Stretta di mano. Sorriso di chi conosce "il fatto suo". Sciarpa bianca e viola d'ordinanza.
Le tre S sono assicurate e le frasi da copione pure. Un cliché a cui ormai chi segue il calcio è assuefatto.
"Il comunicato dell'acquisto è figlio dell'intervista rilasciata dal presidente del Porto... 'nonno ci siamo lasciati ingannare dal primo comunicato di smentita e ne abbiamo fatto uno specifico che ricordava il nostro stile e le nostre condizioni" . Mi guardo intorno e mi sento catapultato in un mondo parallelo che in realtà corre lungo una strada già percorsa. Dalla maglia viola già vista (qualcuno direbbe "vista e rivista") alla sensazione stranamente familiare dell'intercalare del bravo presentatore che di fiorentino ha solo l'adozione.....tremendamente temporanea.
"Era il centrocampista che inseguivamo da tempo, le voci su altre trattative sono state costruite ad arte da chi 'nonno vuole il bene della Fiorentina". Appunto. Sento il brusio di chi come me si trova ad assistere alla presentazione del nuovo faro del centrocampo. Quello che rincorriamo per sostituire un Badelj dalle pile scariche ed un Pulgar che a Firenze ha fatto intravedere solo molto raramente doti da condottiero e regista.
Arriva questo ragazzone dall'occhio lungo ed azzurro alla Paul Newman che fa ben sperare. Almeno le ragazzine innamorate del format "altobiondoecongliocchiazzurri".
"Se 'nonno conoscete la carriera del Gringo è un problema vostro" sento tuonare il signore paffuto dai capelli brizzolati e la cravatta viola che sta presentando il nuovo arrivato. Signore che ovviamente ho riconosciuto ma che non capisco cosa ci faccia qui....di nuovo "SEMPRE LI' LI' NEL MEZZO". E' vero che non c'è due senza tre ma qui mi pare davvero si esageri. Fuori luogo mi viene da dire. Proprio come me che sono catapultato per la prima volta in una conferenza stampa.
Nella sala il colore viola fa bella mostra di sé sui muri, le cartelline d'ordinanza e le sciarpe. Ma non c'è solo quello. C'è anche molta gente attorno a me che si muove e cerca di farsi notare. Un assembramento si direbbe in questi giorni.
Ci sono Romizi e Di Tacchio rimasti in prima fila dopo essere stati presentati come acquisti per la squadra primavera anche se già pronti per il grande salto. "Nuove pianticelle da coltivare, 'nonno escludo siano già....rigogliose" il commento a margine della loro presentazione. Indovinate testo e musica ad opera di chi? Esatto, dell'immancabile ds.
Poco più indietro riconosco Kharja con la pettorina di Italo che in realtà è qui per vendere promozioni per la tratta CampoDiMarte-RhoFiera.
Non lontano da lui c'è Kubik in versione molto appesantita, presente come inviato di una televisione ceca; "seguirà le mie orme" gli sento dire....come se conoscessi il ceco.
Più impegnato nei selfie che nelle domande c'è anche Luis Helguera che fa il social media manager del fratello famoso ed è qui per far partecipare il nuovo acquisto ad una diretta Instagram con appunto il fratello Ivan.
Infine ai margini della sala c'è Salifu che sta rilasciando un'intervista a Tele Granducato sul suo nuovo-rinnovo di contratto fino al 2042 con opzione fino al 2045. Ed accanto Gaetano Fontana che lo intervista per l'emittente regionale.
Comincio ad impaurirmi, mi sembra di essere finito nel cerchio dell'inferno dei centrocampisti viola accidiosi.
"Bolatti 'nonno sarà velocissimo ma è centrocampista di qualità indubbia" ....passo lento....mezzo tempo...
Mi sveglio. Ed intorno non c'è traccia né del mago di Vernole né della pletora di centrocampisti dalla gamba svelta. Vicino a me c'è solo il comodino, immobile proprio come i protagonisti del mio sogno. O dovrei dire incubo? Sorrido ripensando alla frase di Benedetto "una giocata di stile di un Bolatti versione lenta". E mi viene da (semi)citare Verdone alle prese con la Buy "e sia maledetto il momento in cui me l'hai rammentato".
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