Quando qualcuno mi dice "la sua" su Sogni di Tricolor, accantonato l'iniziale timore di sentirsi dire "m'ha fatto schifo", si apre sempre un sorriso soddisfatto nel sentire pareri e sensazioni che qualcosa che hai scritto è riuscito a suscitare in qualcun'altro ed "OGNI VOLTA E' SEMPRE UN COLPO ALL'ANIMA". La sensazione si amplifica notevolmente quando ricevi un'accurata "recensione" da chi non ha passione per quella palla che gira ne per quella voce emiliana.
Per questo, mi fa particolarmente piacere condividere con voi un messaggio che mi è arrivato da Maurizio che ringrazio di cuore per l'acquisto/la lettura/il tempo dedicato alla "recensione" ma soprattutto per l'aver smentito il rischio che, vista la sua lontananza dal mondo del tifo, della viola e di Ligabue il libro potesse non meritare "la spesa" o la lettura.
Caro Enzo, ho letto il tuo romanzo. Ti avevo detto che
l'avrei letto dopo "Il Maestro e Margherita" di Bulgakov, ma sulla
strada verso il tuo scritto sono stato rapito da "Q" di Luther Blissett...l'ho comunque letto prima
di David Copperfield di Charles Dickens e non mi sembra poco :-) Cosa dire?
Quando c'è la passione e i sogni, metà della strada è
fatta; nessuna delle passioni protagoniste del libro fanno parte di me: non
sono un tifoso Viola, anche se il Viola e la Fiorentina non mi stanno per nulla
antipatici; non sono un fan di Ligabue (il cantante) se si escludono un paio di
canzoni e la stupenda "Una vita da mediano" che non poteva essere
inserita come colonna sonora del libro perchè successiva alla stagione 1998/99
di cui narri.
Le tue passioni non sono le mie, ma i sogni (più o meno)
sono lì!
In fondo il
protagonista del libro è un sognatore, che poi sogni il tricolore e l'Artemio
Franchi strapieno a festeggiare, piuttosto che un archivio storico ordinato e
un Ufficio vivo, fatto di dipendenti consapevoli di produrre giornalmente
documenti amministrativi che saranno storia...beh! Ognuno ha i suoi di sogni!
Nel tuo libro si rincorrono i personaggi, che tralasci di
sviluppare concentrandoti sulle azioni in campo, sui pensieri intimi del
protagonista (in parte autobiografico!?) e non ti nascondo che in alcuni tratti
(non so il perchè :-) mi sembrava di rievocare atmosfere di altri libri sul
calcio (primo fra tutti George Best, The Best, ma anche "Splendori e
miserie del Gioco del calcio" di Galeano)...insomma, non penso di aver
speso 9,99 euro inutilmente.
Ho apprezzato a pagina 85 il riferimento all'obiezione di
coscienza e al mondo delle Pubbliche Assistenze e altrettanto significative
sono le pagine 99 e seguenti.
Potrei annoiarti oltre con una analisi filologica del
testo...ma i sogni e le passioni non possono sottostare a regole di scrittura e
tantomeno lessicali.
Non ho un profilo Facebook, altrimenti non avrei esitato
a scriverti sulla tua pagina.
Saluti
maurizio
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BUONI "Sogni di Tricolor"
Prestissimo anche un mio commento! Il tempo di finirlo!
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