venerdì 17 luglio 2015

Sarebbero 28

Kiave di lettura n° 144

Sarebbero 28 se quella sera avesse preso un'altra strada, lui ma soprattutto chi si è sentito di compiere quel massacro totalmente fuori controllo.
Mi ha colpito, più che come un cinguettio come una tranvata stamani quello che vedete in fondo a questo post, rimbalzato su twitter appunto, ma non solo.
Mi hanno colpito la foto, le parole, la definizione di splendente
Splendente, di quella luce che qualcuno ha vigliaccamente e colpevolmente spento per una violenza ed una colpevolezza che non può passare od essere dimenticata.
Sarebbero 28 di "UNA VITA CHE POTEVA ANDARE MA NON SI SAPEVA DOVE" e quindi portargli chissà quali cose e quali percorsi, nella sua totalità di vita e nel suo giorno di festa di oggi.
La storia di Federico è dentro di me, è una di quelle che resta attaccata addosso come le magliette fastidiosamente sudate di questi giorni da calore spropositato. Una storia stronza, di una vigliaccheria e di un sopruso senza fine che ha impedito a Federico di soffiare oggi su 28 candeline.
Sarebbe stato il giorno dei festeggiamenti di una splendida mamma, splendente proprio come lei definisce Federico, oggi che evidentemente le deve mancare di più. Sempre di più. E sempre di più questa storia diventa ingiusta, schifosamente e maledettamente ingiusta. La storia che non ha permesso quella torta piena di candeline, quelle candeline che appunto sarebbero 28.
Un pensiero forte a Federico 28 volte oggi. Un abbraccio speciale a chi oggi ha fatto più fatica ma resta in ogni istante molto forte, proprio come le sue parole.

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