Kiave di lettura n° 313 |
Quando vedi una delle persone migliori del mondo farsi forza per non esplodere in pianto, qualcosa ti arriva dentro e non puoi non sentire un nodo alla gola. Vorresti togliergli un po' di quel dolore, un po' di quei pensieri, un po' di quella stanchezza. Sai che non è possibile, sai che non funziona così, sai che non basterebbe. Sai pure che forse è egoistico anche solo pensarlo. Ma lo vorresti, profondamente.
Ti vengono in mente mille momenti, mille istanti, mille ricordi; mentre lo fai pensi a quanti ne devono venire nelle menti di altri e ti senti "di troppo" anche nel pensarle certe cose. Ma quel mix di ricordi ed emozioni ti arriva allo stomaco ed agli occhi.
E in quel momento ti serve necessariamente un tentativo: provare ad aggrapparti a qualcosa. "ALLE STELLE CHE ALTRIMENTI SI CADE" ti viene alla bocca quasi in un riflesso incondizionato. A quelle, a quell'arcobaleno di ieri, a quel timido e nascosto raggio di sole dietro tanti nuvoloni grigi di oggi.
A quel “qualcosa” bisogna aggrapparsi, in un unico forte abbraccio, forte così come spero possa essere il mio per quella persona migliore del mondo.
Ciao Marta
E mi attacco alle stelle che altrimenti si cade
E poi alzo
il volume di questo silenzio che fa stare bene
E mi sa che
sei quella che fa luce pian piano
Chissà come
ci vedi e chissà come ridi di quello che siamo
E mi attacco
alla buccia di questa notte
E salto,
salto ma rimango giù
La porta dei
sogni
La porta dei
sogni
La porta dei
sogni chiudila tu
E
mi attacco alle stelle tiro un pò a indovinare
Mi predico
un presente in cui non c'è niente se non respirare
E se proprio
sei quella fatti almeno guardare
Non sai
quanto ci manchi non tornano I conti a doverti trovare
E mi attacco
alla luce di questa notte
E salto,
salto ma rimango giù
La porta dei
sogni
La porta dei
sogni
La porta dei
sogni chiudila tu
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