Kiave di lettura n° 234 |
A volte gli spunti per la lettura di libri nascono da indicazioni, suggerimenti o da vere e proprie sollecitazioni. In questo caso, è una vera e propria "dritta" che il solito prezioso "inviato romano" mi ha dato e che voglio condividere con voi.
AMELIE NOTHOMB - "Cosmetica del nemico" - Voland
La dritta era "se cerchi un testo con molto dialogo che fili che è un piacere questo è il libro giusto" ed accanto alla dritta ho trovato anche il libro "Cosmetica del nemico". Ringraziamento quindi doppio.
In effetti non avevo mai letto un libro simile, un libro che "FAI PRESTO A" paragonare ad un copione di un dialogo teatrale. Tranne due mezze pagine, iniziale e finale, tutto il testo è organizzato in dialogo, battuta e controbattutta. Potrebbe sembrare pesante affrontare un'ottantina di pagine solo di botta e risposta ma in realtà la scrittura riesce a far sembrare il dialogo molto più simile ad una descrizione letteraria ed ad un racconto che non ad un semplice dialogo. A questo si affiancano battute non banali e che lasciano interpretazioni e considerazioni "..le vittime non hanno il diritto di difendersi..", "..uno gli parla d'amore e quello ti risponde come se partecipasse ad un dibattito politico..", e che innescano nel lettore curiosità ed interpretazione di storia e considerazioni che permettono una lettura personale del dialogo e della scena che viene rappresentata dallo stesso. Ci sono considerazioni personali dei personaggi "..lei disse "non bisogna mai niente"..", "..nulla è più potente di una mente animata dalla fede..", "..ci vuole più coraggio di quanto lei pensi per essere contro la pena di morte.." che indirizzano il lettore verso interpretazioni e soprattutto preparano un finale in certi momenti intuibile ma comunque piacevole da scoprire. Da una sala di attesa di un aeroporto ed un incontro inizialmente noioso, poi infastidente e poi molto altro si arriva alla parte più profonda della mente umana: sembrerebbe un percorso difficile, lungo e per niente scontato, ma il correre veloce del dialogo lo permette senza troppi ostacoli e senza far perdere mai il filo della storia. Ma soprattutto quello che trascina è la voglia di arrivare a scoprire il finale esponendosi al rischio della delusione/banalità o alla soddisfazione del "lo sapevo io" ma in fondo citando l'autrice stessa "..il rischio è la vita stessa, non si può rischiare altro che la propria vita. E se non la rischi non la vivi..".
BIGNAMI: esordio per autrice e tipologia di libro davvero da premiare con quattro stelle piene su cinque di valutazione e ringraziamento confermato all'inviato in versione suggeritore (e non solo) di libri.
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