mercoledì 13 gennaio 2010

Fino alla fine

GEOFFREY HOLYDAY HALL – “La fine è nota” – Sellerio
Romanzo dai contorni “grigi” di una serie di città americane nel periodo a cavallo tra la guerra ed il suo successivo periodo, contorni accentuati nel loro grigiore da rapporti mai semplici dovuti a difficoltà economiche mischiate alla voglia di emergere senza guardare troppo “il pelo nell’uovo”. Partendo da una vita apparentemente banale di un dirigente di un’azienda in difficoltà, un improvviso evento porta il libro ed il protagonista alla ricerca della “ SUA VERITA’ ” o meglio al tentativo di darsi alcune risposte a quesiti apparentemente irrisolvibili. Immaginatevi la scena. Uno sconosciuto, mai sentito nemmeno nominare, viene in casa vostra presentandosi a vostra moglie come “una persona in cerca di un aiuto che solo voi potete dargli”. Ma voi non riuscite nemmeno ad incontrarlo perché nel frattempo si è buttato dalla vostra finestra. Da quella finestra da dove osservate paesaggio e vita “esterna” quell’uomo mai visto e mai sentito “rammentare” si toglie la vita. La fine è nota. Ed è questa. Ma le cause? I motivi che hanno portato quell’uomo a quel gesto quali sono? Queste le domande che il protagonista si fa e che spingono lo stesso alla ricerca spasmodica di una risposta……che sembra così dannatamente “mescolata” nelle pieghe di mille racconti che sembrano allontanarlo dalla realta….si ritorna ad “arrotolare un nastro” che passa da vita nevrotica di una caserma in tempo di guerra, ad un’infanzia maledettamente difficile, ad amori troppo difficili e sproporzionati per avere il giusto equilibrio…..il filo degli eventi sembra complicarsi e virare lontano da una realtà la cui luce, invece, verrà riportata solo da un oggetto appositamente dedicato a creare scintille…..ed allora quella fine nota avrà un senso, una logica, un percorso naturale o almeno così può sembrare agli occhi di chi solo adesso vede certe ombre nascoste materializzarsi….“il suo viso esprimeva soltanto spavento…un terrore che poteva derivare dal senso di colpa, ma poteva anche non averci niente a che fare….distolse lo sguardo cercando di concentrarsi….ma tutto riportava al suo volto…ed allora capì che non c’era più niente da chiarire….tutto era chiaro e non rimaneva che agire….”

BIGNAMI: un libro che, distante dalla tipologia di scrittura di romanzi a me più congeniali, ho faticato a “far mio” ma che col passare delle pagine ha riacquistato i “punti” giusti per un buon voto ed una soddisfazione finale…

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