Kiave di lettura n° 316 |
Sono passati tanti anni ma ancora sento addosso quell'ansia pre-gara, ri-vedo il nervosismo comprensivo di nicotina di chi avevo intorno, ri-sgrano gli occhi rispetto al volo d'angelo del Cioppi, ri-sento ancora la gola bruciare per i cori per quella maglia e quel NOVE da venerare e santificare. Eravamo carichi di qualcosa mai provato prima in quell'Artemio Franchi, la sensazione di volare altialtialti verso quella "parolina ancora impronunciabile" ma che cominciavamo sentire "piano piano rimbalzare negli angoli della città".
Proprio oggi, che nei sogni colorati di viola tutto questo si è clamorosamente trasformato (direi annullato), sono vent'anni. E parte di nuovo la lacrimina.
"...il nostro volo a saltare diverse file di scalini di una Fiesole ebbra di gioia e di brividi...alla fine ci sciogliamo in un abbraccio ai limiti delle lacrime...ci incanteremo mentre scoppi in volo..."
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