver avuto l'ennesima conferma del livello di questa destra, sperando di non aver l'ennesima conferma di un'occasione persa da parte degli altri.
Nessun commento:
Posta un commento