Chissà se lo stile del ministro (sigh..) Minniti, che dopo l'uccisione del terrorista autore dell'attentato a Berlino elogiò pubblicamente (con tanto di nome e cognome e similencomio) gli agenti coinvolti nello scontro, vale anche nei casi opposti e se lui stesso o qualcun'altro (ministro Difesa? Giustizia?) seguirà questa linea.
Mi riferisco alla chiusura dell'inchiesta dei pm sui carabinieri del caso di Stefano Cucchi, che dopo oltre sette anni hanno stabilito che devono essere giudicati per il pestaggio e le relative azioni successive e che non fu morte per epilessia, "droga" o "malnutrizione".
"Ma va?!?!" direte voi ed aggiungo io.
Varie le accuse per i diversi carabinieri che il pm individua come responsabili: pestaggio, abuso di autorità, aggravante di futili motivi, omicidio preterintenzionale, falso, calunnia, lesioni.
Figuriamoci, nessuno è colpevole fino a sentenza, quindi sarà quella a stabilire le (eventuali) colpe di ognuno e le (eventuali) pene. Credo però che con il "codice Minniti" due paroline su uno degli accusati siano d'obbligo. Parlo del maresciallo (promosso mentre l'inchiesta era in corso) che ieri ha definito la chiusura dell'indagine una sorta di pretesto "per non incorrere nella prescrizione" e mandare a processo "carabinieri, padri di famiglia e servitori dello Stato solo per infangarli" operando "un attacco all'Arma" messo in atto dal "partito dell'Antipolizia" e da "chi si sta arricchendo sulle nostre spalle con soldi sporchi".
Forse, invece che promuoverlo ad indagine in corso, sarebbe il caso che qualcuno intervenisse sulle parole di questo "servitore dello Stato"; basterebbe che lo stesso Governo così rapido agli applausi, applicasse il codice Minniti e stigmatizzasse le parole di questo servitore dello Stato che definisce il suo stesso Stato come esecutore di un attacco all'Arma; cari Ministri, proprio sicuri di fidarvi per la difesa di tutti, di uno che ha questi convincimenti?
E, cari Ministri vari, se vi avanzano due minuti due magari potete pensare di mandare anche due righe due di vicinanza alla famiglia Cucchi visto che dopo sette anni sette improvvisamente ci siamo svegliati e resi conto che non poteva essere epilessia mentre loro hanno dovuto sopportare (oltre alla mancata verità) anche le varie offese dei Giovanardi di turno, che come visto sopra continuano ancora.
In attesa, per quel che può contare, un abbraccio forte alla famiglia Cucchi lo mando io.
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