lunedì 28 maggio 2018

Veti e voti

Kiave di lettura n° 289
Chi proprio non ha altro da fare e legge quello che sempre più di rado scrivo sulla politica attuale già saprà che non riesco ad appassionarmi alle vicende che hanno ruotato e ruotano intorno alle elezioni dello scorso 4 marzo. Ho votato quasi per disperazione in una certa maniera e poi ho cercato di seguire questo gioco a rimpallino che è iniziato dal cinque in poi. Come già detto (clicca qui per leggere) ritenevo ogni alleanza paventata un vero e proprio troiaio. Ritenevo (e ritengo) che potesse esserci un' unica possibile soluzione: un accordo a tempo limitatissimo per le cose urgenti ed una legge elettorale a doppio turno. Per tornare a votare a brevissimo e dare finalmente la possibilità a chi vince di governare. 
Sentir dire invece che il Governo che stava per nascere era "esclusivamente politico" ha aumentato in questi giorni la sensazione che il troiaio fosse davvero grosso. Allearsi in modo programmatico e politico con la Lega, farsi dettare temi e ministeri da Salvini non può appartenere ad un movimento nato e cresciuto per provare a "cambiare" e provare a farlo da solo. Con quelle parole Di Maio si è conquistato i voti dei leghisti necessari al Governo, ma ha perso il mio....mezzo. Se ne sarà sicuramente fatto una ragione.
Le cose ieri però hanno avuto un fuori programma improvviso. Il castello di carta (e carte) è venuto infatti giù sul nome del possibile ministro Savona, che per il peso che si è deciso di dargli e la decisione presa si è fatto passare come il possessore delle chiavi de "LA PORTA DEI SOGNI" rivoluzionari di antieuropeisti ed amanti dell'uscita dall'euro. La premessa precedente del mio parere sul possibile governo Salvini-Di Maio era necessaria per cercare di farmi capire meglio. Per me infatti la decisione di Mattarella va un filino, anzi molto più di un filino, oltre quello che la Costituzione gli permette. Non sono certo un costituzionalista e non pretendo di avere maggiori conoscenze di Mattarella. So che a nominare i ministri è il Presidente della Repubblica e che in passato i suoi predecessori hanno usato il potere di veto. Ma i casi Previti e Maroni, tanto per fare gli esempi più recenti, niente hanno a che fare con un professore colpevole di aver studiato la possibilità dell'uscita dall'euro e che ha precisato di non averlo come obiettivo così come di non essere tra i punti del programma del governo troiaio in via di formazione. Tra l’altro, lo stesso Savona è già stato ministro in passato, evidentemente non doveva proprio essere un pericoloso estremista. Ecco, porre un veto del genere, per un ministro del genere, mi pare vada oltre la legittima possibilità costituzionale esistenti. L’articolo 92 su chi nomina i ministri è chiaro: il Presidente della Repubblica. Ma è anche vero che l’interpretazione ed il senso di quello stesso articolo e della sua applicazione non finisce in quelle due righe. Ed allora credo che Mattarella sia andato oltre, confermando l'uscita errata con l'immediata succeasiva nomina di Cottarelli, dove il "segnale" del gesto e la "ripicca personale" prevalgono sulla scelta in sè.
Banale e forse superfluo ma importante dire che poi chi ha offeso, augurato morte e minacciato ritorsioni nei suoi confronti deve ricevere quel che merita: denunce e giudizi processuali. Mi sembra importante anche sottolineare con forza che lo stato d’accusa è una procedura eccessiva e sballata soprattutto se usata con termini di accompagnamento violenti e clamorosamente sbagliati, visto il delicato momento che passiamo.
Detto questo, democrazia a rischio? Non credo. Ne per mano di Mattarella ne per mano di chi vuol il suo stato di accusa. Credo che da entrambi i lati, nel paventare i rischi della democrazia per questo motivo, ci sia una grande puntata fatta sul panno verde della prossima campagna elettorale ormai alle porte.
Per descrivere al meglio la situazione uso le parole di Daniele Silvestri, che condivido dalla prima all’ultima lettera. Daje Danielino, come sempre.
Come molti di voi sapranno, poche ore fa ho pubblicato un tweet, che diceva così: “inaccettabili decisioni di #Mattarella. Sbagliate nel merito miopi nello scopo pericolose nei risultati e irrispettose vs cittadini. Peccato”.
Premesso che ho sempre detto quello che penso, e che non avendo neanche intenzione di smettere adesso di farlo mi preoccupano poco gli insulti e le frasi tipo “riméttete a cantà che è meglio!” (Me le sento dire da circa 25 anni), devo però anche dire che mi pento. Mi pento di averlo fatto con un tweet di 141 caratteri.
Allora credo sia doveroso spiegare il mio pensiero in uno spazio che me lo permetta, soprattutto per rispetto verso chi a quello che scrivo un po’ ci tiene. O ci teneva.
Dal mio punto di vista, che non è certamente quello di un grillino e men che mai quello di un leghista, il veto con cui oggi il presidente Mattarella ha posto fine al tentativo di governo giallo-verde è un grave errore. Non certo un’azione eversiva o incostituzionale, ci mancherebbe. Ma un errore. Strategico innanzitutto, perché è facile prevedere un consenso pericolosamente in crescita per quelle forze, soprattutto a destra, che avranno gioco facile a gridare al complotto. Ma fin qui potrebbe essere solo l’opinione di uno che sta dalla parte diametralmente opposta (ho votato Potere al Popolo, tanto per dire).
Ma è anche un errore nel merito - sempre dal mio punto di vista, è sottinteso - perché il veto sulla figura di Savona rischia tremendamente di sembrare un veto dato per ragioni di opinione. E’ inutile che mi vengano ricordati i precedenti, tipo Previti, Maroni e via dicendo.. Mi sembrano casi ben diversi, con motivazioni ben più oggettive, e questo finisce per essere a sua volta un precedente molto preoccupante. 
Tra l’altro il rischio è che sia proprio questa mossa a gettarci in una campagna elettorale in cui il tema dell’uscita dall’euro e dall’europa diventi veramente IL TEMA. Con conseguenze e ripercussioni potenzialmente gravissime.
Avrei di gran lunga preferito che il nostro presidente, dopo aver giustamente fatto pelo e contropelo alle proposte che arrivavano da quella improbabile ma tuttavia legittima coalizione, avesse poi lasciato che si cimentassero davvero con l’esperienza di governo.
Dubito fortemente che di lì a poco ci saremmo ritrovati fuori dall’europa e in procinto di tornare alla lira.
E in ogni caso il presidente rimane quello che esercita il suo vero potere soprattutto nel momento in cui firma o non firma i decreti, in particolare quelli che risultino non avere adeguate coperture finanziarie ad esempio.
Invece così gialli e verdi potranno ben dire che è la Germania, o che sono le lobby economiche a decidere chi guida il nostro paese e come. Mi pare lo stiano già dicendo.
Questo in sostanza il mio pensiero.
Peccato averlo affidato a un tweet. 
Peraltro il messaggio originale - prima di rendermi conto di doverlo sforbiciare drasticamente, visto quanto poco sono avvezzo ai cinguettii - era già un filo più comprensibile, diceva “ Mi dispiace, ma faccio davvero fatica ad accettare le decisioni del presidente #Mattarella. Credo siano sbagliate nel merito, miopi nello scopo, forse perfino pericolose nei probabili risultati, e da ultimo (non pensavo di doverlo mai dire) irrispettose nei confronti dei cittadini. Che peccato “ . Invece la versione tagliata inizia con la parola “inaccettabili”, che pende pericolosamente verso le posizioni di chi sta addirittura minacciando un improbabile impeachment. Inutile dire che ritengo quell’ipotesi poco più che una battuta di cattivo gusto. Ma anche la frase “irrispettose nei confronti dei cittadini” è stata comprensibilmente malinterpretata. 
Intendevo dire che mi aspetto da parte della massima carica dello stato maggiore attenzione verso i cittadini quando deve spiegare decisioni così drammatiche. Le sue parole se non ricordo male dicevano più o meno - vado a memoria - che con la scelta di quel ministro sarebbe praticamente “inevitabile” ritrovarci fuori dall’Europa. Come ho già detto non credo a questa spiegazione. Non sono certo un fan di Savona, sul quale mi sono solo informato in questi giorni come tutti voi, ma che non mi risulta essere né un profilo inadeguato al ruolo né un pazzo criminale, per quanto critico verso i modi e le scelte attraverso i quali l’europa si è data una moneta unica.
Io sono un convinto europeista, anche se sognavo un’Europa ben più “alta” e illuminata di questa che per ora ci ritroviamo. 
Ma mi hanno insegnato che vanno rispettate le opinioni diverse, che anzi ci si batte perché siano rispettate. A maggior ragione in questo caso, quando è stato più volte lo stesso capo dello stato a pretendere - giustamente - che questo governo fosse un governo politico. E se non lo è nell’attuazione delle politiche economiche dove deve esserlo?
E adesso avanti pure con gli insulti. Io almeno so di essermi chiarito.
notte
daniele

14 commenti:

  1. da fb:
    Enzo credi davvero che il governo lo abbia fatta saltare Mattarella? Perché non poteva andar bene Giorgetti (Lega) come ministro? Forse le avevano sparate talmente grosse che gli serviva un pretesto per uscirne?
    Maso

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    1. Non lo so e non mi interessa. Sul governo ho già detto che sarebbe stato un troiaio e confermo. Che per me la lega era impresentabile ed alleandosi con loro per un governo politico il m5s ha perso la mia "mezza" anche meno fiducia.
      Fine premessa.
      Mattarella è andato davanti a tutti a dire che lui non poteva accettare savona ministro. Su questo dico che per me è andato oltre. Non che sia un criminale ma che, a parer mio, non c'erano elementi per ritenere così pericoloso quel ministro da far saltare un governo voluto da chi aveva la maggioranza. Governo ripeto troiaio.

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    2. da fb:
      Con questa legge elettorale non voluta dai 5s, hanno comunque preso un 32%.
      Quel 32% percento come lo avrebbero dovuto usare?
      Mettendosi all’opposizione?
      Oppure cercando di mettere nero su bianco le cose da fare con chi ci stava?
      Io, boh... son sempre più anti ideologico.
      Ma la mossa del colle a me a fatto ribrezzo. E Savona è stata solo una scusa.
      Cioppi

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    3. da fb:
      La chiudo con una battuta perché tanto temo che non arriveremmo a niente. Troppo lontani. D’accordo solo su Savona come pretesto, ma usato dal punto di vista opposto al tuo.
      “Se di maio e salvini volevano uscire dall’Europa bastava chiamare Allegri”
      Maso

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    4. da fb:
      Ma davvero pensate che tutto il problema sia stato Savona? Oppure è stato un pretesto... ed ora? Si va a votare e speriamo che non cambino i risultati. Sennò ci ritocca il nano.
      Cioppi

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    5. da fb:
      Ma quale pretesto. Le alternative c'erano, bastava accettarle. Non è mica la prima volta che succede. Ora Salvini si piglia il 43% e dimostra che ho ragione :)
      (Fermo restando che preferirei avere torto)
      Monia

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    6. da fb:
      Comunque per questa gente che non prende posizione su fascismo e immigrazione (che anzi strizzano l’occhiolino a quel mondo) MAI
      Maso

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    7. Io non capisco cosa cambiava con Giorgetti, l'avete mai sentito parlare di europa? Posizioni più drastiche di Savona.
      Ripeto, non sono le mie idee e il governo l'avevo già definito in maniera netta.

      Dani su legge elettorale e proporzionale hai ragione, ma per me con la lega non ci si puó alleare per un governo politico

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  2. da fb:
    solo una domanda per capire l'articolo. se non sei elettore m5s, o semplice simpatizzane poi dirmi la fonte dalla qualr trai questa affermazione: " Allearsi in modo programmatico e politico con la Lega, farsi dettare temi e ministeri da Salvini non può appartenere ad un movimento nato e cresciuto per provare a "cambiare" e provare a farlo da solo"?
    Stefano

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    1. Sono uno che li ha votati, non totalmente convinto, per esclusione rispetto alla platea dei segni sulla scheda.
      Ero di quelli che, come di battista, diceva con la lega di salvini mai. Capisco i motivi che hanno portato il m5s a far alleanza per un "governo politico" con la lega ma non la posso condividere.

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    2. da fb:
      grazie ora capisco meglio l'articolo
      Stefano

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  3. da fb:
    Savona lo ha presentato salvini x far saltare l' accordo con dimaio e andare al voto, dove prendera ' piu' voti mettendo berlusconi in un angolo
    Gigi

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    1. Ci puó stare, anzi sicuramente sarà così, anche se abbiamo dato troppe volte per "morto" silviuccio, ormai non ci credo piu. E comunque resta il mistero delle motivazioni del veto di mattarella.
      Poi gigi, tu lo sai, votavo bertinotti...'unnó mai capito nulla come tu mi dicevi te!!! 😉

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  4. da fb:
    Tranquilli......ci hanno ripensato. Roba da pazzi
    Maso

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