lunedì 23 maggio 2016

Liste e percorsi più o meno paralleli

Kiave di lettura n° 184
Dopo qualche settimana di assenza, torna una kiave di lettura dal sapore tutto librario, con tanto di bis per un'autrice già presente nel mio personale Katalogo, del cui libro vi ho raccontato un po' di cose non troppo tempo fa.
Questa volta invece il libro è il seguente....
CHIARA GAMBERALE - "Quattro etti d'amore, grazie" . Mondadori
Il libro di Chiara Gamberale era sullo scaffale della Feltrinelli ed il suo titolo "curioso" mi ha invogliato, spinto anche dal positivo esordio con l'autrice avuto non troppo tempo fa. Nelle corsie di un supermercato nascono pensieri provocati da incontri fortuiti di due donne, che finiranno per incrociare nei fatti solo parzialmente le loro vite, mentre lo faranno molto di più nei pensieri e nelle reciproche immaginazioni.
Due vite totalmente diverse, una da star, una da "normale" impiegata, ma l'una l'aspetto desiderato dell'altra. Il racconto oscilla con un ping pong di liste per la spesa e racconti in prima persona alternati dalle due protagoniste.
Nel loro essere diverse totalmente si sfiorano argomenti simili, dai segreti "nessuno può essere complice di un segreto da cui è il primo a dover essere protetto" alle insicurezze "ci dimentichiamo di vivere ma poi ecco qualcuno che ci ricorda come si fa" ; dai feeling "l'unico essere umano che è arrivato lì nel fondo di me dove non credevo ci fosse spazio che per uno specchio" alla considerazione dell'amore "l'amore certi miracoli li fa"; dalla totalità delle passioni "il cuore si è sfarinato, sciolto, sparso fino ai polsi, alle caviglie, alle orecchie" alla paura di viverle "sicura che tu sia fuggita e non ti sia solo nascosta?"; dalle considerazioni familiari allargate ma anche solitarie "le cose che penso le penso con tre teste però sottovuoto sono sola" a quelle totalmente di coppia "se ami una persona se ormai dentro il tuo cuore ormai batte il suo, che senso avrebbe non passare tutta la vita con quella persona?" per finire collegate totalmente in un concetto generale comune "siamo tutti forse il Peter Pan di qualcuno".
Gli spunti di riflessione non mancano e nell'apparente banalità e leggerezza dell'incipit di ogni capitolo dato dalle liste delle spese in realtà in realtà poi si ritrova ben altro. Due protagoniste con i loro elementi e le loro caratteristiche, a volte sovrapponibili a volte talmente diversi da completarsi ed incastrarsi quasi in una personalità dalle sembianze bipolari. Il libro passa quindi dal "semplice" al profondo, non sempre nella migliore delle modalità, offrendo anche rallentamenti che in alcune parti rendono la lettura meno scorrevole di "La zona cieca" , "MA QUESTA CORSA LA" Gamberale la porta comunque a casa. Senza troppi colpi di scena oppure trame clamorosamente avvincenti, ma questi "quattro etti d'amore" hanno il giusto sapore, magari non DOCG ma certamente DOC.
BIGNAMI: se per "La zona cieca" il mio giudizio arriva a toccare anche le quattro stelle abbondanti su cinque, questo libro arriva alle tre con qualche fatica ma anche tante riflessioni e pensieri che restano e lasciano il segno.

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