lunedì 11 giugno 2012

Ancora una volta....GRANDE Simone...

SIMONE CRISTICCHI - "Mio nonno è morto in guerra" - Mondadori
Arrivato in fondo alle 164 pagine di questo libro ho capito una cosa, che quando capita il libro buono, riesco ad andare oltre le mie manie di lettura. Infatti quello dei libri a racconti difficili ad entusiasmarmi è un pò uno dei miei tallone d'Achille, ma a questo giro sono riuscito ad andare oltre.
Cristicchi riesce di nuovo a fare centro. Dopo lo spettacolo teatrale, che ancora una volta vi consiglio, colpisce nel segno anche con questo libro di racconti della seconda guerra mondiale. "Sono gli appunti di viaggio di un ricercautore che ha attraversato l'Italia senza stancarsi mai le gambe e le orecchie" così lo presenta Simone. E oltre a non stancarsi, nei suoi "appunti" emerge la passione e la voglia di evidenziarli e renderli noti per una finalità che può sembrare banale ma che in realtà racchiude il significato reale della parola cultura: "credo fermamente che se ogni ragazzo italiano, oltre a studiare a scuola le scienze o la geografia, sapesse raccontare la storia dei propri nonni, nel nostro paese assisteremmo ad una piccola grande rivoluzione culturale". L'impeto e la passione dei mille "pezzi" di questo libro hanno in comune con lo spettacolo la purezza del racconto e la sua profondità. Leggerli è come sentire un nonno o una persona cara che ti racconta cosa ha vissuto, non tanto per la volontà di darsi delle arie o "un tono", ma per metterti a conoscenza di dove il lato negativo dell'animo umano può arrivare quando cammina lungo la strada della guerra e delle prevaricazioni.
La mano di Cristicchi si vede nel delineare ogni racconto come semplice e di facile lettura per tutti, scorrevole anche se gli argomenti sono tra i più pesanti. 2/3 massimo 4 paginette di storia e tutto il senso del racconto esplode nella sua interezza. Nei racconti c'è il ricordo, le emozioni ma non traspare mai l'odio o la volontà di inculcare una certa idea o verità, non c'è giudizio o voglia di vendetta ma solo la voglia di gridare che "CHI TACE ACCONSENTE" e certe cose non possono finir dimenticate.... "nei momenti più duri l'unica salvezza era l'inventiva che faceva creare ricette nuove ottenendo i massimi risultati dai minimi ingredienti" "quando alzare la testa significa votarsi alla tortura, non resta che l'obbedienza dolente ed il disprezzo di sè" ma anche interi racconti come "le donne si ribellano" "i baci senza sapore" "la fabbrica della morte".
Libro da non perdere, tanto che per ringraziare a dovere chi me l'ha regalato (grazie ancora...) ho pensato di regalarlo a mia volta, sperando che piaccia quanto è piaciuto a me.
BIGNAMI: poco da aggiungere se non che NON potete non leggerlo. Ancora una volta, grande Simone!

4 commenti:

  1. Bravo Enzo! Post graditissimo come sempre
    Lorenzo

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    1. A questo giro il merito è tuo....anzi vostro!!! :-)

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  2. Anche se non commento, ti leggo eh, quindi in campana.
    E sul mitico Simone non posso che dire, GRANDE! Altro che Ligabue...

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    1. Ed io che pensavo di essermi liberato di te! ;-)
      Su Ligabue....ho perso le speranze di farti rinsavire....però preparati...a breve su questi schermi un regalo per te...
      :-))

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