giovedì 21 gennaio 2010

Belle cose amaranto

...il tuo sorriso giovane, sei tu, tra gli alberi una stella la notte si è schiarita...

Difficile raccontare le sensazioni di un film come “La prima cosa bella”. A molti ho detto che negli ultimi anni non ricordo di essere uscito mai (o comunque molto raramente) così soddisfatto da un cinema. Virzì disegna una storia non banale nel suo modo speciale di rappresentare le cose. Chi ha visto Ovosodo ci può ritrovare parte della sferzante ironia livornese, dell’orgoglio e della passione che solo il rosso amaranto produce, una leggerezza “profonda”. Ma la storia, ovviamente, è tutta un’altra cosa. Secondo me superiore. Una storia particolare, personale, speciale. Racchiude nelle passioni giovanili di una bellissima “mamma” il filo conduttore per affrontare tutta la trama del film. Un cast completo ed adatto, dalle parti “minori” (da segnalare, un perfettamente calato nel ruolo Paolo Ruffini, un Messeri azzeccatissimo ed un colpo a sorpresa con il cameo dell’amico del Bollins Bobone Rondelli) agli attori principali. Una Micaela Ramazzotti che scambia il testimone della protagonista con Stefania Sandrelli in maniera perfetta, tanto da assomigliarsi in atteggiamenti e movenze fisiche. Una coppia di fratelli interpretata probabilmente da due dei migliori attori italiani (Pandolfi e Mastrandrea) che infilano una recitazione perfetta, sorprendente nell’accento toscano soprattutto per il romano dè Roma….che invece sembra nato e cresciuto in terrazza Mascagni. Bella e tenera la Pandolfi specie nell’ultimo speciale abbraccio “lontano da ogni clichè”. Un rapporto “familiare” che si sviluppa nell’amaranto “PICCOLA CITTA’ ETERNA”. Rapporto fatto di debolezze, crisi, rabbie esplose ed inesplose ma soprattutto un grande-enorme sentimento che permette di seguire perfettamente i cambi di scenari tra l’attuale ed i “ricordi” passati. Non sembra mai un “flashback” ma sempre una naturale premessa a quanto è in scena in quel momento. Il cuore e lo spirito di un regista che perfettamente lega cuore e spirito in tutto il film, in maniera accesa ma particolare…proprio come un “ricciolo amaranto”…. “Vedi abbiamo saputo soltanto adesso che tu sei nostro fratello. Non lo sapevo io. Non lo sapeva mia sorella. Nostra sorella. Per tutti questi anni la mamma ci ha tenuto tutti e tre all’oscuro di tutto. Sai la nostra è stata una mamma bellissima. Una mamma importante. A me mi ha rovinato la vita…a lei anche….magari se la vieni a conoscere rovina anche la tua. Come no? Unnè vero forse!?!?”

BIGNAMI: un film in cui si ride, molto. Ma mai per una “battuta” scontata, ma per i “tempi” azzeccati di un dialogo o per la smorfia di uno dei protagonisti. E molto spesso si ride mentre commosso ti asciughi un po’ il viso….un bel mix di emozioni…..una scarica di belle sensazioni….che uscendo ti fa essere contento di aver passato quelle due ore in terra livornese….

7 commenti:

  1. Una recensione all'altezza del film... complimenti per il critico cinematografico che c'è in te :-)

    PS
    Condivido ogni parola ed ogni emozione... e le mie lacrime nemmeno tanto nascoste ne sono state la prova :-))))

    MDM

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  2. ...Sorrisi e lacrime..malinconie e speranze...passato e presente...ricordi dolci e vita vera...bellissimo film...d.cencio

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  3. Vai Enzo che la Maestra Di Minicinema ha approvato il tuo post!!!
    (-;

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  4. devo dire che il film è così ben fatto che a volte sfugge anche il fatto che siamo a livorno... cosa che non è scontata nei film di virzì

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  5. Ero sicuro che la Maestra Di Minicinema fosse d'accordo....c'avevo le "prove"!!! Ma addirittura all'altezza del film la "recensione"....troppo buona!
    :-)
    Son contento che anche altri che hanno visto il film condividono, contribuiscono ad incrementare il giudizio positivo con le loro impressioni!

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  6. Grande Boboneeeeeeeee!!!!!
    Caifamp

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  7. Caifamp un tu te lo puoi perdere BoboAttore!!!

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