martedì 26 dicembre 2017

Era meglio la tombola...

Coppa Italia - Quarti di Finale
LAZIO - FIORENTINA = 1 - 0 
GOAL: Lulic
LE PAGELLE
Dragowski 6,5
Sembra esserci quando chiamato in causa, tanto da tenerci in partita nel primo tempo
Milenkovic 6
Sofferenza relativa viste le difficoltà della squadra nel primo tempo
Vitor Hugo 6+
Meno sicuro di Cagliari ma non fa errori clamorosi, in crescita nella ripresa con diversi interventi da leader difensivo
Astori 5,5
Ci prova a tenere su la baracca, comanda la difesa ma in impostazione ed in appoggio commette qualche errore di troppo
Bruno Gaspar 5
In difficoltà costante su Lulic
Benassi 4,5
Nei controlli e negli appoggi da dimenticare
Sanchez 5
Tecnicamente poco presentabile, qualche recupero a metà campo
Veretout 6
Spento nel primo tempo e la squadra ne risente. Cresce nettamente nella ripresa pur essendo sotto il livello a cui ci ha abituato
Chiesa 5,5
Da terzino onestamente la vede poco, quando arriva in zona offensiva è l'unico ad essere pericoloso
Saponara 4
Inesistente o quasi
Babacar 5
Soffre di solitudine e fa poco per trovare spazi
Simeone 4,5
Vivo il giusto e per di più poco pericoloso
Esseryc 5+
Qualche lancio in profondità di prospettiva ma poca concretezza
Gil Dias 5+
Un paio di dribbling provati ma poco altro, ci mette grinta ma corre a vuoto
All. Pioli 5-
Schema iniziale studiato per contenere mandato all'aria dopo sei minuti, primo tempo onestamente inguardabile. Secondo con poca logica inseriti tutti i giocatori offensivi. Squadra spenta e sembrata senza identità.
IL MIGLIORE: DRAGOWSKI
Il peggiore: Saponara
LA PARTITA
Per la novità della partita di Santo Stefano, il nostro santo del giorno (mister Stefano Pioli) presenta una viola nuova con un 3-5,5-1,5 con Saponara che fa da pendolo fra centrocampo ed attacco dove Babacar parte titolare per la prima volta. Cinque minuti che fanno sperare bene, poi perdiamo malamente una palla a centrocampo, Lulic affonda a sinistra punta che tiripunta Gaspar trova lo spazio giusto per piazzare un tiro preciso nell'angolino opposto. Cinque minuti e siamo sotto, non male soprattutto per la tattica studiata per coprire e ripartire. Da lì il nostro primo tempo finisce, se si esclude una risposta quasi immediata con un tiro di Gaspar fuori non di moltissimo. Non siamo fatti per durare a lungo evidentemente. La Lazio dopo poco con Caicedo a colpo sicuro sfiora il raddoppio, Gaspar salva sulla linea. Felipe Anderson accelera spesso non contrastato ma ad essere pericoloso è di nuovo Lulic con Dragowsky che para sicuro. Siamo nulli in fase propositiva con Chiesa/terzino che soffre Basta e Saponara che non fa notare mai la sua presenza. La Lazio ci prova con tiri da fuori e con un paio di sprint ma il risultato resta immutato fino all'intervallo.
Si riparte con Simeone ed Esseryc che ci fanno cambiare l'assetto della squadra, portandoci ad un 3-4-1-2 più propositivo con la squadra che sembra "VIVERE I SUOI EFFETTI" in modo positivo. Portiamo al tiro quasi subito Veretout (abbastanza telefonato ma primo tiro nello specchio della porta) ed in campo siamo più presenti anche se una vera occasione (prima e resterà unica) arriva solo al 65' con una gran giocata di Chiesa che costringe il portiere laziale ad un grande intervento. Abbiamo poca logica di costruzione e la manovra ne risente non avendo continuità, così infatti le occasioni non arrivano. Anzi in contropiede prima Immobile (bel recupero di Hugo) e poi Lulic (sicura parata di Dragowski) vanno vicini al raddoppio. Il resto è noia come direbbe il Califfo o poco più. Anzi è proprio nulla da segnalare. Finisce 1-0 ed onestamente non si vede come poteva essere diversamente.
Pur sapendo di avere come avversario qualcuno più forte di noi e più in forma (ma oggi apparso poca roba oggettivamente), onestamente lascia molto perplessi l'approccio alla partita e la partita stessa. Affrontare il match decisivo per "l'obiettivo della stagione" con una squadra improvvisata nel modulo (ed in alcuni uomini) regalando di fatto un tempo non mi è parsa l'idea più brillante si potesse avere. La squadra ha poca profondità e pericolosità in attacco e sacrificare l'unico giocatore che pare in grado di accendere gioco ed attacco in un ruolo da terzino di spinta pare una scelta brillante più o meno come la scelta della formazione iniziale. La squadra pare impegnarsi, ma troppo spesso "sparisce" qualcuno dal gioco e dal ruolo decisivo (Simeone e Saponara per non far nomi) ma la cosa che più preoccupa è la conferma che la manovra e la costruzione di gioco è legata in maniera esclusiva alle lune di un mediano croato in scadenza di contratto da una vita. Questo aspetto dona a questa squadra un grado di grigio  difficilmente sopportabile. Non mi aspettavo di espugnare l'Olimpico in scioltezza ma neanche di fare un tiro uno in novanticinque minuti di una partita in cui siamo andati sotto al quinto. L'amaro in bocca è che non abbiamo mai dato l'idea e la sensazione di avere gli elementi per poterla riaprire questa partita e nemmeno di averli per trovare un banale pareggio. La partita quindi poteva finire lì, al quinto minuto. Per questo la classica tombola post-natalizia, che non ho mai sopportato, sarebbe stata decisamente meglio per questo Santo Stefano.
FORZA VIOLA...sempre...
"TAKKO AI' GIRO" - Spazio tecnico Bollins gestito
"...una volta tanto che hai trovato tre difensori di livello superiore che volevi anche gli attaccanti? Accontentati del nuovo Bati via....alla fine c'era più gente in attacco che negli ultimi 5 anni...Astori il nuovo Repka?...son tutti nuovi via lo dicevano ci voleva tempo, siamo ancora a Natale c'è ancora l'ultimo, Befana, Pasqua, 25 aprile, 1 maggio...a'voglia te..."

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