venerdì 21 novembre 2025

LA partita

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 669

Come già detto e manifestato in questo blog più volte, ci sono partite e poi c'è.....la #juvemerda. Ed anche se la passione (mia ma mi sa non soltanto mia) è diametralmente calata ed ha preso sfumature più tenui, quella di domani non sarà mai una partita come le altre o anche una partita importante, ma appunto LA partita.
Ed allora riprendo qualcosa che ho scritto un po' di tempo fa e lo ripropongo....vedi mai che possa "portare bene".....visto il periodo si provano un po' tutte.....
E di seguito il sunto di quel "vecchio" post.....
BUONA LETTURA e FORZA VIOLA SEMPRE, specie per domani.

Parte dal cuore, dalla passione, dai "SOGNI DI ROCK & ROLL" che ogni tifoso viola ha nel proprio DNA. Vive dell'indole da sempre polemica di Firenze e del suo giglio rosso e si alimenta con la "bruttura" di rivali odiosi e mai sopportati. 
E' parte di ogni frequentatore del Franchi, di ogni appassionato, di ogni interessato alle vicende viola, dal più affezionato tifoso a quello che ascolta solo i risultati la domenica sera. Si identifica in quel "siete più brutti della multipla" e si fotografa in milioni di episodi, di furti, di partite epiche, di gesti e scaramanzie che ognuno personalizza e rende propri a modo suo e con la propria memoria "ma quando ci rubarono quel rigore in coppa Uefa?" "ma quando segnò Tendi?" "ma quando si arrivò tre ore prima e si fece lo stesso la coda ai cancelli?" e milioni di altri episodi.
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Per definirla meglio cerco le parole in frasi o discorsi che ho già usato e gli episodi che in qualche modo ho già "selezionato". 
Parlo degli episodi raccontati, "fotografati" e ricordati con video nel mio "Una Passione da 10"

Il calcio, come gli altri sport ma forse ancora di più, vive di rivalità e di accesi duelli; per una parte delle squadre italiane, questa rivalità è identificata ed identificabile dal derby che mette di fronte le due squadre della stessa città. Per la Fiorentina la cosa non è mai stata possibile per assenza di una seconda squadra di Firenze e quindi la rivalità bisognava cercarla altrove. La rivale più naturale si è rivelata essere la Juventus, scelta comune anche ad altre per il fatto di essere la squadra più titolata del campionato italiano, dai metodi dirigenziali spesso arroganti e conseguentemente una delle meno simpatiche.
Come già visto anche per il calcio storico, è nello spirito fiorentino il senso di orgoglio e disprezzo della prepotenza dei cosiddetti potenti (la partita durante l’assedio di Carlo V ne è un valido esempio), ma in questo caso non è solo quello. La rivalità nasce da lontano, da epiche partite in cui la Fiorentina era una squadra nettamente inferiore e faceva dell’ardore agonistico l’unica arma a disposizione contro la maggiore classe dei rivali sorretti dalla superpotenza Fiat degli anni del boom economico. Quando i valori sono stati più vicini e quindi all’antagonismo si è aggiunto anche la concorrenza per lo stesso obiettivo, la rivalità ha toccato le maggiori vette fino ad arrivare al 1981/82. Quello infatti fu il campionato in cui arrivò l’evento scatenante che sancì e certificò quella che sarebbe diventata una rivalità storica. All’ultima giornata di campionato, con le due squadre a pari punti in testa alla classifica, due decisioni arbitrali discutibili portarono al pareggio la Fiorentina a Cagliari ed alla vittoria la Juventus a Catanzaro portando lo scudetto a Torino. Quella fu la classica goccia che faceva traboccare il vaso, molti tifosi viola delusi dal risultato videro nell’approssimarsi dei Mondiali, quindi nel pericolo di allungare i tempi del campionato con uno spareggio, il motivo che in qualche modo spinse ad una conclusione immediata favorendo la squadra più potente. A Firenze tutti si sentirono defraudati di un terzo scudetto meritato sul campo e da allora la sfida con la Juventus non fu più una partita ma LA partita.
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"Una passione da 10" di Enzo Susini - edizioni goWare 

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